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Pfas, M5S Veneto: "la giunta regionale sta solo mettendo toppe, quanto vale la salute di 350 mila veneti?"

Di Note ufficiali Domenica 15 Ottobre 2017 alle 15:30 | 0 commenti

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"Sappiamo, dalle audizioni della commissione ecomafie che si è recata in Veneto in settembre, che si ha intenzione di cercare i rifiuti nella parte sud dello stabilimento. Ma come dichiarato dallo stesso NOE e dalla Miteni l'85% dell'inquinamento da PFAS e il 76% di quello da BTF arriva dalla parte nord dello stabilimento", osservano i consiglieri regionali del M5S Veneto. La Giunta regionale non sta risolvendo il problema dei Pfas, sta solo mettendo delle toppe se non viene effettuata la bonifica dell'area contaminata della Miteni, tutto il resto è poco utile.

"Stanno cercando i rifiuti interrati - continuano i consiglieri - sotto la Miteni nel modo più corretto? L'opera di carotizzazione del sito contaminato della Miteni sta procedendo a rilento."

"Un'operazione seria rivolta a scovare e poi rimuovere la contaminazione vorrebbe che si cercasse con carotaggi ravvicinati (maglie 10mtx10mt) nella parte nord dello stabilimento. Invece così non è, per quale motivo? Perché si vuole cercarli a nord con maglia molto più larga (50mtx50mt con un ulteriore carotaggio centrale)? Se cerchi nel posto e nel modo sbagliato non trovi niente. Forse non si vuole trovarli?" è l'ipotesi inquietante del M5S.

Il M5S Veneto inoltre si dice basito dalle dichiarazioni del sindaco di Trissino rilasciate alla commissione Ecomafie a Roma, riportate nei verbali. Davide Faccio ha dichiarato che data l'ampiezza dell'area servirebbero "capannoni interi per riuscire a custodire tutto questo materiale, oltre alle risorse umane a parte di Arpav".

"E allora? - Incalza il M5S - Quindi è un problema di costi? Quanto vale la salute di 350.000 persone? E quanto vale il settore agroalimentare? Ci impegneremo e non arretreremo di un millimetro. La Miteni va bonificata interamente, i rifiuti cercati ed eliminati, e tutto questo a carico dell'azienda. Già i cittadini stanno pagando la filtrazione dell'acqua di acquedotto con la loro salute, questa ci sembra l'ennesima licenza regalata a Miteni. Stiamo ancora aspettando l'ordinanza di Luca Zaia di chiusura e
bonifica del sito
", conclude il M5S.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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