Archivio per tag: Adico

Categorie: Banche, Consumatori

Poca trasparenza nei rapporti con le banche

Sabato 27 Marzo 2010 alle 10:51

Adico  

Ancora poca trasparenza nei rapporti tra consumatori e banche

"Quando si è indispettiti con la banca o con gli intermediari finanziari perché si ritiene di aver subito un torto o di essere stati oggetto di un comportamento scorretto, si hanno diverse strada da percorrere quali il mediatore civile, l'Arbitro bancario finanziario, l'Ufficio reclami presente in ogni istituto bancario" fanno sapere dall'ADICO.
E' chiaro che "avere più chance per rifarsi con le banche, dimostra anche quanto siano pessimi i rapporti degli istituti con i propri clienti" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Secondo i dati evidenziati nel suo intervento all'Abi, vice direttore della Banca d'Italia, Anna Maria Tarantola. solo nel 2009 Bankitalia ha ricevuto circa 7.500 esposti, quasi il doppio rispetto a un anno prima e che nella maggior parte dei casi hanno riguardato le condizioni economiche dei conti correnti, soprattutto per l'applicazione delle commissioni su affidamenti e sconfinamenti e massimo scoperto, nonostante i recenti interventi del legislatore.
Normative che - ha sottolineato quindi Tarantola - "continuano, in non pochi casi, ad essere applicate in modo formale, senza il necessario convincimento". Sono, infatti, "significativi i casi di non piena osservanza della disciplina, che hanno determinato l'irrogazione da parte delle Banca d'Italia di sanzioni pecuniarie, l'invio di lettere di richiamo, la sospensione dell'effettuazione di talune operazioni, la richiesta di restituzione di somme impropriamente percepite".
Una situazione che ha, quindi, spinto Bankitalia a richiedere "un cambiamento sostanziale perché lo sollecitano il mercato e i consumatori, che spesso lamentano una scarsa qualità delle relazioni con le banche, e perché lo richiede l'Autorità di vigilanza".

 

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Crollano le vendite dei prodotti alimentari

Venerdi 26 Marzo 2010 alle 11:19

Adico     

"Le vendite al dettaglio dei prodotti alimentari a gennaio sono calate dell'1% rispetto a dicembre e del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2009"
Lo rileva l'Istat precisando anche che il dato congiunturale è il peggiore da aprile 2007 mentre quello tendenziale è il peggiore dal marzo 2009, quando segnò il -5,2%. Nel complesso le vendite al dettaglio a gennaio sono diminuite dello 0,5% rispetto a dicembre e del 2,6% rispetto a gennaio 2009.
Rispetto a gennaio 2009 le vendite alimentari risultano essere diminuite del 3,3% mentre quelle dei prodotti non alimentari del 2,3%. Il calo tendenziale è stato forte soprattutto nelle imprese della grande distribuzione (-3,1%) mentre le imprese operanti su piccole superfici hanno segnato un -2,2% su gennaio.
Nell'alimentare gli ipermercati e i supermercati hanno perso il 3% del fatturato mentre i discount alimentare hanno segnato un -2,9%. Sul calo complessivo del 2,6% delle vendite a gennaio lo hanno registrato anche i prodotti farmaceutici (-4,2%) ed informatici (-4,3%). Reggono il settore dell'abbigliamento e delle calzature (-1,2%) ed il settore dei giocattoli, sport e campeggio (-0,9%).
"La crisi economica ha contribuito non solo a svuotare il carrello della spesa ma a modificarlo; il consumatore costretto a tirare la cinghia fa ricorso alle promozioni e agli acquisti effettuati presso i canali più convenienti" fanno sapere dall'ADICO.

