ROMA, servizio esclusivo dal nostro corrispondente. Con una certa sorpresa Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno occupato di nuovo il centro della scena ieri nella Commissione parlamentare d'inchiesta sui "crac" bancari la quale, a tappe forzate, sta procedendo secondo un fitto calendario di audizioni fino al 22-23 dicembre quando la pausa per le vacanze scriverà la parola fine sulla legislatura e darà lo stop all'iniziativa stessa dei quaranta parlamentari i quali, coordinati dall'ex Udc Pier Ferdinando Casini, si riuniscono praticamente tutti i giorni a palazzo San Macuto.
Continua a leggere
In occasione della conferenza stampa di sabato 2 settembre, il cui il presidente del gruppo dei senatori del Movimento 5 Stelle, Enrico Cappelletti, il consigliere regionale Manuel Brusco e la capogruppo comunale a Vicenza Liliana Zaltron hanno annunciato la presentazione presso la Procura di Vicenza di un esposto sulla mala gestio della Fondazione Roi durante la presidenza di Gianni Zonin, il collega di VVox.it, Marco Milioni, ha chiesto al senatore pentastellato delle reazioni del M5S alla notizia di indagini su Banca d'Italia da parte della procura di Roma su denuncia di Pietro D'Aguì, fondatore e amministratore delegato fino al 2013 di Banca Intermobiliare (Bim), ancora oggi controllata da Veneto Banca in LCA dopo molti tentativi di cessione bloccati anche da Via Nazionale e ora ancora in vendita ma svalutata per centinaia di milioni.
Dopo la rivelazione dell'esposto presentato, tramile il suo legale Michele Gentiloni Silveri, cugino del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dal banchiere Pietro D'Aguì, fondatore e amministratore delegato fino al 2013 di Banca Intermobiliare (Bim), ancora oggi controllata da Veneto Banca in LCA dopo molti tentativi di cessione bloccati per vari motivi nel passato, Giorgio Meletti prosegue oggi su Il Fatto Quotidiano nel suo "racconto" delle indagini in corso, "finalmente!" diremmo e non da soli, da parte della Procura di Roma su Banca d'Italia, guidata dal governatore Ignazio Visco e dal capo della vigilanza Carmelo Barbagallo, storici sponsor di Banca Popolare di Vicenza e Gianni Zonin e mai troppo amici di Veneto Banca di Vincenzo Consoli, lo si legge sempre più spesso e non solo qui da noi, con gli effetti che conosciamo.
Continua a leggere
VicenzaPiu.com, dopo i fari puntati sui vertici locali della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin in primis, che in troppi avevano coperto, da tempo sta ponendo la sua attenzione anche sulle trame per far convergere su Vicenza anche Veneto Banca e siamo arrivati al punto di scrivere, tra i tanti, un articolo "Io sto con Vincenzo Consoli, purchè si scrolli di dosso la cacca dei piccioni viaggiatori" che ci è valso l'apertura di un "misterioso" fascicolo presso la Procura di Treviso. In quell'articolo focalizzavamo i dubbi, poi più volti espressi e motivati anche nelle puntate ancora in pubblicazione del "memoriale" di Silvano Trucco su Bene Banca, sulle azioni che Banca d'Italia potrebbe aver commesso per spingere la Popolare di Montebelluna tra le braccia avvinghianti di quella vicentina con gli effetti che sono davanti agli occhi di tutti.
Entra nel vivo la vendita delle attività finite in liquidazione. Martedì le offerte vincolanti per la Banca Intermobiliare per la quale si sono presentati per ora in quattro. I sindacati: garantire i posti di lavoro Il processo di dismissioni delle attività finite in liquidazione delle due banche venete entra nel vivo. A cominciare da uno dei pacchetti più pregiati, la quota del 71% di Banca Intermobiliare (Bim apparteneva a Veneto Banca): la data room si è appena conclusa, entro martedì arriveranno le offerte vincolanti. Secondo le attese, quattro soggetti si presenteranno all'appuntamento: Jc Flowers, Barents Re, Attestor e Warburg Pincus. Poi si tratterà di vagliare la qualità delle offerte - in pole position dovrebbero esserci Attestor e Warburg - e subito dopo si passerà alle trattative in esclusiva; l'obiettivo è di chiudere in tempi rapidi, magari anche entro la metà del mese (autorizzazioni delle autorità di vigilanza permettendo).
