Ipab, botta e risposta tra Formisano e Rucco
Domenica 28 Marzo 2010 alle 12:08 Interventi pubblicati sul n. 188 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro
Lo scorso 19 marzo, su invito di alcuni dei parenti degli ospiti del Salvi mi sono recato presso l'Istituto "Salvi" e qui ho avuto modo di visitare i reparti recentemente ristrutturati e dove dovrebbero essere trasferiti gli ospiti dei reparti Chiostri. Spesso siamo presi da tanti e tali problemi che tendiamo ad allontanare da noi la problematica delle persone anziane, pensando che sia una questione lontana nel tempo e quindi non strettamente attinente con la nostra vita di tutti i giorni: poi, invece, arriva il momento che un nostro caro entra in una condizione di senescenza e dobbiamo avvicinarsi a questo grande problema della nostra società . Ed in quel momento che ci rendiamo conto di quanto difficile sia la condizione della persona obbligata da una situazione sociale difficile o da una salute decadente, a confrontarsi con il dramma del ricovero.
Paga comune,non parenti, per anziani poveri
Sabato 27 Marzo 2010 alle 13:57Gerardo Meridio, Consiglieri Pdl  Â
Riceviamo da Gerado Meridio e pubblichiamo
La giunta comunale sostiene che nel prossimo bilancio sono stati aumentati gli stanziamenti per il sociale, poca cosa rispetto alle vere scelte che sarebbero necessarie per andare incontro alle famiglia.
Vorrei ricordare che nella seduta di Consiglio Comunale del 4 marzo, assieme ai colleghi del PDL ho presentato un ordine del giorno che alla luce di numerose sentenze ed orientamenti assunti da altre realtà territoriali, chiede al Comune di Vicenza di applicare l'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998, e di conseguenza ai fini della determinazione delle modalità di contribuzione costo di prestazioni sociali agevolate a favore di persone con handicap permanente grave (quindi anche anziani non autosufficienti) bisogna tener conto della situazione economica del solo assistito e non già di quella del nucleo familiare
Quindi la legge prevede che sia il Comune e non i parenti a pagare la retta se le capacità economiche dell'anziano non bastano.
Abbiamo chiesto il rispetto della norma che da alcuni anni non si applicava in mancanza di un Decreto Ministeriale mai adottato, ma l'orientamento della giurisprudenza è chiaro: si applica la norma anche in mancanza del decreto ministeriale.
Per questo riteniamo che il Comune di Vicenza debba modificare il proprio bilancio adeguandolo alle previsioni legislative.
Con sorpresa, su un tema così delicato, abbiamo preso atto che la sinistra che governa la città con Variati e Giuliari ha votato contro l'ordine del giorno presentato dal PDL. Ciò a dimostrazione dell'attenzione reale che l'amministrazione comunale ha per gli anziani non autosufficienti a Vicenza.
Ho anche ricordato, con qualche imbarazzo dei consiglieri PD, che tale iniziativa è stata sostenuta anche dalla Senatrice del PD Donatella Porretti al Senato.
Il Consigliere Comunale
Gerardo Meridio
Allegato Ordine del Giorno
Consiglio Comunale di VICENZA
ORDINE DEL GIORNO
RETTE RSA, CHI PAGA PER GLI ULTRA SESSANTACINQUENNI NON AUTO SUFFICIENTI?
Il consiglio comunale di Vicenza, riunito il giorno 4 Marzo 2010 approva il seguente ordine del Giorno:
Premesso che:
Si allunga sempre di più la serie delle pronunce che riconoscono l'immediata precettività del principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito sancito dall'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998.
In particolare il TAR Milano, III Sezione, con ordinanza 9.1.2009 n. 10, ha confermato che, in base all'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998, ai fini della determinazione delle modalità di contribuzione costo di prestazioni sociali agevolate a favore di persone con handicap permanente grave bisogna tener conto della situazione economica del solo assistito e non già di quella del nucleo familiare.