 

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Categorie: Energia, Fisco

Scade domanda per bonus 55%

Venerdi 26 Marzo 2010 alle 05:11

Adico   

 

In scadenza il termine di presentazione della domanda per la detrazione del 55%

"Ancora pochi giorni di tempo per inviare all'Agenzia delle Entrate i dati per richiedere la detrazione del bonus del 55% per i lavori di riqualificazione energetica iniziati lo scorso anno e ancora in corso" ricordano dall'ADICO.
"Decorso il termine del 30 Marzo non si avrà più diritto a detrarre le spese sostenute lo scorso anno mentre se i lavori verranno realizzati in più periodi d'imposta, l'invio dei dati andrà fatto ogni anno".
La detrazione, spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini "è possibile usufruirla beneficiando di uno sconto ai fini Irpef o Ires su tutti gli interventi effettuati sugli edifici esistenti (con valore massimo della detrazione fiscale di 100mila euro), sull'involucro di edifici esistenti (la detrazione massima in questo caso ammonta a 60mila euro), sull'installazione dei pannelli solari (stesso tetto di 60mila euro) e sulla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (con 30mila euro massimo di detrazione). Non occorre, nessuna comunicazione se i lavori sono iniziati lo scorso ma non sono sostenute spese fino al 31 dicembre 2009. In questo caso, infatti, la detrazione sarà tutta sui redditi del 2010. Mentre per le spese che saranno sostenute nel 2010 relativamente a lavori che proseguiranno anche nel 2011 dovrà essere presentata una nuova comunicazione telematica entro il 31 marzo 2011".
Va ricordato che i termini e le modalità operative, vanno eseguita telematicamente direttamente dall'interessato registrandosi sul sito dell'Agenzia delle Entrate o tramite intermediari abilitati (Caf, professionisti, associazioni di categoria, eccetera). Se, invece, le spese sono sostenute da più di un proprietario o detentore dell'immobile oggetto di intervento, la comunicazione può essere trasmessa soltanto da uno di essi.
Successivamente la comunicazione fatta all'Agenzia delle Entrate i contribuenti interessati al bonus energia devono anche inviare all'Enea - entro 90 giorni dalla fine dei lavori - i dati relativi agli interventi realizzati, collegandosi al sito http://efficienzaenergetica.acs.enea.it.
Non va, dimenticato che vale sempre il divieto di cumulo della detrazione del 55% con altri contributi comunitari, regionali o locali come chiarito dall'

 

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Categorie: Politica

Le cifre (da capogiro) di Montecitorio

Giovedi 25 Marzo 2010 alle 22:15
Adico       

 

