Archivio per tag: Base Usa

Categorie: Politica

Rimossa recinzione dal Bacchiglione: video

Domenica 28 Marzo 2010 alle 15:54

No Dal Molin                         

Riceviamo dal Presidio Permanente No Dal Molin e pubblichiamo

Attivisti No Dal Molin rimuovono recinzione abusiva su argine del fiume Bacchiglione

Un breve video che mostra la rimozione della rete abusiva eretta dai militari statunitensi sull'argine del Bacchiglione:

La recinzione abusiva costruita alcune settimane fa dagli statunitensi per impedire ai vicentini di camminare sull'argine del Bacchiglione che costeggia le recinzioni del cantiere del Dal Molin è stata rimossa quest'oggi dagli "operai dell'AltroComune".

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Categorie: Politica

La Base o l'Unesco? Segnali dall'alto

Sabato 27 Marzo 2010 alle 18:45
Alberto Peruffo, Antersass   

 

Riceviamo da Alberto Peruffo (Antersass) e pubblichiamo

 

Lettera UnescoAmici di Upstanding, Frontedellacultura, Hranet.net, e di Vicenza,

questa mail inaspettata per portare alla vostra conoscenza l'importante risultato raggiunto grazie anche all'ultimo passaggio di Gandhi's UpstandingNetPoint, al contributo di voi tutti.
Per chi è da un po' che non entra nel sito dell'opera-azione, entri ora e potrà vedere gli sviluppi della diffusione, lasciando caricare Google Maps e zoomando in Italia ed Europa.
Entrate qui: http://www.upstandingpoint.net/

Questa diffusione,
più le lettere personali arrivate da molti dei partecipanti Upstanding alle sedi Unesco,
più la consegna delle firme dell'Istanza Vicenza Out of Unesco (v. 1° febbraio Parigi),
più la mia corrispondenza con Parigi per la stesura della procedura di Protocollo,
più le ultime foto "spaventose" (in allegato) inviate a Parigi, che hanno fatto diventare i termini di paragone inequivocabilmente visivi;

tutto ciò ha portato alla lettera protocollata ufficialmente dal Capo della Sezione Europa Nord America, massimo dirigente del Patrimonio per la nostra zona, spedita non solo al Ministero dei Beni Culturali (come si nota nei Cc in calce), ma anche a quello degli Esteri.

Una procedura anomala, che parte dall'alto (il Protocollo parte dal basso), in cui la dirigenza, preoccupata, invita i responsabili prossimi a una presa di coscienza e a relativi commenti. Commenti sulla oramai non più procrastinabile questione aut-aut, La Base o l'Unesco?, che emerge dai fascicoli da noi consegnati il 1° di febbraio, frutto della nostra Conferenza del 3 ottobre 2008, "boicottata" (oscurata) sia dai quotidiani locali, Il Giornale di Vicenza (nonostante avessimo come moderatore Cesare Galla), sia dal Comune di Vicenza.

Panorama Vicenza SudI motivi del boicottaggio sono ora comprensibili più che mai.
D'altra parte, avere avuto relatori di altro profilo, tra cui Rettori e Docenti di Università di chiara fama, e aver sollevato questioni ora più che mai intellegibili (ridefinizione delle buffer zones, inconciliabilità tra Patrimonio e Militarizzazione, impatto socio-culturale su di una città che aveva tra le sue qualità primarie la propensione culturale consegnata dalla storia), erano fatti troppo scomodi da considerare per chi non aveva la volontà di sostenerli, ma di insabbiarli.

Invito tutti voi a far girare queste immagini e la lettera protocollata a tutti gli amici e conoscenti.
È giusto che la vergogna di Vicenza sia propagata al mondo intero, si fa per dire, ma neanche tanto dal momento in cui Vicenza passerà alla storia per essere la prima città Patrimonio Unesco privata della sua natura a favore di un futuro che la consegnerà ai posteri come Città Militare (o la Città Cimitero di cui Hüllweck aveva paura, come mi scrisse in una sua lettera intimidatoria, obliquamente privata, per bloccare The Wandering Cemetery).

Panorama generale nordLe immagini allegate sono inequivocabili, tanto da aver fatto impugnare carta e penna la Direzione Unesco il giorno stesso in cui le ho consegnate.

