Lega per far cassa se la prende con bambini
Martedi 23 Marzo 2010 alle 16:15
Triste notizia della giornata, se i genitori non versano le rette della mensa perché poveri, si tiene a pane ed acqua i bambini. E' quanto accaduto a Montecchio Maggiore. Dove l'attuale sindaca Milena Cecchetto e assessora all'istruzione, Barbara Venturi della Lega, hanno pensato bene di interrompere il vitto a nove bambini del compressivo 1.
Questa è la solidarietà della Lega con le famiglie bisognose.
VERGOGNA. Invece di prendersela con i bambini, sarebbe stato meglio andare a fondo, capire perché queste famiglie sono state inadempienti, vedere in quale disaggio sociale vivono e come risolvere la questione con l'assistenza sociale. Facciamo presente alle due signore che oggi ci sono due tipi di povertà : una permette in qualche modo di saldare i debiti, l'altra è la miseria, quella dove non ci sono soldi per mangiare, per pagare le bollette e l'affitto, che coinvolge purtroppo anche molti cittadini di Montecchio Maggiore, i quali sempre più spesso si rivolgono alla Caritas e si vergognano di ammetterlo, almeno la dignità lasciamola a queste persone.
Pensiamo che sebbene le due fredde amministratrici possano applicare le regole rigidamente e correttamente, non sono degne di ricoprire incarichi né di sindaco né di assessore, in cui ci vorrebbe una maggiore sensibilità nell'applicazione delle regole, non un semplice calcolo di bilancio. Gli amministratori dovrebbero tutelare i propri cittadini senza distinzione di razza ed etnia, così come sancito dalla nostra Costituzione negli articoli 2, 3, 31 e 32; ma dimenticavamo la Lega malgrado sieda nelle poltrone istituzionali, non riconosce la Costituzione Italiana. Se così fosse, un maggiore motivo per chiedere le dimissioni delle due amministratrici.
Ciò nonostante è ignobile prendersela con i bambini.
Irene Rui
Federazione della Sinistra
Coordinamento prov. PRC-PdCI di Vicenza
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Dare i numeri su S. Giovanni (o sul cancro?)
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 23:50Federazione della Sinistra, Prc, PdCIÂ Â Â
Il titolo non si riferisce ai numeri di quanti hanno partecipato alla manifestazione di Berlusconi a Roma sabato scorso (più di un milione secondo il PDL o centocinquantamila come dice la questura?).
Basta guardare le fotografie della piazza e farsi un'opinione. C'è altro su cui si deve riflettere.
Durante il suo comizio in Piazza San Giovanni, Silvio Berlusconi ha fatto, al solito, molte promesse.
Una di queste dovrebbe attirare l'attenzione di tutti per la sua importanza sotto tutti i punti di vista.
L'attuale presidente del consiglio, infatti, ha affermato che, nei prossimi tre anni, il cancro ("un male che riguarda quasi 2 milioni dei nostri concittadini") potrà essere sconfitto.
È sottinteso che la lotta contro questa malattia avrà successo solo se Berlusconi stesso vincerà le elezioni regionali.
Ora, visto che il suo governo taglia i finanziamenti alla ricerca, ci dica come intende procedere in questa impresa.
Con decreto legge o con la sola imposizione delle mani?
Giorgio Langella
Federazione della sinistra - Rifondazione-Comunisti Italiani Vicenza
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Contro l'aumento delle rette Ipab
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 23:13Federazione della Sinistra, Prc, PdCIÂ Â Â
L'aumento delle rette delle case di riposo, sulle spalle delle famiglie, ci vede fortemente contrari.
Le case di riposo devono essere un servizio pubblico-sociale di ausilio alle famiglie, e non un servizio privato. Di questo passo, le donne, in famiglia, dovranno farsi carico, oltre che dei figli, anche degli anziani, costringendole al ritiro dal lavoro retribuito.
La Regione e la Provincia devono trovare il modo di contribuire alle rette, per quella parte eccedente il contributo della mezza pensione dell'anziano, e per quei soggetti che non sarebbero in grado di permettersi il riposo in case private.