Ecco i conti segreti di Montecitorio relativi ai contratti e all'albo dei fornitori e degli appaltatori della Camera diffusi solo da poche ore e consultabili sul sito dei radicali www.listaboninopannella.it/trasparenza .
"Circa settecentomila euro annui per la fornitura di materiale di consumo in carta e cartone", vale a dire lettere intestate, agende e buste personalizzate; oltre centomila euro per pagare l'affitto di un solo ufficio; tre milioni di euro destinati alla stampa; quattro milioni di euro per le pulizie; quasi un milione di euro per il parcheggio e il parco auto; sette milioni di euro per la voce ristorazione: catering, self-service e buffet, ma ci sono anche diecimila euro al mese da destinare al servizio monitoraggio qualità; circa ventitremilaseicento euro per la manutenzione degli orologi" sono alcuni dei numeri sconvolgenti che si possono leggere sul sito.
"Questa lunga lista di voci di spesa è stata, infatti, resa pubblica per la prima volta grazie alla lunga e complicata battaglia (con tanto di sciopero della fame) portata avanti dalla deputata Rita Bernardini" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Così, pallottoliere alla mano, si scopre che nel 2010 la Camera dei Deputati spenderà tra contratti, collaborazioni e consulenze circa 138.890.396,88 euro, ovviamente pagati dai contribuenti.
A fare la parte del leone nelle spese del secondo ramo del Parlamento ci sono gli affitti, con diverse voci. Ma la locazione che balza subito agli occhi è una in particolare, salita da 30 milioni di euro del 2007 ai 46,5 milioni del 2010. Un importo che dalle casse di Montecitorio finisce dritto in quelle di una sola società, "Milano 90 srl" del gruppo Scalpellini e che garantisce la disponibilità dei quattro Palazzi Marini dislocati tra via del Tritone e piazza San Silvestro. E gran parte di questi 204 mila metri quadri sono ripartiti nelle strutture di palazzo Marini destinate agli uffici dei deputati.
Ma a questa spesa, vanno aggiunti più di due milioni tra l'affitto di via Uffici del Vicario e quello dei depositi di Castelnuovo di Porto, oltre che capitoli come 1.360 euro per la servitù di passaggio a via di Campo Marzio 84.
E poi ci sono le convenzioni. Dalla gran mole di dati ne spunta una tra la Camera e il Centro Diagnostico Pantheon, non a carico del bilancio di Montecitorio (è finanziata con una quota di 800 euro al mese che ogni singolo deputato versa ad un Fondo di Solidarietà) ma che consente agli onorevoli e ai loro familiari (anche se coppie di fatto) di ricevere rimborsi per interventi di chirurgia plastica e di accedere ad una serie di prestazioni: cura del sonno a 516,46 euro, shiatsuterapia a 75 euro, elettroscultura o ginnastica passiva a 75 euro, balneoterapia con 1.860 euro di plafond annuo e 3.100 euro l'anno per la psicoterapia.
Restando sul fronte della salute, va detto che 960mila euro vengono spesi per servizi medici e infermieristici, 435mila euro per assistenza medica d'urgenza e 31mila euro per i servizi di ambulanza.
Molti i capitoli relativi anche al parco moto e auto che pesa ben 1 milione e 600 mila euro, a cui vanno aggiunti 557 mila euro di "noleggio a lungo termine auto", 200 mila euro per il nolo con conducente, 110 mila euro di carburanti e lubrificanti o 21 mila euro per la "manutenzione dei dissuasori".
Numeri che danno alla testa? Meglio bersi un buon caffè. La Camera vi destina 70 mila euro per la "fornitura di macchine e materiali di consumo". Ma non è da meno la voce relativa ai ristoranti e alle mense di Montecitorio. Si tratta di oltre 6 milioni e mezzo di euro (e anche qui la Milano 90 srl risulta tra i fornitori). C'è poi il servizio di catering per 150 mila euro.
Come non parlare del servizio di lavanderia: costa 20.000 euro, mentre oltre mezzo milione di euro se ne vanno per la fornitura delle divise e delle camicie dei commessi.
Ma anche una sigaretta costa cara ai contribuenti. L'Istituto Superiore di Sanità percepisce, infatti, 48 mila euro per il "monitoraggio della funzionalità e dell'adeguatezza normativa delle aree attrezzate per fumatori" della Camera.
Allora, meglio distrarsi un po' con i "corsi di lingua straniera per deputati": vengono versati 300 mila euro alla Capturator srl, alla Elea Spa, all'Istituto di cultura e lingua russa e alla Training scuola di lingue Company servicies sas. Ma in fin dei conti, i deputati sono amanti della cultura. Basta pensare che prevedono oltre un milione di euro per l'acquisto del patrimonio bibliografico.
E poi c'è il capitolo informatica che costa oltre 10,7 milioni fra manutenzione, servizi di interconnessione a Internet, assistenza postazioni di lavoro informatiche, servizi di videoproiezione, abbonamento a banche dati tecniche o automazione della rassegna stampa.
Per il controllo dei plichi destinati alla Camera, Montecitorio paga invece alle Poste Italiane 37.184 euro.
Infine, sul fronte dei nuovi arredi sono previste spese per 350mila euro divisi fra 17 fornitori. Si arriva a quota 635 mila per il rinnovo e la manutenzione di arredi e tappezzerie in stile. Previsti 50mila euro per il restauro di arredi d'epoca e di antiquariato e 20mila euro per l'assistenza tecnica su casseforti e armadi blindati.