I giudici milanesi fanno proprio e richiamano l'orientamento espresso dalle sentenze 10.9.2008 n. 4033 della IV Sezione del TAR Milano, e 11.1.2007 n. 42 del TAR Catania. Il TAR Catania, con sent. 42/2007, per primo aveva affermato che, nella parte in cui viene valorizzata la situazione economica del solo assistito, la norma può essere direttamente applicata, anche a prescindere dalla mancata adozione del D.P.C.M. in essa previsto, trattandosi di prescrizione immediatamente precettiva, che non necessita di disposizioni attuative di dettaglio; mentre con la sentenza 10.9.2008 n. 4033 la IV Sezione del TAR Milano aveva altresì messo in luce come la questione si inquadrasse nell'ovvio rispetto della gerarchia delle fonti del diritto, precisando che la mancanza di un atto amministrativo di natura regolamentare, che non è stato adottato a distanza di dieci anni dall'approvazione della norma di legge che ne autorizza l'emanazione, non può inibire l'applicazione di una norma che possiede in sé sufficienti caratteri di determinazione per essere suscettibile di applicazione anche in assenza della normativa di dettaglio. Significativamente, la Sezione, nell'accertare le ragioni di tale ritardo, evidenziava e censurava proprio il comportamento dei Comuni che, attraverso i loro enti associativi in sede di Conferenza unificata, avevano fatto resistenza all'approvazione dello schema di decreto predisposto dal Governo poiché ritenuto troppo oneroso.
Con una dettagliata ordinanza del 27.11.2008 n. 836, il TAR Brescia, si era ampiamente pronunciato anche in relazione alla compartecipazione al costo di servizi residenziali. La pronuncia riveste grandissima importanza perché nell'analizzare il rapporto tra disciplina ISEE e obbligo alimentare, offre la prima, completa, interpretazione dell'art. 8 L.R. 3/2008. Netta e ampiamente motivata l'analisi del TAR bresciano, per il quale dalla posizione di familiare tenuto agli alimenti non deriva l'obbligo di provvedere al pagamento delle rette o un diritto di rivalsa a favore dei comuni che abbiano già pagato. I giudici valorizzano l'inequivocabile disposizione dell'art. 2 co. 6 Dlgs. 109/1998 il quale precisa che le disposizioni sull'ISEE non attribuiscono agli enti erogatori la facoltà di agire nei confronti dei componenti il nucleo familiare dell'assistito ex art. 438 co. 1 c.c. il quale, in effetti, prevede che gli alimenti possano essere chiesti solo da chi versa in istato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento e comunque devono essere fissati dall'autorità giudiziaria. Coerentemente, il TAR Brescia ha censurato altresì la prassi di far sottoscrivere ai familiari dell'assistito un impegno al pagamento dell'intera retta al momento dell'ammissione nella RSD confermando un proprio orientamento già espresso con sentenza 10.9.2008 n. 1102 nella quale aveva affermato che si tratta di contratti di cui sarebbe necessario verificare in concreto la validità , da un lato perché sono motivati dalla necessità di assicurare il ricovero (e quindi sottoscritti in una situazione di debolezza o soggezione contrattuale) e dall'altro perché potrebbero comportare l'assunzione di obblighi che superano la quota di compartecipazione dei cittadini a questo tipo di spese.
Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale dà mandato al Sindaco e alla Giunta,
1. di predisporre adeguato previsione di spesa nel bilancio 2010 del comune perché siano rispettate le previsioni dell'art. 3 co. 2 ter D.Lgs. 109/1998 ed il comune integri il pagamento delle rette della persona non autosufficiente ultrasessantacinquenne, al posto dei familiari non tenuti al pagamento
2. di dare disposizioni agli uffici e all'IPAB di applicare la normativa sopra richiamata e quindi di tener conto della situazione economica del solo assistito e non già di quella del nucleo familiare assumendo a carico del comune la parte residua della retta.
3. di apportare le opportune modifiche al regolamento comunale che disciplina la erogazione dei contribuiti per l'accesso alle RSA.
4. di aprire un apposito sportello di informazione per i cittadini che hanno ospiti nelle strutture RSA, per illustrare le norme sopra riportate.
I Consiglieri Comunali
Gerardo Meridio, Francesco Rucco, Maurizio Franzina, Arrigo Abalti, Lucio Zoppello
Fuori dall'Unesco? Domanda d'attualità
Martedi 23 Marzo 2010 alle 11:22Maurizio Franzina
Vicenza, 23 Marzo 2010.
Oggetto: domanda di attualitÃ
Egregio Sig. Presidente,
Il Giornale di Vicenza di oggi riporta la notizia che l'impegno per far escludere la città di Vicenza dalla lista UNESCO procede.
Infatti cosi titola il giornale odierno :
DAL MOLIN. Una lettera della responsabile per l'Europa al ministero e alle commissioni italiane
«La Base ci preoccupa» Unesco scrive all'Italia
La vicinanza della nuova zona militare Usa al centro storico, oggi patrimonio dell'umanità , fa muovere gli uffici centrali di Parigi
considerando che nell'area Dal Molin la base militare sussiste da almeno settanta anni,
considerato che la base era presente e funzionante (era anzi la sede di un comando di livello internazionale, la V ATAF) quando la prestigiosa iscrizione UNESCO fu concessa,
considerato che un la cancellazione dalla lista UNESCO genererebbe un gravissimo danno all'immagine, al commercio ed al turismo cittadino,
chiedo
se il Sig. Sindaco condivide l'iniziativa di cancellazione di Vicenza dalla lista del patrimonio mondiale dell'umanità ?
cosa intende fare il sig. Sindaco per avversare questa perniciosa iniziativa ?
