Giustizia per Sakineh Ashtiani:no a lapidazione
Lunedi 30 Agosto 2010 alle 22:51Riceviamo, facciamo nostro, publichiamo.
Avaaz.org - Cari amici, ben 33.317 di noi hanno fatto una donazione per la nostra campagna di emergenza finalizzata all'acquisto di paginate sui giornali per chiedere giustizia per Sakineh Ashtiani: è un dato incredibile!
Continua a leggereFinozzi: integrazione con rugby a 7 e chador
Venerdi 30 Luglio 2010 alle 09:35Marino Finozzi, Regione Veneto - "Qualche volta lo sport può essere, oltre che agonismo e socializzazione, anche un importante veicolo di promozione turistica e di integrazione. E' il caso di Cortina Seven, la manifestazione sostenuta dalla Regione del Veneto, che oggi e sabato porterà tra le Dolomiti ampezzane il rugby nella sua versione più spettacolare, quella a sette giocatori".
Continua a leggereRispetto per l'Iran
Giovedi 18 Febbraio 2010 alle 00:30Fiamma Tricolore   Â
Dopo aver sentito le dichiarazioni di Hillary Clinton, non possiamo che esprimere la nostra più totale avversione nei confronti di chi, attraverso la diffusione di palesi menzogne, ha giustificato e continua a giustificare aggressioni e massacri in più parti del mondo.
Nello specifico della politica estera statunitense, non possiamo che fare riferimento a ciò che di fatto si è constatato oggettivamente vedendo l'esercito USA disseminare terrore e morte nello scacchiere mediorientale.
Le "prove" mai accertate, delle armi chimiche di distruzione di massa di Saddam Hussein sono servite da alibi per il massacro "umanitario" del popolo iracheno e per la balcanizzazione del suo territorio; le fantomatiche "basi" di Al Qaeda hanno permesso di trasformare l'Afghanistan in una pattumiera di residuati bellici americani, portando la produzione di droga a livelli mai conosciuti, ma lasciando gli obiettivi "terroristici" quasi sempre integri, senza però risparmiare obiettivi civili e senza lesinare "danni collaterali", come l'ultima uccisione di 12 innocenti liquidata dal Generale Mc Chrystal con un semplice messaggio di scuse.
Questo naturalmente non esime gli sceriffi planetari a stelle e strisce dall'accusare uno Stato sovrano quale l'Iran che, attraverso una massiccia campagna mediatica, viene ingiustamente additato per non essere "democratico" e quindi pericoloso per "la sicurezza e la pace mondiale" (con conflitti di ogni natura in tutti gli angoli del globo...).
A questo si aggiungono le pesanti dichiarazioni del Segretario di Sato americano, che imputa all'Iran l'utilizzo dell'uranio arricchito per fini bellici, dichiarando ovviamente di possederne le "prove".
L'unica prova provata, ad oggi, è che ad utilizzare la bomba atomica sono stati proprio gli USA, come ben ricordano, amaramente, i giapponesi.
Poiché l'Iran ha tutto il diritto di difendere la propria sovranità non possiamo tollerare che gli Stati Uniti dispensino insegnamenti di "democrazia", dopo che si sono resi responsabili del criminale bombardamento dei Balcani, devastati dall'uranio impoverito con conseguenze disastrose anche per i soldati italiani che vi hanno prestato (e vi prestano) servizio, inviati dal passato governo D'Alema a spalleggiare l'aggressione alla Serbia.
La Fiamma Tricolore chiede rispetto ed equità per l'Iran, che oltre a rappresentare un privilegiato partner commerciale per l'Italia, è anche uno dei maggiori possessori/fornitori mondiali di gas.
Affermiamo inoltre che è ormai giunta l'ora per il ritiro immediato dei nostri soldati dai fronti di occupazione statunitensi, dove si difendono interessi estranei a quelli nazionali ed europei.
Piero Puschiavo
Segreteria Nazionale
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Caro Variati, io non sto con l'Iran ma sto con i globalizzati, i loro desideri e i loro sogni
Giovedi 11 Febbraio 2010 alle 00:34Caro Sindaco, io, come te, non sto con l'Iran della violenza e della (supposta) bomba atomica.
E non sta certamente con la violenza, anzi!, Alessio Mannino, che scrive per il giornale e per questo sito che edito con orgoglio e amore pari almeno al prezzo che, in quest'Italia e in questa Vicenza della libertà e della democrazia, tocca pagare per farli esistere.
Ma io non sto neanche con chi ha occupato l'Irak di Saddam Hussein, con cui prima faceva affari come li faceva con Osama Bin Laden, inventandosi, poi, la presenza satanica di armi di distruzione globale, che non solo non ha mai trovato ma neanche ha avuto la furbizia di un ‘toso volpòn' di metterle lì una volta arrivato, per fotografarle e teletrasmetterle nel mondo e creare ‘una verità ' almeno per chi voleva crederci, visto che è ben altra ‘la verità ' dell'occupazione dell'Irak, per non parlare di tanti altri Paesi, occupati non solo dall'America beninteso, e non solo fisicamente, ma anche, se non soprattutto, economicamente.
'La verità ' è economica e sa di petrolio.
