Archivio per tag: Borsa
Apertura mercato: Borsa Milano +0,2%, giù Banco Popolare, petrolio in rialzo, oro a +0,4%
Lunedi 9 Maggio 2016 alle 09:27
Petrolio: in rialzo su soglia 46 dollari. Pesano anche incendi in Canada. Brent a 46,4 dlr
Petrolio in rialzo sui mercati dopo l'uscita, sabato scorso, dal governo saudita del ministro del petrolio del Regno Ali al-Naimi, in carica dal 1995. Il greggio Wti sale così, spinto anche dal disastroso incendio che sta flagellando il Canada interessando alcuni centri petroliferi, di 1,28 dollari a 45,94 dollari al barile. Cresce inoltre il Brent a 46,48 dollari (+1,1 dollari al barile). Continua a leggere
Petrolio in rialzo sui mercati dopo l'uscita, sabato scorso, dal governo saudita del ministro del petrolio del Regno Ali al-Naimi, in carica dal 1995. Il greggio Wti sale così, spinto anche dal disastroso incendio che sta flagellando il Canada interessando alcuni centri petroliferi, di 1,28 dollari a 45,94 dollari al barile. Cresce inoltre il Brent a 46,48 dollari (+1,1 dollari al barile). Continua a leggere
Categorie: Banche
Aggiornamenti mercato: Milano è a -1%, Europa conferma il calo, spread a 134 punti
Venerdi 6 Maggio 2016 alle 14:47
Borsa: Milano peggiora a metà seduta,-1%. Vendite su Finmeccanica e Cnh, mentre banche confermano rialzo
Piazza Affari peggiora ulteriormente a metà seduta. Il Ftse Mib cede l'1% a 17.723 punti. Ad incidere sul listino sono le vendite che colpiscono Cnh (-3,95%), Finmeccanica (-3,37%), Eni (-1,98%), Enel (-1,68%). Sempre sotto pressione Ferragamo in attesa della scelta del nuovo a.d. Restano invece ben comprate le banche con Mps che prosegue nella sua corsa (+3,55%) dopo i conti sopra le attese. Bene poi il Banco Popolare (+3,05%) alla vigilia dell'assemblea per l'aumento da 1 miliardo propedeutico alla fusione con Bpm (+0,34%). Buon passo anche per Ubi (+1,9%), Bper (+1,59%). Continua a leggere
Piazza Affari peggiora ulteriormente a metà seduta. Il Ftse Mib cede l'1% a 17.723 punti. Ad incidere sul listino sono le vendite che colpiscono Cnh (-3,95%), Finmeccanica (-3,37%), Eni (-1,98%), Enel (-1,68%). Sempre sotto pressione Ferragamo in attesa della scelta del nuovo a.d. Restano invece ben comprate le banche con Mps che prosegue nella sua corsa (+3,55%) dopo i conti sopra le attese. Bene poi il Banco Popolare (+3,05%) alla vigilia dell'assemblea per l'aumento da 1 miliardo propedeutico alla fusione con Bpm (+0,34%). Buon passo anche per Ubi (+1,9%), Bper (+1,59%). Continua a leggere
Borsa: chiusa Tokyo, Milano in rialzo, Europa poco mossa, bene Mps, Unicredit e Saipem. Bce: ripresa ma con rischi
Giovedi 5 Maggio 2016 alle 12:09
8:40 Borsa: Asia senza smalto, chiusa Tokyo. Listini faticano a riprendere tono, in calo indici pmi Cina. Seduta senza spunti particolari per le Borse asiatiche, con Tokyo e Seul chiuse per festività  . Hong Kong procede in ribasso dello 0,25%, Shanghai cede lo 0,09% mentre Shenzhen avanza dello 0,41% e Sydney dello 0,15%. I listini dell'area, dopo sei sedute consecutive in ribasso, faticano a ripartire. In Cina l'indice pmi composto e dei servizi ha registrato un calo ad aprile mentre Nomura ha messo in luce il pericolo che i titoli azionari asiatici possano scendere ancora a causa dell'aumento dei rischi globali. Intanto il dollaro ha ripreso quota sullo yen, salendo dello 0,1% a 107,15 e portando allo 0,6% il rialzo nelle ultime due sedute: l'apprezzamento va di pari passo con le attese degli economisti per un rialzo dei tassi quest'anno, salite di nuovo sopra il 50%.
