Ospedaletto, scarpata sistemata entro aprile
Giovedi 1 Aprile 2010 alle 20:32
Strada di Ospedaletto, la scarpata interessata da un cedimento verrà sistemata entro aprile
Inizieranno a giorni i lavori di sistemazione della strada di Ospedaletto all'altezza del cavalcaferrovia. Con una spesa di 40 mila euro oltre all'iva, il Comune porrà rimedio al cedimento strutturale di una parte della carreggiata, che si era verificato il 19 febbraio scorso a causa delle frequenti e abbondanti piogge del periodo, interessando un'area della scarpata lunga dodici metri per quattro di altezza.
L'amministrazione è subito intervenuta per garantire l'incolumità delle persone: è stato infatti istituito il senso unico alternato regolato da semaforo per un tratto di 50 metri e sono stati immediatamente eseguiti i sopralluoghi da parte dei tecnici del Comune e di Aim-Valore Città per definire le modalità dell'intervento.
"E' passato un mese e mezzo dal cedimento - spiega l'assessore alle infrastrutture stradali, Ennio Tosetto -, ma non abbiamo potuto intervenire prima a causa delle cattive condizioni meteorologiche, che non ci avrebbero permesso in particolare di realizzare le terre armate. In così poco tempo, tuttavia - precisa Tosetto -, abbiamo trovato i fondi necessari per far fronte all'evento straordinario, realizzato il progetto e affidato il lavoro ad Aim-Valore Città , che per la parte specialistica dei rinforzi si dovrà comunque affidare ad una ditta che verrà individuata tramite gara".
L'intervento alla scarpata in effetti si qualificherà innanzitutto per la realizzazione di terre rinforzate provviste di tiranti passivi, cui si aggiungeranno i lavori per la risagomatura della banchina, la realizzazione di nuove canalette di scolo delle acque meteoriche e la manutenzione di quelle esistenti, e la consolidazione con materiale impermeabile delle crepe che si sono verificate nell'asfalto sulla rampa del lato Bertesina, dove infatti si è creato un avvallamento nella carreggiata.
"Se non ci saranno problemi durante l‘esecuzione - annuncia Tosetto -, i lavori saranno completati entro aprile, garantendo, durante il cantiere, la circolazione veicolare a doppio senso alternato regolato da semaforo. Siamo consapevoli che nelle ore di punta si verificano code di veicoli in attesa del verde, ma l'unica alternativa, senz'altro più disagevole per gli automobilisti, sarebbe stata l'istituzione del senso unico".
Presto sei nuove aree dedicate ai cani
Venerdi 26 Marzo 2010 alle 18:53Comune di Vicenza    Â
Verde pubblico, presto sei nuove aree dedicate ai cani.
L'assessore Tosetto: "Semplificheremo anche le regole per i proprietari"
Dopo le due aree sperimentali di Campo Marzo introdotte l'anno scorso, i cani a Vicenza ne avranno presto altre sei a loro dedicate: in via Meschinelli, via Generale Dalla Chiesa, via Natale Del Grande, Parco Città , Parco Fornaci e via Zara.
Ad annunciarlo è stato questa mattina l'assessore ai lavori pubblici e al verde urbano, Ennio Tosetto: "Le prime aree di sgambettatura realizzate in Campo Marzo e volute fortemente dal sindaco Variati hanno riscosso un grande successo - ha spiegato -: sono assai frequentate e i cittadini ce le richiedono anche in altri quartieri. Ci siamo però resi conto - ha aggiunto - che è urgente anche una semplificazione delle norme che regolano l'accesso dei cani nelle aree verdi".
Il progetto, in effetti, è il frutto di un'analisi che ha coinvolto più settori del Comune e che l'amministrazione ha voluto fare una volta constatato il continuo aumento delle sanzioni elevate nei confronti dei proprietari di cani, che in un solo anno, dal 2008 al 2009, sono passate da 143 a 216.
"Non è solo una questione di comportamenti incivili da parte dei cittadini - ammette l'assessore -. Le regole che riguardano la conduzione dei cani in città possono infatti sembrare un po' confuse: da un lato, infatti, le ordinanze che si sono succedute nel tempo hanno reso la materia piuttosto complessa, dall'altro abbiamo una segnaletica ferma al 1991. È dunque comprensibile il disorientamento del cittadino, fermi restando comunque i doveri a suo carico, come la raccolta delle deiezioni e l'obbligo della museruola per particolari specie".
