Caso Ipea, parte II: prosegue l'inchiesta sulla formazione in Regione Veneto e sul presunto "Clan Romano" con Elena Donazzan assessore
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 08:55ll caso Ipea, parte I: prosegue l'inchiesta sulla formazione in Regione Veneto, sul presunto "Clan Romano" e sul ruolo di Elena Donazzan
Mercoledi 4 Gennaio 2017 alle 13:32Pubblicato il 3 gennaio alle 23.32. Aggiornato il 4 alle 13.32.
Riprendiamo da quando titolavamo «Formazione in Regione Veneto, presunto "Clan Romano" e ruolo di Elena Donazzan nella "cupola della P.A."» la nostra inchiesta sui fondi in gran parte europei, gestiti dalla Regione Veneto attraverso bandi di concorso rivolti ad enti esterni accreditati nella cui «selezione, nella redazione dei bandi e nel complesso sistema di gestione e controllo interno sarebbero stati distratti più di 100 milioni di euro all'anno, una cifra seconda per importanza solo a quella del bilancio della sanità regionale». In questo ambito, come si legge negli atti ufficiali, «un voluminoso dossier sulla scrivania del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e del presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, dossier che dovrebbe essere anche a conoscenza delle autorità giudiziarie competenti», sono legati fra loro i casi di Ipea (per il quale sono scattate perquisizioni della GdF proprio in questi giorni) e di Irigem del gruppo Iannacopulos a cui fa capo anche Rete Veneta e, ora, Antenna 3.
Continua a leggereSu Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ma non solo comincia a vacillare l'infallibilità di Banca d'Italia: la sua risposta da... Trequattrini a Malagutti che replica a modino
Domenica 4 Dicembre 2016 alle 13:25Relazione integrale Cda BPVi per proposta di "Azione di responsabilità": il dg è chiamato col nome e cognome Samuele Sorato, il presidente Gianni Zonin solo con l'incarico...
Sabato 3 Dicembre 2016 alle 15:46Il Comitato “Vicenza per il No” è "abusivo" secondo il documento della Cgil sul referendum: non è bastata la reprimenda di Susanna Camusso
Martedi 18 Ottobre 2016 alle 18:30Le smentite della Miteni a Riccardo Iacona sull'inchiesta sui Pfas di Presa Diretta su Rai 3
Domenica 11 Settembre 2016 alle 22:32Riceviamo e pubblichiamo con piacere per continuare a dare una visione completa del problema Pfas la nota ricevuta dal collega responsabile della comunicazione di Miteni, che conferma anche alcune perplessità manifestate dall'autore del nostro articolo sulle presunte dichiarazioni di Loredama Musmeci dell'ISS.
Gentile Direttore, in relazione all’articolo sulla trasmissione di Raitre pubblicato oggi su VicenzaPiu.com, ti inoltro la mail con cui abbiamo evidenziato a Riccardo Iacona, autore di Presa Diretta, errori e affermazioni prive di fondamento contenute nella trasmissione indicando le fonti ufficiali. Particolarmente grave avere montato in modo strumentale un’apparente smentita di Loredana Musmeci (dipartimento ambiente e prevenzione primaria dell'Istituto Superiore di Sanità , ndr) alle affermazioni di Antonio Nardone (amministratore delegato della Miteni, ndr), laddove appare del tutto evidente che questa smentita non esiste e non può esistere come documentato nella lettera inviata alla redazione. Un saluto cordiale
Giorgio Tedeschi
Profughi, in 120 al Baronio di viale Trento. Ma per la scuola privata di don Paolo non c'è il rumore mediatico e politico dell'hotel Adele. Reportage video all'interno dell'Istituto
Venerdi 9 Settembre 2016 alle 13:20In bicicletta a Vicenza: una città "fuori servizio"
Sabato 27 Agosto 2016 alle 08:42Morti di lavoro, PCI e FGCI veneti: tragedia volutamente dimenticata. Fino all'11 agosto in Veneto ben 36 di cui 14 a Vicenza: due record negativi
Lunedi 15 Agosto 2016 alle 11:52Possibile che quasi nessuno senta l'obbligo di informare l'opinione pubblica di quanti sono i lavoratori che muoiono di lavoro e sul lavoro? Quella delle cosiddette "morti bianche" è una tragedia che non può essere considerata un'emergenza perché è dovuta a condizioni di lavoro del tutto insicure, precarie, pericolose ma che ormai sono considerate normali. Ed è indecente che i principali organi di informazione tacciano o, al massimo, si limitino a qualche articolo di circostanza che dà la notizia di una tragedia che viene quasi sempre imputata al caso o a un evento imprevedibile. Ma quello che succede non è dovuto a un destino imponderabile e crudele. È risultato di un modello di sviluppo che considera chi vive del proprio lavoro null'altro che un ingranaggio, un pezzo che serve a produrre profitto individuale di chi è "padrone".
Continua a leggere