Lo scudo di Achille
Domenica 1 Gennaio 2017 alle 12:18 | 0 commenti
Anni fa il prof. Umberto Curi dell'Università di Padova pubblicò un piccolo pamphlet a difesa delle posizioni che Achille Occhetto aveva preso per portare il Partito Comunista in una direzione, diciamo così, più socialdemocratica. Il professore coglieva dall'interno, ne era un militante, le trasformazioni, gli errori, le illusioni, le sconfitte di oltre un quindicennio di politica comunista. Tutto ciò al fine di una nuova formazione che avrebbe sconvolto il panorama politico italiano. Anche a Vicenza abbiamo "un Achille", certo inferiore a quello "nazionale", tal Variati, e merita anche lui che si parli del "suo scudo" (nella foto lo scudo di Achille, ndr), soprattutto facendogli presente le troppe chiacchiere e i moltissimi gli errori "progettati" (cfr. Parco della Pace, nuovo laboratorio politico a Vicenza, per fare solo degli esempi), commessi (progetto Tav, tra tutte e la sicurezza con un suo assessore degno solo di dimissioni, ecc...).
In compenso il "nostro" Achille Variati ha rilasciato centinaia di dichiarazioni e interviste, nelle quali, come d'uso, con parole acconce, ha sempre promesso, in particolare quando fece il tour tra le circoscrizioni, ma mai mantenuto se non piccole promesse fatte a questo o a quello facendo un po' di manutenzione delle strade, ma in Viale san Lazzaro solo al 50%, visto che le buche di una parte erano piccole. La famosa tangenziale nei sogni ancora, la pulizia igienica della Biblioteca Bertoliana, risolta con una imbiancatura, come per i sepolcri, l'AIM "nostro" patrimonio ma proiettata verso chissà quali lidi...
Quelli che hanno fatto perdere la partecipazione alla Società Autostrade, venduta, impoverendo Vicenza, prima che i cittadini fossero impoveriti da una... accorta gestione della Banca Popolare di Vicenza, Torneranno le grandi mostre, ma con Goldin che ci sapeva fare almeno in generale e non la sola l'Amministrazione comunale...? Una sfida, anche culturale, che sarà magari portata avanti come i celebri "balletti civili" dell'Olimpico o le (blasfeme?) rappresentazioni che tanto deve aver approfondito in quasi un anno e mezzo sempre l'Achille vicentino.
Ora si fa forte del contributo statale per la città , il suo ennesimo scudo, quello che gli consentirà di far fare molti progetti di fattibilità , che costano, ma non realizzano nulla. Dichiara l'Achille vicentino: "Mi piacerebbe che si potessero completare le bonifiche, come l'ex Zambon, e avviare cantieri come quello dell'ex Centrale del latte e del Parco della pace. Servirà una regia per coordinare i lavori".
Sì, gli piacerebbe, ma gli è sempre piaciuto parlare di fare questo e quello, ma dopo otto anni che cosa annoveriamo di realizzato? Nemmeno il fiore all'occhiello, quello che gli ha portato tanti voti è in fase realizzativa, resta ancora un'illusione, che è costata finora anche troppo alle tasche dei contribuenti italiani. E visto che siamo in... passeggiata, quale è lo stato dei parchi cittadini? Per il verde... poco, per il fumo, ecc. molto, visto che non è riuscito nemmeno a calmierare la vendita di prodotti ad uso personale mediante tabacco e cartine. In poche settimana ha fatto molto di più il nuovo Questore, al quale vanno le lodi della città , almeno il Dirigente ci prova con chiarezza e speriamo abbia buoni risultati, anche se tra difficoltà .
Infine l'Achille vicentino merita anche l'appellativo di "parcoforo", ossia portatore di parchi, visto che ne parla in continuazione, ma che non li realizza o li custodisce con sicurezza .
Il 2017 porta con sè, come sempre all'inizio, molta speranza, ma per l'amministrazione di Vicenza è quella del vaso di Pandora.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.