Grazie per la risposta scritta ed in aula.
Maurizio Franzina
Arrigo Abalti
Gerardo Meridio
Francesco Rucco
Valerio Sorrentino
Continua a leggereInterrogazione: bidoni in Piazza dei Signori
Lunedi 8 Marzo 2010 alle 13:07Maurizio Franzina        Â
Egregio Sig. Presidente,
Nelle giornate di sabato e domenica scorsi, passeggiando in Piazza dei Signori non si è potuta
NON notare la nuova scelta della amministrazione per valorizzare la Basilica Palladiana.
20 bidoni per la raccolta (differenziata) dei rifiuti, dieci neri e dieci gialli, accoppiati a due a due, e distanziati di circa 10 metri facevano bella mostra sotto il colonnato della Basilica.
Capisco che, dopo che la precedente amministrazione ha saputo reperire qualche decina di milioni di euro per il restauro della Basilica, portare a termine una progettazione ed un bando di gara assolutamente impegnativi, cantierare i lavori ed ora vederli terminare, anche questa amministrazione vuole fare la sua parte.
Apprezzo anche che la situazione non fosse di TOTALE DISORDINE ma che i contenitori fossero posti con una simmetria non del tutto disprezzabile (allegata foto).
Il risultato finale, per altro, era un ASSOLUTO SCHIFO.
Mi chiedo se tale scelta rientra nei progetti di rilancio della Basilica ?
Mi chiedo e chiedo se non era possibile trovare una soluzione meno impattante sulla piazza principale della città ?
Mi chiedo e chiedo, è questa l'immagine turistica che si vuole dare della città ?
Mi chiedo e chiedo, se ci sia da stupirsi se il commercio in centro storico langua quando l'amministrazione compie queste deleterie scelte ?
Grazie per la risposta scritta ed in aula.
Maurizio Franzina, Arrigo Abati, Francesco Rucco, Valerio Sorrentino
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Interrogazione in Comune su trasporti Aim
Venerdi 26 Febbraio 2010 alle 10:11Maurizio Franzina   Â
Riceviamo dal Consigliere Maurizio Franzina e pubblichiamo
Vicenza, 25 febbraio 2010
Egregio Sig. Presidente,
In data odierna (25 febbraio 2010, n.d.r.) il Giornale di Vicenza in un articolo a firma di Roberta Bassan riporta la notizia dal titolo:
Ftv mostra i voti dei clienti
ma Aim nasconde la pagella
Roberta Bassan
Premiate sicurezza dei mezzi e cortesia del personale, da migliorare la frequenza L'azienda di mobilità urbana non ha reso noti i dati del sondaggio voluto dalla Regione
La notizia, se non chiarita, getta una ulteriore ombra sulla gestione di AIM.
Credo dunque opportuno che la giunta già nel prossimo consiglio comunale chiarisca l'accaduto ed informi il consiglio e la cittadinanza sui risultati dell'indagine.
Sarebbe anche gradita la distribuzione in consiglio del documento contenente i risultati dell'indagine.
Grazie per la risposta scritta ed in aula.
Maurizio Franzina
Arrigo Abati
Francesco Rucco
Valerio Sorrentino
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Moretti risponde a Giovine e Rucco
Giovedi 3 Dicembre 2009 alle 16:36Comune di Vicenza
ViLab, dichiarazione del vicesindaco e assessore alle politiche giovanili Alessandra Moretti sugli attacchi di Giovine e sulla domanda di attualità di Rucco: "Critiche che non mi sfiorano. Per me parlano i fatti"
"Gli attacchi di Silvio Giovine mi lasciano perplessa: il tavolo di confronto ViLab è tutt'altro che fantomatico. E' semmai lui che non partecipa agli incontri periodici ed alle iniziative che ViLab promuove. Anziché attaccarmi farebbe meglio a dare il suo contributo, dimostrando così la capacità di sapersi confrontare anche con chi non la pensa come lui.