L'anziano (sia autosufficiente, che non) non deve diventare un peso per le famiglie, bensì un soggetto la cui vecchiaia deve essere vissuta con serenità , con la trasmissione di utili esperienze per i giovani.
Irene Rui
Federazione della Sinistra PRC+PdCI - Vicenza
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No all Tav, si al riassetto delle ferrovie
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 20:10
Dal Giornale di Vicenza del 20 marzo scorso, si legge che la TAV mette d'accordo i candidati vicentini per le regionali.
Facciamo presente che all'iniziativa promossa dall'Associazione Terre Veloci, del 19 marzo, non sono stati invitati tutti i candidati. Guarda caso i mancanti erano proprio quelli contrari alla TAV: la Federazione della Sinistra e Idea.
Non tutti i candidati sono concordi con la TAV e, come più volte precisato, noi della Federazione della Sinistra, consideriamo la TAV non solo inopportuna economicamente, ma anche dannosa per l'ambiente, e non utile alla cittadinanza, la quale è penalizzata da un sistema ferroviario depotenziato e destrutturato a favore degli investimenti per l'alta velocità .
Sarebbe invece utile un riassetto delle ferrovie, con un'adeguata ristrutturazione delle tratte esistenti, per un sistema, sia metropolitano, sia per l'alta capacità . Una riorganizzazione ferroviaria snella per il trasporto delle merci e delle persone, a costi moderati e con la possibilità di biglietti validi per tutti i treni, senza distinzioni fra categorie di servizio offerto.
Tutto questo al fine di ridurre il traffico su gomma e dare un reale servizio ai cittadini.
Irene Rui e Guido Zentile
Di. Ambiente e Territorio PRC
Federazione della Sinistra - Vicenza
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Mecc Alte, Olimpias e Salvagnini: solidarietà
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 19:38Federazione della Sinistra, Prc, PdCIÂ Â Â
Dopo M.E.C.C. Alte di Creazzo e Olimpias (gruppo Benetton) di Grumolo, la Salvagnini di Sarego ha minacciato di licenziare 144 lavoratori.
Oggi, dalle 16 alle 17, alla Salvagnini c'è stato uno sciopero e un'assemblea.
Ai lavoratori della Salvagnini, della M.E.C.C. Alte, della Olimpias e a chiunque lotti per il diritto al lavoro va la nostra completa solidarietà .
Quella della Salvagnini è solo l'ennesima dimostrazione di come la crisi dell'industria vicentina non abbia fine e di come la classe dirigente "nostrana" stia dimostrando la propria assoluta inadeguatezza a risolvere i problemi occupazionali.
Al solito "lorpadroni" vogliono superare la loro crisi scaricandone i costi sulle famiglie di chi lavora. Gli ammortizzatori sociali non possono essere la soluzione. Servono a superare momenti di crisi ma sono comunque un dramma per chi li subisce. È necessario, da subito, approntare un piano del lavoro serio che abbia come priorità il mantenimento e lo sviluppo dei livelli occupazionali. È altrettanto necessario riuscire a sviluppare un forte movimento di solidarietà tra i lavoratori che permetta di rispondere con la determinazione necessaria al declino industriale che "lorpadroni" vogliono imporci. Per questo è indispensabile l'unità di tutte le forze sociali e politiche democratiche alle quali ci appelliamo per promuovere iniziative atte a garantire il primo diritto costituzionale: il lavoro.
Federazione della sinistra - Rifondazione-Comunisti Italiani Vicenza
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Il Pat di Torri di Quartesolo: senza i cittadini
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 01:15
Un modello "Vicenza" di fare urbanistica. Si pianifica senza i cittadini.
Come tradizione della Giunta Marchioro che promette in campagna elettorale il coinvolgimento dei cittadini nella vita amministrativa, questo non si è verificato.
Il cittadino è escluso, non viene considerato, c'è una netta separazione tra gli amministratori (i politici di turno, modello Variati) e la base, che diligentemente ha espresso il proprio voto.
