Vicenza, Ossigeno per l'Informazione: Fondazione Roi rinuncia a richiesta di un milione di danni a Giovanni Coviello di VicenzaPiu.com
Martedi 6 Marzo 2018 alle 17:52
Il nuovo presidente ha firmato una transazione con il giornale VicenzaPiù. Nel 2016 l’ex presidente della Fondazione, Gianni Zonin, aveva citato il direttore Giovanni Coviello
L’udienza della causa civile, intentata presso il Tribunale di Vicenza, fissata a settembre 2018, non ci sarà più, scrive oggi, 6 marzo, Ossigeno per l'Informazione (Osservatorio promosso da FNSI e OdG sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate). La questione (qui la nostra nota) è stata chiusa fra le parti, il 29 gennaio 2018, quando la Fondazione Roi, attualmente presieduta da Ilvo Diamanti, e il giornale online VicenzaPiu.com hanno firmato un accordo mettendo fine al contezioso civile.
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza, Il Fatto: nuovo sequestro di beni per gli imputati, 176 milioni congelati a Gianni Zonin & C
Sabato 3 Marzo 2018 alle 19:02
Cominciano così a diventare importanti le somme formalmente congelate, non solo sui beni degli imputati, ma anche di terzi a cui gli stessi avrebbero cercato di cedere soldi o immobili
A fare da apripista, con le istanze dei primi soci della Banca Popolare di Vicenza, era stato alcune settimane fa l'avvocato Renato Bertelle di Malo, che aveva ottenuto il primo sequestro sui beni degli imputati per 15,47 milioni di euro. Ma il vero botto nell'inchiesta infinita che riguarda l'istituto di credito che ha avuto come presidente Gianni Zonin lo ha messo a segno l'avvocato trevigiano Sergio Calvetti, che ha ottenuto un provvedimento da 175,99 milioni di euro, a tutela di circa 2.400 tra ex soci ed ex risparmiatori che si sono trovati con niente in mano.
Continua a leggereGianni Zonin, Renzo Mazzaro: da Banca Agricola di Lonigo fino a Banca Popolare di Vicenza per poi donare tutto a moglie e figli
Domenica 25 Febbraio 2018 alle 16:07
«Schéi e amicissia orba la giustissia». Lo ripeteva sempre Domenico Zonin, lo zio preferito del cavalier Gianni, fondatore della casa vinicola di Gambellara. E Gianni Zonin non l'ha mai dimenticato. È lui stesso che lo racconta in una specie di saga della famiglia Zonin, messa nero su bianco da Curzio Levante, scrittore di notte, si suppone, visto che di giorno faceva il direttore della Banca Agricola di Lonigo, agenzia di Montebello. L'ha fatto per una vita ed era sempre in lite con la direzione generale di Lonigo, per via dei crediti eccedenti e gli sconfinamenti quotidiani che consentiva agli Zonin.
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Crac BPVi, Patrizio Miatello: non illudiamo risparmiatori su consistenza reale sequestri conservativi degli imputati
Giovedi 22 Febbraio 2018 alle 19:45
Si è fatto un gran parlare, nei giorni scorsi, dei sequestri "solo conservativi" a carico di Gianni Zonin e C. Attenzione però a non illudere i malcapitati risparmiatori con pubblicità ingannevole che li porterà a far perdere ulteriori soldi, nonché a dover sostenere ulteriori disillusioni. Tenuta Rocca di Montemassi: tra le voci del patrimonio netto di quest'ultima, compaiono delle riserve, che nella pratica si traducono in nulla. Le riserve di rivalutazione sono solo voci contabili poste in contropartita appunto alle rivalutazioni probabilmente eseguite grazie alle norme incentivanti. Insomma soldi per i risparmiatori zero, costi di avvocati tanti.
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Processo BPVi, i difensori di Gianni Zonin: "in merito al sequestro conservativo dei suoi beni, massima fiducia nel lavoro della magistratura"
Martedi 20 Febbraio 2018 alle 19:15
I difensori di Gianni Zonin prendono atto della decisione assunta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vicenza in merito al sequestro conservativo dei beni disposto nei confronti del proprio assistito nel quadro del processo relativo a Banca Popolare di Vicenza. Precisando che tali azioni non introducono elementi di sostanziale novità all'interno del quadro giudiziario in quanto rappresentate e annunciate in passato, i difensori desiderano esprimere a nome del proprio assistito la massima fiducia nel lavoro della magistratura e riconfermare l'assoluta disponibilità di Gianni Zonin a chiarire la propria posizione e a fornire una ricostruzione accurata dei fatti accaduti, ribadendo quanto già dichiarato in passato, in sede processuale.