L'obiettivo dell'amministrazione è risultato quindi subito chiaro: aggiornamento e semplificazione della segnaletica e delle norme di accesso dei cani alle aree verdi. Gli uffici stanno così procedendo innanzitutto suddividendo gli spazi pubblici in tre categorie: aree con divieto assoluto di accesso ai cani (parchi gioco e aree di particolare tutela), aree che possono essere attraversate con cani solo se al guinzaglio (parchi storici) e aree dedicate alla sgambettatura (spazi appositamente dedicati e argini dei corsi d'acqua). Tale suddivisione verrà recepita in un'unica ordinanza che farà ordine e chiarezza sull'argomento, mentre le sei nuove aree dedicate alla sgambettatura dei cani saranno pronte nei prossimi mesi e avranno una superficie che andrà da 400 metri quadrati (via Zara) a 1000 (Parco Fornaci). Costeranno minimo 5000 mila euro l'una, che serviranno per la recinzione alta poco più di un metro e la realizzazione del punto di accesso. Risorse economiche permettendo, poi, le aree potranno essere accessoriate con i dispenser dei sacchetti per la raccolta delle deiezioni, cartello che identifica l'area, fontanella per i cani, panchine, punto luce e siepe lungo la recinzione.
Riprende il cantiere in strada di Longara
Mercoledi 24 Marzo 2010 alle 00:23
Con la primavera riprendono a Vicenza i lavori stradali. Il primo cantiere ad esser riaperto è stato oggi quello di strada di Longara, cominciato alla fine dello scorso anno e poi interrotto a inverno inoltrato a causa delle cattive condizioni meteorologiche, che hanno portato neve appena fino ad una decina di giorni fa.
Erano già stati chiusi i due fossati ai margini ed ora, prima di riaprire la strada, servirà posare le tubazioni elettriche e quindi riqualificare l'area antistante il cimitero, realizzare l'impianto di illuminazione e rifare completamente il manto stradale di tutta l'arteria.
"Le condizioni di sicurezza non erano tali da consentire la riapertura della strada - spiega l'assessore ai lavori pubblici, Ennio Tosetto -. L'inverno purtroppo non ci ha aiutati, ma posso con soddisfazione annunciare che nel frattempo abbiamo progettato un ulteriore miglioramento della strada, prevedendo la realizzazione di una pista ciclopedonale lungo tutta l'arteria che consentirà ai residenti di raggiungere il quartiere del Tormeno in sicurezza. La pista, quindi, da un lato si collegherà al quartiere sportivo e scolastico del Tormeno e, attraversando la Riviera Berica si congiungerà con la ciclabile Casarotto, dall'altro, quando sarà realizzata anche la bretellina di superamento del semaforo della Fontega, arriverà fino al lago di Fimon, dando vita in questo modo ad un collegamento ciclopedonale al lago direttamente dal centro della città . Tempo permettendo, dovremmo chiudere i lavori e quindi riaprire la strada di Longara entro fine maggio".
"Con il bel tempo inoltre - aggiunge infine Tosetto - riprendono altri lavori stradali di riqualificazione della città : verranno completamente riasfaltati viale Fusinato, la zona dei fiumi, che è stata recentemente interessata dai lavori di posa dei sottoservizi, via Zanecchin con la realizzazione del marciapiede, mentre è in fase di progettazione la riqualificazione di via Saviabona".
Il Consiglio Comunale a maggio in Provincia
Mercoledi 10 Marzo 2010 alle 18:13
A maggio il consiglio comunale si trasferisce in Provincia per consentire il restauro di sala Bernarda e l'allestimento del nuovo arredo
Un arredo all'altezza del salone che lo ospita, cioè la storica sala Bernarda della palladiana Loggia del Capitaniato.
Questa mattina la giunta ha approvato il progetto scelto all'unanimità dalla conferenza dei capigruppo: l'arredo sarà in legno e alluminio, i banchi più profondi degli attuali e tecnologicamente avanzati, dotati di microfono, piano inclinabile, punto luce, cassetto illuminato e pulsanti per le votazioni elettroniche, secondo il progetto elaborato dall'architetto spagnolo Salvador Perez Arroyo.
"Cinquantasette in tutto - ricorda l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - sono le nuove postazioni previste, ognuna del valore di circa 2 mila 500 euro, per un costo complessivo relativo agli arredi di circa 230 mila euro". A questa somma vanno aggiunti i fondi per l'impiantistica ed altre spese di completamento, per cui il preventivo budget di circa 250 mila euro è stato integrato con altri 120 mila euro. L'alternativa era ridurre il costo dell'intervento, con la realizzazione di una seconda proposta progettuale più soft, ma i capigruppo hanno chiesto uno sforzo all'amministrazione per sistemare la sala una volta per tutte nel migliore dei modi possibili. Il costo complessivo ora ammonta a circa 364 mila euro, di cui 50 mila euro finanziati dalla Banca popolare di Vicenza.
"Ringrazio a nome dei consiglieri - ha detto oggi il presidente del consiglio comunale Luigi Poletto - la Banca popolare di Vicenza per la conferma del finanziamento e il sindaco e la giunta che hanno ritenuto di accogliere la nostra richiesta di aumentare lo stanziamento iniziale per realizzare il progetto nella sua forma più completa. Ci rendiamo conto che si tratta di un progetto economicamente impegnativo, ma è congruente con il prestigio e il valore artistico della sala che ci ospita".
