Archivio per tag: Davide Faccio
	
	
			
							
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				 Apprendiamo dai giornali la notizia che la ditta Miteni, attraverso i suoi legali, presenta il conto agli Enti Pubblici locali e regionali, per possibili perdite di produzione e di guadagno se si andasse avanti con le bonifiche e le caratterizzazioni previste e concordate con gli Enti di controllo. Lo stupore, di fronte a queste dichiarazioni, lascia il posto allo sdegno nei confronti di 'personaggi' che hanno l'infamia di calcolare le perdite economiche della propria azienda, a fronte di un disastro ambientale da loro provocato.			
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			Apprendiamo dai giornali la notizia che la ditta Miteni, attraverso i suoi legali, presenta il conto agli Enti Pubblici locali e regionali, per possibili perdite di produzione e di guadagno se si andasse avanti con le bonifiche e le caratterizzazioni previste e concordate con gli Enti di controllo. Lo stupore, di fronte a queste dichiarazioni, lascia il posto allo sdegno nei confronti di 'personaggi' che hanno l'infamia di calcolare le perdite economiche della propria azienda, a fronte di un disastro ambientale da loro provocato.			
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		Pfas, Mamme No Pfas: "stupore e sdegno nei confronti dei dirigenti e avvocati della Miteni che antepongono il calcolo delle perdite aziendali al disastro ambientale"
Lunedi 22 Gennaio 2018 alle 15:30 Apprendiamo dai giornali la notizia che la ditta Miteni, attraverso i suoi legali, presenta il conto agli Enti Pubblici locali e regionali, per possibili perdite di produzione e di guadagno se si andasse avanti con le bonifiche e le caratterizzazioni previste e concordate con gli Enti di controllo. Lo stupore, di fronte a queste dichiarazioni, lascia il posto allo sdegno nei confronti di 'personaggi' che hanno l'infamia di calcolare le perdite economiche della propria azienda, a fronte di un disastro ambientale da loro provocato.			
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			Apprendiamo dai giornali la notizia che la ditta Miteni, attraverso i suoi legali, presenta il conto agli Enti Pubblici locali e regionali, per possibili perdite di produzione e di guadagno se si andasse avanti con le bonifiche e le caratterizzazioni previste e concordate con gli Enti di controllo. Lo stupore, di fronte a queste dichiarazioni, lascia il posto allo sdegno nei confronti di 'personaggi' che hanno l'infamia di calcolare le perdite economiche della propria azienda, a fronte di un disastro ambientale da loro provocato.			
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					Categorie: Politica, Ambiente, Fatti				
			
			
			
