BPVi e Veneto Banca, Guzzetti chiede chi autorizzò prospetti falsi. Ma non fu Consob di Vegas? E chi li elaborò e/firmò non sono stati Iorio & c. poco dopo Zonin con Carrus & c. molto dopo Consoli? Sistema e/o massoneria?
Giovedi 11 Maggio 2017 alle 23:45 
				
			
			
			Pubblicato alle 16.13,m aggiornato alle 22.05. Nelle banche venete il "fondo Atlante ha trovato una situazione di gran lunga peggiore a quello che era stato scritto nei prospetti. Forse un giorno bisognera' andare a chiedere chi ha autorizzato quei prospetti, che erano prospetti falsi". Lo ha detto, ai giornalisti a margine di una iniziativa organizzata dalla fondazione Cariplo a Milano, il presidente di Acri (l'associazione nazionale delle Fondazioni di origine bancaria), Giuseppe Guzzetti, che di fatto "inventò" il fondo per salvare Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca i cui conti furono evidentemente (anche prudentemente?) presi per buoni da Alessandro Penati, il professore dominus di Quaestio.
Continua a leggereQuaestio, Massimo Tosato acquista il 10% e viene dominato amministratore delegato
Venerdi 21 Aprile 2017 alle 16:21 Massimo Tosato entra nel gruppo Quaestio acquistando il 10% di Quaestio Holding ed assumendone la carica di Amministratore Delegato. E' stato inoltre nominato Amministratore Delegato di Quaestio Capital Management SGR, affiancando alla guida della società il Presidente Alessandro Penati e l'altro Amministratore Delegato Paolo Petrignani. Alessandro Penati, fondatore del gruppo nel 2009, è stato nominato Presidente di Quaestio Holding. Massimo Tosato ha finalizzato l'acquisizione della partecipazione in Quaestio Holding (la società holding di partecipazioni che detiene il 100% di Quaestio Capital Management SGR) dalla Fondazione Cariplo, anchor investor della società.			
			Continua a leggere
				
			
			
			Massimo Tosato entra nel gruppo Quaestio acquistando il 10% di Quaestio Holding ed assumendone la carica di Amministratore Delegato. E' stato inoltre nominato Amministratore Delegato di Quaestio Capital Management SGR, affiancando alla guida della società il Presidente Alessandro Penati e l'altro Amministratore Delegato Paolo Petrignani. Alessandro Penati, fondatore del gruppo nel 2009, è stato nominato Presidente di Quaestio Holding. Massimo Tosato ha finalizzato l'acquisizione della partecipazione in Quaestio Holding (la società holding di partecipazioni che detiene il 100% di Quaestio Capital Management SGR) dalla Fondazione Cariplo, anchor investor della società.			
			Continua a leggere
			I "Fenomeni", parte II: Cristiano Carrus e Francesco Iorio. BPVi e Veneto Banca non lessero i giornali su UBI e Banco Popolare
Domenica 9 Aprile 2017 alle 22:11 Sono noti a tutti e ieri li abbiamo ricordati i meriti del "Fenomeno" n. 1, quel Francesco Iorio, che era arrivato il 1° giugno 2015 con Gianni Zonin ancora regnante alla Banca Popolare di Vicenza e che se ne andava il 4 dicembre 2016 lasciando il cugino acquisito Pasquale Luiso ad allenare la Primavera del Vicenza Calcio e i dvd dell'Horror Story scoperta da Alessandro Penati. Il fondatore di Atlante prima lo aveva confermato Ad, puntando 1.5 miliardi delle banche e della CDP che ne avevano sottoscritto le quote su un futuro roseo della BPVI e promettendo agli investitori il 6% di rendimento, e, poi, gli consegnava un'altra valigetta di soldi come buonuscita, dopo quelli ricevuti da Zonin come buona entrata purché a Vicenza lasciasse fare a chi se ne intende, Fabrizio Viola.			
			Continua a leggere
				
			
			