I lavori cominceranno a maggio, con il restauro operato dalla Soprintendenza sui soffitti a cassettoni e sui dipinti del Fasolo. Seguirà l'allestimento del nuovo mobilio.
"Nel frattempo per cinque o sei mesi - prosegue il presidente Poletto - saremo ospitati dalla Provincia, che ringrazio per la disponibilità ".
Il vecchio arredo, con cattedre e banchi realizzati in noce tra i primi anni del 1900 e il 1950, troverà posto in un'altra sala comunale, ancora da definire, che sarà destinata a riunioni pubbliche.
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Verde pubblico,massiccio piano interventi
Venerdi 5 Marzo 2010 alle 21:04
Verde pubblico, massiccio il piano di intervento per il 2010. L'assessore Tosetto: "Importante garantire la sicurezza dei cittadini, ma ora serve pensare anche alla progettazione"
Potature, abbattimenti e reimpianti saranno il leit motiv dell'anno in corso per le alberature di Vicenza. Il Comune, in collaborazione con Valore Città Amcps, ha infatti definito un considerevole piano di intervento, dovuto al progressivo invecchiamento del patrimonio arboreo della città , specie per quanto riguarda i pioppi e i platani, tanto usati nel passato per l'allestimento di aree verdi o filari stradali.
Per salvaguardare innanzitutto l'incolumità pubblica, infatti, ma anche per preservare lo stesso "verde verticale" pubblico - che a Vicenza conta oltre 20 mila alberi, di cui 5600 lungo le strade - le piante vengono necessariamente monitorate durate tutto l'anno da parte di personale tecnico qualificato, che esegue indagini specialistiche con controlli fitopatologici a tappeto e, se necessario, verifiche interne dei tessuti legnosi. In questo modo viene stabilita l'effettiva stabilità della pianta e indicato l'abbattimento solo quando tutti gli altri interventi sono già stati adottati.
"Abbiamo ricostituito in Comune l'ufficio del verde pubblico perché c'è bisogno non solo di manutenzione, che è affidata a Valore Città Amcps, ma anche della progettazione generale delle alberature - ha spiegato l'assessore al verde pubblico, Ennio Tosetto, che questa mattina ha presentato a Palazzo Trissino il piano di intervento per il 2010 -. Sono tanti infatti gli aspetti che vanno tenuti in considerazione quando si decidono abbattimenti e reimpianti, non ultimi quelli della viabilità e degli sviluppi urbanistici. Per questo l'obiettivo è ora di dotarci di un sistema gestionale informatizzato del patrimonio arboreo, in cui inserire i dati che risulterebbero da un censimento di tutte le piante della città , così come ad esempio è stato fatto a Desenzano".
Il piano di intervento sulle alberature per l'anno in corso ha già preso il via nelle ultime settimane per concludersi entro marzo con la potatura di numerosi filari stradali per un totale di 1257 piante (di cui quasi mille ormai già potate) pari al 5-8% delle piante della città . Tenendo conto quindi dell'intervallo di tempo tra una potatura e l'altra, delle caratteristiche della specie, delle interferenze con le abitazioni, le strade o le linee elettriche, piuttosto che della reazione alla potatura con carie, cancro o attacchi parassitari, l'area maggiormente coinvolta è risultata quella del centro storico con 395 alberature su cui intervenire, la maggior parte concentrate in viale Giuriolo (98), a parco Querini (80) e in contrà Burci (64). Altre potature consistenti sono inoltre state eseguite nel viale del cimitero maggiore (90), in viale X Giugno (83), in viale Manzoni (80) e a S. Pietro Intrigogna (53); mentre sono in programma anche risagomature dei filari di viale Trento, di viale Fusinato, di viale Sant'Agostino e viale del Lavoro, di viale Eretenio e di via Dante.
Se il costo delle potature è ricompreso nel canone annuo di manutenzione ordinaria che il Comune paga a Valore Città Amcps, il piano degli abbattimenti costerà invece a Palazzo Trissino 66 mila euro oltre all'iva e alle spese tecniche. In tutto saranno 218 le piante che nei prossimi mesi verranno abbattute perché morte in piedi, malate gravi o pericolosamente instabili e per le quali eventuali interventi colturali volti ad eliminare il rischio di cedimento risulterebbero quindi nulli.
Le arterie che per prime verranno interessate saranno allora via Battaglion Val Leogra (15 abbattimenti, cui seguirà comunque la sostituzione dell'intero filare), strada Ambrosini (16), il campo da calcio di via Bellini (15) e l'area verde e il parco giochi di via Cadamosto (11), cui si aggiungono i filari stradali di via Zanecchin, via Lago di Como-Garda, San Pietro Intrigogna, Strada Pelosa, via dell'Arsenale e viale del Lavoro.
