Non è la prima volta cheRadio Padania ci ospita per raccontare la nostra battaglia, ancora troppo solitaria, contro lo scandalo della Banca Popolare di Vicenza e del sistema che l'ha generato, favorito, tollerato e ignorato, ad arte per goderne singoli vantaggi. E anche oggi il coraggioso collega Giulio Cainarca, condurrore di Onda Libera, ha intervistato il nostro direttore sulle ultime evoluzioni del disastro che ha terremotato prima decine di migliaia di soci, molti dei quali ridotti sul lastrico, e ora sta cominciando a colpire, con le nuove scosse, i dipendenti della ex Popolare di cui 1.500, dice Gianni Mion, neo presidente di BPVi, molti di più temiano noi, verranno messi sulla porta dopo la gestione dell'ex presidente, Gianni Zonin, non suicida, vista la sua ottima salute personale, psicologica ed economica, ma omicida di tutto un territorio.
È iniziato questa mattina il processo civile contro il direttore di VicenzaPiu.com Giovanni Coviello citato in giudizio con una stratosferica richiesta di risarcimento danni da un milione di euro da parte del suo ormai ex presidente Gianni Zonin per conto della Fondazione Roi che sarebbe stata danneggiata dalle rivelazioni del nostro direttore. All'interno dello storico palazzo di Giustizia di Santa Corona, in evidente stato di dismissione, e sotto un cielo tetro, poco dopo le ore 9 è iniziata l'udienze tenuta dalla giudice Elena Sollazzo. Nel corridoio del secondo piano un clima disteso ha accompagnato l'attesa tra le parti: da una parte Coviello difeso dall'avvocato Marco Ellero, dall'altra gli avvocati Enrico Ambrosetti e Chiara Silva che rappresentavano la Roi e Zonin, che anche qui non si è presentato in aula.
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Se, come scriveMario Gerevini su Il Corriere della Sera lacompagnia assicurativa veroneseCattolica, che ha perso 60 milioni di euro per il crollo dei titoli dell'ex Popolare vicentina, dovesse esercitarel'opzione di vendita (put) per 175 milioni di euro delle azioni di tre società di bancassurance (Berica Vita, ABC Assicura e Cattolica Life) possedute in comune con Banca Popolare di Vicenza, dopo che la partnership commerciale del 2007 si era saldata anche con incroci azionari, oltre a quell'esborso la BPVi dovrebbe anche mettere in conto di dover svalutare il 15% di Cattolica in portafoglio che, perdendo il valore strategico fon qui avuto, dovrà essere riclassificato a valore di mercato: se la quota è in bilancio a 394,7 milioni, cioè 15 euro per azione contro i 5,72 del valore di mercato,la "depatrimonializzazione" supererebbe i 244 milioni di euro. Ma leggiamo cosa scrive Gerevini che ricorda anche come solo da aprile Enrico Mario Ambrosetti (nella foto), avvocato di fiducia di Gianni Zonin, sia uscito dal cda di Cattolica rinunciando ai suoi 386 mila euro pecepiti tra gettoni e altri incarichi.
Oggi abbiamo la prova provata, ci tocca scriverlo, che sia un uomo di parola e soprattutto di cuore Gianni Zonin, ex presidente della Banca Popolare di Vicenza ed ancora presidente della Fondazione Roi, da cui l'ha invitato a dimettersi anche l'Ad Francesco Iorio, da lui stesso "messo sotto contratto", alcuni dicono ricco, prima di cedergli (?) il bastone del comando. Ha promesso, per bocca dello studio Ambrosetti, di citare in giudizio i giornalisti che hanno evidenziato lo stato critico, a dir poco, della Fondazione Roi, che ha lasciato sul campo qualche decina di milioni in euro di azioni BPVi azzerate grazie all'opera del Cda e del management di Zonin, che nello stesso tempo era presidente dell'azionista Fondazione Roi e della banca emittente, la BPVi... Ha promesso e l'uomo di parola, sbrigando le ultime pratiche prima di dimettersi, l'ha fatto e fa apparire il suo assunto Iorio sempre più come un uomo di parole.
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L’azione di responsabilità in Popolare di Vicenza? «Parlare oggi di elementi per decidere sarebbe del tutto intempestivo». Sul fronte dell’aumento di capitale arriva da Unicredit la conferma di quanto anticipato dal Fondo Atlante, ovvero l’impegno a sottoscrivere tutti gli 1,5 miliardi di euro anche nell’ipotesi del mancato ingresso in Borsa, tradottosi nella firma di un accordo tra le due parti. In più l’amministratore delegato di Bpvi, Francesco Iorio, vola a Londra per una due giorni con l’obiettivo di convincere investitori ad acquistare le azioni dell’aumento di capitale, che chiuderà dopodomani alle 13.
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Gianni Zonin si appresta a lasciare la sua ultima presidenza, quella della Fondazione Roi, dopo aver lasciato i vertici di Banca popolare di Vicenza, a novembre, e dell’azienda vinicola di famiglia un mese fa. Questione di giorni. Al massimo di settimane. Giusto il tempo di sbrigare le ultime pratiche dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2015, assicura Enrico Ambrosetti, avvocato di Zonin e della stessa fondazione culturale, che detiene lo 0,51% della banca vicentina, di cui è, in una spa con un capitale ancora molto polverizzato, il settimo maggior azionista. (Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo)Continua a leggere
Gianni Zonin si appresta a lasciare la sua ultima presidenza, quella della Fondazione Roi, dopo aver lasciato i vertici di Banca popolare di Vicenza, a novembre, e dell’azienda vinicola di famiglia un mese fa. Questione di giorni. Al massimo di settimane. Giusto il tempo di sbrigare le ultime pratiche dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2015, assicura Enrico Ambrosetti, avvocato di Zonin e della stessa fondazione culturale, che detiene lo 0,51% della banca vicentina, di cui è, in una spa con un capitale ancora molto polverizzato, il settimo maggior azionista.
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Il 4 marzo con un articolo, documentato, dal titolo parlante ("Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report") abbiamo iniziato ad occuparci a fondo del caso della Fondazione Roi, che aveva speso tutta la sua liquidità , poi di conseguenza azzerata, per sottoscrivere azioni della Banca Popolare di Vicenza, con la quale, prima dei titoli, aveva già in comune il presidente, Gianni Zonin, e il vice presidente, Breganze Breganze. E abbiamo abbiamo approfondito più volte il caso utilizzando sempre documenti.
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Il bilancio della Fondazione Roi è stato pubblicato dal quotidiano locale sabato 13 marzo dove è stato, ovviamente, difeso a spada tratta dall'avvocato della Fondazione, Enrico Ambrosetti, lo stesso di Gianni Zonin, presidente della Fondazione mentre era anche numero uno della Banca Popolare di Vicenza (nella foto il grafico del GdV, ndr). Ciò che però il legale, nonchè la stampa amica, non hanno meso in risalto è che i bilanci non si difendono, nè si attaccano nè tanto meno si interpretano. Ma parlano da sè. E senza tanti giri di parole i numeri resi noti dal quotidiano locale parlano di una Fondazione Roi distrutta, nonostante il "buonismo" nel "leggerli" per i lettori dimostrato dal suo avvocato e dal redattore dell'articolo, utile comunque come... fonte.
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A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità ?
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