Archivio per tag: Eni

Categorie: Fatti

Altri 29 morti: tornano in sette nel registro degli indagati per i veleni dell'ex fabbrica tessile Marlane Marzotto di Praia a Mare. Non ci sono Pietro Marzotto e i "capoccia" dell'Eni

Sabato 2 Settembre 2017 alle 10:30
ArticleImage Praia a Mare, nostro servizio esclusivo. Di nuovo a caccia dei veleni che hanno ucciso o fatto ammalare le tute blu dell'ex fabbrica tessile Marlane Marzotto di Praia a Mare (nella foto prelievi di campioni, ndr) come raccontato da "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante", il libro di Giorgio Langella che il suo editore Giovanni Coviello, direttore di VicenzaPiù, ha presentato ieri sera ufficialmente alle Fornaci Rosse di Vicenza (a breve il video completo della presentazione, ndr). Si tornerà, quindi, la notizia, significativa coincidenza, è proprio di ieri, a indagare lo stabilimento, i suoi impianti di areazione e i cunicoli in cui si raccoglievano le polveri nocive. Persino i muri e, ancora una volta, si sonderanno i terreni che circondano lo scheletro di quella che era una fabbrica modello.

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Categorie: Giudiziaria

Tangenti Eni in Nigeria, anche Paolo Scaroni indagato a Milano

Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 07:51
ArticleImage Opl 245 è la sigla di un immenso campo d’esplorazione petrolifera in terra nigeriana. I diritti di cercare lì il petrolio sono stati acquisiti nel 2011 dall’italiana Eni e dalla olandese Shell. Ma Opl 245 è anche l’incubo che da qualche anno tormenta i sonni dei manager ai vertici dell’Eni, indagati per corruzione internazionale, che ora tremano pensando alla prossima primavera, quando il governo dovrà riconfermarli oppure mandarli a casa. Ieri la Procura di Milano, a poco più di un mese dalla chiusura delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio: siano mandati a processo l’amministratore delegato Claudio Descalzi, il suo predecessore Paolo Scaroni e altre nove persone, manager della compagnia petrolifera come Roberto Casula e Vincenzo Armanna e mediatori dell’affare, come Luigi Bisignani, Gialuca Di Nardo, Gianfranco Falcioni e Ednan Agaev.

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Categorie: editoria

Pubblicità e stampa, una lunga storia di ricatti

Mercoledi 25 Gennaio 2017 alle 08:24
ArticleImage Una mattina di dicembre di molti anni fa il capo di una grande gruppo telefonico si presentò nell’ufficio del direttore di un grande quotidiano e lo minacciò senza tanti giri di parole: “Se lei non fa smettere quel giornalista di scrivere male di me tolgo tutta la pubblicità dell’anno prossimo al suo giornale e a tutto il vostro gruppo editoriale”. C’erano in ballo 30 miliardi di lire, qualcosa come 30 milioni di euro di oggi. Quel direttore lo mandò al diavolo e, già che c’era, intimò al ricattatore di non cercare scorciatoie tentando di comprarsi i singoli giornalisti.

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Categorie: Economia&Aziende

Tangenti Eni, Il Fatto: l'attuale ad Claudio Descalzi compiaceva Bisignani "perché era uomo di Scaroni". Il manager vicentino ora presiede l'Istituto di Storia che cerca fondi

Domenica 22 Gennaio 2017 alle 12:02
ArticleImage "Eni, compiacevo Bisignani perché era uomo di Scaroni". Il verbale - ecco la versione che l'ad Claudio Descalzi a giugno ha dato ai pm di Milano che indagano sulla presunta maxi-corruzione

di Stefano Feltri e Carlo Tecce, da Il Fatto Quotidiano

Claudio Descalzi aveva capito che dietro il giro di intermediari intorno al grande affare del giacimento nigeriano Opl 245 acquistato nel 2011 per 1,3 miliardi c'era odore di tangenti, ma non sapeva come arginare il suo capo di allora, Paolo Scaroni (notissimo manager vicentino già coinvolto in altre vicende e dal 10 ottobre nominato presidente dell'Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza soprattutto, come scriveva la nota ufficiale, per "la necessità di ricercare un'adeguata continuità di sovvenzioni economiche"..., ndr), e il mediatore Luigi Bisignani.

