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Associazione No alla Centrale alla Provincia: si valuti l'impatto del Cis prima di procedere

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 16 Maggio 2011 alle 23:04 | 0 commenti

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Lettera aperta ai consiglieri provinciali di Vicenza sul tema del Cis (Centro Intermodale Servizi) di Montebello Vicentino
Emanuele Vezzaro, Associazione No alla Centrale  -  Egr. consiglieri provinciali della Provincia di Vicenza, come ampiamente noto, il 19 maggio si terrà la seduta del Consiglio provinciale sul tema del C.I.S., dopo che martedì 10 maggio è stato approvato a maggioranza il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, con un sub emendamento del Presidente Schneck che ha permesso di far rientrare le divisioni interne alla maggioranza Lega e PDL proprio sulla possibilità di realizzare, nell'area CIS in parte di proprietà del senatore leghista Filippi, un nuovo mega centro commerciale.

Al di là delle discussioni interne di Palazzo è evidente, anche dai continui articoli di stampa, che si sia giocata e si stia ancora giocando una partita tutta legata ad interessi economici privati di pochi sulle spalle dei molti cittadini dell'Ovest Vicentino che, ancora una volta si vedono sottrarre e cementificare un pezzo significativo di terreno agricolo (su cui per altro sono emersi ora anche importanti reperti archeologici) il tutto per operazioni la cui utilità pubblica è molto dubbia, per non dire altro.
Come Associazione NO ALLA CENTRALE Ovest vicentino, riteniamo utile rendervi noto un breve stralcio delle osservazioni al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, presentate a Luglio 2009, nella parte riguardante il tema del C.I.S.
Ovviamente non mancheremo di proseguire il nostro impegno di approfondimento e informazione dei cittadini su questo tema e, più in generale, sugli altri temi riguardanti le infrastrutture e le criticità ambientali, economiche e sociali del territorio dell'Ovest vicentino.
Di seguito uno stralcio delle osservazioni al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento:
... omissis
Area del Centro Intermodale Servizi - CIS 1
Come previsto dal progetto iniziale, il Centro Intermodale Servizi CIS, un'area logistico ‐ industriale complessiva di circa 500 mila mq, dovrebbe sorgere sul territorio agricolo esistente nel comune di Montebello Vicentino al confine con il comune di Montecchio Maggiore in prossimità di un agglomerato urbano di circa 10.000 abitanti.
Una parte dell'area pari a 270 mq era stata a suo tempo acquisita da parte della società CIS SpA, appositamente costituita, mentre i restanti 225 mila mq risultano ancora di proprietà della società AF99 dell'imprenditore e senatore Filippi.
A maggio 2009, a seguito della trattativa privata, è stata raggiunta l'intesa per l'acquisizione, da parte della società bresciana ARCO, dell'area di 270 mq di proprietà della società CIS SpA, acquisizione che sembra si debba perfezionare a inizio luglio 2009.
Il tutto dopo la scadenza del bando pubblico (primavera 2009), senza nessuna offerta, la successiva modifica alla destinazione d'uso dell'area prevista nel PATI Montebello - Zermeghedo - Montorso ‐ Gambellara, con inserimento di area commerciale pari ad 80.000 mq e, appunto il successivo avvio della trattativa priva con la suddetta società ARCO.
E' evidente che un'ulteriore cementificazione di un'area di terreno agricolo di tali dimensioni, ancorché da evitare per quanto possibile privilegiando il riutilizzo di aree dimesse, anche a fronte dei dati sopra esposti sul consumo di suolo in provincia di Vicenza e per le valutazioni richiamate anche nella stessa Relazione Ambientale al PTRC (pg. 12 - Tema 1: uso del suolo), dovrebbe comunque essere attuata solo in presenza di un progetto credibile di effettiva utilità pubblica ed invece le recenti modifiche alla destinazione d'uso e l'accordo con la società che ha recentemente raggiunto l'intesa per l'acquisto l'area, prevedono un'area destinata alla logistica con un mini CIS pari a circa 9.000 mq, mentre il resto può essere occupato da aree commerciali e direzionali.
La stessa ASCOM di Vicenza, in alcuni articoli apparsi sulla stampa locale in riferimento all'area CIS, sottolinea come: "le nuove norme urbanistiche fanno venir meno all'iniziativa, la connotazione di interesse pubblico con evidenti disparità di trattamento e perequazione tra gli ex proprietari indotti a suo tempo a cedere i terreni a CIS SpA, appunto per la realizzazione di un intervento di interesse pubblico, e quelli invece che si vedrebbero oggi premiati dalla nuova previsione urbanistica. Il vantaggio economico generato da tale trasformazione risulta certamente rilevante".
Sempre l'ASCOM di Vicenza evidenzia inoltre: "Nello strumento urbanistico adottato si prevede un nuovo polo commerciale con una superficie di 80.000 mq che non trova riscontro nella programmazione regionale di settore, la legge 15/2004, che indicava per quest'area uno sviluppo di poco superiore agli 8.200 mq. 2
Lo stesso Piano adottato dalla Provincia nel corridoio multimediale Montebello‐Vicenza non prevede l'insediamento di grandi strutture di vendita in quanto si richiede, per questa zona, il miglioramento e lo sviluppo della rete distributiva esistente. Nel documento provinciale si ritiene infatti più importante recuperare e riqualificare le aree dismesse, favorire l'apertura e la competitività degli esercizi di vicinato nei centri storici, rammodernare la rete commerciale esistente ed evitare l'insediamento di grandi strutture di vendita che andrebbero ad appesantire il carico sulla infrastruttura viaria esistente".
E' evidente infatti che tale polo commerciale, oltre alla parte logistica o comunque interessata ad altri eventuali insediamenti, risulterà come un attrattore di ulteriore traffico veicolare congestionando una zona già critica e penalizzando altresì le possibilità di sviluppo endogeno, considerando l'impatto sul tessuto socio‐economico dell'area.
Per quanto sopra pertanto riteniamo necessario una valutazione sull'effettiva necessità e utilità di ulteriori insediamenti nell'area indicata e comunque una valutazione complessiva del loro impatto prima di procedere a qualsiasi realizzazione...


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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