Ma nemmeno il Consiglio Comunale viene coinvolto nelle discussioni: le convocazioni avvengono ogni trenta-quaranta giorni e per argomentazioni futili, quali riconoscimento onorificenze, interrogazioni della minoranza, nonché approvazione di alcune delibere blindate sulle quali è già stato tutto deciso; il classico alza manina.
Il Consiglio Comunale luogo democratico dove i rappresentanti votati dai cittadini si riuniscono per argomentare, non funziona; fa tutto la maggioranza, in sede di Giunta, e lascia poco spazio di discussione.
Alla luce di quanto sopra leggiamo sul Giornale di Vicenza che dall'uovo di Pasqua uscirà il documento preliminare sul PAT.
Ma chi ne sapeva qualcosa? Le forze politiche (anche se non presenti in Comune, ma presenti nel territorio comunale), e i cittadini, più o meno sensibili all'argomento, sono stati informati? Naturalmente no, ciò che viene discusso e deciso all'interno del palazzo, davanti alle limpide acque della fontana, rimane un mistero per i comuni mortali.
I presupposti del PAT ricalcano storielle già sentite nell'ambito del PTRC e del PAT di Vicenza. Rispetto alla valorizzazione del verde agricolo e dell'ambiente, dietro l'angolo ci stanno gli autentici aspetti ai quali la pianificazione rivolgerà gli interessi: i centri commerciali, la grande distribuzione; questa secondo il PAT è la vera risorsa del Comune. Siamo alle solite, si pianifica senza le persone, non si guarda alla sociale: è il classico strumento che intende fondersi con le legge del mercato.
E' corretto programmare il futuro del territorio ed è bene che, in particolare per Torri, ciò venga fatto in collaborazione con il Comune di Vicenza, ma all'orizzonte si profila un devastante futuro dove il consumo di suolo, le grandi opere, e la militarizzazione del territorio saranno dominanti.
Staremo a vedere.
Irene Rui e Guido Zentile - Torri di Q.lo
Dip. Ambiente e Territorio PRC
Federazione della Sinistra - Vicenza
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Lavoro in Veneto nei primi 2 mesi: i numeri
Domenica 21 Marzo 2010 alle 17:27
Veneto lavoro ha reso pubblici i dati sulla situazione del lavoro di febbraio 2010 in Veneto. La crisi occupazionale continua e, se possibile, si aggrava.
Veneto lavoro ha reso pubblici i dati di fine febbraio 2010 sulla situazione del lavoro in Veneto. La crisi occupazionale continua e, se possibile, si aggrava. Nonostante quello che affermano "lorpadroni" e il governo che li rappresenta, la ripresa per i lavoratori non esiste. Anzi.
In questi primi due mesi del 2010 nella provincia di Vicenza , le aziende coinvolte in aperture di crisi sono state 38 (237 nel Veneto). I lavoratori coinvolti nel vicentino sono 421 (nel Veneto sono 4.422).
In provincia di Vicenza, nei primi due mesi dell'anno in corso, le ore di cassa integrazione ordinaria richieste sono 1.303.216, quelle di cassa integrazione straordinaria sono 4.232.848 per un totale di 5.536.064. L'anno scorso il totale di ore richieste erano, nello stesso periodo, 765.296. In tutto il 2009 sono state 21.138.487. Le ore richieste per cassa integrazione in deroga (sempre in gennaio e febbraio 2010) sono 1.576.701 e coinvolgono 1.615 lavoratori.
La mobilità , sempre nella nostra provincia e nei primi due mesi del 2010, ha colpito 379 lavoratori di aziende oltre i 15 dipendenti (a fine febbraio 2009 erano 350) e 907 lavoratori di piccole aziende (l'anno scorso erano 788).
Ma un altro dato, ben evidenziato nel rapporto di Veneto lavoro, fotografa il dramma di cosa sta succedendo nel mondo del lavoro veneto e vicentino in particolare. Mi riferisco al numero di aziende con trattamenti di cassa integrazione straordinaria approvati. A fine febbraio 2010 queste aziende sono 155 in provincia di Vicenza (a fine 2009 erano 127); in tutto il Veneto sono 494 (a fine 2009 erano 366).
