Archivio per tag: Lega Nord

Categorie: Politica, Immigrazione

Bizzotto (LN): immigrati, sciopero insensato

Lunedi 1 Marzo 2010 alle 16:32

On. Mara Bizzotto

"UNA MANIFESTAZIONE SENZA SENSO CHE NON AIUTA L'INTEGRAZIONE"

 

"Prima di tutto, vengono i doveri. Sinistra e sindacati pensano solo agli immigrati: a difendere i nostri lavoratori siamo rimasti solo noi della Lega"

anche la risoluzione sulla libertà di stampa in Italia ed in altri Stati membri presentata dai gruppi di centrosinistra. Nel testo si denunciavano in particolare anomalie nel caso italiano e pressioni da parte del governo contro i media italiani ed europ
"Lo sciopero degli immigrati? Una manifestazione senza senso, che non aiuta la loro integrazione. Forse a questi immigrati non è ancora chiaro che chi viene nei nostri paesi, prima di rivendicare diritti, dovrebbe avere e rispettare dei doveri. L'immigrazione senza regole non è una risorsa, ma un problema per il nostro Paese e i nostri cittadini, soprattutto in questi tempi di crisi".

Queste le parole dell'Europarlamentare vicentina della Lega Nord, Mara Bizzotto, molto critica nei confronti del primo sciopero degli immigrati organizzato oggi in Italia.

"Si tratta di un'iniziativa che strumentalizza politicamente gli immigrati, appoggiata da quei movimenti, partiti e sindacati che, in questi anni, hanno aperto indiscriminatamente le porte a tutti, favorendo un'immigrazione selvaggia che, di sicuro, ha fatto il male sia dei nostri paesi sia degli stessi immigrati" dichiara l'onorevole Bizzotto.

"Ad ogni modo, la sinistra e i sindacati, sostenendo lo sciopero di oggi, dimostrano ancora una volta di avere a cuore soltanto gli immigrati -conclude Mara Bizzotto- A difendere la nostra gente, le nostre aziende, i nostri lavoratori e i nostri disoccupati, siamo rimasti solo noi della Lega Nord".

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Categorie: Politica

Alla politica serve una nuova Primavera

Domenica 28 Febbraio 2010 alle 19:17
Roberto Ciambetti    

 

Ciambetti (Lega): "La Chiamata di marzo ci spinge tutti al rinnovamento, anche la politica ha bisogno di una nuova Primavera"

"El Ciamar Marso quest'anno assume un valore del tutto particolare, con l'auspicio che la primavera e i mesi a venire portino con sé una ritrovata serenità per tante famiglie. La Chiamata di Marzo è la speranza e nella speranza diciamo che la Politica ha bisogno di una nuova primavera, etica e morale".

Roberto Ciambetti partecipando a Malo al rito tradizionale della Chiamata di Marzo ha risposto alle domande dei cittadini incuriositi dalla candidatura di Luca Zaia: "In effetti - ha commentato Ciambetti - Zaia rappresenta una nuova energia. Siamo la nuova Primavera, il ricambio generazionale, quello che ci vuole per portare il Veneto fuori dalla crisi: vuoi per la sacrosanta battaglia federalista, ma vuoi anche per la spinta che la nostra generazione vuole e deve dare: è ora di scendere in campo, bisogna far spazio ai giovani e nello stesso tempo rispettare tradizioni, identità e cultura. La Chiamata di Marzo, in questo modo assume un significato straordinario: è la chiamata all'impegno. Non ci sono generazioni di bamboccioni: ci sono giovani, uomini e donne pronti a dare il loro contributo al Veneto".

Scendendo poi nel particolari del programma di Zaia, programma a cui ha contribuito materialmente anche Ciambetti, il capolista vicentino per le prossime elezioni ha spiegato che "nei primi cento giorni della futura giunta è chiaro che bisognerà affrontare con energia il problema della difficile situazione economica di tante piccole imprese, piccole aziende, del mondo artigianale e di tantissime famiglie. Ma io invito tutti a guardare con ottimismo al domani - ha continuato Ciambetti - perché con il federalismo fiscale il Veneto potrà disporre di una notevole massa di risorse che verranno reinvestite nel territorio e il federalismo sarà una realtà più vicina solo se la Lega Nord otterrà un forte consenso in questa tornata elettorale. A chi dice che abbiamo già vinto, dico che si sbaglia: la battaglia per conquistare sotto il segno della Lega la Regione del Veneto è appena iniziata e non sarà facile, perché c'è sempre chi si oppone al rinnovamento, chi teme il cambiamento, chi vuole difendere rendite di posizione che il vento del Nord, invece, vuole spazzar via"

 

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Categorie: Politica

Ocio, il Pd e Chaplin contro le camicie verdi

Domenica 28 Febbraio 2010 alle 17:27

Partito Democratico Veneto    

Ocio, c'è in ballo il Veneto. Il Pd arruola Chaplin contro le camicie verdi.
Al via gli spot del Partito Democratico e la campagna contro le contraddizioni della Lega.