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Categorie: Banche
Borsa, Europa piatta, Milano è a +0,2% ma Unicredit, Intesa, Banco e Bpm sono ancore negative
Mercoledi 4 Maggio 2016 alle 13:57
Borsa: Europa piatta, Milano +0,2%. Londra a -1,1%, Parigi e Francoforte perdono lo 0,6% Borse europee piatte dopo i dati stabili sull'indice Pmi composto dell'Eurozona, che monitora l'attività dei settori manifatturiero e dei servizi. La Piazza peggiore è Londra (-1,1%), Parigi e Francoforte perdono lo 0,6%, mentre Milano è l'unica timidamente positiva (+0,2%). Dopo giorni di ribassi, a Piazza Affari le banche sono contrastate. Perdono Mps (-1,3%) e Intesa (-0,8%). Sulla parità Bper (-0,3%), Bpm (-0,2%) e Mediobanca (-0,1%), mentre sono in lieve crescita Unipol (0,7%), Banco Popolare (0,8%), Mediolanum (1%) e Ubi (1,5%). Nel Vecchio Continente gli indici di settore sono tutti negativi. In calo dell' 1,4% telecomunicazioni e energetici, mentre le auto segnano -1,1%. Maglia nera le materie prime (-3,5%).
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BPVi non riesce a sbarcare in Borsa e ora tocca a Veneto Banca che continua a "litigare" per il nuovo Cda
Mercoledi 4 Maggio 2016 alle 09:25
C'è da aver paura, ma sul serio. I sinistri scricchiolii provenienti da Vicenza potrebbero annunciare un terremoto bancario più disastroso di quello del 22 novembre scorso, quando governo e Bankitalia hanno salvato (tra molte virgolette) Banca Marche, Etruria, Cassa Ferrara e Carichieti. È il terrore che ieri ha travolto la Borsa di Milano, trascinata al peggior risultato europeo di giornata dalla frana di tutti i maggiori titoli bancari, a partire da Mps (-7,5 percento) Banco popolare (-7,1) e Ubi (-5,1). Il punto di svolta è la decisione di Borsa Italiana di bloccare la quotazione della Popolare di Vicenza (Bpvi). Una presa d’atto: l’aumento di capitale da 1,5 miliardi necessario per rianimare la banca distrutta dal padre-padrone Gianni Zonin è stato sottoscritto solo dal fondo Atlante, costituito in tutta fretta da banche, fondazioni bancarie e Cassa Depositi e Prestiti.
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Il 4 maggio 2016 in BPVi è cancellato e il 100% ora vale lo 0,67%. Fallite le promesse ora Iorio chiede soldi "vincolati" per la cassa esangue
Mercoledi 4 Maggio 2016 alle 08:17
«Ai vecchi 120.000 soci circa (della Banca Popolare di Vicenza spa, ndr), che pensavano di avere in musina (salvadanaio, ndr) 6,3 miliardi di euro, ora tocca, per le regole di una nuova matematica, quella dei conti veri e non truccati, che a loro sembrerà assurda, lo 0,67% degli attualmente iniziali 1,5 miliardi immessi dal fondo di Quaestio Sgr»: è così che scrivevamo ieri per evidenziare con un paradosso che, sotto la guida dello stratega Francesco Iorio, «la matematica cambia regole: 100 vale 0,67 e gli "alieni" (del Fondo Atlante, ndr) sbancano Vicenza...». L'ex manager Ubi ha avuto un compito difficile dopo i danni creati dal ventennio di Zonin ma è in queste situazioni che si valutano e si pesano le vere qualità di un top manager.