							
				 "Sappiamo, dalle audizioni della commissione ecomafie che si è recata in Veneto in settembre, che si ha intenzione di cercare i rifiuti nella parte sud dello stabilimento. Ma come dichiarato dallo stesso NOE e dalla Miteni l'85% dell'inquinamento da PFAS e il 76% di quello da BTF arriva dalla parte nord dello stabilimento", osservano i consiglieri regionali del M5S Veneto. La Giunta regionale non sta risolvendo il problema dei Pfas, sta solo mettendo delle toppe se non viene effettuata la bonifica dell'area contaminata della Miteni, tutto il resto è poco utile.			
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			"Sappiamo, dalle audizioni della commissione ecomafie che si è recata in Veneto in settembre, che si ha intenzione di cercare i rifiuti nella parte sud dello stabilimento. Ma come dichiarato dallo stesso NOE e dalla Miteni l'85% dell'inquinamento da PFAS e il 76% di quello da BTF arriva dalla parte nord dello stabilimento", osservano i consiglieri regionali del M5S Veneto. La Giunta regionale non sta risolvendo il problema dei Pfas, sta solo mettendo delle toppe se non viene effettuata la bonifica dell'area contaminata della Miteni, tutto il resto è poco utile.			
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		Pfas, M5S Veneto: "la giunta regionale sta solo mettendo toppe, quanto vale la salute di 350 mila veneti?"
Domenica 15 Ottobre 2017 alle 15:30 "Sappiamo, dalle audizioni della commissione ecomafie che si è recata in Veneto in settembre, che si ha intenzione di cercare i rifiuti nella parte sud dello stabilimento. Ma come dichiarato dallo stesso NOE e dalla Miteni l'85% dell'inquinamento da PFAS e il 76% di quello da BTF arriva dalla parte nord dello stabilimento", osservano i consiglieri regionali del M5S Veneto. La Giunta regionale non sta risolvendo il problema dei Pfas, sta solo mettendo delle toppe se non viene effettuata la bonifica dell'area contaminata della Miteni, tutto il resto è poco utile.			
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			"Sappiamo, dalle audizioni della commissione ecomafie che si è recata in Veneto in settembre, che si ha intenzione di cercare i rifiuti nella parte sud dello stabilimento. Ma come dichiarato dallo stesso NOE e dalla Miteni l'85% dell'inquinamento da PFAS e il 76% di quello da BTF arriva dalla parte nord dello stabilimento", osservano i consiglieri regionali del M5S Veneto. La Giunta regionale non sta risolvendo il problema dei Pfas, sta solo mettendo delle toppe se non viene effettuata la bonifica dell'area contaminata della Miteni, tutto il resto è poco utile.			
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				 Una delegazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti composta dal presidente, onorevole Alessandro Bratti, dai deputati Giovanna Palma, Stefano Vignaroli e Alberto Zolezzi, nonché dai senatori Paolo Arrigoni, Giuseppe Compagnone, Paola Nugnes e Laura Puppato, ha svolto, nelle giornate del 14 e 15 settembre, una missione nella provincia di Vicenza durante la quale si è proceduto a un sopralluogo degli impianti della società Miteni e a una serie di audizioni al fine di fare luce sulla situazione di contaminazione da PFAS nelle acque del territorio.			
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			Una delegazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti composta dal presidente, onorevole Alessandro Bratti, dai deputati Giovanna Palma, Stefano Vignaroli e Alberto Zolezzi, nonché dai senatori Paolo Arrigoni, Giuseppe Compagnone, Paola Nugnes e Laura Puppato, ha svolto, nelle giornate del 14 e 15 settembre, una missione nella provincia di Vicenza durante la quale si è proceduto a un sopralluogo degli impianti della società Miteni e a una serie di audizioni al fine di fare luce sulla situazione di contaminazione da PFAS nelle acque del territorio.			
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		Pfas, Commissione parlamentare d'inchiesta a Vicenza: "si è sicuramente di fronte ad un inquinamento diffuso nel Veneto"
Venerdi 15 Settembre 2017 alle 15:09 Una delegazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti composta dal presidente, onorevole Alessandro Bratti, dai deputati Giovanna Palma, Stefano Vignaroli e Alberto Zolezzi, nonché dai senatori Paolo Arrigoni, Giuseppe Compagnone, Paola Nugnes e Laura Puppato, ha svolto, nelle giornate del 14 e 15 settembre, una missione nella provincia di Vicenza durante la quale si è proceduto a un sopralluogo degli impianti della società Miteni e a una serie di audizioni al fine di fare luce sulla situazione di contaminazione da PFAS nelle acque del territorio.			
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			Una delegazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti composta dal presidente, onorevole Alessandro Bratti, dai deputati Giovanna Palma, Stefano Vignaroli e Alberto Zolezzi, nonché dai senatori Paolo Arrigoni, Giuseppe Compagnone, Paola Nugnes e Laura Puppato, ha svolto, nelle giornate del 14 e 15 settembre, una missione nella provincia di Vicenza durante la quale si è proceduto a un sopralluogo degli impianti della società Miteni e a una serie di audizioni al fine di fare luce sulla situazione di contaminazione da PFAS nelle acque del territorio.			
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					Categorie: Politica, Ambiente				
			
			
			