Vicenza ora deve tremare. Le coscienze di chi ha avvallato, taciuto o compensato devono ora prepararsi ad accogliere una macchia indelebile. Non prendetevela con me se Vicenza uscirà dall'Unesco. Metto tra gli indirizzi visibili, anzi, visibilissimi, quello del Sindaco di Vicenza e del nuovo direttore del Giornale di Vicenza. Mandate a loro i vostri reclami. Io sono stato un semplice strumento della legalità, della Convenzione Unesco. Niente di più, a parte la creatività e la costanza delle mie azioni e nonostante le farse capitate in città, come quella in cui sono stato mio malgrado coinvolto, in parte. Mi riferisco all'uso strumentale della Statua di Gandhi che non ho mai visto e di cui tuttavia avevo preconizzato l'immaterialità già nel lancio concettuale dell'opera-azione. «Immaginiamoci il Mahatma Gandhi, non una semplice statua...» dicevo già fin dalla prima riga. Comunque sia, il pensiero di Gandhi si è propagato con successo nonostante l'indebita appropriazione della sua immagine da parte di terzi che non hanno mantenuto la loro parola.

Io, e il mio gruppo di lavoro, consegneremo a breve il Protocollo di uscita dall'Unesco.

Non posso certo io fermare la procedura Unesco o la Base Dal Molin.

Prima di salutarvi e augurarvi buone cose, per gli amici che amano la montagna e il confine, per ridarci un po' di ossigeno dopo tante nefandezze, colgo l'occasione per mettere sotto la vostra attenzione il mio ultimo progetto di rete (figlio della sperimetazione di Usptanding). Iborderline.net http://www.iborderline.net/ - una rivista archivio di esplorazione culturale e geografica che mira a diventare l'archivio più importante di alpinismo esplorativo a livello internazionale grazie al rafforzamento dei canali nazionali dedicati all'esplorazione culturale (in realtà è una riconfigurazione di un lavoro che compie quest'anno 10 anni. Sul web!).

A presto
Alberto Peruffo

PS Altri dettagli, con l'articolo sul Giornale di Vicenza comparso il 23 marzo e la scurrile lettera di replica di Silvano Giometto, e la mia controreplica, si possono leggere qui, nel sito No Dal Molin:
http://www.nodalmolin.it/spip.php?article869  
http://www.nodalmolin.it/spip.php?article871

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Categorie: Politica

Sì a Base Usa, no a preoccupazioni Unesco

Martedi 23 Marzo 2010 alle 23:53
Silvano Giometto   

 

Veduta aerea di Vicenza, Patrimonio dell'UnescoLettera di Silvano Giometto a Mr. Mechtild Rossler (Unesco)

Mr. Mechtild Rossler
Chief of Section
Ufficio centrale Unesco
Parigi

 

Egregio Signore,
su un quotidiano locale di Vicenza è uscito un articolo che la riguardava.
Lei il 19 marzo 2010 ha scritto alla delegazione permanente Unesco in Italia, all'Icomos, al ministero dei Beni culturali, alla commissione nazionale Unesco e all'ufficio Unesco di Venezia per sottolineare il caso Vicenza con la Base USA e «i potenziali rischi su beni di proprietà del patrimonio mondiale».
Mi permetto alcune precisazioni.
Qui a Vicenza ci sono certi personaggi, per lo più perditempo, che vanno in giro a raccontare che sui cieli di Vicenza avremo F-16 a bassa quota e Mig sovietici a scaricare bombe; avremo una Base militare USA come bersaglio strategico con bambini vivi come scudo umano e le falde acquifere prosciugate dalle costruzioni militari.
Ordigni nucleari nascosti negli scantinati e atti terroristici dalla mattina alla sera.
Logo di Patrimonio Mondiale dell'UnescoQuesti individui, fortunatamente una minoranza, sono personaggi che purtroppo basano la loro cultura aeronautica solo su film della seconda guerra mondiale.
Sono convinti che il pilota automatico sia un pupazzo che si gonfia sotto la masturbazione di una hostess e che un passeggero con qualche ora di volo sia in grado di portare a terra un Jumbo in una pista americana.
Fortunatamente si tratta solamente di una scolaresca di poco più di un centinaio di persone in servizio permanente effettivo alle rotatorie di Via Dal Verme zona aeroporto a Vicenza o alle marce o alle fiaccolate in tutti quei posti dove c'è da piantare qualche grana ma che comunque sono arrivate fino a Lei a raccontare le scemenze dei danni della Base USA sulla città Unesco di Vicenza.
Ma è solo trippa per i creduloni.
La verità è che il progetto Dal Molin è fatto da un popolo in possesso di una tecnologia che li ha portati sulla luna con biglietto di ritorno, con codici di progettualità architettonica venti anni avanti le nostre università e con garanzie di sicurezza assolutamente concilianti con il rispetto dei diritti fondamentali della sicurezza e della convivenza.
E lei vuole che una nazione del genere non sia in grado di rispettare le regole del nostro ecosistema urbanistico e ambientale?
Vicenza è fortunata e orgogliosa di avere questa Base che molte altre città d'Italia ci invidiano.
Una soluzione che non rappresenta alcuna stonatura con la nostra città mentre assai stonati risultano gli atteggiamenti di chi passa il suo tempo a caccia di fantasmi e di mostri inesistenti.
Porgo cordiali saluti,