Chaplin contro camicie verdiSicurezza, nucleare, lavoro, federalismo: la campagna elettorale del Partito Democratico prende di petto le contraddizioni della Lega Nord. Fino agli spot tv, in onda sulle emittenti televisive del Veneto, in cui arruola Charlie Chaplin contro le camicie verdi proposte dal partito di Bossi. E la parola d'ordine è un richiamo netto alla posta in gioco nelle prossime elezioni: "Ocio, c'è in ballo il Veneto".
Negli spot tv Charlot, nei panni di un poliziotto, è costretto a confrontarsi con un grottesco energumeno in camicia verde. "La sicurezza del Veneto - ricorda un cartello in stile film muto - non è una comica da camicie verdi".
Nella versione cartacea della campagna "Ocio!", il PD attua un'operazione di smascheramento delle contraddizioni leghiste su quattro temi, dedicando a ciascuno una cartolina: nucleare, lavoro, federalismo fiscale, integrazione degli stranieri. Per ciascuno, le cartoline mostrano le differenze tra le promesse leghiste e la realtà dei fatti. O tra le scelte fatte dalla Lega a Roma e le prese di posizione assunte in Veneto.
Cancellare gli stranieri? Ocio, c'è in ballo il Veneto"Agli elettori - spiega Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd - diciamo "Ocio!". Perché? Perché Il Veneto è a un bivio e il 28 e 29 marzo c'è in ballo il futuro del Veneto. Se vince la Lega, il Veneto rischia di prendere una strada pericolosa, chiudendosi in se stesso e nella paura. Invece un'alternativa c'è, quella incarnata da Giuseppe Bortolussi. Ed è una strada che guarda al futuro, per costruire un Veneto protagonista in Italia e in Europa".
Negli spot Tv in onda da alcuni giorni, ad essere prese di mira sono le idee sulla sicurezza della Lega Nord. "E in particolare le ronde - spiega la Filippin - che sono state un grande fallimento della Lega, dato che nemmeno nei suoi comuni è riuscita a realizzarle. Ma che sono un simbolo del modo leghista di fare politica: annunci tanti, contraddizioni molte, fatti pochi. Il Veneto merita di meglio".

Link
Per vedere gli spot tv della campagna OCIO
Per vedere i materiali di comunicazione del Partito Democratico Veneto

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Categorie: Politica

Centrodestra: condominio diviso e rissoso

Sabato 27 Febbraio 2010 alle 21:41

Partito Democratico Veneto   

Filippin: "Da Galan la conferma: centrodestra condominio diviso e rissoso".


"Lo sapevamo e ora ce lo conferma anche Giancarlo Galan: il centrodestra è un condominio diviso e rissoso, unito solo dalla brama del potere". Così Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd, commenta le affermazioni rilasciate da Giancarlo Galan, che aveva definito la Lega un partito di "fanatici e bifolchi".
"Lega e Pdl sono due forze che condividono ben poco, a parte l'attaccamento alle poltrone. E i durissimi giudizi di Giancarlo Galan sul partito del candidato designato alla succedergli lo confermano in modo eloquente. Queste divisioni non nascono adesso: hanno paralizzato l'attività del Consiglio regionale su molti punti. E per il futuro non promettono nulla di buono. In caso di vittoria, Luca Zaia si troverebbe a governare una maggioranza divisa e rissosa. Adesso è chiaro perché vuole il voto di fiducia in Consiglio: perché solo con la forza può ricondurre all'ordine i suoi cosiddetti alleati".
La Filippin replica a Galan anche riguardo alla campagna elettorale del Pd per Giuseppe Bortolussi. "Il Partito Democratico sostiene con convinzione e lealtà la candidatura di Bortolussi. E lo farà investendo le risorse dei rimborsi elettorali per le elezioni regionali che, per la prima volta, resteranno completamente sul territorio. Per noi il federalismo è una cosa concreta. I sospetti e le ironie di Galan sono fuori luogo: dovrebbe piuttosto meditare sul fatto che il suo ciclo politico è stato liquidato da un baratto romano tra Bossi e Berlusconi".

 

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Categorie: Politica

Luca Zaia risponde su uso denaro pubblico?