Continua a leggere
Si acuiscono le tensioni fra l’ex top manager di Veneto BancaVincenzo Consoli e l’ex amministratore delegato del gruppo Banca intermobiliare (Bim, controllata da Veneto Banca), Pietro D’Aguì, entrambi indagati dalla Procura di Roma nell’inchiesta che lo scorso anno aveva portato all’arresto dello stesso Consoli. D’Aguì ha infatti trasmesso ieri alla magistratura della Capitale una denuncia «a carico di Veneto Banca, di Vincenzo Consoli e altri, per i reati di estorsione e truffa aggravata. La denuncia – si legge in una nota - fa riferimento alle vicende che hanno visto Veneto Banca acquisire il controllo del Gruppo Bim».
Continua a leggere
«Da pochi giorni abbiamo inviato alla Bce il business plan a supporto del progetto di fusione tra i due istituti: ora aspettiamo il confronto con la vigilanza bancaria europea, da cui emergerà il definitivo fabbisogno di capitale necessario al rilancio delle due banche». Fabrizio Viola, ad della Popolare di Vicenza, aggiunge che «a quel punto valuteremo se sarà necessario l’intervento precauzionale dello Stato nel capitale di Popolare Vicenza e Veneto Banca. Ovviamente il mio auspicio è che la banca resti privata e che Atlante mantenga la posizione di azionista di maggioranza».Continua a leggere
Popolare di Vicenza e Veneto Banca? «Sono assolutamente laico. Ma per una fusione serve un lavoro preparatorio di due anni». Beniamino Anselmi, presidente di Veneto Banca, dice la sua al volo. Il tema resta la fusione rilanciata dal presidente della Regione, Luca Zaia, dopo un incontro con il presidente di Bpvi, Gianni Mion. Che ha prefigurato, per la creazione di una banca territoriale che parta dalla fusione delle due ex popolari, un intervento nell’aumento di capitale che potrebbe aprirsi nel 2017, dopo che i due piani industriali avranno definito la via per rimettere i conti in equilibrio, traducendo in numeri obiettivi di business, esuberi ed esigenze di capitale dopo la vendita delle sofferenze.
Continua a leggere
Finanziamenti di Veneto Banca come «contropartita» e, sullo sfondo, l'operazione che portò Banca Intermobiliare nell'alveo di Veneto Banca. Eccolo, il famoso «piacerino» che, secondo la procura di Roma, avrebbe permesso a Vincenzo Consoli di parcheggiare qualcosa come 15 milioni di euro in bond, attraverso una cessione fasulla. Ma l’ex Ad dell’istituto di Montebelluna, l’operazione è un ricordo quantomeno confuso. L’ha spiegato lui stesso ai magistrati che lo hanno interrogato il 29 settembre dello scorso anno. Il pm Francesca Loy lo incalza sui finanziamenti-fotocopia concessi a Pietro d’Aguì e a un altro socio di Bim, Gianclaudio Giovannone. «Il piacerino le dice niente?», chiede il magistrato.
Continua a leggere
Il Gruppo Veneto Banca S.c.p.A. ha comunicato congiuntamente con Banca Intermobiliare S.p.A. che è arrivata l'autorizzazione di Banca d’Italia all’acquisizione da parte di Capital Shuttle della partecipazione di controllo in Banca IPIBI Financial Advisory S.p.A. Veneto Banca inoltre fa sapere che è stata depositata presso Banca d’Italia l’istanza di autorizzazione all’acquisizione di una partecipazione di controllo in Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A.
Continua a leggere