			Sono noti a tutti e ieri li abbiamo ricordati i meriti del "Fenomeno" n. 1, quel Francesco Iorio, che era arrivato il 1° giugno 2015 con Gianni Zonin ancora regnante alla Banca Popolare di Vicenza e che se ne andava il 4 dicembre 2016 lasciando il cugino acquisito Pasquale Luiso ad allenare la Primavera del Vicenza Calcio e i dvd dell'Horror Story scoperta da Alessandro Penati. Il fondatore di Atlante prima lo aveva confermato Ad, puntando 1.5 miliardi delle banche e della CDP che ne avevano sottoscritto le quote su un futuro roseo della BPVI e promettendo agli investitori il 6% di rendimento, e, poi, gli consegnava un'altra valigetta di soldi come buonuscita, dopo quelli ricevuti da Zonin come buona entrata purché a Vicenza lasciasse fare a chi se ne intende, Fabrizio Viola.			
			Continua a leggere
			Parliamo di fenomeni, parte I: Francesco Iorio e Cristiano Carrus. Con loro sono risorte BPVi e Veneto Banca, vero Alessandro Penati?
Sabato 8 Aprile 2017 alle 23:14 
				
			
			
			Il dr. (laureato in Giurisprudenza) Francesco Iorio si presenta alla Banca Popolare Vicenza al 1° di giugno del 2015, ben accolto da Gianni Zonin e raggiunto in città a luglio 2016 da Pasquale Luiso che viene ingaggiato dallo sponsorizzato, economicamente mal ridotto e ampiamente finanziato Vicenza Calcio per guidare la panchina della squadra Primavera. Luiso, scrive il 27 giugno 2016 Stefano Righi sul CorSera, non è solo "l'indimenticato «Toro di Sora» (città in cui Iorio è nato, ndr) che da giocatore trascinò Vicenza alla semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea" ma è anche marito di "una cugina di Iorio". Ma Iorio lascia il cugino acquisito e saluta Vicenza il 4 dicembre 2016 "convinto" a farlo da Alessandro Penati con una valigia carica di euro: 548 giorni di "intenso" lavoro alla modica cifra di circa 10 mila euro lordi al giorno (calcoli pubblicati dal "Corriere della sera" del 6 dicembre 2016). Semplicemente un "Fenomeno".
Continua a leggereIl piano "banca Veneta": 4.000 uscite da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La Repubblica: scure sui costi sulla futura Banca del Triveneto o delle Venezie
Sabato 8 Aprile 2017 alle 11:52 Da Pop Vicenza  e Veneto nascerà un gruppo con meno filiali e personale Tra Tesoro e  Antitrust Ue trattativa "spero non oltre giugno", dice l'ad Viola
				
			
			
			Da Pop Vicenza  e Veneto nascerà un gruppo con meno filiali e personale Tra Tesoro e  Antitrust Ue trattativa "spero non oltre giugno", dice l'ad ViolaInizia un bimestre di grandi negoziazioni tra il Tesoro - azionista prospettico delle ex popolari venete (Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca) con almeno due terzi delle quote - e l'antitrust europeo (Margrethe Vestager, commissaria alla concorrenza, ndr), che deve garantire che il piano di ristrutturazione rispetti le norme sugli aiuti di Stato. Ma quel piano, basato sulla fusione dei due istituti "cugini", è da febbraio nero su bianco, e autorizzato per la sua parte dalla Bce vigilante (Danièle Nouy, ndr). La filosofia del rilancio per la banca, che avrà un nuovo nome (è top secret ma i creativi ci lavorano - Banca del Triveneto o Banca delle Venezie tra i più gettonati ma non si esclude un nome meno "geo-politicizzato", ndr-) e sede a Vicenza, sarà digitalizzare i servizi al largo pubblico e tenere un numero ridotto di filiali per i clienti migliori e il credito alle Pmi. Continua a leggere
Fabrizio Viola, l'uomo che dovrebbe salvare le banche
Martedi 4 Aprile 2017 alle 11:12 Fabrizio Viola, l'uomo che risolve, o dovrebbe risolvere, i problemi delle banche. I funzionari della Bce, a Francoforte, l'hanno visto arrivare per discutere del salvataggio delle due ex Popolari del Veneto ma subito hanno notato che non era un volto nuovo. Infatti Viola lavorava per il Monte dei Paschi di Siena, ma dopo dodici settimane è stato destituito dalla carica di amministratore delegato ed è stato messo a sedere sulla poltrona delle ex Popolari venete, che da anni ha visto la gestione di Gianni Zonin-Samuele Sorato per la Banca Popolare di Vicenza e quella di Vincenzo Consoli-Flavio Trica per Veneto Banca. Quindi il compito di Viola era quello di fondere i due istituti di credito in tempi rapidi. Viola a Vicenza aveva messo piede alla fine del secolo scorso per coprire il ruolo di direttore generale.			
			Continua a leggere
				
