Altri 29 morti: tornano in sette nel registro degli indagati per i veleni dell'ex fabbrica tessile Marlane Marzotto di Praia a Mare. Non ci sono Pietro Marzotto e i "capoccia" dell'Eni
Sabato 2 Settembre 2017 alle 10:30Tangenti Eni in Nigeria, anche Paolo Scaroni indagato a Milano
Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 07:51Pubblicità e stampa, una lunga storia di ricatti
Mercoledi 25 Gennaio 2017 alle 08:24Tangenti Eni, Il Fatto: l'attuale ad Claudio Descalzi compiaceva Bisignani "perché era uomo di Scaroni". Il manager vicentino ora presiede l'Istituto di Storia che cerca fondi
Domenica 22 Gennaio 2017 alle 12:02di Stefano Feltri e Carlo Tecce, da Il Fatto Quotidiano
Claudio Descalzi aveva capito che dietro il giro di intermediari intorno al grande affare del giacimento nigeriano Opl 245 acquistato nel 2011 per 1,3 miliardi c'era odore di tangenti, ma non sapeva come arginare il suo capo di allora, Paolo Scaroni (notissimo manager vicentino già coinvolto in altre vicende e dal 10 ottobre nominato presidente dell'Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza soprattutto, come scriveva la nota ufficiale, per "la necessità di ricercare un'adeguata continuità di sovvenzioni economiche"..., ndr), e il mediatore Luigi Bisignani.
Continua a leggere"Eni, due trolley e un aereo per la mazzetta in contanti", l'inchiesta su Il Fatto in cui torna in ballo il vicentino Paolo Scaroni
Sabato 24 Dicembre 2016 alle 13:27Da giorni torna agli onori delle cronache non prorio natalizie Paolo Scaroni, varie volte nel mirino della giustizia, e ora nuovo presidente del vcentino Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa. Ecco il primo articolo di Antonio Massari su Il Fatto Quotidiano
Victor mi disse che 50 milioni in banconote da 100 dollari erano stati portati al ‘chairman' di Eni. E per ‘chairman', lui, intendeva Scaroni. Mi raccontò di denaro ancora fascettato, in buste di cellophane, come dire che proveniva direttamente da una banca. Occupava due trolley - continuò - ed era stato portato prima a casa di Casula, ad Abuja, poi fu trasportato con un ‘aereo dell'Eni' fuori dalla Nigeria, nel settembre 2011, ma io so che l'aereo Eni in quel periodo non aveva fatto voli in Nigeria. Però so anche che c'è un aereo privato che Eni affittava dal console onorario in Congo, Fabio Ottonello". E' Vincenzo Armanna, il dirigente Eni che si occupò della trattativa sul giacimento Opl 245 nel 2011, che racconta ai pm milanesi della presunta mazzetta destinata a Paolo Scaroni, precisando di non avere prove dirette.
Continua a leggereCaso Guidi, Langella: gentaglia con pochi valori se non quelli che fanno comodo a loro
Venerdi 1 Aprile 2016 alle 15:00Dopo le innumerevoli "stranezze" riguardanti parenti di membri del governo, guarda caso "aiutati" da decisioni governative, un'altra notizia di favoritismi ha come protagonista un ministro. È Federica Guidi, ministro dello Sviluppo Economico, che ha dato le dimissioni per “questioni di opportunità politicaâ€. Le ha date, però, solo dopo la pubblicazione di un'intercettazione (che coinvolge anche Mariaelena Boschi) nella quale appare evidente il suo “interessamento†per far passare un emendamento alla legge di stabilità . Continua a leggere
Dopo il forfait di Amenduni (?) il vicentino Scaroni verso il vertice di Ilva
Lunedi 25 Gennaio 2016 alle 10:05Il manager vicentino Paolo Scaroni e la sua ridicola difesa da parte di Nicola Porro
Domenica 4 Ottobre 2015 alle 10:18Processo Marlane-Marzotto, la difesa degli imputati: "mancano le prove"
Venerdi 7 Novembre 2014 alle 19:45Un processo senza prove. La descrizione delle carenze nell'impianto probatorio del processo Marlane prosegue nell'aula Beccaria del tribunale di Paola (nella foto durante l'udienza del 7/11).
Continua a leggereTangenti Eni, botta e risposta tra accusatore e accusato: Armanna vs vicentino Paolo Scaroni
Mercoledi 8 Ottobre 2014 alle 13:59L'affare nigeriano resta inchiodato a un numero. Macroscopico. 200 milioni di dollari di mediazione su un contratto dal valore complessivo di poco più di un miliardo e 300 milioni. Riconosciuta dal gruppo Eni tra 2010 e 2011, a un "signor nessuno" di nome Emeka Obi. Mediazione priva di un logico motivo. Perché di nessuna economicità . E sprovvista di una spiegazione persuasiva, quantomeno di mercato. Almeno per quello sin qui accertato in poco più di due mesi di indagine dalla Procura di Milano.
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