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Caso Ipab-Longara, altre dieci domande a Meridio e Rucco

Di Alessio Mannino Giovedi 24 Settembre 2009 alle 19:16 | 0 commenti

Foto: La sede dell'IpabI riflettori della politica sono ancora puntati sulla vicenda del mancato acquisto dell'ex casale. Ecco i quesiti ancora senza risposta

 

Il casino scoppiato intorno al progetto abortito di un nuovo centro Ipark a Longara dove far traslocare gli anziani affidati alle cure dell'Ipab non è ancora finito. La maggioranza di centrosinistra scalpita per dare il cambio al presidente Gerardo Meridio e al suo cda di nomina hullweckiana, speriamo per non metterci uomini suoi e fare la lottizzazione alla rovescia. L'opposizione di centrodestra, che fra le sue file vede proprio Meridio e l'avvocato Francesco Rucco come consiglieri (in leggero conflitto d'interessi, diciamo), si difende facendo più o meno la sfinge. Alle dieci domande che settimane fa avevamo preparato per lui (potete leggerle sul nostro sito www.vicenzapiu.com), Meridio non ha ancora risposto. Né ha voluto farsi intervistare Rucco, spiegando che la linea decisa dalla sua parte politica è quella di "non alimentare il caso".

Rucco però sceglie la via giudiziaria per tutelarsi da Ilario Marchi, uno degli amministratori della fallita società Ristocenter, fino al gennaio di quest'anno titolare del casolare dove sarebbe dovuto sorgere il complesso Ipark. Il consigliere comunale si è infatti sentito chiamato in causa da Marchi per il mancato accordo tra Ipab e Le Betulle (fiduciaria in cui sarebbe presente anche l'ex presidente Aim Giuseppe Rossi): in quanto, secondo Marchi, prima che Ristocenter cedesse l'immobile alle Betulle ci sarebbe stato l'interessamento da parte della Costruzioni Elisabetta Angelini, assistita da Rucco che avrebbe visitato il casolare (Corriere del Veneto, 15 settembre 2009). Rucco sostiene invece di essersi occupato per conto della Angelini di un recupero crediti nei confronti di Ristocenter per un altro bene, e di non aver mai messo piede nell'area (Corriere del Veneto, 16 settembre).
Nel frattempo un voto del centrosinistra in Sala Bernarda invita a sloggiare Meridio e company, i quali per legge, tuttavia, non sono obbligati a cedere la poltrona. Il sindaco Achille Variati ha dichiarato di non essere stato messo a conoscenza del rischio di revocatoria, cioè del fatto che dopo aver eventualmente comprato il casolare con una plusvalenza complessiva di 11,5 milioni per Le Betulle, l'Ipab-Comune avrebbe dovuto "ricomprare" tutto per il fallimento del primo venditore e per rispetto dei diritti dei creditori. Il primo cittadino, sollecitato da consiglieri della maggioranza come Gianni Rolando, ha detto che chiederà ufficialmente i verbali del cda Ipab in cui si è discusso della questione.
Venuta alla luce questa ingarbugliata matassa di fatti, abbiamo stilato altri dieci interrogativi. Questa volta diretti sia a Meridio che a Rucco. Se non avremo risposta, andremo a chiederla agli altri consiglieri di amministrazione dell'ente assistenziale.

(a.m.)

 

Le domande


1.Per quale motivo avete deciso di non replicare personalmente in sede politica sul caso del nuovo centro anziani Ipark in via Monte Grande in località Longara?
2.Ritenete di continuare la permanenza come presidente e come membro del cda dell'Ipab nonostante la richiesta di dimissioni votata a maggioranza dal consiglio comunale? E se sì, perché?
3.Oltre al singolo recupero crediti per un non meglio specificato bene, quali sono stati esattamente i rapporti fra Lei, Francesco Rucco, e la fallita società Ristocenter, da cui l'immobiliare Le Betulle ha acquistato la proprietà del terreno in questione in località Longara?
4.Francesco Rucco, può specificare con esattezza se, quando e perché si disse contrario all'acquisto del casolare di Longara?
5.Lei, Rucco, se è vero che si era detto contrario all'operazione già il 20 luglio, sapeva o non sapeva dell'imminente fallimento di Ristocenter, avvenuta il 25 agosto?
6.Avete sempre informato il sindaco Achille Variati di ogni informazione in Vostro possesso, o è vero quanto sostiene il sindaco, cioè che non è stato informato del pericolo revocatoria?
7.Lei, Gerardo Meridio, come reagì alla contrarietà che Francesco Rucco sostiene di aver manifestato all'operazione Longara?
8.Ritenete che non aver parlato pubblicamente della differenza di vedute fra voi e del pericolo di revocatoria fino a settembre inoltrato, quando è scoppiato il caso, sia un modo di agire corretto?
9.Ritenete che non informarsi preventivamente dell'esatta identità dei titolari della società Le Betulle Srl da cui acquistare il casolare con terreno di pertinenza situato in via Monte Grande in località Longara per il nuovo centro anziani Ipark sia un modo di operare corretto?
10.Ritenete che affidarsi al controllo dell'Agenza delle Entrate per verificare l'ipotizzata plusvalenza di 11,5 milioni di euro a vantaggio della società Le Betulle per l'acquisto del terreno sia sufficiente per difendersi dall'accusa di favorire il privato a danno del pubblico?

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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