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La Base o l'Unesco? Segnali dall'alto

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 27 Marzo 2010 alle 18:45 | 0 commenti

Alberto Peruffo, Antersass   

 

Riceviamo da Alberto Peruffo (Antersass) e pubblichiamo

 

Lettera UnescoAmici di Upstanding, Frontedellacultura, Hranet.net, e di Vicenza,

questa mail inaspettata per portare alla vostra conoscenza l'importante risultato raggiunto grazie anche all'ultimo passaggio di Gandhi's UpstandingNetPoint, al contributo di voi tutti.
Per chi è da un po' che non entra nel sito dell'opera-azione, entri ora e potrà vedere gli sviluppi della diffusione, lasciando caricare Google Maps e zoomando in Italia ed Europa.
Entrate qui: http://www.upstandingpoint.net/

Questa diffusione,
più le lettere personali arrivate da molti dei partecipanti Upstanding alle sedi Unesco,
più la consegna delle firme dell'Istanza Vicenza Out of Unesco (v. 1° febbraio Parigi),
più la mia corrispondenza con Parigi per la stesura della procedura di Protocollo,
più le ultime foto "spaventose" (in allegato) inviate a Parigi, che hanno fatto diventare i termini di paragone inequivocabilmente visivi;

tutto ciò ha portato alla lettera protocollata ufficialmente dal Capo della Sezione Europa Nord America, massimo dirigente del Patrimonio per la nostra zona, spedita non solo al Ministero dei Beni Culturali (come si nota nei Cc in calce), ma anche a quello degli Esteri.

Una procedura anomala, che parte dall'alto (il Protocollo parte dal basso), in cui la dirigenza, preoccupata, invita i responsabili prossimi a una presa di coscienza e a relativi commenti. Commenti sulla oramai non più procrastinabile questione aut-aut, La Base o l'Unesco?, che emerge dai fascicoli da noi consegnati il 1° di febbraio, frutto della nostra Conferenza del 3 ottobre 2008, "boicottata" (oscurata) sia dai quotidiani locali, Il Giornale di Vicenza (nonostante avessimo come moderatore Cesare Galla), sia dal Comune di Vicenza.

Panorama Vicenza SudI motivi del boicottaggio sono ora comprensibili più che mai.
D'altra parte, avere avuto relatori di altro profilo, tra cui Rettori e Docenti di Università di chiara fama, e aver sollevato questioni ora più che mai intellegibili (ridefinizione delle buffer zones, inconciliabilità tra Patrimonio e Militarizzazione, impatto socio-culturale su di una città che aveva tra le sue qualità primarie la propensione culturale consegnata dalla storia), erano fatti troppo scomodi da considerare per chi non aveva la volontà di sostenerli, ma di insabbiarli.

Invito tutti voi a far girare queste immagini e la lettera protocollata a tutti gli amici e conoscenti.
È giusto che la vergogna di Vicenza sia propagata al mondo intero, si fa per dire, ma neanche tanto dal momento in cui Vicenza passerà alla storia per essere la prima città Patrimonio Unesco privata della sua natura a favore di un futuro che la consegnerà ai posteri come Città Militare (o la Città Cimitero di cui Hüllweck aveva paura, come mi scrisse in una sua lettera intimidatoria, obliquamente privata, per bloccare The Wandering Cemetery).

Panorama generale nordLe immagini allegate sono inequivocabili, tanto da aver fatto impugnare carta e penna la Direzione Unesco il giorno stesso in cui le ho consegnate.

Vicenza ora deve tremare. Le coscienze di chi ha avvallato, taciuto o compensato devono ora prepararsi ad accogliere una macchia indelebile. Non prendetevela con me se Vicenza uscirà dall'Unesco. Metto tra gli indirizzi visibili, anzi, visibilissimi, quello del Sindaco di Vicenza e del nuovo direttore del Giornale di Vicenza. Mandate a loro i vostri reclami. Io sono stato un semplice strumento della legalità, della Convenzione Unesco. Niente di più, a parte la creatività e la costanza delle mie azioni e nonostante le farse capitate in città, come quella in cui sono stato mio malgrado coinvolto, in parte. Mi riferisco all'uso strumentale della Statua di Gandhi che non ho mai visto e di cui tuttavia avevo preconizzato l'immaterialità già nel lancio concettuale dell'opera-azione. «Immaginiamoci il Mahatma Gandhi, non una semplice statua...» dicevo già fin dalla prima riga. Comunque sia, il pensiero di Gandhi si è propagato con successo nonostante l'indebita appropriazione della sua immagine da parte di terzi che non hanno mantenuto la loro parola.

Io, e il mio gruppo di lavoro, consegneremo a breve il Protocollo di uscita dall'Unesco.

Non posso certo io fermare la procedura Unesco o la Base Dal Molin.

Prima di salutarvi e augurarvi buone cose, per gli amici che amano la montagna e il confine, per ridarci un po' di ossigeno dopo tante nefandezze, colgo l'occasione per mettere sotto la vostra attenzione il mio ultimo progetto di rete (figlio della sperimetazione di Usptanding). Iborderline.net http://www.iborderline.net/ - una rivista archivio di esplorazione culturale e geografica che mira a diventare l'archivio più importante di alpinismo esplorativo a livello internazionale grazie al rafforzamento dei canali nazionali dedicati all'esplorazione culturale (in realtà è una riconfigurazione di un lavoro che compie quest'anno 10 anni. Sul web!).

A presto
Alberto Peruffo

PS Altri dettagli, con l'articolo sul Giornale di Vicenza comparso il 23 marzo e la scurrile lettera di replica di Silvano Giometto, e la mia controreplica, si possono leggere qui, nel sito No Dal Molin:
http://www.nodalmolin.it/spip.php?article869  
http://www.nodalmolin.it/spip.php?article871

Leggi tutti gli articoli su: No Dal Molin, Alberto Peruffo, AnTeRsAsS, Unesco, Base Usa

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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