			
			
			Fabrizio Viola, l'uomo che risolve, o dovrebbe risolvere, i problemi delle banche. I funzionari della Bce, a Francoforte, l'hanno visto arrivare per discutere del salvataggio delle due ex Popolari del Veneto ma subito hanno notato che non era un volto nuovo. Infatti Viola lavorava per il Monte dei Paschi di Siena, ma dopo dodici settimane è stato destituito dalla carica di amministratore delegato ed è stato messo a sedere sulla poltrona delle ex Popolari venete, che da anni ha visto la gestione di Gianni Zonin-Samuele Sorato per la Banca Popolare di Vicenza e quella di Vincenzo Consoli-Flavio Trica per Veneto Banca. Quindi il compito di Viola era quello di fondere i due istituti di credito in tempi rapidi. Viola a Vicenza aveva messo piede alla fine del secolo scorso per coprire il ruolo di direttore generale.			
			Continua a leggere
			La vigilanza europea ha incontrato oggi Viola per BPVi e Veneto Banca, c'era anche Carrus. A breve ufficializzate perdite di Montebelluna
Giovedi 30 Marzo 2017 alle 22:19 Dopo la maxi perdita da 1,9 miliardi di euro riportata nell'esercizio 2016 dalla Banca Popolare di Vicenza e le scure previsioni per il 2017 si è ancora in attesa di conoscere quella di Veneto Banca, di certo superiore al miliardo, visto che fonti interne al sistema bancario da tempo parlano di un rosso complessivo di almeno tre miliardi per le due banche venete, ultimi petali superstiti ma rinsecchiti di una margherita che comprendeva realtà, tutte sacrificate su altari foresti, come le "ecclesiastiche" Banca Cattolica del Veneto, prima, e Banca Antoniana, poi, che aveva già assorbito la "laica" Popolare Veneta. Il bilancio di Montebelluna è ancora ignoto perchè, ce lo assicura l'Istituto da noi interpellato, "mentre, la Popolare vicentina aveva statutariamente l'obbligo di approvare il progetto di bilancio entro il 31 marzo, questo vincolo non esiste per Veneto Banca", che dovrà rispettare semplicemente gli obblighi di legge per cui "entro una o due settimane" gli adempimenti civilistici verranno adempiuti.			
			Continua a leggere
				
			
			
			Dopo la maxi perdita da 1,9 miliardi di euro riportata nell'esercizio 2016 dalla Banca Popolare di Vicenza e le scure previsioni per il 2017 si è ancora in attesa di conoscere quella di Veneto Banca, di certo superiore al miliardo, visto che fonti interne al sistema bancario da tempo parlano di un rosso complessivo di almeno tre miliardi per le due banche venete, ultimi petali superstiti ma rinsecchiti di una margherita che comprendeva realtà, tutte sacrificate su altari foresti, come le "ecclesiastiche" Banca Cattolica del Veneto, prima, e Banca Antoniana, poi, che aveva già assorbito la "laica" Popolare Veneta. Il bilancio di Montebelluna è ancora ignoto perchè, ce lo assicura l'Istituto da noi interpellato, "mentre, la Popolare vicentina aveva statutariamente l'obbligo di approvare il progetto di bilancio entro il 31 marzo, questo vincolo non esiste per Veneto Banca", che dovrà rispettare semplicemente gli obblighi di legge per cui "entro una o due settimane" gli adempimenti civilistici verranno adempiuti.			
			Continua a leggere
			Cristiano Carrus porta nelle fauci della sdentata BPVi i resti di Veneto Banca: BankItalia dixit. Intanto l'Europa prepara il test "nucleare" del bail-in in Veneto
Martedi 28 Marzo 2017 alle 00:43 
				
			
			