Un numero impressionante, aggravato dal dato della scadenza della CIGS nei prossimi sei mesi (agosto 2010) che interesserà (solo nel vicentino) ben 103 aziende.
È un presente drammatico, un futuro tragico. Nel frattempo si parla di altro.
Di liste non presentate, di giudici che fanno il loro mestiere ma sono "comunisti" perché colpiscono il capo, di riforme costituzionali ... necessarie, dicono, a dare maggior potere a chi governa. Nel frattempo si licenziano altre centinaia di lavoratori.
Sono di questi giorni le notizie di espulsione dal mondo del lavoro di 75 lavoratori della M.E.C.C. Alte e la chiusura della Olimpias di Grumolo.
"Crisi" aziendali? Non proprio. Sono, piuttosto, le ormai abituali delocalizzazioni verso nazioni dove, affermano "lorpadroni", il lavoro costa meno (Cina, India, Tunisia).
Noi crediamo, invece, che "lorpadroni" delocalizzano in paesi dove si può sfruttare di più e meglio (per i loro profitti) chi lavora, dove ci sono meno "lacci e lacciuoli" (così chiamano i diritti) nella sicurezza sul lavoro, nelle condizioni di lavoro, nelle norme di tutela dell'ambiente... Ma questi sedicenti imprenditori dove vogliono arrivare, qual è il progetto che hanno in mente per l'industria italiana?
E il governo nazionale, quello regionale e quello provinciale (guarda caso sempre di centrodestra) cosa fanno, che progetti hanno? Perché continuano a cancellare diritti di chi lavora (vedi l'ultima legge che prevede l'arbitrato privato al posto del giudice per i licenziamenti) e dei pensionati (additati spesso come causa della crisi). Lo dicano, per favore, a chi sta perdendo il posto di lavoro. Lo dicano con parole chiare. Cosa fanno? O sono troppo impegnati a "salvare il capo" dai processi?
Non possiamo attendere che "lorpadroni", i responsabili della crisi, continuino nei loro giochi di borsa, nei loro investimenti finanziari che penalizzano il lavoro. Non si possono più giustificare profitti immensi in cambio di sempre maggiori sacrifici da parte dei lavoratori e dei pensionati. Non si può più tollerare una corruzione valutata in 60 miliardi di euro all'anno e una evasione fiscale di centinaia di miliardi ogni anno.
Cambiare politica nazionale e locale può essere un primo passo. C'è bisogno di un nuovo progetto, un nuovo piano locale e nazionale, che metta il lavoro e i lavoratori al primo posto e che, finalmente, faccia pagare la crisi a chi l'ha prodotta.
Giorgio Langella
Federazione della sinistra - Rifondazione-Comunisti Italiani Vicenza
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Tangenziale nord e Valdastico sud
Domenica 21 Marzo 2010 alle 16:02Federazione della Sinistra, Prc, PdCi     Â
Apprendiamo dai massmedia che "la Brescia-Padova" per poter proseguire con la Valdastico Sud, non avendo risorse, ha pensato di cancellare insieme ad altre opere, il prolungamento di Via Aldo Moro.
Premettiamo che siamo sempre stati contrari alla Costruzione della Ederle 2 e conseguentemente ad una tangenziale che collegasse le due caserme USA e che i favorevoli contavano su questa compensazione per togliere il traffico dalla città .
Ciò nonostante, ci chiediamo quale soluzione sarà prospettata per il collegamento delle due basi una volta che la nuova base USA sarà ultimata, se i cittadini di Vicenza dovranno vedersi intasare le loro vie cittadine con i mezzi militari USA o se non fosse stato meglio riflettere prima di dare e assecondare, la concessione alla Ederle 2, nel centro cittadino.
Ci sembra proprio che allo scorrere dei giorni e al crescere del cemento nel Dal Molin, le problematiche denunciate dal movimento "No Dal Molin" saltano fuori e a farne le spese sono sempre i cittadini, non certo i notabili che stanno nei palazzi e che dovrebbero rappresentare i cittadini italiani e vicentini, ma sembra tutelino i diritti degli USA.