Nel prossimo autunno seguirà quindi la fase dei reimpianti: 220 nuove piante distribuite in 24 siti diversi per una spesa prevista di 67 mila euro (oltre all'iva e alle spese tecniche), che porteranno al rinnovo del patrimonio arboreo cittadino a partire dalle aree più carenti e da quelle interessate dagli abbattimenti. "L'albero in città è un elemento essenziale alla qualità del vivere urbano - aggiunge infine Tosetto -, non solo per la produzione di ossigeno, ma anche per la funzione, tra le altre, di trattenimento delle polveri e di ombreggiamento".
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Palestre, sopralluogo di Moretti e Tosetto
Venerdi 26 Febbraio 2010 alle 19:03Comune di VicenzaÂ
Palestre scolastiche, oggi gli assessori Moretti e Tosetto in sopralluogo: "Lo stato di abbandono è evidente. Interverremo dando priorità agli impianti nelle condizioni peggiori"
Questa mattina gli assessori all'istruzione e al decentramento, Alessandra Moretti, e ai lavori pubblici, Ennio Tosetto, accompagnati da alcuni tecnici comunali, sono andati in visita nelle palestre scolastiche comunali della circoscrizione 2: in via Einaudi alla primaria Pertini e alla secondaria Scamozzi, e in via Bertolo alla primaria Negri.
Dopo infatti che l'assessore allo sport, Umberto Nicolai, nei giorni scorsi ha inviato ai dirigenti scolastici una scheda in cui indicare lo stato della manutenzione degli impianti sportivi comunali degli istituti in gestione, i tre assessori hanno dato avvio a dei sopralluoghi per accertarsi comunque di persona della situazione.
"Abbiamo iniziato dalla circoscrizione 2 - spiega Moretti - perché negli ultimi tempi ci sono giunte diverse segnalazioni relative a infiltrazioni d'acqua nella palestra dell'istituto Negri, che viene utilizzata da ben 500 persone tra alunni e persone iscritte alle associazioni sportive".
"La palestra è stata infatti chiusa recentemente per alcuni giorni per consentire lo svolgimento delle prove statiche, che però hanno dato esito negativo - spiega l'assessore Tosetto -. Certo, quest'estate dovremo provvedere a rifare la copertura, ma intanto la palestra può essere utilizzata senza alcun pericolo, tanto più che comunque provvederemo a risolvere temporaneamente il problema delle infiltrazioni".
Migliore la situazione nella altre due palestre, dove comunque i due assessori vorrebbero rimuovere i termoconvettori a soffitto, che hanno oltre 30-40 anni e che consumano molta energia, per sostituirli con termoconvettori a parete.
Alla Scamozzi, poi, Tosetto e Moretti hanno chiesto ai tecnici di verificare la possibilità , specie economica, di sistemare e riqualificare tutta la zona sportiva esterna, costituita da pista di atletica, campo da pallacanestro e pista di salto in lungo. "Qui è necessario rifare anche la pavimentazione - aggiunge Tosetto -, ma sarà per l'anno prossimo perché quest'anno il bilancio non ce lo consente. Intanto però applicheremo le reti antipiccione alle finestre, visto che il problema è piuttosto evidente".
In generale poi gli assessori hanno disposto la rimozione di tutti i materiali e le attrezzature sportive che non si usano per vetustà o per ragioni di sicurezza, e che dovranno essere sostituiti con materiale nuovo da acquistare in accordo con le associazioni di riferimento.
"La sensazione è che per troppi anni le palestre e le attrezzature sportive siano state abbandonate - dichiara l'assessore Moretti -, attribuendo alle associazioni sportive, ai comitati genitori e ai consigli di istituto oneri e competenze che non hanno. Sono stati loro infatti che volontariamente hanno garantito in questi anni interventi di piccola manutenzione".
"Siamo consapevoli che la riqualificazione del patrimonio comunale relativo alle palestre scolastiche è molto pesante, ma è un lavoro che va necessariamente fatto - conclude Tosetto -. Al termine dei sopralluoghi e quando avremmo di ritorno tutte le ‘pagelle' degli impianti dai dirigenti scolastici, stileremo immediatamente la graduatoria delle priorità fra tutte e 21 le strutture del Comune".
Già nel corso delle ultime vacanze natalizie l'amministrazione comunale era intervenuta per risolvere il caso più urgente: alla palestra dell'istituto Mainardi, infatti, era indispensabile provvedere innanzitutto ad una nuova pavimentazione, ma con l'occasione sono stati messi a norma anche l'impianto del basket e del volley e ritinteggiate le pareti per un importo complessivo di 40 mila euro.