			Leggiamo e rileggiamo da cronisti, anche se sarebbe pericoloso, ci dicono, le vecchie e le ultime vicende delle due ex Popolari Venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, dimenticandoci per un attimo dei loro 206.000 soci, tanto nel passato se ne sono dimenticati in tanti, chi più chi meno, dai gestori ai regolatori fino ai controllori delle due banche. In un passato che oggi sembra lontanissimo, da inizio 2013, gli archivi dei giornali e un po' di auto-immodesta-memoria del nostro, ci ricordano come Banca d'Italia con ogni mezzo proprio e con molti "supporti" esterni (a BankItalia ma non al "sistema" di potere che esprime o che la esprime) spingesse non verso una fusione bilanciata tra i due istituti veneti ma verso la banca unica a trazione Gianni Zonin.
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca: diamo a Iorio quel che è di Iorio e a Carrus quel che è di Carrus. E Qualcuno "indaghi" su loro e sui "Poteri". Se può...
Domenica 26 Marzo 2017 alle 11:32 Mentre potrebbe avere effetti dirompenti la sentenza di ieri del giudice di Verona Massimo Vaccari che ha condannato la Banca Popolare di Vicenza a rimborsare con gli interessi (in totale 60.000 euro a fronte dei circa 40.000 spesi) una signora che aveva acquistato 660 azioni nel 2010 (si segnalano già casi di mani mangiate da parte di quelli che hanno aderito alla Offerta Pubblica di Transazione (Opt) pur essendo nelle condizioni della socia da "ristorare", salvo ricorsi vincenti, al 100% più annessi e  connessi) approfittiamo della questione per fare una semplice domanda. Le gestioni sotto accusa delle due ex Popolari venete, quelle a guida Gianni Zonin per la BPVi e Vincenzo Consoli per Veneto Banca ,  avevano "segnato" i massimi di "auto" quotazone, sia pure nel rispetto delle vecchie regole e... consuetudini, di 62,50 euro per la banca vicentina e di 40,75 euro per quella montebellunese per poi scendere drasticamente a qualche decina di euro.			
			Continua a leggere
				
			
			
			Mentre potrebbe avere effetti dirompenti la sentenza di ieri del giudice di Verona Massimo Vaccari che ha condannato la Banca Popolare di Vicenza a rimborsare con gli interessi (in totale 60.000 euro a fronte dei circa 40.000 spesi) una signora che aveva acquistato 660 azioni nel 2010 (si segnalano già casi di mani mangiate da parte di quelli che hanno aderito alla Offerta Pubblica di Transazione (Opt) pur essendo nelle condizioni della socia da "ristorare", salvo ricorsi vincenti, al 100% più annessi e  connessi) approfittiamo della questione per fare una semplice domanda. Le gestioni sotto accusa delle due ex Popolari venete, quelle a guida Gianni Zonin per la BPVi e Vincenzo Consoli per Veneto Banca ,  avevano "segnato" i massimi di "auto" quotazone, sia pure nel rispetto delle vecchie regole e... consuetudini, di 62,50 euro per la banca vicentina e di 40,75 euro per quella montebellunese per poi scendere drasticamente a qualche decina di euro.			
			Continua a leggere
			Venerdì 17 per BPVi: Francesco Micheli lascia, adesioni Opt sotto 50%, rating perde l'ultima B, chiesto l'aiuto di Stato. E poi associazioni più forti insistono col "no" e querelano la banca per stalking quelle di don Torta
Venerdi 17 Marzo 2017 alle 22:10 
				
			
			
			Ieri le dimissioni improvvise dal Cda della Popolare vicentina di un consigliere di peso e esperienza come Francesco Micheli (la risposta pervenutaci in tarda mattinata di ieri della BPVi ha solo confermato quanto da noi scritto e non ha fatto chiarezza su nulla), domani, sabato 18 marzo, ancora "porte aperte" nelle filiali della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca sotto il mirino delle associazioni di Don Torta (stalking?) ma pronte all'ultima caccia al socio aderente nell'operazione "perdita sicura" (l'85% del valore dei titoli e la contestuale rinuncia a perseguire i colpevoli se si aderisce all'Offerta Pubblica di Transazione, Opt) per la quale, lo ha appena comunicato, la banca, «alla data odierna si sono registrate 65.505 Manifestazioni di Interesse, pari al 68,8% delle azioni oggetto del perimetro, a fronte delle quali sono stati già sottoscritti 52.865 accordi transattivi, pari al 49,6% delle azioni in perimetro».
Continua a leggere 
 

 
		
		
	 
				     
				     
				     
				    