Equizi e stampa: Comitato Salviamo l'Aeroporto
Venerdi 2 Luglio 2010 alle 04:24Equizi, la concia e la Lega Nord ormai 'romana'
Mercoledi 23 Giugno 2010 alle 04:59Franca Equizi, ex consigliere comunale leghista di Vicenza - Le notizie pubblicate in questi giorni dai quotidiani fanno venire i brividi. Le indagini sul mondo della concia vicentina hanno conquistato la ribalta nazionale. L'imponibile, sul quale si sarebbe appoggiata l'evasione fiscale contestata, ammonta a spanne, sempre secondo i quotidiani, a 1,5 miliardi di euro. Le imposte evase che costituiscono l'oggetto della caccia degli inquirenti hanno ormai superato l'ordine del centinaio di milioni di euro. E la storia, secondo gli stessi inquirenti, va avanti almeno dagli anni Ottanta. Ora però io mi domando: ma che diavolo ha fatto la politica in questi ultimi vent'anni?
Continua a leggereCoup de théâtre: Albanese e Preto, gli alter ego
Mercoledi 16 Giugno 2010 alle 14:32Marco Milioni - Colpo di scena, finto. Il presidente della fondazione del teatro civico di Vicenza non sarà l'ex sindaco Enrico Hüllweck. Troppo marcatamente forzista la sua nomina, così l'ex sindaco, molto inviso all'assessore alla cultura Francesca Lazzari è stato trombato. Prende così il suo posto però un suo, diciamo così, surrogato. Quel Flavio Albanese molto amico dell'ex sindaco nonché della di lui consorte, la discussa Lorella Bressanello. Chi non ricorda la super cena esclusiva cui parteciparono pochi eletti appena dopo la inaugurazione del nuovo teatro civico? Il Giornale di Vicenza del 12 dicembre 2007 narra: «Si sono dati appuntamento in 18, i tre Hüllweck, il regista De Fusco, Albanese e gli artisti che si sono esibiti. Per loro una cena a buffet, tardiva ma ricca di proposte gastronomiche...». Dopo la sua nomina a ‘successore' (?) di Hüllweck la cena la offrirà Albanese? E a chi?
Continua a leggereI paladini a gettone
Mercoledi 9 Giugno 2010 alle 22:01Riceviamo da Marco Milioni e pubblichiamo
I giornali locali pubblicano la notizia che i comuni più «tagliati» dal governo saranno quelli veneti. Nume tutelare delle sforbiciate è il ministro dell'economia Giulio Tremonti (Pdl) che gode dell'appoggio incondizionato del Carroccio che si sa a Roma governa ed è in maggioranza. Passano ventiquattr'ore. Achille Variati (Pd), sindaco di Vicenza definisce la manovra «schifosa». Gli replica a muso duro, seppur indirettamente, Attilio Schneck (Lega) snocciolando i tagli virtuosi che lui ha apportato alla sua provincia, ente inutile per eccellenza, che è diventato utile quando il Carroccio si è accorto che nelle città è meno forte e che in provincia poteva trovare roccaforti elettorali e di clientele.
Continua a leggereEquizi, esposto alla Finanza per Cis Spa
Lunedi 7 Giugno 2010 alle 23:08Franca Equizi - In queste ore ho provveduto ad inoltrare alla Guardia di Finanza di Vicenza un esposto relativo all'intero affaire Cis al quale, a parer mio, vanno collegate le vicende che di recente hanno portato palazzo Nievo ad autorizzare il maxi centro commerciale voluto da Vicenza Futura spa (alias Gruppo Marchetti, Maltauro e Cestaro) in zona Vicenza est. Da un punto di vista più generale la miseria di quanto sta accadendo, secondo me, è sotto gli occhi di tutti. L'onorevole del Carroccio Alberto Filippi (benedetto da una plusvalenza fondiaria che definirei senatoriale), i vertici di Cis spa e della provincia (tra i quali Galdino Zanchetta del Pdl e Attilio Scneck della Lega); il sindaco berico Achille variati del Pd; l'uomo ombra della Serenissima Rino Gambari; la società immobiliare Vicenza Futura e la sua trimurti: fanno tutti parte, a parer mio, di una unica pantomima nel nome del mercimonio politico e dello squallore istituzionale per cui destra, sinistra e centro "pari sunt" nel servire i poteri forti o i potentati economici.
Continua a leggereEquizi contro la Bottene: "Non ho usato il Presidio"
Giovedi 12 Novembre 2009 alle 18:41Riceviamo e pubblichiamo la replica di Franca Equizi all'intervista
rilasciata al nostro settimanale dalla consigliere comunale di Vicenza
Libera Cinzia Bottene.