Il progetto delle "pagelle" avviato dai tre assessorati prevede ora che entro il 15 aprile i dirigenti degli istituti compilino il modulo ricevuto in questi giorni dall'assessorato allo sport. Nel dettaglio, in una scala da insufficiente a buono, i presidi dovranno specificare alcuni dati sulla palestra e gli utilizzi prevalenti che se ne fanno, il grado di manutenzione dell'illuminazione, della pavimentazione, degli spogliatoi e dei servizi igienici, lo stato delle attrezzature a muro, dei materassi e dei magazzini. Dovranno inoltre indicare quali sono i lavori ritenuti indispensabili o utili ma non urgenti, e la qualità del rapporto di collaborazione con le società sportive che utilizzano gli stessi impianti.
"Interverremo a partire dagli impianti con la pagella peggiore - spiega Nicolai -, così da non dare risposte in base alla pressione con cui gli istituti scolastici o le associazioni sportive chiedono gli interventi, ma in base alle condizioni reali in cui versano le strutture. In questo modo utilizzeremo i fondi già stanziati nel bilancio 2010 secondo una logica razionale e trasparente".
Palestre scolastiche e priorità d'intervento
Martedi 23 Febbraio 2010 alle 16:35
Palestre scolastiche, al via le ‘pagelle' agli impianti per definire le priorità di intervento
Illuminazione, pavimentazione, segnatura dei campi, attrezzature a muro, tinteggiature delle pareti, spogliatoi e servizi igienici: qual è il loro stato nelle palestre scolastiche della città ?
A chiederlo è l'assessorato allo sport del Comune di Vicenza per mezzo di una lettera inviata in questi giorni ai dirigenti scolastici, le cui scuole utilizzano le 21 palestre comunali.
"Come annunciato nei mesi scorsi - spiega l'assessore Umberto Nicolai, che sta lavorando all'iniziativa assieme al collega Ennio Tosetto dei lavori pubblici e Alessandra Moretti dell'istruzione - ha dunque preso il via il progetto delle ‘pagelle' alle palestre comunali per definire entro l'estate una graduatoria di priorità degli interventi, così poi da intervenire a partire dagli impianti con la pagella peggiore. In questo modo non interverremo in base alla pressione con cui gli istituti scolastici o le associazioni sportive chiedono gli interventi, ma in base alle condizioni reali in cui versano le strutture, così da utilizzare i fondi già stanziati nel bilancio 2010 secondo una logica razionale e trasparente".
Un'anteprima di questa iniziativa si è avuta nel corso delle ultime vacanze natalizie, durante le quali l'amministrazione comunale è intervenuta per risolvere il caso più urgente: alla palestra dell'istituto Mainardi, infatti, era indispensabile provvedere innanzitutto ad una nuova pavimentazione, ma con l'occasione sono stati messi a norma anche l'impianto del basket e del volley e ritinteggiate le pareti per un importo complessivo di 40 mila euro.
Ora tocca al resto del patrimonio comunale delle palestre scolastiche. Entro il 15 aprile, dunque, i dirigenti degli istituti - con l'assistenza degli uffici comunali disponibili anche a sopralluoghi - sono invitati a compilare il modulo ricevuto in questi giorni dall'assessorato allo sport. Nel dettaglio, in una scala da insufficiente a buono, i presidi dovranno specificare alcuni dati sulla palestra e gli utilizzi prevalenti che se ne fanno (suddivisi per istituto e società sportive), il grado di manutenzione dell'illuminazione, della pavimentazione, degli spogliatoi e dei servizi igienici, lo stato delle attrezzature a muro, dei materassi e dei magazzini. Dovranno inoltre indicare quali sono i lavori ritenuti indispensabili o utili ma non urgenti, e la qualità del rapporto di collaborazione con le società sportive che utilizzano gli stessi impianti.
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2 milioni per manutenzione di 4 scuole
Venerdi 19 Febbraio 2010 alle 21:01Comune di Vicenza   Â
Edilizia scolastica, serviranno quasi 2 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di quattro scuole
La giunta comunale ha approvato ieri i progetti definitivi per interventi di manutenzione straordinaria in quattro scuole della città : le materne Tretti di via Rismondo e Dal Sasso di via Ozanam, e le elementari Da Feltre di contrà Burci e De Amicis di viale Fiume.
La spesa complessiva prevista ammonta a quasi 2 milioni di euro, in gran parte necessari per i lavori alla De Feltre, per i quali l'amministrazione comunale chiederà il contributo alla Fondazione Cariverona.
"L'attività di risanamento, sistemazione e messa in sicurezza delle scuole è uno dei nostri obiettivi principali - dichiara l'assessore ai lavori pubblici, Ennio Tosetto - e gli interventi da fare sono tanti perché notevole è il patrimonio comunale dell'edilizia scolastica. Gli aiuti dalla Stato, tuttavia, sono insufficienti e per questo auspichiamo che la Fondazione possa ancora una volta essere al nostro fianco nel co-finanziamento di questi indispensabili lavori".