Giovine è infatti il rappresentante nominato dal PDL in seno a ViLab, che comprende anche giovani indicati dalla Lega, dall'Italia dei Valori, da sinistra democratica, dal PD, da Vicenza Capoluogo, dalla Lista Variati e da associazioni quali la cooperativa Mosaico, i circoli Noi, Arciragazzi, l'associazione giovani Burkina Faso, Aster3, il Gruppo giovani di San Pio X e la consulta degli studenti: tutte realtà che hanno aderito all'invito dell'assessore, nominando i propri rappresentanti nel nuovo organismo ritenuto interessante perché promuove la partecipazione dei giovani alla vita amministrativa della città .
Circa la mia asserita e addirittura quotidiana incapacità , tale critica non mi sfiora, anzi mi fa sorridere. Per me parlano i fatti, che in ViLab, a pochi mesi dalla costituzione del tavolo, si traducono nel gemellaggio con i giovani dell'Aquila, in un incontro di approfondimento con il professor Barone esperto di politiche giovanili (appuntamenti ai quali Giovine non si è fatto vedere), nel confronto con l'assessore Lazzari sul Pat, nella progettazione di una serie di laboratori dedicati alla creatività giovanile, nell'iniziativa dei Writers, nella proposta di realizzazione di una rete wi fi, nell'elaborazione di un documento per il nuovo centro giovanile da consegnare al sindaco.
Tranquillizzo anche il consigliere comunale Rucco, che fa eco a Giovine con una domanda di attualità , precisando che ViLab è tutto questo e molto di più. Il regolamento che ne disciplina l'attività è pronto, ma la vera forza dell'iniziativa non sono certo gli orpelli burocratici e formali, bensì l'occasione mai data prima ai giovani di confrontarsi direttamente con l'assessore, portando la voce e le istanze di un mondo troppo spesso ignorato. Le vostre critiche dimostrano esclusivamente il vostro disagio e fastidio nei confronti di un progetto che mai avreste saputo realizzare".
Vicenza 2020, Pdl all'attacco: "Illusioni e bugie"
Mercoledi 21 Ottobre 2009 alle 22:50Confronto nell'opposizione sul nuovo piano regolatore. Franzina: "Snobbati gli interessi diffusi". Rucco: "Tante promesse irrealizzabili"
Illusioni, bugie, incoerenze, favoritismi. Non ci va leggero il Popolo della Libertà nell'accusare l'amministrazione Variati sul nuovo Piano di Assetto del Territorio (Pat). La previsione di espansione demografica di 15 mila unità nei prossimi dieci anni per arrivare a 130 mila abitanti? «Prima attaccavano il Pat preparato da noi su questo, ora anche loro vogliono l'aumento», attacca Francesco Rucco, consigliere comunale ex An. Per la verità il Pat firmato dall'allora assessore Marco Zocca sulla base del piano del professor Crocioni arrivava a prevederne 150 mila. «In realtà », spiega Maurizio Franzina, altro ex assessore proveniente dalle file di Forza Italia, «quella di adesso è una previsione fuorviante. Infatti non si tiene conto delle possibilità di espansione delle aree Rc-1 (circa 40% della città ) ove si potrebbero collocare ben più di 15.000 abitanti». Le zone Rc-1 sono in pratica le villette da cui, con una semplice concessione edilizia (senza passare per il consiglio comunale), si potrebbero veder spuntare filari selvaggi di condomini. Per il Pdl lo sviluppo di per sé non è un male, anzi. Ma mentre il Pat approvato in giunta individua precise aree agricole da destinare a nuovi edifici, il centrodestra lo vorrebbe incardinato sulle richieste dei privati, famiglie o immobiliari che siano, attraverso il Bando degli Interessi Diffusi (Bid, in parte già accolto e in gran parte no). Secondo la legge regionale, la superficie agricola utilizzabile (Sau) a Vicenza è di 297 mila mq. Secondo Rucco e Franzina, siccome la Sau viene quasi tutta "mangiata" dalle aree "dirigisticamente" prescelte dal Comune, per le legittime speranze del Bid non ci sarà più spazio. «Il Bid, proprio perché la Sau viene destinata alle grandi lottizzazioni, non avrà risposte, è la promessa di Variati di accogliere il 50% delle richieste si rivelerà menzognera. Ma ovviamente il sindaco dirà che è colpa dei vincoli della norma regionale». Dal canto suo, Variati ha snocciolato cifre secondo le quali, su 1500 domande, 700 hanno avuto o avranno risposta, mentre le rimanenti avranno il nulla osta solo se di effettiva rilevanza sociale o se davvero si tratta di bisogni familiari (e non speculativi).Â
A Vicenza un garante per i detenuti
Lunedi 12 Ottobre 2009 alle 19:12Comune di Vicenza
Carcere affollato, Vicenza avrà presto un garante per i diritti dei detenuti
A Vicenza verrà presto istituito il garante per i diritti dei detenuti. Lo ha annunciato oggi il sindaco Achille Variati sulla scorta della proposta avanzata dal consigliere comunale del Pdl Francesco Rucco e di un appello ricevuto nei giorni scorsi dalla Camera penale vicentina.
