Bello spettacolo a Vicenza grazie a Forza Italia e Lega (ex) Nord: mentre Francesco Rucco continuava a mettere a punto i motori della sua corsa a sindaco di alternanza col centro sinistra, che da dieci anni governa la città con Achille Variati che lo ha intriso nel tempo di destra e di interessi, prima si candidano, tatticamente e con poco rispetto per gli elettori, Roberto Ciambetti per gli ex verdi padani e Elena Donazzan per i forzaitalioni più neri che tricolori. Poi arriva la pace sotto il segno del candidato "unico" del centro destra (civico Rucco a parte) con Fabio Mantovani, avvocato sconosdiuto ai vicentini non forensi meno che a Variati il cui programma di governo aveva sottoscritto pur di essere da lui nominato nel cda dell'Ipab di Vicenza...
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"Credo che la nuova iniziativa sia arbitraria e di dubbia legittimità giuridica." - esordisce così il candidato sindaco del Centrodestra di Vicenza Fabio Mantovani a margine della richiesta della Amministrazione di centro sinistra sulla dichiarazione di antifascismo per l'uso degli spazi pubblici -. "Va ricordato che la Costituzione, e la stessa Cassazione che con una recentissima sentenza lo ha ribadito, garantisce il diritto a tutti di manifestare le proprie idee e vieta soltanto la ricostituzione del disciolto Partito Fascista. È artificioso agitare lo spettro del pericolo fascista nel 2018 distraendo l'opinione pubblica dai problemi reali della nostra città e serve solo a blandire fasce intransigenti della sinistra più radicale."
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"Premesso che meno armi circolano e meglio è, il cittadino deve sentirsi al sicuro a casa propria e se è in pericolo ha il diritto di difendersi ed il dovere di proteggere la sua famiglia" - così il candidato Sindaco di Vicenza del Centrodestra Fabio Mantovani che interviene a margine delle polemiche di questi giorni sul tema della legittima difesa. "Una riforma sulla legittima difesa va attuata" - continua Mantovani - "ed ho fiducia che il nuovo Parlamento riuscirà a dare risposte chiare a territori come il nostro in particolare che vive ed ha vissuto in un passato molto recente episodi di grave pericolo come il caso Stacchio".
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Giovedì 8 febbraio Forza Italia ha presentato il programma e i candidati della provincia di Vicenza alle elezioni politiche. Erano presenti tra gli altri il coordinatore regionale on. Andriano Paroli, il commissario provinciale Matteo Tosetto e l'on. Renato Brunetta (qui la sua intervista). Con Brunetta ci sono i candidati per le elezioni politiche: il vicentino Pierantonio Zanettin, che corre nel collegio uninominale di Vicenza per la Camera, Niccolò Ghedini, l'avvocato di Berlusconi candidato nell'uninominale senatoriale Bassano-Alta Padovana, il titolare di Grafica Veneta Fabio Franceschi (che la società editrice de Il Fatto Quotidiano ha, perciò, "rimosso" dalla sua compagine societaria chiudendo anche il contratto di stampa) e Rossella Olivo, entrambi schierati nel plurinominale per la Camera.
Che il GdV non ami proprio la verità , quella scomoda, si sa bene, vedi il caso della BPVi (stiamo per mandare alle stampe un dossier in cui ricordiamo anche ai cittadini/lettori/soci di Vicenza come siano stati ben informati dalla stampa locale confindustriale). Che spesso non riporti i fatti anche quando accadono, tipo l'assalto proditorio della Fondazione Roi targata Gianni Zonin contro il direttore di questo mezzo e tipo i provvedimenti presi dall'Università di Bergamo contro il membro del suo cda, il prof. Giovanni Villa, è altrettanto noto. È normale, poi, che i colleghi del quotidiano locale non amino prendere buche, e questo avviene tipicamente quando non ricevono le amate veline (eppure sono in oltre 100 anche se non sappiamo quanti assunti regolarmente pur dopo tanti anni di precariato).
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Se Gianni Zonin, da quando è uscito dalla morente Banca Popolare di Vicenza, dopo 36 anni di presenza nel cda, 16 da suo membo e circa 20 da presidente, nulla ricorda di quanto e se decise qualcosa pur venendo lautamente retribuito, oggi al partito degli smemorati dobbiamo aggiungere Fabio Mantovani, candidato successore di Achille Variati per conto di Forza Italia e Lega. L'avvocato e presidente del locale Ordine dichiara, infatti, oggi sul GdV che "non è vero che ho firmato le linee programmatiche del sindaco", condizione per essere nominato proprio da Variati nel cda dell'Ipab di Vicenza.
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Ieri sera si è svolto il C.d.A. di Ipab di Vicenza nel corso del quale l'avv. Fabio Mantovani ha rassegnato le proprie dimissioni sulle quali è stata emessa la seguente nota da parte dell'ente. "Coerentemente con quanto pubblicamente annunciato in occasione della recente presentazione della sua candidatura a sindaco di Vicenza - annuncia l'Ipab di Vicenza - l'avvocato Fabio Mantovani ha rassegnato ieri sera le proprie dimissioni dal consiglio d'amministrazione dell'Istituto" (nella foto da sinistra Lucio Turra, Achille Variati, Franca Bonetto, Fabio Mantovani alatto della nomina, ndr).
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