Oltre 62 tonnellate di merce recuperate e distribuite nel solo 2016 nel territorio provinciale, di cui ben 23 a Vicenza; 160 tonnellate di frutta e verdura che giungono dalle produzioni agricole in eccedenza grazie a una specifica convenzione con la Prefettura; 6456 famiglie aiutate di cui 2260 in città ; 80 associazioni coinvolte. E' di grande significato e valore sociale, ambientale ed economico, il bilancio del progetto Rebus che prevede il recupero di eccedenze alimentari per scopi solidali. Stamattina al supermercato Famila di Parco Città , punto vendita del gruppo Unicomm, partner donatore tra i più attivi e generosi, l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, il presidente di Unicomm srl Mario Cestaro e il presidente della cooperativa Verlata Lavoro che gestisce il progetto, Giuseppe Barichello hanno fatto il punto sull'iniziativa, in occasione di una delle raccolte quotidiane delle merci donate dalla grande distribuzione.
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È stata inaugurata in occasione della giornata internazionale dedicata alla sensibilizzazione sulla sindrome di Down del 21 marzo, CasAgendo, appartamento in contra' Mure dei Carmini dedicato ad accogliere esperienze di vita indipendente per ragazzi e ragazze con disabilità dell'associazione A.gen.do. In rappresentanza dell'amministrazione comunale, proprietaria dell'immobile, erano presenti l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala e la consigliera comunale Lorella Baccarin. Alla cerimonia inaugurale c'erano anche il responsabile del servizio disabilità Ulss 8 BericaMauro Burlina che ha permesso l'attivazione del progetto, e per CSV Centro di Servizio per il Volontariato di Vicenza il presidente Marco Gianesini e il direttore Maria Rita Dal Molin: il CSV sarà , infatti, un nodo di rete di grande rilevanza nello sviluppo di progetti sociali a livello provinciale che vedono nel volontariato una risorsa fondamentale di affiancamento agli operatori professionali.
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Una mano che innalza con orgoglio un cartello al cielo, sullo sfondo il Torrione di Piazza Castello e la Porta attraversata da un vecchio tram. "Fiera campionaria di Vicenza. 1-15 settembre 1946" è la scritta stampata a caratteri cubitali al centro del cartello. Era con questa cartolina che il comune di Vicenza pubblicizzava la sua Fiera. La Fiera Campionaria del '46. La prima Fiera in Italia dopo la conclusione della guerra. L'evento che avrebbe dovuto rilanciare la città , martoriata dai bombardamenti, che avrebbe dovuto incanalare la voglia di riscatto dei vicentini, umiliati dall'occupazione tedesca. La Vicenza del dopoguerra è una città viva, capace nel volgere di un decennio di trasformare le macerie di un centro contadino in uno dei più importanti poli industriali d'Italia. Sergio Ortolani e Antonio Cattaneo sono i nomi della ricostruzione: l'architetto e l'ingegnere ai quali venne affidato il compito di dare forma all'ambizione della nostra città .
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"Vicenza, insieme si può" è un percorso per un welfare di comunità . Iniziato il 5 luglio dell'anno scorso, sono stati costituiti cinque gruppi di lavoro sui temi di maggior impegno sociale e il coinvolgimento attivo di decine di associazioni e oltre centocinquanta persone. Il progetto è stato portato avanti dall'assessorato alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza. Stamane sono stati presentati 18 progetti eseguiti per la maggior parte a costo zero e mostrano un'idea di Vicenza più solidale e sicura. "E' un modo di ripensare ai bisogni delle persone - dice l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala - . Abbiamo avviato un percorso che ha trovato una risposta importante da parte di cittadini singoli, associazioni, rappresentanti del privato sociale, delle categorie economiche e sindacali, con il fondamentale coinvolgimento degli operatori del settore servizi sociali e abitativi.
Oltre venti incontri, cinque gruppi di lavoro sui temi di maggior impegno sociale e il coinvolgimento attivo di decine di associazioni e oltre centocinquanta persone. Questo il bilancio in numeri del progetto "Vicenza Insieme si può. Percorsi per un welfare di comunità ", che l'assessorato alla comunità e alle famiglie del Comune di Vicenza ha portato avanti dalla scorsa estate e che avrà il primo momento di restituzione venerdì 17 dalle 8.30 alle 15 30 nel complesso universitario di viale Margherita 87. Ancor più significativo il bilancio qualitativo dell'esperienza, nuova per la città di Vicenza, che ha visto la partecipazione di enti, associazioni, ordini professionali, singoli cittadini, istituti scolastici, enti religiosi, fondazioni, rappresentanti di diversi settore dell'amministrazione comunale.