Irene Rui e Guido Zentile
Federazione della Sinistra
coordinamento prov. di Vicenza PRC-PdCI
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Pat veloce anche per Federazione Sinistra
Domenica 21 Marzo 2010 alle 11:50
Apprendiamo in questi giorni che il PAT di Vicenza sta per essere approvato dalla Regione (clicca qui e qui per posizioni di Ciambetti e qui per quella di Variati, n.dr.) . Rimaniamo allibiti dalla tempistica usata dagli uffici regionali per il PAT di Vicenza, tempistica che non si è vista per i precedenti piani regolatori veneti.
Ci chiediamo visto che non sono state ancora discusse le osservazioni al PAT, le quali sembrano arenate nelle stanze del Comune di Vicenza in cerca di un soluzione di chi le deve esaminare, visto che sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) è stato dato il voto favorevole l'altro giorno (16 marzo 2010), come sia possibile che il PAT di Vicenza sia in dirittura di arrivo e possa essere efficace per il 22 marzo 2010?
C'è da chiedersi cosa abbia scaturito tutta questa velocità supersonica nell'iter di approvazione, senza tenere minimamente conto delle 300 osservazioni presentate democraticamente dai cittadini di Vicenza e che avevano molto da ridire su come si prospettava l'assetto urbanistico territoriale, della loro città ; colate di cemento, strade e regali a noti urbanisti in cambio di servizi per "la comunità ".
Con l'approvazione del PAT in questo modo si oltrepassa così il principio di sovranità partecipata, di cui l'Amministrazione Variati si era lavata la bocca.
Con l'approvazione del PAT speriamo almeno rimanga l'efficacia senza eccezioni, dell'emendamento approvato in Consiglio Comunale, al PAT sulla libera fruibilità degli argini da parte dei cittadini e che questi non vengano interdetti da opere USA.
Irene Rui e Guido Zentile
Dip. Ambiente e Territorio PRC
Federazione della Sinistra - Vicenza
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Alta velocità: in Germania si fanno tunnel
Mercoledi 17 Marzo 2010 alle 14:50
L'altro giorno - mercoledì 17 marzo 2010 - il Sindaco di Torri di Quartesolo, Diego Marchioro, uno dei fautori della TAV, afferma che in Germania si fanno tunnel a costi ragionevoli. E' probabile che sia così, come lo è in Francia, dove il costo per Km è inferiore di cinque volte a quello italiano; ma lì siamo in Europa e qui in Italia. In Italia come si sa i costi lievitano, sia per la morfologia del terreno, sia per i vari passaggi contrattuali e non d'appalto.
Ribadiamo che noi del PRC e del PdCI siamo contrari ad un'opera che oltre ad essere inutile è impattante e inefficiente. Il nostro NO, propone un'alternativa: la riqualificazione delle tratte esistenti, che quall'ora fossero adattate sarebbero in grado di fornire un servizio utile non solo alla gente, ma anche alle merci togliendo il traffico su gomma dalle strade. Dalla TAV invece ne trarrebbero vantaggio solo gli affaristi delle grandi opere, le multinazionali dell'industria e del commercio e qualche riccone. Non è che il treno ad alta velocità in Italia faccia risparmiare tempo di viaggio se non per qualche decina di minuti.
Si fa presente a Marchioro e compagni, che in Germania le ferrovie locali e metropolitane funzionano e forniscono un servizio all'utenza, tanto che i tedeschi possono lasciare le auto nei box. In Italia e nel particolare nel Veneto sono note le cronache del disfunzionamento ferroviario locale e quanto TrenItalia stia togliendo investimenti alle tratte locali e nazionali per investire invece sulla TAV. Chiediamo a Marchioro se recentemente ha preso il treno a Lerino, dove la stazione è in stato di abbandono, grazie alle politiche su citate. Provare per credere.
Irene Rui e Guido Zentile
Dipartimento Ambiente e Territorio PRC
Federazione della Sinistra di Vicenza