Lo stanziamento di 1 miliardo e 500 milioni pro risparmiatori truffati (dalla Banca Popolare di Vicenza, da Veneto Banca e dalle 4 banche risolte, ndr) annunciato dal Governo è un fatto positivo. Importante ora è procedere speditamente, ristorando non in termini percentuali e caritatevoli, ma in toto tutti coloro che sono stati imbrogliati dalle banche. Quelli del Fondo Ristoro a favore dei Risparmiatori Truffati, tra l'altro, sono soldi provenienti da cittadini "donati" allo Stato con i quali il Governo gestendo il bilancio pubblico li ritorna a cittadini vittime di reati finanziari accertati.Â
Col rapporto deficit-Pil fissato in salita al 2.4% dopo un lungo braccio di ferro interno al "governo del cambiamento" col ministro Giovanni Tria Luigi Di Maio ha inserito nella manovra un «tesoretto» da circa 1,5 miliardi di euro da utilizzare in larga parte per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche e prelevato, per attuare la legge 205 con una dotazione in crescita del suddetto importo, dalle somme provenienti dai cosiddetti rapporti dormienti negli istituti di credito. Questo è indubbiamente un grande successo delle Associazioni Unite per il Fondo, a cui Vicenzapiu.com ha dato un contributo da loro riconosciuto  soprattutto dal 20 agosto quando (foto) ha svelato in esclusiva la bozza del decreto attuativo della 205, la cui contestazione a priori faceva il gioco di chi voleva azzerare il grande lavoro fatto.
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Pubblicato alle 10 circa, aggiornato col video del dibattito alle 22.58. Il primo dibattito su VicenzaPiu.tv tra alcune associazioni di risparmiatori vittime di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (tutte sono state invitate a turno) sulla legge 205, dopo la presentazione in esclusiva da parte di VicenzaPiu.com lo scorso 20 agosto della bozza "secretata" del suo decreto attuativo e dopo le battaglie che ne sono seguite da parte delle Associazioni Unite per il Fondo, che quella norma hanno ideato e sostenuto tra mille difficoltà , è stato di ulteriore buon auspicio.Â
Piano economico del 2019? Questo piano - scrive nella nota che pubblichiamo il responsabile economico del Veneto Serenissimo GovernoValerio Serraglia - sarà il punto di massima contraddizione tra il M5S e la Lega; e tra il loro governo e il popolo lavoratore. Il DEF non sarà certamente negli interessi degli italiani. Esso è costruito in funzione delle prossime votazioni europee e regionali. Stante gli attuali sondaggi la situazione per il M5S è drammatica: ha perso, in 6 mesi, il 5%, mentre la Lega ha raddoppiato il suo consenso, dal 17 % al 34%.
Dimezzato il numero delle infrastrutture strategiche. L’ultima versione del Documento di economia e finanza, che verrà varato stamattina dal Consiglio dei ministri, prevede una drastica riduzione delle grandi opere: il governo intende concentrare l’attenzione solo su 25 grandi lavori (ferrovie, strade, metropolitane oltre al Mose) rispetto alle 51 che figuravano nelle bozze del cosiddetto «allegato 3» fino a pochi giorni fa.
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Apindustria Vicenza - Le piccole e medie imprese plaudono alla riduzione dell’Irap del 10% confermata in questi giorni con l’approvazione del DEF da parte del governo Renzi. Si tratta di un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, anche se secondo il presidente di Apindustria Confimi Vicenza, Flavio Lorenzin, questo deve essere solo un punto di partenza per restituire ossigeno al sistema produttivo.
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Pierantonio Zanettin, FI - "Le banche italiane chiuderanno i bilanci 2013 con pesanti perdite a causa della crisi e dei crediti incagliati. A breve saranno sottoposte ai severi stress test imposti dalla Bce, e non è neppure detto che tutte passino l'esame. Dopo aver applicato loro, con la recente legge di stabilità , una onerosissima addizionale straordinaria Ires, ora Matteo Renzi annuncia l'aumento nel Def della tassazione degli interessi sui conti correnti e sulle obbligazioni societarie.
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On. Alessandra Moretti, Pd - "Il voto sul Documento di Economia e Finanza? Il Parlamento deve dare al Governo Letta la forza che serve per ottenere dall'Europa un cambio nelle linee della politica economica. Il Pd farà la sua parte, a partire dalla priorità numero uno del paese, cioè il lavoro, con un’attenzione particolare al dramma della disoccupazione giovanile". Alessandra Moretti, deputato del Partito Democratico, interviene sui contenuti del DEF di cui la Camera ha avviato oggi la discussione.
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Via libera del Cdm: quest'anno Pil -1,2%, nel 2013 aumento dello 0,5%. Monti: "Non vogliamo 1.725 suicidi come in Grecia". Per il Centro studi di Confindustria continuerà l'impennata della disoccupazione. Cgil: "Gravissimo, è un bollettino di guerra"
Il Consiglio dei ministri approva il Def, documento economico e finanziario per il 2012 (il testo). In Quest'anno in Italia il Pil si contrarrà dell'1,2% e tornerà in attivo solo nel 2013, registrando un aumento dello 0,5%. E' quanto si apprende dalla nota diffusa oggi (18 aprile) da Palazzo Chigi.
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