Pubblicato il 12 dicembre alle 19.18, aggiornato il 13 alle 9.50. La notizia dello stralcio della posizione di Samuele Sorato, rivelataci il 12 mattina dall'ex socio BPVi Giovanni Rolando (qui il video registrato in tempo reale ma che abbaimo pubblicato di sera solo dopo le opportune verifiche, fatte anche per "capire" e non solo "dire", senza farci prendere dall'ansia), è stata avanzata dall'avv. Fabio Pinelli, che col prof. Alberto Berardi dello studio padovano Pinelli Druda, assistono l'imputato, ed è stata subito e necessariamente fatta propria dal giudice dell'udienza preliminare Roberto Venditti (l'ex dg e per poco ad della BPVi è stato appena operato per un tumore alla prostata, si legge sui media).
Banche venete, processi più vicini. «La richiesta di rinvio a giudizio per l'inchiesta su Banca Popolare di Vicenza potrebbe arrivare entro 15-30 giorni, l'obiettivo sarebbe celebrare l'udienza preliminare entro fine anno», spiega il Procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri. Potrebbero costituirsi 4mila ex soci: tante sono le querele già arrivate al Tribunale.«Veneto Banca: Vincenzo Consoli e gli altri imputati udienza preliminare entro fine anno» davanti al gip di Roma il 24 novembre.Continua a leggere
La posizione si era già delineata lo scorso dicembre, in occasione della presentazione di un dossier al tribunale delle imprese di Venezia, scriveva ieri s.t. su Il Mattino di Padova da cui riprendiamo il contrattacco di Samuele Sorato a Gianni Zonin, ed era stata ribadita nei due interrogatori davanti ai pm della Procura berica. Ora l'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin, ha confermato la sua convinzione con una memoria difensiva depositata al tribunale delle imprese, in vista dell'udienza di ottobre. In sostanza la responsabilità del dissesto, secondo l'ex numero uno dell'istituto, è da attribuire a una struttura occulta che ha nascosto al Cda le attività e le reali condizioni dell'istituto.
Continua a leggere
Sei ore di interrogatorio per Samuele Sorato, ex direttore generale e per tre mesi AD di Banca Popolare di Vicenza, che ieri è stato ascoltato dai pubblici ministeri Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi, dal colonnello della Guardia di Finanza Crescenzo Sciaraffa e dal tenente colonnello Fabio Dametto. Sorato, indagato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza non ha cambiato la sua linea difensiva: sostiene infatti di non avere avuto alcun ruolo per i casi che hanno portato al dissesto della BPVi. Secondo Sorato a decidere era il Cda. L'interrogatorio dell'ex direttore generale, che la scorsa estate si era avvalso della facoltà di non rispondere, arriva qualche giorno dopo quello di Gianni Zonin che aveva scaricato su di lui molte responsabilità .
Continua a leggere
All'indomani del suo interrogatorio davanti al pm che ha tenuto la linea di quanto già dichiarato al Tribunale delle imprese l'ex presidente e per la gran parte degli "umani" dominus" della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin potrebbe essere già tornato in Usa, dove dal 1976 ha attiva vicino a Charlotte in Virginia la Barboursville Vineyards, che, come recita il relativo sito e come avevamo scritto il 5 settembre 2016, opera con una grande tenuta viticola nell'East Coast che si estende su una superficie di 500 ettari, di cui 90 a vigneto. E proprio negli Usa Zonin è probabile abbia una seconda cittadinanza, anche se (o proprio perchè) innumerevoli nostri quesiti ufficiali al Consolato Usa a Milano non ci hanno confermato, nè, però, smentito, la nostra ipotesi.
Il presidente e tutti i consiglieri di amministrazione? Sono estranei. Le decisioni operative venivano prese altrove (cioè, se ne deduce, dall’Ad Vicenzo Consoli). Per questo, i magistrati fanno bene a non indagare nessuno del cda e quindi dovrebbero archiviare, e subito, la posizione del presidente. A voler sintetizzare le tesi sostenute ieri di fronte ai pm di Roma da Flavio Trinca, ex presidente di Veneto Banca, basterebbero questi concetti. Anche se poi, ovviamente, ci sono molte sottigliezze e precisazioni da porre, che in ogni caso puntano a orientare l’attività dei magistrati più verso chi, quel ruolo operativo, ce l’aveva: Vicenzo Consoli, l’amministratore delegato dell’istituto di credito che ha polverizzato i risparmi di 88 mila azionisti, e ora è nel mirino di un’ indagine per aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza assieme ad altre 14 persone, tra le quali lo stesso Trinca.
Continua a leggere
"All'alba dell'8 dicembre, una vecchia coppia bancaria-italiana preanuncia la rottura da noi sempre sperata. Preghiamo tutte le autorità competenti di rimanere con le orecchie aperte. Noi lo faremo augurandovi un lungo e litigato divorzio!": così l'Associazione Noi che credevamo nella BPVi commenta oggi il "battibecco" legale tra Samuele Sorato e Gianni Zonin, che scarica tutto sul "suo" fido dg e il suo vice Emanuele Giustini come se in 36 anni di gestione della Banca Popolare di Vicenza dal cda per 16 anni o dalla presidenza per altri 20 il grande imprenditore del vino non avesse imparato neanche a gestire i suoi sottoposti che tutto facevano a sua "scaiolana" insaputa. Abbiamo già riferito delle lagnanze e dell'abitudine senile di Zonin a scatenare cause costosissime, anche contro chi come noi è un "poareto" come lui visto che noi di soldi non ne abbiamo per DNA e lui li ha tutti "donati" ai cari figli...
Continua a leggere
La tentata estorsione e la diffamazione a mezzo stampa al patron della Diesel Renzo Rosso costano il processo a tre persone. Il giudice delle indagini preliminari di Vicenza Massimo Gerace ieri ha rinviato a giudizio, al prossimo settembre, i bassanesi Massimo Giacobbo e Sergio Borsato (già coinvolti nella querelle tra il sindaco di Verona Flavio Tosi e la trasmissione Report di Rai 3), per aver cercato di estorcere soldi al magnate dei jeans. E pure il giornalista vicentino (romano di nascita) Alessandro Ambrosini per aver pubblicato sul webmagazine «Notte Criminale» degli articoli considerati diffamatori sul conto dell’imprenditore dei trasporti Francesco Baggio («iscritto alla Loggia P2») e di Renzo Rosso.
Continua a leggere