Categorie: Banche
Martedi 3 Gennaio 2017 alle 09:18
Banco
Bpm vola al debutto in Borsa. E dà un primo segnale, una volta tanto positivo, al via di un 2017 che, in Veneto, vedrà , per il quarto anno consecutivo, la questione bancaria al centro della scena economica. Tra l’«esperimento» di
Atlante sulla fusione
Popolare di Vicenza-
Veneto Banca, i riflessi del caso
Montepaschi-
Antonveneta e la partita del credito cooperativo, con le conseguenze tutte da verificare sulla stessa Federazione veneta indotte dalla costituzione di due gruppi bancari contrapposti che tagliano trasversalmente il Veneto (18 le Bcc che puntano verso Cassa centrale, 10 quelle dirette verso Iccrea). Ma intanto per lo meno il primo giorno in Borsa per la neonata Banco Bpm parte bene, dopo un aumento di capitale costato all’ex Banco Popolare un miliardo di euro, senza che questo fermasse la caduta del titolo, che ha perso nel 2016 il 75% di valore.
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Categorie: Politica
Domenica 1 Gennaio 2017 alle 12:18
Anni fa il prof.
Umberto Curi dell'Università di Padova pubblicò un piccolo pamphlet a difesa delle posizioni che
Achille Occhetto aveva preso per portare il Partito Comunista in una direzione, diciamo così, più socialdemocratica. Il professore coglieva dall'interno, ne era un militante, le trasformazioni, gli errori, le illusioni, le sconfitte di oltre un quindicennio di politica comunista. Tutto ciò al fine di una nuova formazione che avrebbe sconvolto il panorama politico italiano. Anche a Vicenza abbiamo "
un Achille", certo inferiore a quello "
nazionale", tal
Variati, e merita anche lui che si parli del "
suo scudo" (nella foto
lo scudo di Achille, ndr), soprattutto facendogli presente le troppe chiacchiere e i moltissimi gli errori "progettati" (cfr.
Parco della Pace, nuovo laboratorio politico a Vicenza, per fare solo degli esempi), commessi (progetto
Tav, tra tutte e la
sicurezza con un suo assessore degno solo di dimissioni, ecc...).
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Categorie: Fatti
Sabato 31 Dicembre 2016 alle 20:49
È un modo di dire e, purtroppo, non si realizza spesso o, almeno, mai abbastanza: a ogni 31 dicembre si vorrebbe buttare via tutto il brutto dell'anno e ripartire il 1° gennaio per un nuovo anno con nuove speranze e nuovi sogni per costruire belle realtà . Potremmo sintetizzare il brutto del 2016, per tutti, col crac della
Banca Popolare di Vicenza, da noi "previsto" fin da agosto 2010 nel silenzio e nella complicità locale di quelli che "contano" (cfr. "
Vicenza. La città sbancata"), per noi con la denuncia di tal Gianni Zonin per aver raccontato la sua pessima gestione anche della
Fondazione Roi. Quel crac nell'indiferenza totale e quella denuncia nell'omertà dei media locali fotografano la Vicenza che voi non volete e che noi vogliamo cambiare con voi.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 31 Dicembre 2016 alle 16:26
Andrea Priante su
Il Corriere del Veneto riferisce di quello che potrebbe essere (il condizionale è d'obbligo ma il collega ci convince su quanto scrive) il contraccacco di
Vincenzo Consoli, ex ad e dg di
Veneto Banca agli arresti domiciliari e con 45 milioni di euro di beni sequestrati su richiesta della Procura di Roma mentre chi è a lui simile, per lo meno come... "visibilità ", cioè
Gianni Zonin, il dominus di
Banca Popolare di Vicenza, è "a piede libero" e a beni, ora donati alla prole, intatti. Letto del contrattacco di Consoli a
Banca d'Italia, come racconta Priante, noi ci permettiamo di aggiungere una provocazione. Generalmente, tangentopoli e le tecniche successive di parte della magistratura lo confermano, uno degli obiettivi delle carcerazioni preventive è "agevolare" le confessioni degli indagati.
