I salari italiani agli ultimi posti nella Ue
Domenica 31 Gennaio 2010 alle 18:44
"Ennesima certificazione negativa per i salari italiani" segnalano dalla segreteria dell'ADICO. Nel rapporto 2010 pubblicato dall'Eurispes l'Italia risulta essere agli ultimi posti dell'Ue nella media dei salari percepiti dai lavoratori.
Su un campione di trenta nazioni industrializzate l'Italia occupa il ventitreesimo posto della classifica su un campione di trenta nazioni, con un salario medio di circa 14.700 euro; il 17% in meno della media dei Paesi Ocse, 19% in meno della media europea contata su 19 Paesi.
"Ma l'evoluzione retributiva in Italia non ha danneggiato solo i single" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini . A perdere il confronto con i partner europei "sono anche le retribuzioni complessive di una coppia con due figli; i salari d'ingresso dei giovani nei primi anni di lavoro costretti ad accettare retribuzioni non superano i mille euro mensili con contratti atipici e flessibili quasi mai agganciate ad alcun minimo contrattuale di categoria; gli anziani che vivono con la pensione minima".
"Chissà se anche lo stipendio dei nostri politici, risulta essere nella stessa posizione al pari dei loro colleghi europei" conclude amaro il presidente dell'ADICO.
Disoccupazione in aumento
Sabato 30 Gennaio 2010 alle 13:50ADICO
CONTINUA AD AUMENTARE IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE
30 gennaio 2010
L'Istat comunica che a dicembre il tasso di disoccupazione il Italia é salito all'8,5% dall'8,3% di novembre precisando che si tratta del peggior dato da gennaio 2004.
I senza lavoro in sono diventati cosi 2.138.000, 57mila in più rispetto a novembre e 392mila in più rispetto a dicembre 2008.
La disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) ha raggiunto a dicembre 2009 il 26,2% con un aumento di tre punti rispetto allo stesso mese del 2008. Dall'analisi risulta che le donne appaiono un po' meno penalizzate dalla crisi.
Tra i Paesi Ue, il tasso di disoccupazione più basso è stato quello registrato in Olanda (4,0%) e in Austria (5,4%), mentre quello più alto è in Lettonia (22,8%) e in Spagna (19,5%). Su base annua tutti i Paesi Ue hanno visto un aumento della disoccupazione. Il tasso di crescita più basso è stato osservato in Germania (dal 7,1% al 7,5%), mentre il più consistente è stato quello della Lettonia (dall'11,3% al 22,8%). In dicembre, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, il tasso di disoccupazione maschile è aumentato dal 7,8% al 10% nella zona dell'euro e dal 7,5% al 9,8% nell'Ue, mentre quello femminile è cresciuto dall'8,7% al 10,1% nella zona euro e dal 7,9% al 9,3% nell'Unione europea. Quanto ai giovani con meno di 25 anni, la disoccupazione in dicembre era pari al 21% nella zona dell'euro e al 21,4% nell'Unione europea. Era stata invece rispettivamente del 17% e del 16,9% un anno fa. Il tasso più basso è stato rilevato in Olanda (7,6%) e quello più alto in Spagna (44,5%). In questo caso l'Italia è sopra la media Ue raggiungendo il 26,2%.
E' reato dire 'Vaffa...' ai vicini
Sabato 30 Gennaio 2010 alle 11:46
Ansa - Marcia indietro della Cassazione, che si pente di avere sdoganato il 'Vaffa...' e afferma che questa espressione, almeno con i vicini di casa, non deve essere usata, perché "i rapporti di vicinato devono essere improntati ad un maggiore rispetto reciproco tra le persone, perché altrimenti inducono a una impossibilità di convivenza, che invece è necessitata dalla quotidiana relazione nascente dal fatto abitativo, e che deve essere garantita". Per questo la suprema corte ha annullato l'assoluzione dal reato di ingiuria nei confronti di Sergio P., pronunciata dal giudice di pace di Ancona il 10 marzo 2009. Durante un alterco con i vicini di casa, per motivi di parcheggio, Sergio aveva detto "fate schifo, vaff.... a te e a chi ti ci ha portato". Per il giudice di merito, come affermato altre volte dalla Cassazione, la frase era ormai entrata nel comune lessico e non ha valenza offensiva. Ma ora la Cassazione - con la sentenza 3931 - ha cambiato idea e ha deciso che "le frasi tra 'fate schifo e vaff...', nel contesto di vicinato in cui sono state pronunciate, hanno mantenuto la valenza spregiativa dell'onore e del decoro della parte lesa che esse contengono". Adesso l'assoluzione è stata annullata con rinvio al giudice di pace di Ancona, che dovrà essere meno clemente nell'affrontare questa vicenda.
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Le scadenze fiscali del 1° febbraio
Sabato 30 Gennaio 2010 alle 07:45
"Milioni di italiani entro il primo febbraio dovranno mettere mano al portafoglio per pagare numerose scadenze fiscali" si legge nella nota diffusa oggi dalla segreteria dell'ADICO.
