La miccia sui fanghi
Domenica 6 Maggio 2012 alle 11:53Da VicenzaPiù n. 233
A dispetto delle dichiarazioni ufficiali la partita sull'impianto per lo smaltimento dei reflui conciari si complica. Arzignano e Chiampo spingono per il gassificatore caro agli imprenditori, ma i comuni contermini, a partire da Montecchio, senza dati certi chiedono certezze per la salute e rifiutano le pressioni che giungono da un pezzo della politica e da settori del mondo aziendale.
Continua a leggereLa torcia tra Ato e Acque del Chiampo: e i No Centrale protestano
Giovedi 22 Dicembre 2011 alle 21:56Associazione No alla Centrale alla Provincia: si valuti l'impatto del Cis prima di procedere
Lunedi 16 Maggio 2011 alle 23:04Emanuele Vezzaro, Associazione No alla Centrale - Egr. consiglieri provinciali della Provincia di Vicenza, come ampiamente noto, il 19 maggio si terrà la seduta del Consiglio provinciale sul tema del C.I.S., dopo che martedì 10 maggio è stato approvato a maggioranza il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, con un sub emendamento del Presidente Schneck che ha permesso di far rientrare le divisioni interne alla maggioranza Lega e PDL proprio sulla possibilità di realizzare, nell'area CIS in parte di proprietà del senatore leghista Filippi, un nuovo mega centro commerciale. Continua a leggere
Fanghi in Valchiampo, la politica rimane coperta
Mercoledi 13 Aprile 2011 alle 16:26Da VicenzaPiù n.211
L'impianto per il trattamento dei fanghi conciari rimane all'ordine del giorno ma in vista delle provinciali i partiti non si espongono. Prudenza, prudenza e ancora prudenza in attesa che gli enti preposti tirino fuori dati comparabili ed analizzabili. È questo il solco lungo il quale l'associazione "No Alla Centrale" si muoverà durante i prossimi mesi. Al centro della discussione c'è il grande impianto per il trattamento dei fanghi conciari che gli imprenditori del ramo pelle chiedono a gran voce agli enti pubblici.
Continua a leggereFanghi, un futuro tra scetticismo e speranze
Giovedi 31 Marzo 2011 alle 22:11«Le recenti indagini hanno accertato un'evasione fiscale nel mondo della concia pari a 300 milioni di euro. Ben cinque volte la cifra messa in campo dagli enti pubblici per mettere in sicurezza, almeno come progetto, il ciclo dei rifiuti della pelle. A questo punto sarebbe bene che un eventuale impianto sia a carico dei soli privati». Ha usato queste parole Emanuele Vezzaro presidente della "associazione no alla centrale".
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