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Categorie: Politica
Sabato 31 Dicembre 2016 alle 14:41
Il sindaco,
Achille Variati, in un'intervista a
Il Corriere del Veneto a firma di
Gian Maria Collicelli, dopo essersi al solito autocelebrato per la sua «fatica» («
alla sera, a casa, sono sempre molto stanco») che gli comporta il suo ruolo, pagato, ricordiamolo, con alcume migliaia di euro mensili oltre a un ben lauto emolumento da ex consigliere regionale per un totale che supera una decina di migliaia di euro al mese più annessi e connessi, "tocca" vari argomenti, tra cui il crac sulla pelle della gente (concittadini del primo cittadino di Vicenza o vicentini della provincia di cui è presidente) della
Banca Popolare di Vicenza e il caso del dg comunale
Antonio Bortoli, che, si è rifiutato di rispondere alle domande dei pm sull'ecomostro di
Borgo Berga come fa un indagato qualunque e come non dovrebbe fare il massimo dirigente comunale.
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Categorie: Fatti
Sabato 31 Dicembre 2016 alle 11:47
Pubblicato il 30 dicembre alle 18.48, aggiornato il 31 dicembre alle 11.47
Il Giornale di Vicenza più che il Tribunale del lavoro di Vicenza, lo stesso che, applicando le leggi giuslavoristiche e non quelle penali o "puramente" civilistiche, ha dato ragione al direttore generale della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato, sulla correttezza della sua liquidazione da 4,5 milioni di euro, "riabilita" Vincenzo Riboni, primario del Pronto soccorso del San Bortolo di Vicenza, che aveva espresso considerazioni e valutazioni pesantissime sul personale medico e infermieristico coinvolto, secondo Riboni, nella famosa gara degli aghi che, tra l'altro, lo stesso tribunale ufficializza come mai avvenuta. Scrive infatti il GdV, sotto il titolo in prima, "La rivincita del primario", che «Il tribunale del lavoro riabilita Vincenzo Riboni, primario del Pronto soccorso del San Bortolo di Vicenza: mesi fa, dopo la presunta gara degli aghi via chat tra il personale del reparto, Riboni era stato sospeso dalla direzione dell'Ulss 6. Il giudice del lavoro dice che la sanzione disciplinare è illegittima, per altro è già stata scontata ed è cessato l'oggetto del contendere. Il medico non andava sospeso per le dichiarazioni rilasciate sulla vicenda, ha subito un danno d'immagine e il contenuto dei messaggini viene definito "agghiacciante"».
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 31 Dicembre 2016 alle 10:22
A seguito della
chiusura delle indagini per Veneto Banca,
Patrizio Miatello, una volta punto di riferimento dell'associazione dei soci della
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca che fa riferimento a
Don Torta ha inviato una lettera ai soci "traditi" dalle due ex Popolari, che pubblichiamo di seguito, in cui rimarca la diversa strategia ora seguita da lui, tramite l'
Associazione Ezzelino da Onara che si avvale del tributarista padovano
Loris Mazzon (a dx nella foto con Miatello) e dello studio dell'avvocato
Rodolfo Bettiol, e ha definito urgente la sua adozione da parte dei soci delle due banche in specie da quelli di Veneto Banca proprio a seguito dell'accelerazione dell'azione legale nei suoi confronti decisa dalla
Procura di Roma.
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Venerdi 30 Dicembre 2016 alle 21:51
Pubblicato alle 19.08 del 30 dicembre, aggiornato alle 21.51. Il 2016 è stato un anno da dimenticare per le
banche italiane, come alle 19.08 dettaglia l'
Ansa. Gli istituti quotati in Borsa sul Ftse Mib hanno bruciato 43 miliardi di euro di capitalizzazione, con l'indice Ftse Banche Italia sceso del 39%. Unicredit ha 'perso' 14,8 miliardi (-46,8%), Intesa 11 miliardi (-21,4%), Banco Popolare 4,95 miliardi (-75,7%), Ubi Banca 3,4 miliardi (-57,8%), Mps 3,2 miliardi (-87,8%), Bpm 2,46 miliardi (-60,8%), Fineco 1,39 miliardi (-30%), mentre Mediobanca (-12%) e Bper (-27,6) hanno perso circa 930 milioni a testa. Ma, nonostante i proclami di chi ancora ciancia sul fatto che i soci delle due ex Popolari Venete avrebbero perso come se non meno degli azionisti degli altri Istituti quotati, ecco un solo, doppio, dato.
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