Silvano Giometto
Comitato a favore Base Usa a Vicenza
Via Quattro novembre, 4
36100 Vicenza

 

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Si Dal Molin con Pasinato e Giometto

Sabato 13 Marzo 2010 alle 21:01

Comitato Due Si al Dal Molin                      

 

Silvano GiomettoOggi, sabato 13 marzo, al Canneti di Vicenza il comitato Due "Sì Dal Molin" ha fornito dati ai partecipanti al primo grande incontro a favore della Base americana a Vicenza e a favore dell'aeroporto di Vicenza.

Durante l'incontro i relatori hanno avuto modo di smascherare i responsabili dei disordini che da due anni circolano a Vicenza con armi improprie capaci di provocare danni e ferite gravi e comunicare nel dettaglio le numerose denunce presentate in Procura contro il Sindaco di Vicenza e contro questa amministrazione comunale.

Antonio PasinatoSono inoltre stati forniti alcuni dati sulle attività interattive della Base americana con la città di Vicenza per un totale che supera, e con la Ederle Due supererà, lo stesso bilancio annuale del Comune di Vicenza
Anno 2006
appartamenti in affitto al governo
€ 8.000.000
appartamenti in affitto tra privati
€ 21.000.000
acquisto di beni e servizi vari
€ 125.000.000
aim (acqua luce gas)
€ 4.000.000
telecom
€ 1.000.000
inps
€ 10.000.000
spese sanitarie
€ 20.000.000
spese per retribuzioni
€ 20.000.000
spese per infrastrutture
€ 21.000.000
TOTALE
€ 230.000.000

Con i relatori Silvano Giometto, Moira Furlan e Andrea Valente il dibattito è proseguito con il sen. Antonio Pasinato che ha spiegato i motivi per cui il processo politico ed economico dovrà continuare anche dopo la realizzazione del Dal Molin e dell'aeroporto di Vicenza.
Silvano Giometto

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Pasinato e Giometto, domani al Canneti

Venerdi 12 Marzo 2010 alle 20:26

Silvano Giometto   

 

In un momento in cui per la città e la provincia di Vicenza con la "Ederle Due" si aprono opportunità straordinarie di sviluppo e di confronto sul campo sociale, economico e dei valori ci ritroviamo con una amministrazione comunale che anziché coordinare progetti e proposte utili alle infrastrutture del nostro territorio preferisce dare ascolto allo squallido razzismo di un pugno di perditempo antiamericani abili solo a riciclare polenta di provenienza sessantottina lontani anni luce dal grande patrimonio culturale e di relazione che la città di Vicenza ha sempre avuto con la realtà americana.
Questo sarà il tema di apertura di Giometto nell'incontro che il comitato "Sì Dal Molin" ha organizzato per sabato 13 marzo alle ore 18.30 al Canneti.
A seguire Giometto contesterà quell'informazione che fa credere che la città di Vicenza sia per il "No al Dal Molin" elencando il repertorio di tutte le sciocchezze dette dai "No Dal Molin" sulla Base, sull'inquinamento, sulle falde, su i disegni guerrafondai degli americani ponendo l'indice sulla grande immaturità dei No Dal Molin nell'applicare e sostenere la democrazia con gli assalti alle strade, alle ferrovie, alle prefetture e alle proprietà private.
Seguirà l'intervento dell'on Antonio Pasinato candidato PDL alle elezioni regionali che esprimerà le sue valutazioni e il suo programma per "proporre, sostenere e contribuire a varare i provvedimenti necessari per aggiungere collaborazione con gli americani e per incrementare nuovi servizi presso il Dal Molin anche specialistici e mirati a creare nuove possibilità occupazionali"
Il dibattito finale con il pubblico sarà curato da Valente Andrea e Moira Furlan coordinatori del comitato Due Sì Dal Molin"