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La vicenda della signora padovana che nelle scorse settimane ha dovuto interpellare ben 23 strutture sanitarie, del territorio Veneto e delle regioni limitrofe, fra cui l'ospedale di Vicenza, scrive in una nota che pubblichiamo Valentina Dovigo consigliera comunale Lista Civica e Sel, per vedersi riconosciuta la possibilità dell'interruzione di gravidanza, così come definita dalle norme di legge, ci obbliga ad una riflessione per capire lo stato dei servizi presso la ULSS Berica. Non solo, ci obbliga a riflettere sullo stato dei servizi socio-sanitari per le donne, e di come essi siano presenti e garantiti presso la nostra Ulss. La legge 194 è stata il risultato di una mediazione lunga e difficile fra le diverse appartenenze e le diverse difficoltà .
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Si terrà domenica 12 marzo, dalle 15.30 alle 18, al cinema teatro San Marco di Vicenza il 12° convegno delle religioni sul tema "Le religioni fonti di speranza". L'iniziativa, promossa dal Centro ecumenico Eugenio IV e dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Commissione diocesana per l'ecumenismo e il dialogo, è stata presentata dall'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala. Erano presenti, inoltre, per il Centro Ecumenico Eugenio IV il presidente monsignor Giuseppe Dal Ferro e il responsabile del gruppo "Religioni insieme" Agostino Pilati; il vice delegato diocesano per l'ecumenismo e il dialogo don Piero Melotto; il presidente del Centro islamico di Vicenza Ettawba Abderrahim Rom.
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"Hai tempo a disposizione? Ti piacerebbe aiutare bambini e ragazzi come volontario?". E ancora: "Hai la curiosità di capire quanto una o due ore dedicate a una famiglia possono essere di grande aiuto per gli altri e insieme arricchire la tua esperienza di vita?". Questi alcuni messaggi alla base degli incontri formativi rivolti alla cittadinanza inerenti a "Famiglie in Rete", un progetto di solidarietà familiare che mira a individuare e attivare risorse nel territorio che possano essere di sostegno reciproco fra famiglie.
I due incontri, ad ingresso libero, si terranno giovedì 9 e 16 marzo dalle 19 alle 21 nella sede del Centro Civico 6, in via Thaon di Revel 44. "Le famiglie affrontano diverse fasi della vita - sottolinea l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala - Le statistiche e l'esperienza dimostrano che in alcuni momenti i nuclei familiari hanno risorse di tempo ed energia per essere di aiuto ad altri che, in quel periodo della propria storia domestica, hanno più bisogno di sostegno".
Ci sono una ex dipendente di una cooperativa, un pensionato della scuola, un tecnico informatico, un laureando in filosofia, un super poliziotto in pensione e una laureata in economia e commercio... Non si tratta dell'inizio di una quiz della Settimana Enigmistica ma dell'elenco, parziale, dei mestieri e delle professioni dei componenti della giunta di Vicenza a guida Achille Variati prima di entrare nella sua amministrazione. Il cv dei diversi assessori, in omaggio alla trasparenza, è facilmente reperibile nel sito del Comune così come le loro dichiarazioni dei redditi. Per tutti quello di governare è un lavoro a tempo pieno: anche chi non ha dovuto prendere aspettativa per dedicarsi alla gestione della cosa pubblica, infatti, non dichiara o quasi, altre entrate oltre alla non banale indennità di carica. Al lordo delle tasse, uno stipendio annuale di poco più di 3 mila euro al mese. Non poco, ma meno di un primario dell'ospedale cittadino, o di un avvocato di fama.
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Questa mattina l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala e il consigliere delegato alle pari opportunità Everardo Dal Maso erano presenti in piazza Biade per testimoniare, assieme al questore Giuseppe Petronzi, la loro solidarietà a favore della campagna di sensibilizzazione sulla violenza di genere "Questo non è amore" promossa dalla polizia di stato. Da un camper appositamente allestito, alcuni agenti della squadra mobile, operatori comunali e volontari dell'associazione Donna chiama donna hanno fornito informazioni e consigli in caso di violenza fisica, psicologia, economica e sessuale.
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