Si comincia dal canone della Rai di importo annuale 109 euro, (quello della rata semestrale è di 55,63 euro, quella trimestrale di 28,97 euro), al bollo auto per i proprietari di autoveicoli con oltre 35 Kw con bollo scadente a dicembre 2009, e di ciclomotori residenti in Regioni che non hanno stabilito termini diversi che devono provvedere al pagamento delle tasse automobilistiche, per finire con i titolari di contratti di locazione i quali devono versare l'imposta di registro relativa a contratti nuovi o rinnovati tacitamente dal 1° gennaio 2010.
Per evitare code alle poste, "vale la pena effettuare i pagamenti tramite Internet Banking o bancomat abilitato; nel caso del bollo auto ricordarsi che dal tabaccaio l'adempimento ha un costo maggiore" ricorda il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
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Proroga degli sfratti fino al 31 dicembre
Venerdi 29 Gennaio 2010 alle 13:10PROROGA DEGLI SFRATTI FINO AL 31 DICEMBRE
28 gennaio 2010
"Gli inquilini a rischio di morosità tra poco potranno beneficiare di un'imminente nuova proroga degli sfratti" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
Il Governo infatti ha inserito un emendamento nel decreto Milleproroghe che appresta ad approvare il blocco degli sfratti fino al 31 dicembre 2010.
Il costo che le famiglie sostengono per l' abitazione, spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini "rappresenta ormai un peso insopportabile per le famiglie, accentuato dalla gravissima crisi economica che il nostro Paese sta attraversando, con gli affitti aumentati oltre il 15%".
Basti pensare, si legge nella nota diffusa dall'ADICO, che "nelle grandi città l'affitto può incidere
per una famiglia con un reddito da lavoro dipendente per oltre il 40% e la prima causa di morosità è l'impossibilità di pagare l'affitto".
No alla penale Telecom
Giovedi 28 Gennaio 2010 alle 12:27CONTRARI ALLA PENALE TELECOM
28 gennaio 2010
L'ADICO ritiene la proposta "di Telecom di applicare una penale fissa di 9 euro, più interessi di mora fino al 5,5% per i ritardi di oltre 10 giorni chi non paga le bollette scandalosa".
Se si considera il costo medio delle bollette delle famiglie italiane, avverte il presidente dell' ADICO, Carlo Garofolini, "gli aumenti prospettati da Telecom equivarrebbero ad un aumento medio che oscilla attorno ad un range del 20% - 40% per i cosiddetti ritardatari".
"Una richiesta quella presentata da Telecom arrivata senza neanche aver consultato il parere delle associazioni dei Consumatori" spiega il presidente dell'ADICO, il quale "provvederà a manifestare all'Agcom la propria netta contrarietà ".
ADICO fa notare come "la proposta di Telecom scaricherebbe costi enormi sempre sui consumatori, senza poter verificare se è Telecom che consegna le bollette in ritardo o se il ritardo nella consegna è addebitabile alle poste".
In scadenza assicurazione casalinghe
Mercoledi 27 Gennaio 2010 alle 13:55IN SCADENZA L'ASSICURAZIONE DELLE CASALINGHE
27 gennaio 2010
Il 1 febbraio scade la polizza per le casalinghe. Dalla segreteria dell'ADICO ricordano che "l'obbligo di assicurarsi vale per chi ha un'età compresa tra i 18 e i 65 anni compiuti, svolge attività domestica non occasionale, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, e non svolge altra attività che comporti l'iscrizione presso forme obbligatorie di previdenza sociale".
Un'assicurazione che, come prevede la Legge 3 dicembre 1999, n. 493, si occupa comunque di "grandi rischi", offrendo una tutela contro gli incidenti di una certa gravità . L'invalidità deve infatti risultare permanente di almeno il 27%. "Non basta quindi un osso rotto o una lieve ferita per essere risarciti, come non rientra nella casistica la sordità a un orecchio che vale il 15% di invalidità " spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Devono assicurarsi, si legge nella nota diffusa dall'ADICO, "gli universitari anche se studiano e dimorano in una località diversa dalla città di residenza, i titolari di pensione Inps, i titolari di pensione anche di invalidità a prescindere dal grado di invalidità stessa, i lavoratori in mobilità , i lavoratori in cassa integrazione guadagni ad ore zero o i soggetti che svolgano un'attività lavorativa che non copre l'intero anno".
Il premio deve essere versato all'Inail tramite bollettino postale: si può ritirare il modello intestato presso le Poste, le sedi Inail, le associazioni di categoria. Dall'anno scorso è, inoltre, possibile effettuare il pagamento del premio direttamente in rete (www.inail.it) con carta di credito o carta prepagata. Chi si è già iscritto in passato avrà invece già ricevuto la lettera dell'Inail con il bollettino precompilato contenente anche i dati dell'assicurato e l'importo da versare.