 

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Giometto e Pasinato sabato per Base Usa

Martedi 9 Marzo 2010 alle 23:03
Silvano Giometto     

 

Antonio PasinatoE' prevista per sabato 13 marzo all'Auditorium Canneti di Vicenza alle ore 18.30 la prima importante manifestazione a favore della Base americana a Vicenza con incontro e dibattito sui forti motivi storici e complementari che integrano la cultura vicentina con lo stile di vita americano.
Ad introdurre il confronto sarà Silvano Giometto che analizzerà brevemente l'impatto positivo e le attività interattive della Base americana con la nostra città e la necessità strategica e lungimirante di collaborazione futura con chi rappresenta per Vicenza sicurezza e sviluppo.
Seguirà un intervento del candidato del PDL Antonio Pasinato alle elezioni regionali per confermare come Vicenza si debba ritenere città premiata per la presenza della Ederle Due e come porterà in regione, in caso di elezione, il problema dello sviluppo dell'aeroporto civile di Vicenza come attività non commerciale di linea ma di supporto ad attività che operane nel perimetro e nell'indotto delle attività aeronautiche.
Chiuderanno gli interventi gli altri collaboratori del gruppo Due "Sì Dal Molin" Valente Andrea e Furlan Moira con dibattito pubblico sulle conseguenze tragiche di chi in un certo momento ha messo a repentaglio la collaborazione autentica tra la comunità americana e quella vicentina e per dare più forza al patto di alleanza tra la democrazia americana e quella italiana.

Si ricorda che l'utilizzo posti a sedere all'Auditorioum Canneti è limitato da normative di sicurezza.

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Non mimosa ma Per-Vinca: in 40 a Lerino

Lunedi 8 Marzo 2010 alle 17:37
Donne No Dal Molin    

 

Le donne del Presidio Permanente No Dal Molin entrano nell'«Army contracting agency - Regional contracting office» di Lerino

Una quarantina di donne del Presidio Permanente No Dal Molin sono entrate questo pomeriggio, in occasione della festa della donna, negli uffici dell'«Army contracting agency - Regional contracting office» a Lerino, per denunciare la presenza di questo centro progettuale operativo, tassello importante per trasformare Vicenza nella più grande base militare europea.
«Siamo qui, come alla Sovraintendenza di Padova e alla Regione Veneto, per avere risposte -spiegano le donne del Presidio -. Nessuno informa la cittadinanza di cosa si faccia di preciso in questo luogo, perciò noi donne chiediamo trasparenza su quanto sta accadendo nella nostra città. Questo centro è uno degli anelli della catena di disinformazione, menzogne, imposizioni e interessi legati a questo ennesimo insediamento militare nel nostro territorio».
All'avvio del progetto della nuova base Usa al Dal Molin, infatti, questo complesso è stato rinnovato e ampliato con nuovi capannoni. A Lerino lavorano tecnici e ingegneri e in questo luogo è stata commissionata la Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) per la realizzazione della base, Vinca che è stata gravemente disattesa in fase esecutiva dei lavori.
A Vicenza - sede del comando US Africom - il «Regional contracting office» è un ingranaggio della macchina globale di guerra che qui si sta costruendo, spacciata per opera di difesa nazionale: «per difendere gli interessi degli Stati Uniti d'America ovunque essi ritengano che siano minacciati: persuasivi nella pace, decisivi nella guerra, superiori in qualunque forma di conflitto», come si legge sul sito ufficiale USAG.
«Il 31 gennaio 2010, trentasette persone sono entrate nell'area del cantiere al Dal Molin, subendo denunce, ma documentando lo stato dei lavori nel cantiere e quindi offrendo al sindaco di Vicenza, Achille Variati, la possibilità di porre dodici domande circostanziate al commissario Costa. Costa non ha dato alcuna risposta - denunciano le donne del Presidio -. Noi donne ancora una volta gridiamo il nostro ‘No' deciso e fermo alla guerra e alla militarizzazione e devastazione del nostro territorio»