Continua a leggereCaro Variati, io sto con l'Iran
Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 21:02Io sto con l'Iran. Checchè ne dica il sindaco del Pd Achille Variati, che bolla quello iraniano come un "regime fanatico e fondamentalista", una "tirannia brutale e repressiva", la cui condanna del Dal Molin Usa alla tv di Stato va respinta come una citazione indesiderata poiché in quel paese le manifestazioni sono state "represse nel sangue", e che pensa che la nostra sia una democrazia di cui andare "orgogliosi". Credere ancora alla favoletta che la nostra sia una vera democrazia trova tanti e tali fatti a smentirla che ostinarsi significa essere o ciechi, o stupidi, o tutt'e due le cose insieme. Abbiamo la libertà di votare ogni tot anni fra partiti eterodiretti dagli interessi economici e finanziari che ci propinano la stessa identica solfa (lavorare e consumare per tenere in piedi i privilegi delle caste, fra cui quella dei politici): bella libertà , complimenti. E noi dovremmo berci ancora questa spudorata balla fatta passare da dogma universale?Â
Continua a leggereFilippi approva reazione di Variati su Tv Irib
Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 20:00
Filippi (ln), bene reazione unitaria istituzioni e cittadini contro megafono Teheran
''La controinformazione della Tv Iraniana Irib non influenzerà il grande spirito democratico dei cittadini di Vicenza. Forse con uno scatto d'orgoglio è meglio che questa tv faccia un po' di libera informazione in merito al suo paese, ma sappiamo che ciò è impossibile, pena una dura repressione''.
Così il senatore della Lega Nord, Alberto Filippi, vicepresidente della Commissione Esteri del Senato secondo il quale ''la strumentalizzazione mediatica del regime iraniano non interessa e non serve alla città , come ha giustamente detto il sindaco Variati. Fa piacere, come è giusto che sia all' interno della democrazia, anche se si appartiene a schieramenti diversi, vedere come maggioranza e opposizione in consiglio comunale, su temi così importanti e delicati, riescono a rappresentare all' unisono il pensiero di Vicenza. Sottoscrivo le parole del sindaco perché mai come in questa occasione e' bello vedere una reazione unitaria delle istituzioni e della città contro il megafono di Teheran''.
Variati replica alla tv iraniana
Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 18:40Comune di VicenzaÂ
Iran, il sindaco Variati replica alla tv Irib: "Meglio soli che male accompagnati, non ci serve la difesa strumentale di un regime fanatico"
Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, replica duramente alla tv di stato iraniana Irib, che nel suo editoriale contro il governo italiano ha citato la realizzazione della nuova base militare statunitense nel capoluogo berico come simbolo della "svendita" dell'Italia agli interessi USA. "Non ci sto - spiega Variati - a che la mia città sia strumentalizzata in questo modo. E soprattutto non ci sta Vicenza, città orgogliosa che ha sempre combattuto le proprie battaglie con dignità e fermezza. La contrarietà mia e di tanti vicentini alla nuova base militare Dal Molin è nota: ma meglio soli che male accompagnati. La difesa interessata e strumentale da parte di un regime fanatico e intollerante non ci interessa e non ci serve. Voglio chiedere io una cosa al regime fondamentalista che opprime l'Iran: le grandi manifestazioni di popolo che hanno segnato la storia recente di Vicenza da voi sarebbero state accettate? O sarebbero state represse nel sangue come fate con tutto ciò che contesta la vostra tirannia brutale e repressiva? Anche quando non siamo d'accordo con le decisioni dello Stato italiano, noi vicentini siamo orgogliosi di vivere in una democrazia".
La lettera. Quell'Iran così poco vicino e così poco democratico
Martedi 7 Luglio 2009 alle 08:00Nel numero 155 di sabato 27 giugno 2009 il vostro giornale VicenzaPiù ha pubblicato un articolo di Alessio Mannino dal titolo "Ahmadinejad e l'Iran visto da vicino" il cui leitmotiv è: smettiamola, con questo falso allarmismo. In Iran non c'è repressione. E' una democrazia, solo diversa dalla nostra.
Ho letto e riletto l'articolo più volte per evitare di incappare in mal interpretazioni e storture mosse dalla fretta, ma ad ogni ripetizione quel senso di perplessità iniziale non solo è rimasto ma si é trasformato in grande fastidio. E sconcerto.
Che la linea editoriale di un giornale non debba assolutamente essere una gabbia all'opinione di chi ci scrive é sacrosanto, ma la coerenza di fondo deve rimanere, quel filo rosso che accompagna il lettore passo dopo passo, articolo dopo articolo e che lo spinge a farsi sostenitore del giornale che ha scelto, deve restare robusto, e ben definito.
Ahmadinejad e l'Iran visto da vicino
Giovedi 2 Luglio 2009 alle 08:09La propaganda occidentale fa passare la Repubblica di Teheran come una teocrazia repressiva. In realtà è una democrazia, solo diversa dalla nostra. Ecco cosa ci aveva detto il vicentino-persiano Nirou
Ma di quale "rivoluzione iraniana" vanno parlando i media occidentali? Tutti, dalla Cnn al più modesto giornaletto di provincia (anche qui dalle nostre parti), spacciano i tumulti di strada contro il verdetto elettorale che ha incoronato Mahamoud Ahmadinejad col 62,64% dei voti come un'insurrezione per la "democrazia". E' il solito dejà vu: siccome ha vinto l'uomo nero del momento, il mostro "antisemita" (in realtà è, legittimamente, antisionista, nello Stato musulmano con la più numerosa comunità ebraica fra tutti i paesi di fede islamica), l'anti-americano che tiene duro contro gli arroganti diktat americani sul nucleare, ergo le elezioni devono essere truccate, quando lo capisce anche un bambino che brogli tali da manipolare il 30% delle schede non sono possibili neanche nelle dittature più ferree. Ma la questione è un'altra: l'Iran non è una dittatura. E' una democrazia. Nazionale e islamica, però.
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