Martedi 23 Febbraio 2010 alle 21:34
Partito Democratico del Veneto   

 

Rosanna Filippin: "Quando avremo le risposte del ministro-candidato Luca Zaia sull'uso di denaro pubblico per scopi elettorali?"

"Oggi abbiamo atteso le risposte promesse dal ministro-candidato Luca Zaia sull'uso di soldi pubblici per finanziare la sua campagna elettorale con 11 pagine di intervista sulla rivista ‘Welfare dell'Italia'. Le risposte non sono arrivate. Non vogliamo mettere fretta al candidato ministro, che certo avrà un bel da fare a trovare giustificazioni per l'utilizzo di fondi pubblici per scopi elettorali, ma vogliamo rivolgergli anche un altro invito - commenta il segretario regionale del Partito Democratico Rosanna Filippin -. Nei suoi innumerevoli giri per l'Italia in doppia veste di ministro-candidato, trovi il tempo per chiedere qualche preventivo alle tipografie. Si accorgerà che 450mila euro per stampare le sue idee illuminate su pagine patinate da far arrivare gratuitamente a 250mila fortunati destinatari in tutta Italia sono decisamente troppi. Gli chiediamo anche se questa brillante iniziativa editoriale sia in linea con il fantomatico federalismo che la Lega Nord sbandiera da tempo basato, assicura il Carroccio, sulla riduzione dei costi e degli sprechi. Zaia da giorni è in cerca di risposte che stoppino le polemiche che rischiano di sporcare la sua faccia pulita e patinata; speriamo di non rendergli il lavoro ancora più difficile con un'ulteriore richiesta".

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Categorie: Politica

Veneto svenduto alla Lega, PDL spaccato

Martedi 23 Febbraio 2010 alle 18:25

Partito Democratico Vicenza

Filippin: «La spaccatura del Pdl è l'effetto della svendita del Veneto alla Lega Nord. I moderati non tollerano l'estremismo egemonico del Carroccio»

 

«Ora anche il gran capo Giancarlo Galan ammette la realtà che tutti hanno davanti agli occhi da tempo. La svendita del Veneto alla Lega Nord ha spaccato il Pdl in Veneto, che ora non riesce a trovare spazio soffocato dall'egemonia leghista, si sfibra in correnti che come unico punto di riferimento hanno questo o quel leader locale del Pdl - commenta il segretario regionale del Partito Democratico Rosanna Filippin dopo la sfuriata di Galan contro le lotte intestine nel Pdl trevigiano -. Le posizioni estremiste ed egemoniche all'interno della coalizione della Lega Nord stanno creando crisi di rigetto fra i moderati del Pdl, che non hanno gradito neppure il metodo della scelta, poiché il candidato Zaia è stato deciso a Milano e Roma, lontano dal Veneto e dagli interessi dei veneti. E' naturale che il mal di pancia all'interno del Pdl veneto affiori. Ora Galan sta cercando di chiudere il recinto, ma i buoi sono già scappati». «Lo ricordo ancora un volta: Bortolussi è il candidato scelto dai veneti, ed ha le carte in regola per fornire una valida alternativa per i moderati veneti contro l'estremismo della Lega» conclude Filippin.

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Categorie: Politica

Sabato lista provinciale della Lega Nord

Martedi 23 Febbraio 2010 alle 16:40

Lega Nord  

Sabato 27 febbraio, presso VIEST HOTEL - sala Palladio -, uscita casello Vicenza Est, alle ore 11,30

avrà luogo la presentazione della lista provinciale Lega Nord Liga Veneta per le elezioni regionali 2010 alla presenza del Candidato Presidente Luca Zaia

Sen. Paolo Franco
Segretario provinciale Vicenza Lega Nord Liga Veneta

 

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Categorie: Politica

De Poli rischia di ritrovarsi senza partito

Lunedi 22 Febbraio 2010 alle 21:53
Bortolussi Presidente   

 

"Antonio De Poli rischia di ritrovarsi alla fine di questa campagna elettorale senza più un partito alle spalle".
Antonio De PoliGiuseppe Bortolussi, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Veneto, replica così alle dichiarazioni diffuse stamani dal candidato dell'Udc.
"De Poli - spiega Bortolussi - dovrebbe concentrarsi sul futuro politico dell'Udc. Poteva essere, insieme al centrosinistra, protagonista dell'alternativa al progetto della Lega. Invece si ritrova alla guida di un partito che rischia di mancare persino l'ingresso nel Consiglio Regionale, indebolito dalla fuga di chi cerca un riciclaggio alla corte di Luca Zaia. La verità è che il voto all'Udc è un voto messo nel congelatore. Gli elettori che non vogliono un Veneto a guida leghista devono saperlo".