In generale i progetti riguardano per lo più il rifacimento dei tetti, le ritinteggiature e interventi di risparmio energetico e di messa in sicurezza.
Più nel dettaglio, alla scuola elementare Da Feltre, dove la spesa prevista ammonta a 1 milione 200 mila euro occorre rifare la copertura di tutto l'edificio e di parte del solaio dell'ex alloggio del custode, sostituire i serramenti interni, restaurare il portoncino che dà sulla strada, adeguare l'impianto elettrico nel piano rialzato, rifare l'impianto di riscaldamento al piano terra e al primo, ritinteggiare e sistemare le facciate sul lato del cortile.
Alla materna Tretti invece il progetto da 311.400 euro mira sostanzialmente al risparmio energetico che si declinerà in un nuovo impianto di riscaldamento, un nuovo manto di copertura e nuovi intonaci esterni e tinteggiature interne.
In viale Fiume, alla scuola elementare De Amicis, poi, gli interventi prevedono una spesa di 234.500 euro che serviranno a mettere in sicurezza e a rifare la copertura e i controsoffitti della parte dell'edificio che dà sul viale: le frequenti infiltrazioni dovute alla mancanza della guaina impermeabilizzante hanno infatti causato il degrado della strutture in legno.
Alla materna Dal Sasso, infine, serviranno 100 mila euro per la sostituzione di tutti i vecchi serramenti, sia quelli in legno che quelli in ferro, con serramenti in alluminio dotati di vetrocamera, così da garantire l'isolamento termico, ma anche la sicurezza dei bambini grazie ad una porzione di vetrata fissa nella parte inferiore delle ante che ne consentirà l'apertura senza rischi.
Nuovo Chiericati: raddoppiate le opere
Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 17:31Comune di Vicenza   Â
Nuovo Chiericati: saranno raddoppiate le opere esposte
Palazzo Chiericati diventerà ciò che non è mai stato: un museo civico di moderna concezione con l'ambizione di diventare la più bella galleria civica della terraferma veneta.
L'annuncio è della giunta comunale che questa mattina, riunendosi proprio a Palazzo Chiericati, ha dato il via libera alla successione di interventi che condurranno alla radicale trasformazione dell'attuale pinacoteca, giungendo a raddoppiare il numero delle opere esposte grazie alla valorizzazione dei molti capolavori oggi stipati nei depositi o prestati ad altre istituzioni.
Ai 150 quadri attualmente in mostra se ne aggiungerà un'altra ottantina e alcune centinaia di pregiati oggetti, come monete, bronzetti e documenti, presentanti secondo un nuovo allestimento che curerà nei minimi dettagli ambientazione, luci e percorsi.
"Penso che la stragrande maggioranza dei vicentini - ha annunciato il sindaco Variati, che ha ringraziato la Fondazione Cariverona e il defunto marchese Roi per il sostegno economico fin qui dato al grande progetto - non conosca il patrimonio straordinario che questo palazzo custodisce non solo nelle sale ma anche nei depositi. Tra aprile e maggio apriremo il museo organizzando per i nostri cittadini visite guidate alla scoperta delle opere e del cantiere".
Un primo intervento, cominciato nel novembre del 2009 per un importo di 2 milioni e 500 mila euro e già finanziato, riguarda il palazzo cinquecentesco, che sarà restaurato a partire dagli interrati fino al sottotetto, rendendo visibili ambienti, ora abbandonati, di straordinaria valenza architettonica e archeologica.
"Il palazzo palladiano - ha spiegato l'architetto Emilio Alberti che ha lavorato in equipe con il consulente Mauro Zocchetta, la direttrice Maria Elisa Avagnina, gli staff degli assessori alla cultura Francesca Lazzari e ai lavori pubblici Ennio Tosetto ed Amcps - sarà finalmente accessibile e fruibile secondo quelli che sono i suoi percorsi ed ambienti storici, a partire dagli scaloni".
Un secondo intervento, tra il 2010 e il 2011, recupererà l'ala Ottocentesca: oggi si sta redigendo la progettazione definitiva da sottoporre alla Fondazione Cariverona per la richiesta di un finanziamento di 1 milione e 800 mila euro più altri 500 mila euro per gli allestimenti. "Lasciato il nitore palladiano - ha proseguito Alberti - in questo ambiente troverà spazio la classica quadreria ottocentesca di città , con pareti colorate allestite con le opere pregiate attualmente conservate nei depositi".
Si passerà infine alla ristrutturazione dell'ala Novecentesca, da completarsi tra il 2012 e il 2013 per un costo oggi stimato in circa 1 milione e 700 mila euro. Questo spazio, introdotto da una copia della pianta angelica, porta ideale della città posta all'inizio dell'intero percorso espositivo, conterrà i "Lunettoni del Podestà " e l'allestimento della grande sala che evocherà la distrutta chiesa di S. Bortolo ed il suo straordinario ciclo pittorico, premessa per una grande mostra sull'opera di Bartolomeo Montagna.
