È possibile che un’associazione culturale che riceve finanziamenti regionali e statali si occupi della programmazione teatrale del Veneto senza che l’incarico segua le procedure di trasparenza e anticorruzione previste dal nuovo codice degli appalti? Sì, in Veneto è possibile. Arteven assolve a questo compito, non solo per piccoli comuni, ma anche per Venezia, Verona, Padova, Vicenza e per teatri importanti come il Toniolo e il Momo di Mestre di proprietà dell’amministrazione comunale.Â
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Quando Giovanni Gentile propose la figura dell'intellettuale, sapeva benissimo che egli avrebbe dovuto essere di supporto alla gestione della vita politica e in particolare del fascismo. Benedetto Croce, suo rivale, dapprima nicchiò, dieci anni dopo, affermò anche lui che l'intellettuale era al servizio di un'idea politica. Nel frattempo Antonio Gramsci aveva elaborato la figura dell'intellettuale organico, che si pone a disposizione del partito, nel suo caso comunista. Questa visione però riguarda solo una parte di addetti alla cultura, ne rimangono di fatto esclusi coloro che si occupano di scienza e di tecnica, con l'eccezione degli architetti.
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Strano - ci scrive Luciano Parolin - che non ci sia stato nessun commento sul discorso del Papa a proposito della Famiglia e della sua composizione. L'articolo 29 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare".
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Negli anni, tanti, trascorsi in Sala Bernarda sui banchi della opposizione, e pure in quelli, pochi, trascorsi su scranni assessorili, ho sentito spesso ripetere da personaggi dell'ambiente politico-amministrativo, ma anche da tantissime persone estranee al "palazzo" ma comunque attente, che un conto era gestire la cosa pubblica e ben diverso fare opposizione. Giusta considerazione ma spesso completata con una postilla a mio avviso del tutto errata: facile dire no, quindi fare opposizione, molto più difficile governare.
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Troppe volte i politici si circondano di servi, cui fanno credere di essere loro "uomini di fiducia". Costoro in cuor loro fanno proprie le parole che Leporello, il servo di Don Giovanni (Libretto da L. Ponte, musica di W.A. Mozart), canta: " O Notte e giorno faticar per chi nulla sa gradir; piova e vento sopportar, mangiar male e mal dormir... Voglio far il gentiluomo, e non voglio più servir.", ovvero voglio anch'io fare il politico e godere i suoi privilegi. Per questo danno ad ogni piè sospinto ragione al potente, e vantano ogni sua azione, per porla nel Catalogo e menar vanto, e talora anche loro "esibiscono la loro protezione" (nel video "Madamina, il catalogo è questo" con Leporello interpretato da Ferruccio Furlanetto, dal Don Giovanni de Mozart)..
Il vero sconfitto delle elezioni amministrative di Vicenza 2018 è Achille Variati. E' stato lui, infatti, che ha impostato la campagna elettorale fin dalle primarie, quando, convocati nel suo studio Otello Dalla Rosa e Giacomo Possamai, ha di fatto imposto anche la partecipazione del vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci. Le primarie hanno sancito la preferenza per Otello dalla Rosa, ma le preferenze per il vicesindaco pesavano e soprattutto è iniziata da quel momento la richiesta da parte di Variati di continuità di se stesso e della sua amministrazione.
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Per anni abbiamo letto sui mass media locali e sentito, e visto, in TV, di come lentamente ma inesorabilmente, la nostra Vicenza, la bellissima città , subiva l'ingiuria del tempo ma anche quella degli uomini. Giorno dietro giorno, al di la delle straordinarietà di alcuni eventi che pur hanno colpito la comunità vicentina pesantemente come l'alluvione del novembre 2010, la dissoluzione della Banca Popolare di Vicenza con la polverizzazione del nostro risparmio (eppure esistevano i sensori per capire e far capire cosa stava succedendo ad iniziare dalla Fondazione Roi dove ancora mancano alcune importanti risposte che l'amministrazione Variati avrebbe avuto il dovere di dare.
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Riappare sulla stampa (lo leggo su VicenzaPiù) la vicenda relativa alle polemiche sui like "nostalgici" del dossier anonimo sul GdV, a quattro giorni dal voto. I signori avvocati che ripropongono questa vicenda hanno il pieno diritto di dire la loro opinione, oltretutto sostenuta dalla elencazioni di leggi, ma ho l'impressione che il tempo scelto per farlo e l'appello finale suonino più come una faccenda vista sul piano strettamente elettoralistico di parte, piuttosto che per amor di verità e giustizia.
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