 

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Categorie: Politica, Famiglia

Approvato il piano casa

Giovedi 25 Marzo 2010 alle 04:24

Adico    

"Approvato il piano casa per l'edilizia residenziale per edificare nei prossimi cinque anni 50 mila nuovi alloggi per le fasce sociali più svantaggiate quali le giovani coppie, gli sfrattati o gli anziani soli" fanno sapere dall'ADICO.
Il via libera al piano di edilizia sociale segue di pochi giorni il decreto legge sugli incentivi firmato dal governo per il 2010. Si tratta, di 300 milioni di euro disponibili dal 6 aprile (ma esaurite le risorse si blocca lo sconto) "che hanno nel capitolo casa le novità più interessanti per le famiglie" annuncia il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Inoltre; continua il presidente dell'ADICO; salvo norme regionali contrarie, "il provvedimento liberalizza le ristrutturazioni interne, eliminando l'obbligo della Dia per gli interventi di manutenzione straordinaria".
Pertanto, conclude Carlo Garofolini "occhi puntatati sulle elezioni della 27 e del 28 marzo, sarà la nuova giunta regionale che potrà adeguarsi o meno alla nuova norma statale".

 

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Categorie: Politica, Fisco

Irpef regione: non doveva essere eliminata?

Giovedi 25 Marzo 2010 alle 03:11

Adico                  

 

"E'di ottobre 2009, l'annuncio della Giunta Regionale del Veneto che aveva preannunciato alla stampa di voler abolire la tassa denominata addizionale regionale IRPEF che grava sugli stipendi dei lavoratori/consumatori, poichè il suo scopo era esaurito" fanno sapere dall'ADICO..
Ecco alcuni lanci di agenzia:
Venezia, ott. 2009- Finalizzata finora al ripianamento del debito in sanità, l'addizionale Irpef applicata dalla Regione del Veneto ha esaurito il suo scopo e viene abolita. "Fino ad oggi il Veneto è stata la Regione che l'applicava in maniera meno pesante - ha detto l'assessore al bilancio, Isi Coppola -, non solo numericamente sui cittadini, perché non erano neanche 500 mila i cittadini che oggi pagavano lo 0,50 di addizionale regionale, ma anche in maniera minore". Soddisfatto anche il Presidente Veneto Galan, che sottolinea come il Veneto sia la prima regione d'Italia che riesce a togliere la tassa. Al microfono di BluradioVeneto ascoltiamo i dettagli però dall'Assessore Isi Coppola. 
(
registrazione)


(AGI) - Venezia, 27 ott. 2009 - Nessun cittadino veneto nel 2010 sara' assoggettato all'addizionale Irpef regionale. I motivi che hanno spinto la giunta regionale ad azzerare la manovra tributaria sono stati illustrati oggi dal presidente della Regione Giancarlo Galan e dall'assessore al bilancio Isi Coppola. ‘A partire dal 2002 la Regione del Veneto aveva introdotto l'addizionale Irpef - ha detto il presidente Galan - chiedendo ai cittadini veneti un sacrificio per mantenere la sanita' regionale a livelli di eccellenza. Tuttavia dal 2003 e' iniziato un percorso di progressiva riduzione della manovra sia in termini di gettito (passando da 201 milioni di euro del 2002 ai 131 milioni del 2009), sia del numero di contribuenti interessati (dai 2,8 milioni del 2002 a meno di 500 mila del 2009). Il Veneto e' comunque la Regione con la soglia di esenzione (29 mila euro) piu' elevata nel panorama nazionale'. ‘Ora e' anche l'unica Regione in Italia che riesce a togliere l'addizionale Irpef - ha aggiunto Galan - e mettere nelle tasche di 500 mila cittadini soldi in piu' che possono servire al rilancio della nostra economia. Cio' e' possibile grazie al risparmio di risorse realizzato grazie ad una buona amministrazione generalizzata, che ha mantenuto pero' alti gli standard senza tagliare nessun servizio'. L'assessore Coppola ha spiegato che l'addizionale Irpef veniva impiegata per coprire il differenziale di deficit del servizio sanitario regionale. ‘Quest'anno il sistema e' a pareggio - ha detto - e ci troviamo quindi nella condizione di poter togliere questa tassa. Nel tempo infatti e' cresciuto il processo di razionalizzazione del nostro servizio sanitario che resta un'eccellenza a livello nazionale ed europeo'. Per un cittadino veneto con un reddito imponibile pari a 30 mila euro, questa misura si tradurra' in un risparmio di 150 euro mentre per un cittadino con un reddito imponibile di 50 mila euro il risparmio sara' di 250 euro. Per un nucleo familiare in cui i due coniugi abbiano un reddito rispettivamente di 35 mila e 30 mila euro, il risparmio fiscale e' complessivamente pari a 325 euro. L'assessore ha proposto anche una comparazione sui livelli di prelievo fiscale in materia di addizionale Irpef con altre Regioni come la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia Romagna. Risulta che se venissero applicate alla base imponibile dell'addizionale Irpef del Veneto le regole fiscali oggi in vigore in Lombardia, i cittadini pagherebbero 113 milioni di euro in piu'; applicando quelle del Piemonte e dell'Emilia Romagna, 239 e 256 milioni di euro in piu'. ‘Invece il Veneto - ha aggiunto - ha scelto di azzerare questa tassa'. L'assessore Coppola ha parlato anche delle misure della Regione a favore delle imprese, soprattutto di quelle che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione, e ha reso noto che nella seduta di oggi la giunta regionale ha approvato anche il bilancio di previsione per il 2010. (AGI)