Va sottolineato, spiega il presidente dell'ADICO "che in caso di mancato pagamento del premio alla scadenza fissata sono previsti interessi di mora che però non possono superare l'ammontare del premio stesso. Chi non si assicura in caso di infortunio non è invece coperto".
Nuove norme per pagamenti bancari
Mercoledi 27 Gennaio 2010 alle 07:02Adico  Â
Finalmente anche l'Italia recepisce, anche se in ritardo di due mesi, la Direttiva comunitaria sui Servizi di Pagamento che spalanca le porte delle banche alle nuove regole e alle nuove procedure indispensabili per completare la realizzazione dell'Area Unica dei Pagamenti in Euro e l'offerta di servizi ad essa correlati.
Con questa normativa, spiega il presidente dell'ADICO Carlo Garofolini, "il sistema dei pagamenti con gli intermediatori professionali diventerà più efficiente nei tempi e più trasparente nelle procedure e la banca dovrà accreditare l'importo dell'operazione di bonifico entro la fine della giornata lavorativa successiva sul conto della banca del beneficiario e calcolare la valuta entro le 24 ore".
Per quanto riguarda il limite di accredito per gli assegni; continua il presidente dell'ADICO, "il limite per l'accredito sarà ridotto e uniformato a 4 giorni".
Nuove regole che vanno di pari passo alle deroghe: agli istituti e' stata concessa, fino al prossimo 1º gennaio 2012, la possibilità di allungare fino a tre giorni i tempi di esecuzione di un bonifico, che diventano quattro per le operazioni effettuate su supporto cartaceo; ovviamente "il cliente dovrà essere d'accordo altrimenti potrà rivolgersi ad un'altra banca che si è già adeguata alla normativa".
Tra le altre novità importanti, "accresce la tutela dei clienti nei casi di operazioni di pagamento non autorizzate o eseguite in modo inesatto: sbagliando delle cifre nell'Iban (indispensabile per effettuare bonifici) non si correrà il rischio di farlo a qualcun altro perché il codice diventa incoerente e quindi non valido" aggiungono dalla segreteria dell'ADICO.
La direttiva sui Servizi di Pagamento dovrà comunque essere ampiamente e chiaramente spiegata dalle banche ai propri clienti: entro il prossimo 30 aprile gli istituti, infatti, dovranno spedire una lettera a tutti i correntisti comunicando le nuove condizioni contrattuali e le nuove disposizioni.
Sperando che non ci siano sorprese in negativo. La memoria va, infatti, subito alle commissioni di massimo scoperto che, abolite per legge, sono state reintrodotte dalle banche con nuovi e piu' costosi balzelli che secondo l'Antitrust, "possono essere fino a 15 volte più costosi".
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Fiducia dei consumatori in calo
Martedi 26 Gennaio 2010 alle 15:44ADICO: IN CALO LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
26 gennaio 2010
Cala la fiducia dei consumatori nel mese di gennaio sulla situazione corrente che a breve termine. Secondo la consueta inchiesta mensile dell' Isae, il valore si stabilizza a 111,7 dal precedente 113,7 tornando dopo tre rialzi consecutivi sui valori dello scorso ottobre.
A preoccupare i consumatori la situazione economica del paese, riferite alla famiglia e al mercato del lavoro.
Quanto ai beni durevoli, recupera leggermente la convenienza presente all'acquisto, ma calano le intenzioni di spesa per i prossimi mesi: "a conferma del segnale negativo, calano nello specifico quanti intendono acquistare un'automobile e l'abitazione, anche se aumentano invece le intenzioni di spesa per manutenzione".
I consumatori riferisce ancora l'istituto "tornano a percepire un aumento seppur moderato dei prezzi negli ultimi 12 mesi".
A livello territoriale, la fiducia scende in tutte le ripartizioni, con maggiore intensità nel Centro e minore nel Nord Ovest.
Brunetta provoca sui bamboccioni
Lunedi 25 Gennaio 2010 alle 14:56BRUNETTA PROVOCA SUI BAMBOCCIONI
25 gennaio 2010
Brunetta sa sempre come farsi notare; tanto da proporre di togliere 500 euro al mese ai pensionati per aiutare i figli a uscire di casa.
" Credo sia più semplice trovare tutti d'accordo finanziare queste proposte tagliando stipendi e privilegi ai Ministri, Onorevoli, Deputati come lui" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Ci vuole coraggio fare proposte "agendo sulle pensioni di anzianità in questi tempi di profonda crisi", continua il presidente dell'ADICO.
Ma a smentire la dichiarazione di Brunetta ci ha pensato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha fatto una telefonata "di fuoco" a Berlusconi pretendendo un'immediata smentita del governo (che è arrivata nel giro di pochi minuti).
Alla fine è arrivata anche la rettifica di Brunetta, che ha ammesso di dover ancora concordare la proposta con gli altri ministri.
"Forse poteva farlo prima, ma volete mettere il brivido di andare ancora in prima pagina, dopo tanti mesi di digiuno?" conclude Carlo Garofolini.