 

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Base Usa: le bugie hanno le gambe corte

Sabato 27 Febbraio 2010 alle 21:35

No Dal Molin  

Base Usa Vicenza, incontro Costa Variati: le bugie hanno le gambe corte

Una delle foto pubblicate sul sito nodalmolin.itPer quale ragione, durante la conferenza stampa congiunta, Paolo Costa e Achille Variati non hanno presentato alcun dato a conferma delle "tranquillizzanti argomentazioni" del commissario governativo? Ci auguriamo che la cittadinanza possa leggere al più presto i verbali dell'incontro per conoscere gli studi tecnici e le prove oggettive che smentirebbero i danni alla falda e la violazione della Vinca.

Le idrovore vietate dalla Valutazione d'Incidenza Ambientale, del resto, sono state fotografate all'interno del Dal Molin: quali sono le prove su cui Costa esclude il loro utilizzo? E perché Costa non ha sventolato davanti agli occhi dei giornalisti i dati dei pozzi piezometrici prescritti per controllare il livello della falda? Senza questi dati, e uno studio su di essi, come si fa ad affermare che non esiste alcun danno alla falda?

Il commissario Costa ha promesso analisi chimiche sull'acqua presente nel cantiere; se le analisi si devono ancora fare, significa che egli non ha alcun riscontro oggettivo per affermare che quella presente è acqua piovana. Ci aspettiamo che la scelta dei punti da cui prelevare le acque sia fatta da una commissione indipendente e non dalla Cmc.

Infine, perchè l'acqua viene scaricata direttamente nel Bacchiglione? Quando è stata data tale autorizzazione dall'assessore provinciale Pellizzari? Come si vede, l'incontro Costa-Variati, invece che fugare dubbi ha creato nuove certezze: sul cantiere Dal Molin si sta tentando di nascondere la verità. Per questo, nelle prossime settimane, organizzeremo un convegno nel quale, a differenza di Costa e Variati, avvalleremo le nostre denunce con dati oggettivi e riscontri concreti.

Il Sindaco Variati cerca improbabili rassicurazioni invece di tutelare la città: la verità è che, dopo l'incontro con Costa, non ha alcun dato concreto in mano

 

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Sul Dal Molin Costa risponde a Variati

Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 20:40

Comune di Vicenza   

 

Al tavolo tecnico sul Dal Molin Costa risponde ai quesiti del sindaco: nessuna interferenza con la falda e niente pozzi artesiani al servizio della base
Conferenza in Prefettura con Costa e Variati (foto VicenzaPiù)Nessuna interferenza tra il cantiere e la falda profonda e neanche un litro d'acqua al servizio della base preso da pozzi artesiani. Sono i principali risultati emersi (vedi nostro servizio) dalla riunione chiesta dal Comune al commissario di governo Paolo Costa con la quale è stato inaugurato il tavolo tecnico periodico sui lavori della nuova base americana. Assieme alla promessa di ulteriori verifiche che escludano definitivamente il coinvolgimento delle acque di falda nei recenti fenomeni di allagamento superficiale del cantiere, e alla possibilità di confronti tecnici ulteriori da effettuarsi anche in sede di cantiere.
All'incontro hanno preso parte, oltre al sindaco Achille Variati e al commissario di governo Paolo Costa, l'assessore comunale all'ambiente Antonio Dalla Pozza con il direttore generale Simone Vetrano e il direttore del dipartimento del territorio Antonio Bortoli, i rappresentanti della VINCA della Regione Veneto, la Soprintendenza ai beni archeologici, l'assessore provinciale alle risorse idriche Paolo Pellizzari, il sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro, il direttore del Centro Idrico di Novoledo Lorenzo Altissimo, i vertici di Acque Vicentine e di Aim.
Conferenza in Prefettura con Costa e Variati (foto VicenzaPiù)"Il tavolo tecnico sul cantiere del Dal Molin ha funzionato - ha commentato il sindaco al termine dell'incontro - Abbiamo avuto dal commissario di governo Paolo Costa e dagli altri interlocutori risposte puntuali sulle questioni che abbiamo avanzato. In particolare, avevo posto domande precise sul tema dell'acqua, cioè del grande bene di questo territorio che abbiamo il dovere di tutelare anche per le generazioni future. Mi è stato assicurato che non c'è alcuna interferenza tra il cantiere e la falda profonda. Mi hanno detto che non ci sono problemi nemmeno per la falda superficiale, ma per essere più tranquilli abbiamo chiesto un'indagine suppletiva che escluda definitivamente la grande preoccupazione di un coinvolgimento delle acque di profondità".
L'onorevole Costa ha precisato che i ristagni d'acqua registrati non dipendevano dalla falda, ma erano dovuti all'acqua piovana non defluita regolarmente a causa della demolizione, insieme alle vecchie strutture, dei sistemi di drenaggio.
Sull'utilizzo futuro dell'acqua il commissario ha rassicurato il sindaco sottolineando che l'insediamento non avrà l'autorizzazione ad utilizzare la falda profonda, non potrà cioè utilizzare pozzi interni, ma dovrà allacciarsi all'acquedotto cittadino, con un prelievo d'acqua che andrà dai 500 ai 700 metri cubi al giorno. Anche le acque reflue saranno tutte convogliate nella rete fognaria cittadina. Quanto ai costi dell'impiantistica e dei consumi relativi ai servizi, il sindaco Variati ha sottolineato che saranno tutti a carico del committente, al quale Aim proporrà un'offerta omnicomprensiva per diventare anche il fornitore dell'energia. Sempre in tema di ambiente, l'onorevole Costa ha annunciato che un inquinamento da idrocarburi causato da una vecchia cisterna in un'area circoscritta del cantiere sarà bonificato sempre a carico della committenza.
Il tavolo tecnico ha quindi affrontato il tema dei ritrovamenti archeologici: "La soprintendenza ci ha assicurato - ha detto Variati - che i lavori di scavo sono stati eseguiti sotto il suo controllo e che il committente si è sottoposto alle più rigide prescrizioni. Come sindaco non posso che prenderne atto e attendere la relativa documentazione".