Ancora, nel nuovo museo ci sarà spazio per l'esposizione della collezione di Neri Pozza, comprese le opere di sculture e, come ha ricordato l'assessore Francesca Lazzari "per tutti i servizi tipici di un museo moderno, dalla didattica museale alla multimedialità ". Â
Il progetto in corso consentirà infatti anche il reperimento di spazi essenziali per il funzionamento del museo, razionalizzandone le destinazioni d'uso: al piano terra l'accoglienza, il book shop, il bar del museo, gli spazi per esposizioni temporanee; al piano ammezzato le attività direzionali, gli uffici, la biblioteca, i depositi dei disegni; al piano superiore la galleria secondo il nuovo ordinamento espositivo.
Comune di Vicenza
Palazzo Chiericati diventerà ciò che non è mai stato: un museo civico di moderna concezione con l'ambizione di diventare la più bella galleria civica della terraferma veneta. L'annuncio è della giunta comunale che questa mattina, riunendosi proprio a Palazzo Chiericati, ha dato il via libera alla successione di interventi che condurranno alla radicale trasformazione dell'attuale pinacoteca, giungendo a raddoppiare il numero delle opere esposte grazie alla valorizzazione dei molti capolavori oggi stipati nei depositi o prestati ad altre istituzioni. Ai 150 quadri attualmente in mostra se ne aggiungerà un'altra ottantina e alcune centinaia di pregiati oggetti, come monete, bronzetti e documenti, presentanti secondo un nuovo allestimento che curerà nei minimi dettagli ambientazione, luci e percorsi.
"Penso che la stragrande maggioranza dei vicentini - ha annunciato il sindaco Variati, che ha ringraziato la Fondazione Cariverona e il defunto marchese Roi per il sostegno economico fin qui dato al grande progetto - non conosca il patrimonio straordinario che questo palazzo custodisce non solo nelle sale ma anche nei depositi. Tra aprile e maggio apriremo il museo organizzando per i nostri cittadini visite guidate alla scoperta delle opere e del cantiere".
Un primo intervento, cominciato nel novembre del 2009 per un importo di 2 milioni e 500 mila euro e già finanziato, riguarda il palazzo cinquecentesco, che sarà restaurato a partire dagli interrati fino al sottotetto, rendendo visibili ambienti, ora abbandonati, di straordinaria valenza architettonica e archeologica. "Il palazzo palladiano - ha spiegato l'architetto Emilio Alberti che ha lavorato in equipe con il consulente Mauro Zocchetta, la direttrice Maria Elisa Avagnina, gli staff degli assessori alla cultura Francesca Lazzari e ai lavori pubblici Ennio Tosetto ed Amcps - sarà finalmente accessibile e fruibile secondo quelli che sono i suoi percorsi ed ambienti storici, a partire dagli scaloni".
Un secondo intervento, tra il 2010 e il 2011, recupererà l'ala Ottocentesca: oggi si sta redigendo la progettazione definitiva da sottoporre alla Fondazione Cariverona per la richiesta di un finanziamento di 1 milione e 800 mila euro più altri 500 mila euro per gli allestimenti. "Lasciato il nitore palladiano - ha proseguito Alberti - in questo ambiente troverà spazio la classica quadreria ottocentesca di città , con pareti colorate allestite con le opere pregiate attualmente conservate nei depositi".
Si passerà infine alla ristrutturazione dell'ala Novecentesca, da completarsi tra il 2012 e il 2013 per un costo oggi stimato in circa 1 milione e 700 mila euro. Questo spazio, introdotto da una copia della pianta angelica, porta ideale della città posta all'inizio dell'intero percorso espositivo, conterrà i "Lunettoni del Podestà " e l'allestimento della grande sala che evocherà la distrutta chiesa di S. Bortolo ed il suo straordinario ciclo pittorico, premessa per una grande mostra sull'opera di Bartolomeo Montagna.
Ancora, nel nuovo museo ci sarà spazio per l'esposizione della collezione di Neri Pozza, comprese le opere di sculture e, come ha ricordato l'assessore Francesca Lazzari "per tutti i servizi tipici di un museo moderno, dalla didattica museale alla multimedialità ".
Il progetto in corso consentirà infatti anche il reperimento di spazi essenziali per il funzionamento del museo, razionalizzandone le destinazioni d'uso: al piano terra l'accoglienza, il book shop, il bar del museo, gli spazi per esposizioni temporanee; al piano ammezzato le attività direzionali, gli uffici, la biblioteca, i depositi dei disegni; al piano superiore la galleria secondo il nuovo ordinamento espositivo.
