"Controlli solo su chi pagherà", Il Fatto Quotidiano: così in Veneto il Fisco si arrende subito
Domenica 27 Novembre 2016 alle 11:50
L'Agenzia delle entrate del Veneto per "migliorare la proficuità ": inutile procedere su chi non impugna gli atti o evade sotto certe soglie. La rinuncia alla lotta all'evasione di massaDi Carlo Di Foggia, da Il Fatto Quotidiano
Incassiamo troppo poco, a fronte di uno sforzo troppo grande, quindi puntiamo sugli evasori che alla fine pagheranno. Sugli altri è meglio lasciar perdere. A parlare non è un ente qualsiasi, ma l'Agenzia delle Entrate in un documento ufficiale, una comunicazione della direzione provinciale di Padova ai dipendenti, all'ufficio controlli e alle sedi territoriali: 7 pagine per illustrare come "migliorare il livello di efficacia e proficuità dell'attività di controllo" svelando per la prima volta i meccanismi con cui si muove il fisco. Non un caso isolato: Padova si adegua "alle linee guida date dalla direzione regionale" a luglio scorso.
Continua a leggereIl Fatto Quotidiano, Risparmiatori e banche: Ignazio Visco scarica su Europa, manager e crisi auto-assolvendosi per BPVi e Veneto Banca
Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 09:11
Nelle considerazioni finali il governatore assolve la vigilanza per i crac di Etruria & c. E chiede una moratoria sulle regole UE che impediscono gli aiuti di stato
Dal "siamo umani, non infallibili" al "siamo aperti alle critiche costruttive". Maggio 2016 è il mese della auto-assoluzione delle autorità di vigilanza. Dopo Giuseppe Vegas, capo della Consob, tocca a Ignazio Visco. Le considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia erano molto attese. A novembre 2015 lo sgangherato salvataggio di 4 banche (Etruria, Marche, Carife e CariChieti) e poi il dissesto delle popolari venete ha vaporizzato 13 miliardi di euro in mano a 300 mila risparmiatori. Le attese, però, restano deluse: Bankitalia evita autocritiche, nega la fragilità del settore ma anche la crisi di credibilità che ha avvolto l'istituto.
Continua a leggereAd Ghizzoni e Unicredit penalizzati dal caso BPVi: il primo lascia, la banca cerca 7 miliardi
Giovedi 19 Maggio 2016 alle 09:02
Le banche "catturano" i giornali: Luigi Zingales sulla copertura mediatica della riforma delle banche popolari e il fondo Atlante
Martedi 17 Maggio 2016 alle 08:19
Gli inglesi la chiamano regulatory capture, la “cattura del regolatoreâ€: il fenomeno – studiato dagli economisti – delle authority di controllo che finiscono per fare gli interessi dei controllati. “Ce n’è però un altro, ugualmente preoccupante, che io chiamo la ‘cattura dei media’, di cui però non si interessa nessuno, ed è un grave errore perché ha un rilievo enormeâ€. Luigi Zingales è un economista di fama: ex cda di Eni e Telecom, insegna a Chicago ma è anche editorialista per il Sole 24 Ore e L’Espresso. Per valutare l’entità del problema ha realizzato un piccolo studio. Premessa: “Alcuni studiosi, come Noam Chomsky – spiega – vedono i media come meri strumenti di propaganda degli interessi economici.
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Borsa Italiana nega lo sbarco in Piazza Affari di BPVi. Atlante non basta per salvarla
Martedi 3 Maggio 2016 alle 09:28
La Banca popolare di Vicenza non sarà quotata. Con uno stringato comunicato, ieri Borsa Italiana ha negato lo sbarco a Piazza Affari all’istituto guidato da Francesco Iorio con un giudizio lapidario: “Non sussistono i presupposti per garantire il regolare funzionamento del mercatoâ€. La decisione era nell’aria, nonostante le rassicurazioni arrivate nei giorni scorsi: troppo deludente l’esito dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi appena concluso. Alla fine dell’operazione, il fondo “salva banche†Atlante (partecipato da banche, assicurazioni, fondazioni e Cassa depositi e prestiti) sarebbe stato di fatto l’unico socio, con il 91,72% delle azioni. Un’anomalia per una società intenzionata a quotarsi.