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Borsa, per banche quotate giornata flop non solo a causa dello stop alla quotazione di BPVi
Martedi 3 Maggio 2016 alle 18:15
Banche: giornata da dimenticare in Borsa. Pesano incertezze su aumenti capitale e conti Commerzbank e Ubs
Ancora una seduta molto pesante per le banche in Piazza Affari. Con il Ftse Mib in calo del 2,4% finale, l'indice di settore degli istituti di credito ha chiuso in discesa ben oltre i 3 punti percentuali, in linea con il dato europeo. A pesare sul comparto, infatti, non sono stati solo gli effetti dello stop di Borsa Italiana alla quotazione della Popolare di Vicenza, con le conseguenti incertezze sui prossimi aumenti di capitale, ma anche i contraccolpi dei dati deludenti delle trimestrali di Commerzbank (-9%) e Ubs (-7%). Continua a leggere
Ancora una seduta molto pesante per le banche in Piazza Affari. Con il Ftse Mib in calo del 2,4% finale, l'indice di settore degli istituti di credito ha chiuso in discesa ben oltre i 3 punti percentuali, in linea con il dato europeo. A pesare sul comparto, infatti, non sono stati solo gli effetti dello stop di Borsa Italiana alla quotazione della Popolare di Vicenza, con le conseguenti incertezze sui prossimi aumenti di capitale, ma anche i contraccolpi dei dati deludenti delle trimestrali di Commerzbank (-9%) e Ubs (-7%). Continua a leggere
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Borsa: Milano frena ancora con le banche; crescita dei profitti per Bnp Paribas
Martedi 3 Maggio 2016 alle 12:20
Borsa: Milano peggiora con le banche. Listino principale in rosso, prosegue sprint Technogym. Amplia il calo Piazza Affari dopo un'ora di contrattazioni (Ftse Mib -1,3%), con l'intero listino principale in rosso, penalizzato dalle banche, che invertono la rotta in linea con le rivali europee. Mps (-4,12%) è la peggiore, preceduta da Ubi Banca (-2,33%), Unicredit (-2,09%), Banco (-1,14%), Bpm (-1,13%) e Intesa (-0,9%), mentre Carige lascia sul campo il 2,9%. Pesano Tenaris (-2,58%), Eni (-1,65%) e Saipem (-1,59%), insieme alla scuderia dell'ex-Lingotto, da Cnh (-2,81%) a Ferrari (-1,56%), con analisti che non hanno apprezzato il dato sulla generazione di cassa in una trimestrale record, e Fca (-0,7%). Pochi i rialzi fuori dal listino principale con Technogym (+8,92%) che svetta nel giorno del debutto, seguita da Pininfarina (+4,52%). Cauta Rcs (+0,34% a 0,59 euro).
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BPVi non quotata in Borsa, Arman: un film ipotizzato da tempo. Stesso destino per Veneto Banca? Non per Zanetti
Martedi 3 Maggio 2016 alle 09:52
Una doccia fredda ma non del tutto inaspettata. Che le cose non potessero andare altrimenti, sulla mancata ammissione alla Borsa della Banca Popolare di Vicenza, è la sensazione più diffusa fra gli osservatori esterni. E, alla fine, non manca certo chi sostiene che sia stato meglio così perché, almeno, il Fondo Atlante è ormai un padrone ma con uno scheletro solido. «Il Fondo svolgerà il proprio compito – sostiene infatti Enrico Zanetti, viceministro all’Economia e alle Finanze – e darà continuità all’impresa bancaria, pur in una situazione resa oggettivamente difficile e non certo aiutata dalle mancate scelte in merito all’azione di responsabilità nei confronti della gestione Zonin».
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BPVi non quotata in Borsa, Arman: un film ipotizzato da tempo. Stesso destino per Veneto Banca? Non per Zanetti
Martedi 3 Maggio 2016 alle 09:43
Una doccia fredda ma non del tutto inaspettata. Che le cose non potessero andare altrimenti, sulla mancata ammissione alla Borsa della Banca Popolare di Vicenza, è la sensazione più diffusa fra gli osservatori esterni. E, alla fine, non manca certo chi sostiene che sia stato meglio così perché, almeno, il Fondo Atlante è ormai un padrone ma con uno scheletro solido. «Il Fondo svolgerà il proprio compito – sostiene infatti Enrico Zanetti, viceministro all’Economia e alle Finanze – e darà continuità all’impresa bancaria, pur in una situazione resa oggettivamente difficile e non certo aiutata dalle mancate scelte in merito all’azione di responsabilità nei confronti della gestione Zonin». Possibili somiglianze con lo scenario che attende Veneto Banca? «Molto poche, i due casi non sono associabili. Anche a Montebelluna ci sono difficoltà ma a Vicenza parliamo di un intervento totalitario del Fondo, cosa che non avverrà per Veneto Banca».
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