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Il Parco delle scienze nel Parco Querini
Venerdi 29 Gennaio 2010 alle 03:50
È nato il Parco delle scienze, oggi al Querini l'inaugurazione di sette attrazioni per imparare la fisica giocando L'albero delle visioni, il triangolo impossibile, i tubi comunicanti, l'organo di Pan, la batteria a mano, il caleidogira, le carrucole: sono queste le sette attrazioni del nuovo "Parco delle scienze", nato a parco Querini dall'iniziativa coordinata degli assessorati all'istruzione e ai lavori pubblici.
Il parco è stato inaugurato giovedì mattina dall'assessore all'istruzione e alle politiche giovanili Alessandra Moretti e dell'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, alla presenza degli insegnanti e degli alunni delle classi 3 A e B scuola primaria Zanella.
"Abbiamo realizzato il Parco delle scienze con giochi didattici - commenta l'assessore all'istruzione Alessandra Moretti - perché i bambini possano giocare e contemporaneamente imparare grazie all'aiuto della natura. La visualizzazione e l'esemplificazione dei fenomeni fisici per mezzo degli oggetti introdotti a parco Querini condurranno i bambini ad una comprensione più semplice ed immediata. Inoltre abbiamo inserito due gioghi di legno adatti ai più piccoli: nei prossimi anni intendiamo aggiungerne altri così i bambini, passeggiando tra la vegetazione del parco potranno scoprire i nuovi giochi." "Il parco diventa quindi uno strumento didattico per gli insegnanti - interviene l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - che potranno accompagnare i bambini ad una lezione all'aria aperta. Invito inoltre i ragazzi a ritornare al parco anche con i genitori per scoprire insieme le sorprese del Parco delle scienze".
L'assessore Tosetto ha accompagnato i bambini presenti a scoprire insieme all'assessore Moretti e alle insegnanti i giochi distribuiti nel parco. Ad uno ad uno sono state tolte che le coperture dei giochi per svelare i misteriosi oggetti sottostanti. I ragazzi, sorpresi e incuriositi, hanno subito sperimentato i giochi, correndo da una parte all'altra e mettendosi in fila in attesa del proprio turno.
Il Parco delle scienze, individuato in un'area del parco poco frequentata, compresa tra il percorso vita recentemente ristrutturato e l'ingresso di via Rodolfi, è pensato per i ragazzi dai 6 ai 14 anni ai quali propone attrezzature ludico-scientifiche utili per comprendere in modo semplice, immediato e divertente fenomeni fisici, come la riflessione della luce, le vibrazioni, la frequenza dei suoni e le illusioni ottiche.
Attraverso i giochi il ragazzo non si limita ad osservare in modo passivo un fenomeno fisico, ma diventa diretto protagonista dell'esperimento, gioca e vive l'esperienza in prima persona, esplorando così, quasi senza accorgersene, proprietà e leggi scientifiche.
Per un costo complessivo di circa 50 mila euro i lavori sono stati eseguiti dall'impresa Edilstrade su progetto e direzione lavori del settore Lavori pubblici e grandi opere.
L'intervento ha visto la realizzazione di un percorso in calcestre con profili metallici lungo il quale sono state disposte le sette attrazioni (in acciaio inox, per una maggiore resistenza alle intemperie e al tempo), accompagnate da pannelli che spiegano la funzione del gioco, il suo utilizzo e l'età consigliata.
Ecco dunque che con l'albero delle visioni il ragazzo può sperimentare tre diversi strumenti ottici: il microscopio, il cannocchiale e il periscopio che gli servono per ingrandire oggetti vicini, avvicinare quelli lontani o cogliere ciò che non è sulla linea visuale.
Con il triangolo impossibile, invece, crede di vedere un triangolo attraverso un mirino, ma se si avvicina all'oggetto scopre che è formato da tre elementi ad angolo retto i cui estremi non si toccano: si tratta quindi di un inganno del sistema percettivo che viene influenzato dall'esperienza passata.
Ancora, i tubi comunicanti servono per far comprendere come i suoni si propaghino nitidamente, anche a distanza di diversi metri, se incanalati, perché le vibrazioni rimbalzano sulla parete interna.
Con l'organo di Pan (o tubi sonori), i bambini comprendono come lunghezze diverse delle canne producano suoni più o meno gravi.
La batteria a mano dimostra il passaggio di corrente che si crea tra due piastre metalliche di diverso materiale attraverso il corpo.
Le carrucole servono a fare comprendere con facilità i principi della meccanica che consentono di sollevare il medesimo peso con maggiore o minore sforzo a seconda del numero e della dimensione delle carrucole impiegate.
Infine, con il caleidogira i bambini sperimentano in scala maggiore i fenomeni di riflessione degli oggetti dell'ambiente circostante propri del caleidoscopio.
Accanto ai giochi per i bambini più grandi, sono stati inseriti anche due giochi di legno adatti anche ai bambini più piccoli. La chiocciolina e la piramide possono essere agevolmente utilizzate dall'età di 3 anni.