Deficit/Pil al 2.4%, Di Maio conferma: 1.5 mld da fondi dormienti per legge 205 pro vittime BPVi, Veneto Banca e banche risolte. Vincono per i soci le associazioni Unite per il fondo
Venerdi 28 Settembre 2018 alle 00:53 | 0 commenti
Col rapporto deficit-Pil fissato in salita al 2.4% dopo un lungo braccio di ferro interno al "governo del cambiamento" col ministro Giovanni Tria Luigi Di Maio ha inserito nella manovra un «tesoretto» da circa 1,5 miliardi di euro da utilizzare in larga parte per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche e prelevato, per attuare la legge 205 con una dotazione in crescita del suddetto importo, dalle somme provenienti dai cosiddetti rapporti dormienti negli istituti di credito. Questo è indubbiamente un grande successo delle Associazioni Unite per il Fondo, a cui Vicenzapiu.com ha dato un contributo da loro riconosciuto  soprattutto dal 20 agosto quando (foto) ha svelato in esclusiva la bozza del decreto attuativo della 205, la cui contestazione a priori faceva il gioco di chi voleva azzerare il grande lavoro fatto.
In attesa che tutto venga, poi, confermato da provvedimenti specifici (la prudenza rimane ancora d'obbligo) e in attesa di capire se tale importo riguarderà le elargizioni alle vittime di BPVi, di Veneto Banca e delle 4 banche risolte, per il 2019 salvo, poi, incrementare ulteriormente la dotazione con i fondi dormienti che si renderanno disponibili ogni anno, come previsto fin dall'inizio dalla legge approvata all'unanimità il 27 dicembre 2017, ci piace ripubblicare i dati già da noi presentati il 15 agosto scorso (grazie al lavoro svolto da Enzo De Biasi per Codacons e da noi riscontrato documentalmente) sulla disponibilità di risorse nei fondi dormienti regolati dalla legge 266 del 23 dicembre 2015 e ora "riscoperti" dal governo:
"... Gli esperti del settore stimano che lo stock di risorse lasciate a dormire sonni tranquilli ed infruttuosi, tranne che per le banche e le assicurazioni che li hanno in deposito, rappresentino una cifra variabile dai 140 a 190 Miliardi di €, mentre quelli immediatamente spendibili in quanto già incassati dallo Stato al cap. 3382 sono esattamente: 1.574.205.439,98. La cifra è desunta dalla tabella N del rendiconto del Ministero dell'Economia validato al 31.12 2017 ed è al netto dei trasferimenti pari ad € 34.152.679,45 alla società partecipata dallo stesso Ministero, CONSAP incaricata dei rimborsi per le vittime di truffe e frodi finanziarie. Il gettito derivante dai "rapporti dormienti" ed incamerato nel 2017 è stato pari ad € 209.750.256,31.
Sull'argomento nel mese di settembre dello scorso anno, il Ministero rispondendo ad una precisa interrogazione di un parlamentare dei 5 stelle diede la cifra dell'incassato esistente a quella data - sempre al netto degli esborsi Consap - ed in cassa giacevano poco più di 1 Miliardo e 400 milioni...".
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