Avv. Enrico AmbrosettiAvv. Nerio Diodà Â
Continua a leggereBanca Popolare di Vicenza: il tritacarte dei manager mentre la Bce cercava le carte
Domenica 18 Febbraio 2018 alle 10:31
Mentre gli ispettori della Bce nel novembre del 2014 visitavano gli uffici della Banca Popolare di Vicenza, per verificarne la consistenza patrimoniale, i manager dell'istituto si davano da fare per fare sparire le carte che raccontavano la genesi del crac. Era il vertice a dare ordine ai funzionari di «nascondere materialmente le lettere contenenti l'impegno al riacquisto delle azioni Bpvi» rivolte ai soci amici. E a spingere perchè sui documenti relativi agli affidamenti fosse indicata «una causale diversa da quella reale».
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BPVi e Veneto Banca: truffe, veleni e "derivati" elettorali. Da Intesa Sanpaolo citata a Roma ma non a Vicenza a Cristina Rossello, "la Boschi" di Forza Italia
Sabato 17 Febbraio 2018 alle 01:15
Dopo il pirotecnico tour de force della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche a pochi giorni dall'indizione dei comizi elettorali, sembrava che il tema, sempre caldo e spinoso nella sensibilità dei cittadini-elettori - anche quando non direttamente toccati, né parenti o amici delle centinaia di migliaia di vittime - fosse passato in secondo piano. Su Maria Elena Boschi, figura simbolo del presunto aiuto dato dal governo ai banchieri responsabili dei crac miliardari, o quanto meno della contiguità anche fisica di interessi in conflitto (quello dei banchieri appunto e quello della cosa pubblica da amministrare nell'interesse di tutti), si era già detto di tutto, anche se, nei tanti collegi dello stivale, da Bolzano a Ragusa, in cui l'ex ministra è candidata, ogni giorno c'è sempre qualcuno a ricordarglielo.
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Crac banche venete, M5S Veneto: "sit-in di protesta sabato 17 febbraio a Montebello Vicentino davanti alla casa di Gianni Zonin con i risparmiatori azzerati"
Venerdi 16 Febbraio 2018 alle 10:14
I candidati e i portavoce veneti del Movimento 5 Stelle si ritroveranno domani sabato 17 febbraio alle 15 a Montebello Vicentino, davanti all'abitazione dell'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, assieme ai risparmiatori azzerati dal crac delle banche venete, per un sit-in di protesta e di solidarietà . L'iniziativa è parte di un più ampio tour che sta abbracciando i luoghi-simbolo del saccheggio economico, ambientale e sociale del quale sono oggetto il territorio e le genti venete, nell'indifferenza della classe politica nazionale e regionale.
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Concentrati sugli omessi versamenti dei parlamentari M5S molti dei media che ignorarono il crac in arrivo delle venete: Coviello, candidato di Insieme, sottoscrive e pubblica le accuse del grillo-venetista Arman
Giovedi 15 Febbraio 2018 alle 20:42
Da molti anni prima di lui, esattamente dal 13 agosto 2010 (cfr. "Vicenza. la città sbancata"), ho denunciato su questo mezzo la truffa montante della Banca Popolare di Vicenza, mentre lui azioni della BPVi ne comprava ammaliato dalle sirene a bordo della nave di Gianni Zonin, ma da un paio di anni, io da giornalista, allora direttore, di VicenzaPiu.com e lui da presidente del Coordinamento di don Enrico Torta, ho condiviso, in buona parte, le battaglie dell'avv. Andrea Arman per le decine di migliaia di risparmiatori azzerati da quella banca e, anche se per motivi diversi, da Veneto Banca.
Continua a leggereFondazione Roi, niente risarcimento da un milione di euro e stop alla causa intentata dall'allora presidente Gianni Zonin contro Giovanni Coviello. Rimangono le domande
Martedi 13 Febbraio 2018 alle 09:26
"Pace" fatta tra la Fondazione Roi e VicenzaPiu.com. La causa civile era iniziata due anni fa, per volontà di Gianni Zonin, allora presidente del consiglio di amministrazione della fondazione. Era stato chiesto un risarcimento di un milione di euro a Giovanni Coviello, che dirigeva VicenzaPiu.com e che ora ha lasciato l'incarico per candidarsi con Insieme al Senato, per alcuni suoi articoli che avevano messo in luce l'acquisto "improprio" dell'ex Cinema Corso e i legami nefasti tra la Fondazione stessa e la fu Banca Popolare di Vicenza, rapporti nati e cresciuti proprio sotto l'egida di Zonin, che ricopriva il massimo incarico direttivo in entrambi gli enti.
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