È stato un dibattito coinvolgente quello organizzato la sera del 4 settembre alle Fornaci Rosse sul tema lavoro ed economia: un confronto di idee tra Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo, ex Fiom ora Usb), Giorgio Langella (PCI) e Mattia Di Gangi (Risorgimento socialista) mentre il Direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello ha moderato i relatori. Ad attirare soprattutto la curiosità del pubblico che ha riempito fino all'esterno l'area Faccio del parco è stato il sempre deciso e combattivo Cremaschi, ex sindacalista Fiom Cgil, oggi esponente di Potere al Popolo!, arrivato per l'occasione a Vicenza da Brescia, dove risiede.Â
Oggi 4 settembre alle ore 19,00 - scrive Francesco Lovo, componente di PaP! Vicenza - si svolgerà un dibattito interessante sul tema Lavoro in Italia ed in Europa con i relatori Giorgio Cremaschi, Giorgio Langella e Mattia Di Gangi con moderatore il Direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello. Giorgio Cremaschi è stato presidente del Comitato Centrale della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici e attualmente è fra i coordinatori nazionali di Potere al Popolo!, il Movimento di Sinistra recentemente fondato nel dicembre del 2017.
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Al festival della sinistra, l'ormai storico Fornaci Rosse al parco Fornaci (teatro nei giorni scorsi della rimozione di alcune panchine con relative polemiche) ci sono fino al 4 settembre stand di partiti, associazioni e sindacati (Potere al Popolo, Psi, Sel, Anpi, Libera, Cgil) e dibattiti politici tra cui quello di domani, 4 settembre, alle 19 (area Faccio) su "Lavoro in Italia ed in Europa: precarietà , insicurezza, ricerca" col nostro direttore Giovanni Coviello che "modererà " Giorgio Cremaschi (PaP), Giorgio Langella (Pci), Mattia di Gangi (Risorgimento Socialista). Ma c'è anche musica, un chiosco per bere e soprattutto un'ampia area ristorazione, dove sono impegnati la maggior parte delle decine di volontari.Continua a leggere
Pochi giorni fa, in Puglia - scrivono in una nota congiunta Giorgio Langella (segretario regionale Veneto PCI) e Dennis Vincent Klapwijk (responsabile lavoro nazionale FGCI) - si è consumata una strage di lavoratori immigrati. Sedici giovani, braccianti, pagati pochi euro per raccogliere i pomodori sono morti, uccisi in due incidenti stradali. Erano stipati, come schiavi, nei furgoni che li dovevano riportare nelle baracche dove sono costretti a vivere. Continua a leggere
Nel silenzio generale - scrive in una nota Giorgio Langella del PCI Veneto - quelle che seguono sono "solo" 3 notizie di tragedie del lavoro. L'assenza di sicurezza nei luoghi di lavoro non è emergenza, è la normalità di un sistema spaventoso che costringe le persone a lavorare, evidentemente, senza adeguata protezione. Le notizie INAIL di qualche giorno fa, ci vogliono "rassicurare" che i morti nei luoghi di lavoro sono calati, nel 2017, rispetto agli anni precedenti. Ebbene, semplicemente, NON E' VERO (sono conteggiati solo gli assicurati INAIL) e queste tre notizie delle ultime 16 ore lo confermano.Â
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Ieri si sono svolte le elezioni amministrative per il comune di Vicenza - scrive in un comunicato il segretario veneto del PCI, Giorgio Langella- Oggi si è saputo che ha vinto il “centroâ€destra con il 50,63% dei voti validi. Così il candidato Francesco Rucco è il nuovo sindaco di Vicenza eletto al primo turno. Il centroâ€sinistra†ha perso e il candidato sindaco Otello Dalla Rosa, che ha ottenuto il 45,86% dei voti, siederà all'opposizione. Dopo dieci anni la destra ritorna ad amministrare il comune di Vicenza.
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A circa tre mesi dal voto l'Italia è senza un governo ed alle prese con una crisi istituzionale senza precedenti nella storia repubblicana. Il tentativo di dare vita ad un governo Movimento 5 Stelle /Lega è fallito, il presidente incaricato Giuseppe Conte ha rinunciato al mandato. Le ragioni di ciò stanno anche nella scelta (molto discutibile e che evoca il rischio che altri progetti politici con un consenso di massa e in altre occasioni  possano essere respinti dalla più alta carica istituzionale) del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non accogliere la proposta di Paolo Savona quale possibile ministro dell'economia e delle finanze.
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Questa mattina ho letto sul sito dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro che, da inizio anno, le lavoratrici e i lavoratori morti sui luoghi di lavoro sono 263. In Veneto, che guida l'orribile classiffica delle regioni, sono 30. L'anno scorso, al 19 maggio 2017, i morti sui luoghi di lavoro erano 239 e in Veneto erano 24. L'aumento è spaventoso. Complessivamente in Italia è di oltre il 10% e, in Veneto, raggiunge il 25%. Intanto arriva un'altra notizia ANSA - 17 maggio ore 10.52.
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25 aprile 1945, una data che, col passare dei decenni, sfuma sempre di più nei suoi significati più profondi, specialmente per chi non l'ha sfiorata per la sua giovane età . Oggi, 73 anni dopo, per me che ne ho 67 significa ricordare mio padre, Giuseppe, che mi ha lasciato da pochi mesi: lui non aderì l'8 settembre 1943 (lui aveva 21 anni perchè era nato solo pochi mesi prima della marcia su Roma del 28 ottobre 1922) alla Repubblica di Salò mentre era militare, fu preso, fu messo su un treno merci come una bestia insieme a tanti altri italiani, fu portato in Germania e fu internato nel campo di concentramento di Stettino, nel nord dell'allora Germania nazista.