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BPVi, "sfuma" la quotazione in Borsa. Nonostante questa ipotesi, Atlante conferma il suo impegno
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 09:35
Il Fatto: come ti salvo BPVi e Veneto Banca con la Cdp e d'accordo con la UE
Martedi 12 Aprile 2016 alle 09:31
L’annuncio non c’è stato, ma il traguardo è vicino. È pronto il veicolo “salva bancheâ€, partecipato dagli istituti, dalla Cassa depositi e prestiti, dalle fondazioni e altri avventizi vari, che dovrebbe soccorrere il settore in difficoltà . L’ultima tornata di contatti si è svolta ieri con una girandola di riunioni al Tesoro con i vertici delle grandi e medie banche italiane e di Cdp. Oggi verranno inviati i dettagli finali ai protagonisti. L’annuncio è imminente. Al centro ci sarà una Società di gestione del risparmio privata già esistente, la Quaestio Capital Magement. Questa Sgr gestisce fondi per 9 miliardi (e incassa commissioni per 9 milioni), è guidata da Rinaldo Petrignani, già celebre ambasciatore italiano negli Usa che fu sfiorato dalle vicende Enimont e presieduta dall’economista Alessandro Penati, puntuto editorialista di Repubblica (ruolo che ieri ha lasciato). Continua a leggere
Salta garanzia Unicredit su aumento della Banca Popolare di Vicenza? Risponda Iorio!
Sabato 26 Marzo 2016 alle 11:33
Ieri ci è sfuggita una indiscrezione importante, pubblicata su Il Fatto Quotidiano e ripresa oggi da Marino Smiderle sul quotidiano locale, quasi a aumentarne la credibilità vista la sua ben nota consuetudine esclusiva con le fonti locali, di prima e di ora ma, speriamo nel cambiamento reale, non di sempre, sull'aumento di capitale della Popolare di Vicenza per la cui garanzia Unicredit starebbe provando a fare marcia indietro tanto più che il contratto relativo ad oggi sarebbe solo "un preliminare". Ce ne scusiamo con i lettori, ma eravamo presi dopo l'intervista "pasquale" ad Achille Variati su sistema di trasporti, "questione morale" vicentina e veneta, nomine nei Cda e suo mandato (la pubblicheremo nel pomeriggio dopo il focus in corso sull'assemblea della BPVi in Fiera), dal tentativo non facile di raggiungere Roma da Vicenza via bus e treni a ... vapore.
Continua a leggereIl Fatto: se MPS quota solo 1,9 miliardi, attese dubbie per Carige, BPVi e per molte altre banche
Mercoledi 20 Gennaio 2016 alle 10:25
Non solo Mps: ecco i sospetti sulla tenuta del sistema bancario. Siena è la linea di faglia, ma tutti i nostri istituti sono sotto osservazione: sospetti sui numeri ufficiali, redditività a zero, panico da bail-in e necessità di nuovi capitali
Londra, primi di gennaio. In una riunione riservata tra grandi investitori che guardano all'Italia, la discussione arriva sul Monte dei Paschi di Siena. I possibili investimenti su un titolo che mostra ribassi profondi vengono subito scartati per il sospetto che i bilanci siano meno rosei di quanto appaiono. L'episodio rivelatore viene ricostruito al Fatto da fonti finanziare qualificate. Torniamo a oggi. "Stiamo a prezzi che non vedevo da una vita", confida un importante analista.Continua a leggere
AAA Vendonsi obbligazioni subordinate BPVi e Veneto Banca: ma a rischio è l'intero settore
Domenica 13 Dicembre 2015 alle 12:12
Non è un corsa agli sportelli classica, ma il risultato è lo stesso: i "piccoli investitori" si stanno precipitando in filiale dagli intermediari finanziari chiedendo di vendere le obbligazioni subordinate su cui hanno investito i risparmi. Questo è lo scenario a cui stanno assistendo i trader da venerdì scorso. Con un primo effetto: gli investitori "istituzionali", i fondi di investimento, non aprono il portafogli, nessuno è interessato a comprare e quindi i prezzi stanno crollando. "Non c'è domanda per loro", spiegava due giorni fa alla Reuters Giuseppe Sersale, gestore del fondo Anthilia Capital. È il classico "verdetto del mercato", solo che stavolta l'oggetto è anche la tenuta nel medio periodo di un bel mucchio di istituti di credito.
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