Penso di aver ampiamente dimostrato, in questi venti anni d'attività politica, la mia onestà morale e intellettuale. Ho rifiutato assessorati, incarichi, imposizioni di partito e compromessi. Il mio motto è non usare per non essere usato. Ho frequentato il presidio fin dalla nascita, turandomi il naso vista la presenza dei centri sociali (la chiusura della sede abusiva dello Ya Basta fu anche merito mio) e pregiudicati per reati di terrorismo. La mia convinzione era ed è che, al di la della fede politica, solo l'unità dei contrari può impedire lo scempio al Dal Molin. Frequentai il presidio fino al 29/05/2008, quando fui minacciata da due esponenti del centro sociale: "Se vieni ancora al presidio ti spezziamo le gambe", ci sono testimoni. Altri subirono nel tempo trattamenti simili, forse Bottene & c. temevano di perdere la leadership. La Ederle 2 si può impedire solo con mezzi legali (esposti, denuncie, no infrastrutture), ma evidentemente la Bottene riconosce come fatti solo i metodi dei centri sociali, scontri con la polizia e occupazioni farsa, finalizzati solo ad ottenere visibilità mediatica. Per il centro sociale (reale gestore del presidio) la contrarietà alla base non è il fine ma il mezzo per ottenere, sfruttando la buona fede della gente, la tanta agognata sede a spese dei contribuenti mentre la casalinga insoddisfatta spera, con l'aiuto di Variati e soci, di agguantare una carega. Bottene e soci sono solo accecati dal rancore nei miei confronti per essere stati scoperti con il dito nella marmellata.
Franca Equizi
Comitato Salviamo l'Aeroporto
Equizi: "Chi ha venduto Vicenza?"
Venerdi 2 Ottobre 2009 alle 18:28Riceviamo e pubblichiamo
La mia lotta personale contro la realizzazione della nuova base Usa al Dal Molin è iniziata oltre quattro fa. Da consigliere comunale, tra richieste di dibattito e interrogazioni sulla questione Dal Molin, intasavo il consiglio comunale. L'allora presidente Sarracco, in accordo anche con buona parte dell'opposizione di centrosinistra, voleva modificare il regolamento per arginare il mio operato. Ho frequentato per un bel po' di tempo il presidio permanente cercando di portare il mio contributo, ma qualsiasi proposta veniva sistematicamente accantonata. Da tempo vorrei porre le seguenti domande.
Continua a leggereEquizi: Incontro con sindaco Variati
Mercoledi 30 Settembre 2009 alle 19:27
Il nostro gruppo ritiene non esista alcuna compensazione in grado di ripagare gli incalcolabili danni, ambientali e relativi al peggioramento della qualità della vita dei vicentini, causati dalla costruzione della nuova base USA. Dal punto di vista della sicurezza la città diventerà , di fatto, lo scudo umano degli USA. In passato all'interno del Dal Molin erano di stanza ben 5 mila militari e la viabilità , da allora rimasta inalterata, era ampiamente sufficiente a soddisfare le necessità dei militari, pertanto, a parità di soldati, la tangenziale nord e la Ponte Alto Ederle 2 sono superflue. Temiamo, dato l'incremento esponenziale della cubatura rispetto a quella preesistente e l'incremento della viabilità prettamente al servizio della nuova caserma, un uso della base ben diverso da quello presentato finora alla città .
A nostro parere il sindaco:
. poteva intervenire a suo tempo per bloccare i lavori abusivi da noi tempestivamente e ripetutamente segnalati con esposti;
. grave è stata la sua rinuncia alla giurisdizione su parte della città permettendo, in tal modo, a degli stranieri di decidere chi poteva o no transitare in Viale Dal Verme e vie limitrofe;
. inconcepibile da parte sua delegare ad altri la difesa della nostra città sia nei sopraluoghi sia alle riunioni del Comipar.
A nostro parere il sindaco ha traghettato la città ad accettare la nuova base USA spegnendo alla radice, con varie promesse, il dissenso locale come suggeritoli dal suo compagno di partito l'ex onorevole Paolo Costa.
A questo punto chiediamo al sindaco di buttare nel cesso la famosa spilletta italo-statunitense e speriamo abbia almeno i necessari attributi per portare a casa tutti i seguenti
CONTRIBUTI RISARCITORI:
1. immediata cessione, a titolo gratuito, da parte del demanio a comune e provincia di tutta la parte est dell'area Dal Molin (per chiarezza quella attualmente non interessata dai lavori);
2. versamenti straordinari, da parte dello Stato al comune di Vicenza, di almeno un miliardo di euro ogni anno, per tutta la durata della permanenza della base Usa al Dal Molin, a titolo di contributo per il peggioramento della qualità della vita dei vicentini causata dalla nuova caserma;
3. ripristino immediato della pista di volo (lunghezza almeno km. 1.3), necessaria alla città in particolare in caso di calamità , come previsto dall'ordine del giorno del 26/10/2006 e promesso da Prodi, Berlusconi, Costa e company;
4. realizzazione nella parte est delle nuove caserme dei carabinieri e dei vigili del fuoco e anche della sede della protezione civile.
Franca Equizi per il Comitato Salviamo l'Aeroporto
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