"Con la presente, a nome di tutti i consumatori che ogni giorno si rivolgono all'ADICO chiediamo di capire il motivo di questo ripensamento oppure se si trattava di mera propaganda elettorale" conclude il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.

 

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Categorie: Politica, Famiglia

I figli in Italia sono un lusso per le famiglie

Mercoledi 24 Marzo 2010 alle 05:35

Adico    

"In Italia i figli costano più che altrove tanto da diventare addirittura un lusso" fanno sapere dall'ADICO.
Un dato che trova conferma nel Rapporto famiglia Cisf 2009, secondo cui "le politiche adottate nel nostro Paese non solo non riconoscono i costi che le famiglie sostengono per i figli, ma vanno a penalizzare quelle più numerose".
L'indagine del Centro Internazionale Studi Famiglia (Cisf) ha intervistato 4 mila famiglie e dall'elaborazione è emerso che l'incidenza della spesa media mensile per i figli a carico è del 35,3% della spesa familiare totale. Il costo mensile di mantenimento di un figlio per i soli beni indispensabili di età 0-5 anni è pari a 317 euro circa 3.800 euro annui. Le famiglie benestanti, arrivano a spendere per i figli circa l'83% in più delle famiglie povere.
Secondo il Cifs la spesa sociale a favore della famiglia e bambini in Italia è pari all'1,1% del Pil (dati 2005), rispetto al 2,5% della Francia e il 3,2% della Germania; infine dai dati Istat, il Rapporto, evidenzia il rischio di povertà assoluta delle famiglie con l'aumentare del numero di figli.

 

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Categorie: Politica

Contrari alla privatizzazione dell'acqua

Martedi 23 Marzo 2010 alle 15:28

Adico   

"Rischio di aumento del prezzo dell'acqua causa la privatizzazione delle reti idriche pubbliche" fanno sapere dall'ADICO.
Tenuto conto un consumo medio per famiglia di 200 metri cubi di acqua ed un costo di circa 300 euro, la bolletta annuale potrebbe salire di 50 euro nel giro di due anni a causa delle privatizzazioni delle reti idriche pubbliche, con un costo annuale di circa 350 euro.
L'allarme è arrivato dopo la grande manifestazione di sabato a Roma, lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, contro la privatizzazione dell'oro blu.
L'indice è puntato "contro l'accelerazione forzata del cosiddetto decreto Ronchi, che affida ai privati la gestione dei servizi idrici, che secondo l'ADICO porterà un notevole aumento del costo del servizio derivante non soltanto dalla necessità di remunerare i costi di gestione, ma anche dall'esigenza dei privati di realizzare profitti dalla fornitura dei servizi idrici".
L'Italia, spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini "ha sempre avuto il maggior consumo di acqua minerale al mondo con poco meno di 200 litri consumati a testa ogni anno, le industrie del settore producono qualcosa come 12,5 miliardi di bottiglie per un giro di affari arrivato da 2,4 miliardi di euro".
Libera impresa, si dirà, peccato che le acque minerali siano di proprietà pubblica (delle regioni) che si fanno pagare dalle multinazionali dei canoni ridicoli che non bastano neanche per coprire i costi dei controlli sull'operato dei privati.

