Quanto costerà allo Stato italiano il salvataggio delle sue banche? Visto le cifre che ballano su quel che dovrà sborsare per le due popolari del Nord Est, Vicenza e Veneto - 5, 10 miliardi forse di più - il calcolo è quanto mai aleatorio. Basteranno i 20 stanziati a suo tempo sull'abbrivio della soluzione dell'altrimenti irrisolvibile problema del Montepaschi, o ce ne vorranno ancora? Forse la fatidica commissione d'inchiesta, che mercoledì 21 dopo laboriosa e tormentata gestazione ha ottenuto il via libera della Camera, dirà una parola anzi, una cifra, definitiva.
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Il Parlamento ha fatto una legge per riordinare il settore delle Banche di credito cooperativo vendendola come una cosa necessaria per il settore. Il mantra è che ci sono troppe banche in Italia e che quindi bisogna ridurne il numero, aumentandone le dimensioni. Cominciamo dicendo che negli USA le banche di piccole dimensioni (Community bank e Credit unions) sono molto più diffuse che in Italia e non mi pare che il sistema bancario americano soffra particolarmente. Aggiungiamo che è fin troppo semplice dimostrare che nel belpaese ci sono banche piccole che funzionano benissimo e banche grandi che vanno malissimo: tra le altre, Montepaschi, Popolare di Milano, la stessa Unicredit, non è che abbiano fatto faville in questi anni. La realtà è che con questa riforma si voleva accentrare tutto il potere a Roma (tanto per cambiare).
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Mentre martedì 22 marzo scorso Gianni Zonin passeggiava con un borsone verso Corso Palladio (c'è chi dice, maliziosamente, che fosse ancora attivo nella raccolta di deleghe per l'assemblea del 26 in cui, grazie agli astenuti, non è passata la richiesta di azione di responsabilità verso il suo Cda) e dopo che anche Imi del Gruppo Intesa utilizza frasi più "sfumate" sul suo impegno con Veneto Banca a garantire l'aumento di capitale da un miliardo, si accavallano le voci, sempre più nette, di possibili tentativi di disimpegno da parte di Unicredit dalla garanzia per la copertura di 1,5 miliardi dei complessivi 1,763 chiesti agli investori dalla Banca Popolare di Vicenza.
Piazza Affari cade con le banche in un'ennesima seduta da dimenticare per i mercati azionari in questo soffertissimo 2016, registra la peggiore perfomance tra i principali listini con il Ftse Mib arretrato del 3,49%, che porta a -15% il flop della Borsa milanese da inizio anno, e va peggio delle pur affannata Borsa di Francoforte che con il -2,44% perso ieri segna nel complesso -10% rispetto a inizio anno. «Sia il listino italiano che quello tedesco - scrive Vito Lops su Il Sole 24 Ore - sono stati caratterizzati dalla vendita del comparto bancario, ma per motivi diversi».
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La Pedemontana Veneta procede a rilento a causa della «chiusura dei finanziamenti». La notizia, per certi versi clamorosa, la rivela l'Espresso in edicola ieri che a pagina 137 dedica un lungo speciale al Nordest. Il servizio che approfondisce l'argomento Spv è invece pubblicato a pagina 143 ed è firmato da Alessandra Carini.
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Da RenatoEllero.eu - Seconda lettera al premier Mario Monti Caro Presidente Monti,
questa mia è la seconda lettera aperta che Le dedico. Sarà breve breve ed incentrata su di uno specifico argomento. Lei, a Reggio Emilia, ha dichiarato che sono gli evasori che mettono le mani nelle tasche degli italiani. L'affermazione mi trova d'accordo ma gradirei una precisazione pubblica da parte Sua. Banca Intesa, accusata dagli uffici del Suo ministero di una corposissima evasione ha «concordato» un pagamento di ben 270 milioni di euro. Debbo farLe presente che la guida di quell'Istituto Bancario era affidata al dottor Corrado Passera attuale superministro dello sviluppo?
Leggiamo, dopo semplici clic su Google, tante cose sul neo super ministro impegnatissimo nella lotta all'evasione e nell'orrore per gli scudati. Megachip riporta ad esempio una notizia del 25 agosto 2010 che recita così: " Anche per il leader dei poteri marci non tutte le ciambelle riescono col buco - è proprio il "suo" Corriere (delle banche) a rivelare che nel 1999 la famiglia Passera aveva parcheggiato nel paradiso fiscale di Madera (Portogallo) 15 miliardi in lirette, oggi rientrati grazie allo scudo fiscale ... (sulla barca Corrado Passera, Giovanna Salza, Luca di Montezemolo).Continua a leggere
Riceviamo da Italo Francesco Baldo un commento al nostro corsivo Pensionati non andate in chiesa! Ma in piazza contro "Emma" Fornero di Banca Intesa. Lo pubblichiamo volentieri così come gli altri già inseriti. Caro Direttore, mi ricordo che il giornale Avvenire tempo fa aveva ben chiarito questa questione dell'ICI. Bisogna distinguere e non fare confusione. La chiesa cattolica con sede a Roma Città del Vaticano è una realtà di paese straniero, come lo è lo è l'Ordine di Malta.
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Vergogna, chiesa con la c minuscola! Tu (e non è un tu di amore) risparmi 3 miliardi di euro per l'Ici "legalmente evasa" e i pensionati da 4 euro al mese non ricevono l'adeguamento Istat "per i vincoli finanziari imposti dall'Europa!". Vergognati Fornero, quando fai finta di piangere! Tanto se non ti ringraziano i poveri pensionati, più poveri da quando ci sei tu, ti ringrazierà "Emma", come, non a caso, ti ha chiamato Corrado Passera, amministratore delegato di quella Banca Intesa di cui tu sei stata potente vice presidente del Consiglio di Sorveglianza fino alla tua nomina a "boia di fatto" dei pensionati!
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