Il cantiere, per l'onorevole Costa, è diventato di fatto una grande occasione di studio per l'archeologia vicentina: i committenti non erano obbligati a svolgere le indagini, come nel caso delle opere pubbliche italiane, ma visto che hanno acconsentito a farlo ciò costituirà un'opportunità di studio e ricerca da sfruttare.
"Tutte le domande ricevute quest'oggi - ha concluso il sindaco - saranno rese note e trasmesse alla conferenza dei capigruppo consiliari. Ho chiesto al commissario Costa che a questo incontro segua una visita al cantiere da parte dei tecnici, in modo da accertare in loco quanto oggi ci hanno assicurato".
Il tavolo tecnico continuerà a riunirsi mensilmente. Il rapporto trimestrale sullo stato di avanzamento del cantiere che il commissario di governo fornisce alla Regione del Veneto sarà contestualmente messo a disposizione anche di Comune e Provincia.

 

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Categorie: Politica, Interviste

Tavolo positivo tra il Sindaco Achille Variati e il Commissario Paolo Costa sul Dal Molin Usa

Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 14:54
Redazione di VicenzaPiù     

 

Conferenza in Prefettura con Costa e Variati (foto VicenzaPiù)Dopo l'incontro tecnico sulla Base Usa Dal Molin tra i vari interlocutori e tecnici interessati del Comune di Vicenza e del Commissario di Governo sul cantiere del Dal Molin, si è svolta in Prefettura (nella piena tranquillità esterna e in completa assenza di manifestanti), alla presenza del padrone di casa, il prefetto Melchiorre Fallica, e con la partecipazione del sindaco Achille Variati e del commissario di governo Paolo Costa la conferenza stampa congiunta programmata, di cui riferiamo sinteticamente, fatti salvi i convenevoli e i saluti iniziali e rinviando al comunicato ufficiale per i dettagli.

Il Commissario Paolo Costa, premesso che "siamo stati qui per decidere cosa fare non se fare", ha giudicato "positivo il tavolo tecnico che si terrà con frequenza mensile per raccogliere, dati, problemi e suggerimenti. Sulle varie domande che ci siamo reciprocamente fatte abbiamo dato e ricevuto risposte chiare. In dettaglio posso precisare che il consumo dell'acqua , grazie anche all'ottimizzazione studiata con Acque Vicentine, sarà inferiore a quello della Ederle, così come i consumi energetici saranno su questa linea. Nessun uso, a cantiere chiuso, verrà fatto dell'acqua dei pozzi oggi esistenti, che verranno sigillati".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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