BPVi e Veneto Banca in LCA, la Repubblica: cessioni al via, 150 milioni da Bim e poi...
Domenica 27 Agosto 2017 alle 17:50 | 0 commenti
Entra nel vivo la vendita delle attività finite in liquidazione. Martedì le offerte vincolanti per la Banca Intermobiliare per la quale si sono presentati per ora in quattro. I sindacati: garantire i posti di lavoro
Il processo di dismissioni delle attività finite in liquidazione delle due banche venete entra nel vivo. A cominciare da uno dei pacchetti più pregiati, la quota del 71% di Banca Intermobiliare (Bim apparteneva a Veneto Banca): la data room si è appena conclusa, entro martedì arriveranno le offerte vincolanti. Secondo le attese, quattro soggetti si presenteranno all'appuntamento: Jc Flowers, Barents Re, Attestor e Warburg Pincus. Poi si tratterà di vagliare la qualità delle offerte - in pole position dovrebbero esserci Attestor e Warburg - e subito dopo si passerà alle trattative in esclusiva; l'obiettivo è di chiudere in tempi rapidi, magari anche entro la metà del mese (autorizzazioni delle autorità di vigilanza permettendo).
La cifra si baserebbe su un valore d'impresa, secondo i rumors, compreso tra 100 e 150 milioni. Il piano triennale del management Bim prevede di posizionare la banca nel mercato italiano del private banking di fascia alta,(nel primo semestre 2017 la raccolta indiretta da clientela era di 7,6 miliardi).
Ma il dossier non è l'unico sul tavolo dei commissari liquidatori delle due banche venete. In attesa che si chiarisca il quadro su Arca, la prossima tappa dovrebbe essere la cessione di leasing e factoring: entro la metà di settembre si dovrebbe capire qualcosa di più (advisor Equita). Intanto sono slittati i termini per insinuarsi nel passivo della liquidazione (in teoria scadevano ieri, saranno prorogati almeno di un altro mese); Cattolica, che ha esercitato la put nei confronti del contratto di bancassicurazione, ha già avanzato la sua richiesta (circa 200 milioni).
A sua volta il pacchetto di Cattolica (9%) in mano all'ex Banca Popolare di Vicenza sarà oggetto di cessione da parte della liquidazione: è probabile che la forma scelta sarà quella dell'Abb (Accelerated bookbuilding) dando mandato ad una banca d'affari di trovare acquirenti sul mercato. Il dossier è allo studio, da settembre in poi ci si comincerà a ragionare. Poi ci saranno da cedere alcune controllate pugliesi di Banca Apulia (che invece ha seguito Intesa insieme agli altri rami d'azienda delle due venete) e la società immobiliare che faceva capo alla Popolare di Vicenza. Di sicuro interesse anche Farbanca, la banca dei farmacisti che ha appena chiuso il primo semestre con il miglior utile di sempre (3,1 milioni). Si è parlato di un possibile coinvolgimento di Banca Ifis ma l'ad del gruppo, Giovanni Bossi, non ha voluto commentare l'indiscrezione.
Su un punto però i sindacati hanno già messo le mani avanti, anche con il governo: insieme alle cessioni vanno garantiti i posti di lavoro.
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