 

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Categorie: Famiglia

Per Pasqua in viaggio solo 1 famiglia su 4

Martedi 23 Marzo 2010 alle 09:06

Adico        

Pasqua Solo una famiglia su quattro si metterà in viaggio per Pasqua
"Causa la contrazione dei consumi di questo periodo solo una famiglia su quattro si metterà in viaggio per Pasqua" fanno sapere dall'ADICO.
Dalla stessa indagine condotta su 500 famiglie residenti nella provincia di Venezia; risulta che il 68% dei vacanzieri opterà per spostamenti brevi della durata di un paio di giorni al massimo per visite a parenti ed amici, oppure per escursioni nelle città d'arte, ai laghi o alle terme.
Il 23% dei viaggiatori effettuerà 2 o più pernottamenti raggiungendo seconde case o destinazioni a corto o medio raggio. Il restante 9% quelli che si concederanno una vacanza di una settimana, preferendo soprattutto il Mar Rosso e Sharm El Sheikh.
Per quanto riguarda i mezzi utilizzati per gli spostamenti, è emerso che il 67% dei viaggiatori utilizzeranno l'auto, il 19% il treno il 14% l' aereo.
Tra le città d'arte più ambite dai veneziani riscuotono più successo: Roma in primis 39%; la Toscana 26%, la Liguria 19%. Tra le grandi città europee svettano Parigi, Londra, Barcellona e Amsterdam.

Per coloro che decideranno partire, ecco alcuni consigli redatti dall' ADICO da tener sempre presente:
• prima di prenotare di confrontare i prezzi con quelli proposti sul catalogo;
• di verificare se nell'importo siano incluse le quote d'iscrizione, l'assicurazione, tasse aereoportuali, eventuali adeguamenti di carburanti;
• se il prezzo si riferisce a una o a più persone;
• cercare i sconti per i bambini;
• per coloro che utilizzano internet di privilegiare i siti più conosciuti che rendono noti i propri recapiti, e di stampare sempre le pagine di offerta e di conferma di acquisto.

 

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Categorie: Famiglia

Le spese fisse soffocano le famiglie

Martedi 23 Marzo 2010 alle 02:39

Adico       

"Le spese fisse soffocano le famiglie italiane incidendo per oltre il 30%" fanno sapere dall'ADICO.
Un dato che trova conferma anche nell' elaborazione dell'Ufficio Studi di Confcommercio, dove si evince come nel 1970 l'incidenza di queste spese erano inferiori al 19% sul totale dei consumi e nel 2008 hanno superato il 30%.
"Spese fisse quali risultano essere, telecomunicazioni, sanità, affitti, utenze domestiche, servizi bancari e assicurativi; una situazione che, sommata alla recessione, ha stroncato i consumi" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Ma attenzione, dice Confcommercio, nel solo 2009 si è ridotta la spesa reale per servizi, e questo è un fatto praticamente sconosciuto negli ultimi 40 anni, neppure nel fatidico '93 si era vista una cosa del genere.
"La crisi economica non è affatto alle spalle come sostengono alcuni politici" commenta il presidente dell'ADICO "e il calo dei consumi è il segnale primario delle difficoltà in cui versano le famiglie italiane; il governo deve intervenire incentivi utili nel settore alimentare e in quello della casa, ridurre i prezzi attraverso un netto taglio alla filiera produttiva e mediante una lotta serrata alle speculazioni specie nel settore alimentare e il quello dei carburanti".

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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