Il garante è un organo di garanzia che in ambito penitenziario ha funzione di tutela delle persone limitate o private della libertà personale. Riceve segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria e dei diritti fondamentali dell'uomo, e si rivolge all'autorità competente per chiedere spiegazioni, sollecitando gli adempimenti o le azioni necessarie. È una figura che nasce in Svezia nel 1809 e si diffonde poi molto lentamente fino ad esser presente in quasi tutti i Paesi europei. In Italia manca la figura del garante nazionale, ma esistono i garanti regionali, provinciali e comunali.
"Non dimentichiamo che la permanenza in carcere dovrebbe essere il periodo in cui ci si riabilita in vista di un reinserimento nella società per non delinquere più - ha sottolineato Variati -. A Vicenza la permanenza nei penitenziari è assai critica. Basti riflettere su un dato: il 16 settembre scorso a fronte di una capienza massima regolamentare di 146 posti, si contavano ben 317 detenuti, registrando quindi un sovraffollamento pari al 117 per cento".
Il sindaco ha quindi specificato che sceglierà il garante fra gli iscritti alla Camera penale di Vicenza, il quale opererà a titolo completamente gratuito, e di aver già dato disposizione agli uffici comunali di avviare l‘iter nel più breve tempo possibile perché il garante per i diritti dei detenuti sia presto una realtà .
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Caso Ipab-Longara, altre dieci domande a Meridio e Rucco
Giovedi 24 Settembre 2009 alle 19:16
I riflettori della politica sono ancora puntati sulla vicenda del mancato acquisto dell'ex casale. Ecco i quesiti ancora senza risposta
Il casino scoppiato intorno al progetto abortito di un nuovo centro Ipark a Longara dove far traslocare gli anziani affidati alle cure dell'Ipab non è ancora finito. La maggioranza di centrosinistra scalpita per dare il cambio al presidente Gerardo Meridio e al suo cda di nomina hullweckiana, speriamo per non metterci uomini suoi e fare la lottizzazione alla rovescia. L'opposizione di centrodestra, che fra le sue file vede proprio Meridio e l'avvocato Francesco Rucco come consiglieri (in leggero conflitto d'interessi, diciamo), si difende facendo più o meno la sfinge. Alle dieci domande che settimane fa avevamo preparato per lui (potete leggerle sul nostro sito www.vicenzapiu.com), Meridio non ha ancora risposto. Né ha voluto farsi intervistare Rucco, spiegando che la linea decisa dalla sua parte politica è quella di "non alimentare il caso".
Continua a leggereMeridio e Fazioli, dimissionari mancati
Martedi 15 Settembre 2009 alle 17:47
In questi giorni, nel dibattito politico di Vicenza, circola di frequente la parola "dimissioni". Ci sono quelle, richieste dalla maggioranza di centrosinistra e negate dagli interessati, di tutto il cda dell'ente assistenziale Ipab. Guidato da un presidente, Gerardo Meridio, e da un consigliere, Francesco Rucco, entrambi in consiglio comunale per il PdL. E ci sono quelle, promesse e mai rassegnate, del presidente Aim Roberto Fazioli dalla carica di presidente di Elettrogas, società padovana da cui la multiservizi di San Biagio acquista energia.
Conflitti d'interessi uguali e diversi. Uguali, poiché in ambedue i casi la stessa persona siede contemporaneamente in due poltrone che dovrebbero restare separate (questione d'opportunità ), e poi perché non esiste una norma che obblighi tale separatezza (questione legale). Diversi, vista la differenza di approccio mostrata dai personaggi coinvolti. Nel caso di Meridio e Rucco, la posizione politicamente scomoda di un vertice Ipab nominato dall'ex sindaco Hullweck qualche minuto prima della scadenza del mandato, con indennità raddoppiate da uno statuto 2007 fatto su misura, standosene placidi a fare il controllore e il controllato dai banchi di Sala Bernarda, è stata considerata dai due come un non-problema. Fazioli, invece, poco dopo essere stato innalzato al soglio presidenziale da un Achille Variati alfiere dei "tecnici" - razza superiore ai "politici" trafficoni e poltronari - assediato dalle critiche provenienti dal centrodestra, aveva annunciato solennemente di volersi dimettere da Elettrogas. Poi ha cambiato idea, non ravvedendo alcuna necessità nel dare seguito all'impegno. E Variati zitto, a ingoiare la figuraccia.
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