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Categorie: Fatti, giustizia

"Eni, due trolley e un aereo per la mazzetta in contanti", l'inchiesta su Il Fatto in cui torna in ballo il vicentino Paolo Scaroni

Sabato 24 Dicembre 2016 alle 13:27
ArticleImage

Da giorni torna agli onori delle cronache non prorio natalizie Paolo Scaroni, varie volte nel mirino della giustizia, e ora nuovo presidente del vcentino Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa. Ecco il primo articolo di Antonio Massari su Il Fatto Quotidiano

Victor mi disse che 50 milioni in banconote da 100 dollari erano stati portati al ‘chairman' di Eni. E per ‘chairman', lui, intendeva Scaroni. Mi raccontò di denaro ancora fascettato, in buste di cellophane, come dire che proveniva direttamente da una banca. Occupava due trolley - continuò - ed era stato portato prima a casa di Casula, ad Abuja, poi fu trasportato con un ‘aereo dell'Eni' fuori dalla Nigeria, nel settembre 2011, ma io so che l'aereo Eni in quel periodo non aveva fatto voli in Nigeria. Però so anche che c'è un aereo privato che Eni affittava dal console onorario in Congo, Fabio Ottonello". E' Vincenzo Armanna, il dirigente Eni che si occupò della trattativa sul giacimento Opl 245 nel 2011, che racconta ai pm milanesi della presunta mazzetta destinata a Paolo Scaroni, precisando di non avere prove dirette.

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Caso Guidi, Langella: gentaglia con pochi valori se non quelli che fanno comodo a loro

Venerdi 1 Aprile 2016 alle 15:00
ArticleImage Riceviamo da Giorgio Langella, segretario PCdI Veneto, e pubblichiamo
Dopo le innumerevoli "stranezze" riguardanti parenti di membri del governo, guarda caso "aiutati" da decisioni governative, un'altra notizia di favoritismi ha come protagonista un ministro. È Federica Guidi, ministro dello Sviluppo Economico, che ha dato le dimissioni per “questioni di opportunità politica”. Le ha date, però, solo dopo la pubblicazione di un'intercettazione (che coinvolge anche Mariaelena Boschi) nella quale appare evidente il suo “interessamento” per far passare un emendamento alla legge di stabilità.

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Dopo il forfait di Amenduni (?) il vicentino Scaroni verso il vertice di Ilva

Lunedi 25 Gennaio 2016 alle 10:05
ArticleImage La rottamazione non è per sempre. Dicono che il mediatore d'affari (faccendiere suona male) Luigi Bisignani sia attivissimo. E i risultati si vedono. Torna nelle cronache perfino (il vicentino, ndr) Paolo Scaroni, allontanato dall'Eni da Matteo Renzi. E che ora continua a essere indicato come il possibile capo dell'Ilva se lo stabilimento dovesse passare a una cordata di imprenditori italiani (di cui ad oggi non farebbe stranamente parte la famiglia Amenduni che pure è socia al 10% e, come da noi supposto, potrebbe non essere indifferente al suo futuro, vertenze per danni a parte, ma forse è diversamente focalizzata... ndr).

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Categorie: Informazione, Giudiziaria

Il manager vicentino Paolo Scaroni e la sua ridicola difesa da parte di Nicola Porro

Domenica 4 Ottobre 2015 alle 10:18
ArticleImage Io Nicola Porro un po' lo conosco. È una persona molto intelligente e simpatica. Peccato che di obiettività non abbia nemmeno un grammo. Sicché può scrivere (il Giornale 3 ottobre) che l'innocenza di Paolo Scaroni, prosciolto dal reato di corruzione internazionale, dimostra la "straordinaria capacità del nostro Paese di farsi del male da solo... È illecito giudicare il comportamento di un manager per un semplice sospetto... L'Eni è stata tenuta per due anni in balia di un'accusa così grave".

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Processo Marlane-Marzotto, la difesa degli imputati: "mancano le prove"

Venerdi 7 Novembre 2014 alle 19:45
ArticleImage Paola. Continua ad essere questa la tesi della difesa degli imputati nel processo Marlane. Requisitoria dei PM priva di scientificità: chieste ancora assoluzioni nel processo Marlane.

Un processo senza prove. La descrizione delle carenze nell'impianto probatorio del processo Marlane prosegue nell'aula Beccaria del tribunale di Paola (nella foto durante l'udienza del 7/11).

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Categorie: Politica, Giudiziaria

Tangenti Eni, botta e risposta tra accusatore e accusato: Armanna vs vicentino Paolo Scaroni

Mercoledi 8 Ottobre 2014 alle 13:59
ArticleImage Di Carlo Bonini e Emilio Randacio*

L'affare nigeriano resta inchiodato a un numero. Macroscopico. 200 milioni di dollari di mediazione su un contratto dal valore complessivo di poco più di un miliardo e 300 milioni. Riconosciuta dal gruppo Eni tra 2010 e 2011, a un "signor nessuno" di nome Emeka Obi. Mediazione priva di un logico motivo. Perché di nessuna economicità. E sprovvista di una spiegazione persuasiva, quantomeno di mercato. Almeno per quello sin qui accertato in poco più di due mesi di indagine dalla Procura di Milano.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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