							
				 "Alla luce del sequestro di ieri di una zona limitrofa e di proprietà  della Miteni con scarti industriali, le voci di rifiuti sotterrati non  sono più solo dubbi ma certezze.- Scrivono in una nota i consiglieri regionali pentastellati Jacopo Berti, Manuel Brusco e  Sonia Perenzoni- Ora le istituzioni locali hanno  l'obbligo morale e sostanziale di emettere l'ordinanza di bonifica  obbligando la Miteni a cercare i rifiuti e a bonificare l'area. Ma  finora nessun ente pubblico, né il sindaco di Trissino Faccio Davide, né  il presidente della provincia di Vicenza Variati, né Zaia ha emesso  l'ordinanza di bonifica alla Miteni.			
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			"Alla luce del sequestro di ieri di una zona limitrofa e di proprietà  della Miteni con scarti industriali, le voci di rifiuti sotterrati non  sono più solo dubbi ma certezze.- Scrivono in una nota i consiglieri regionali pentastellati Jacopo Berti, Manuel Brusco e  Sonia Perenzoni- Ora le istituzioni locali hanno  l'obbligo morale e sostanziale di emettere l'ordinanza di bonifica  obbligando la Miteni a cercare i rifiuti e a bonificare l'area. Ma  finora nessun ente pubblico, né il sindaco di Trissino Faccio Davide, né  il presidente della provincia di Vicenza Variati, né Zaia ha emesso  l'ordinanza di bonifica alla Miteni.			
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		Caso Miteni, 5 stelle: "Nessuno ha chiesto la bonifica, Regione complice"
Martedi 31 Gennaio 2017 alle 15:32 "Alla luce del sequestro di ieri di una zona limitrofa e di proprietà  della Miteni con scarti industriali, le voci di rifiuti sotterrati non  sono più solo dubbi ma certezze.- Scrivono in una nota i consiglieri regionali pentastellati Jacopo Berti, Manuel Brusco e  Sonia Perenzoni- Ora le istituzioni locali hanno  l'obbligo morale e sostanziale di emettere l'ordinanza di bonifica  obbligando la Miteni a cercare i rifiuti e a bonificare l'area. Ma  finora nessun ente pubblico, né il sindaco di Trissino Faccio Davide, né  il presidente della provincia di Vicenza Variati, né Zaia ha emesso  l'ordinanza di bonifica alla Miteni.			
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			"Alla luce del sequestro di ieri di una zona limitrofa e di proprietà  della Miteni con scarti industriali, le voci di rifiuti sotterrati non  sono più solo dubbi ma certezze.- Scrivono in una nota i consiglieri regionali pentastellati Jacopo Berti, Manuel Brusco e  Sonia Perenzoni- Ora le istituzioni locali hanno  l'obbligo morale e sostanziale di emettere l'ordinanza di bonifica  obbligando la Miteni a cercare i rifiuti e a bonificare l'area. Ma  finora nessun ente pubblico, né il sindaco di Trissino Faccio Davide, né  il presidente della provincia di Vicenza Variati, né Zaia ha emesso  l'ordinanza di bonifica alla Miteni.			
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			Pfas: Miteni presenta piano di bonifica. Screening per 109 mila veneti, oltre 100 milioni di euro l'anno per dieci anni. Faccio: chiediamo 100 milioni per una nuova infrastruttura idraulica. Oggi esposto M5S
Venerdi 27 Maggio 2016 alle 08:03 Passo in avanti nella vicenda Pfas. Oggi a Vicenza l’azienda Miteni di  Trissino presenterà  all’Arpav il proprio piano di bonifica dalle  sostanze perfluoroalchiliche. La novità è emersa, nel corso della  riunione del comitato tecnico istituito dalla Regione, dov’è stato anche  messo a punto il maxi-screening sanitario che per dieci anni  coinvolgerà 109.029 vicentini, veronesi e padovani, in aggiunta alla  sorveglianza che riguarderà un’ampia parte del Veneto.			
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			Passo in avanti nella vicenda Pfas. Oggi a Vicenza l’azienda Miteni di  Trissino presenterà  all’Arpav il proprio piano di bonifica dalle  sostanze perfluoroalchiliche. La novità è emersa, nel corso della  riunione del comitato tecnico istituito dalla Regione, dov’è stato anche  messo a punto il maxi-screening sanitario che per dieci anni  coinvolgerà 109.029 vicentini, veronesi e padovani, in aggiunta alla  sorveglianza che riguarderà un’ampia parte del Veneto.			
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Boia chi incolla
Venerdi 14 Maggio 2010 alle 17:34 
				
			
			
			La polemica corre sulle ali di Facebook con le esternazioni più o meno in libertà prontamente riportate dalla stampa locale. La storia la racconta, in modo assai raffazzonato peraltro, Il Giornale di Vicenza del 12 maggio 2010. Al centro del contendere ci sarebbero alcune frasi fasciste o fascistissime scambiate su Facebook da due degli amministratori più trendy del Vicentino. Lei è Silvia Covolo sindaco leghista di Breganze, alle prese con una crisi di maggioranza del suo centrodestra che sta per portarla sul baratro della sfiducia. Lui invece è Davide Faccio, volitivo assessore del Carroccio ai lavori pubblici del comune di Trissino.
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