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Categorie: Politica

Bortolussi scelto dai veneti, Lega è lombarda

Lunedi 22 Febbraio 2010 alle 19:51

Partito Democratico Veneto   

 

Filippin replica a Ciambetti: "Bortolussi scelto dai veneti. Nella Lega comandano solo i lombardi"

"In Veneto il candidato del centrosinistra è stato scelto dai veneti, ed è quindi naturale che ci sia una campagna del Pd nazionale con il segretario Bersani parallelamente ad una del Pd veneto a sostegno di Bortolussi. La Lega non ha questi problemi: decidono tutto a Roma e Milano, anche per il Veneto, e quindi non hanno bisogno di due manifesti, perché è sempre la Lega Lombarda a comandare, come dimostra il timbro con la scritta "Bossi" sul simbolo della Lega".
Così il segretario regionale del Partito Democratico Rosanna Filippin risponde alle critiche del leghista Ciambetti sui manifesti di Bersani e di Bortolussi in Veneto.
"Assieme alla risposta, rivolgo anche una domanda a Ciambetti - conclude Rosanna Filippin -. Chi comanderà in Veneto in caso di vittoria della Lega? La faccia pulita e patinata da pagine e pagine di spot elettorali travestiti da interviste su pubblicazioni pagate dai contribuenti del candidato-ministro Zaia, oppure la Lega di Gentilini e Borghezio che ogni giorno minacciano pulizie etniche contro chi non la pensa come loro?".

 

 

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Categorie: Politica

Sacconi teme Zaia, cioè il Pdl la Lega

Domenica 21 Febbraio 2010 alle 17:40
Roberto Ciambetti  

 

Ciambetti (Lega): "Sacconi ha paura: ma chi è causa del suo mal, pianga sé stesso"
I ministri veneti, Maurizio Sacconi e Luca Zaia, amici-nemici in casa (foto gazzettino.it)"Più che la politica mi sembra che certe dichiarazioni in questa fase pre-elettorale, dovrebbero interessare la psicanalisi. Guardate Sacconi: più che la logica sembra l'irrazionalità ad emergere manifestando una paura inconscia che è interessantissima non solo, ovviamente, per lo psicanalista".

Roberto Ciambetti, presidente del gruppo consigliare regionale della Lega Nord -Liga Veneta ad un incontro con il mondo del volontariato nel Bassanese replica alle "ennesime e reiterate dichiarazioni del ministro Sacconi che continua da giorni con un ritornello ormai noioso - ha detto Ciambetti - quello per cui, secondo lui, Zaia dovrà essere una sorta di primus inter pares: ma Zaia mette per prima il Veneto, prima gli interessi del nostro popolo e poi, molto poi, gli interessi dei partiti. In realtà Sacconi ha paura: è la paura di chi, da uomo intelligente, sa di trovarsi davanti a situazioni e scenari nuovi, perché Luca Zaia, se verrà eletto, uscirà dalla banalità, dallo scontato, segnerà un cambiamento epocale. Sacconi sa che il cambiamento è necessario e cerca di mettere la mani avanti così le sue dichiarazioni sembrano voler essere una sorta di profezia che si auto-adempie. Insomma potremmo essere davanti ad una applicazione del Teorema di Thomas, ma la società veneta, e il mondo della solidarietà e del volontariato oggi qui presente lo dimostrano, vuole da noi un segnale di forte discontinuità".

L'esponente leghista poi avanza un'altra chiave di lettura delle tensioni in casa Pdl: "Sacconi vuole poi mascherare le lacerazioni, violente, che si registrano in casa sua, dove sta scoppiando una guerra interna senza precedenti: non sono affari nostri, ma è evidente che il Pdl è più che diviso. Poi, è interessante vedere l'insistenza con cui Sacconi parla della leadership di Galan presentandola come ben diversa da quella che dovrà caratterizzare Zaia - ha proseguito Ciambetti - Sacconi dipinge un Galan decisionista, accentratore, padre-padrone, mentre Zaia dovrebbe essere molto più rispettoso degli alleati: Galan ha fatto quello che voleva, Zaia, secondo il ministro del lavoro, deve essere un pari tra pari. In verità, la Lega è sempre stata leale ha sempre rispettato non solo gli alleati ma anche le altrui opinioni; altri non possono dire altrettanto ed ecco, allora, che qualcuno teme di essere ripagato con la stessa moneta con cui, in un passato non lontano, aveva trattato i suoi, leali, compagni di viaggio. Ed anche questa è una paura che emerge in maniera esemplare in Sacconi. Che dire? Chi è causa del suo mal, piange sé stesso"

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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