Inchieste | Quotidiano | Categorie: Ambiente, Sanità

Le smentite della Miteni a Riccardo Iacona sull'inchiesta sui Pfas di Presa Diretta su Rai 3

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 11 Settembre 2016 alle 22:32 | 0 commenti

ArticleImage

Riceviamo e pubblichiamo con piacere per continuare a dare una visione completa del problema Pfas la nota ricevuta dal collega responsabile della comunicazione di Miteni, che conferma anche alcune perplessità manifestate dall'autore del nostro articolo sulle presunte dichiarazioni di Loredama Musmeci dell'ISS.

Gentile Direttore, in relazione all’articolo sulla trasmissione di Raitre pubblicato oggi su VicenzaPiu.com, ti inoltro la mail con cui abbiamo evidenziato a Riccardo Iacona, autore di Presa Diretta, errori e affermazioni prive di fondamento contenute nella trasmissione indicando le fonti ufficiali. Particolarmente grave avere montato in modo strumentale un’apparente smentita di Loredana Musmeci (dipartimento ambiente e prevenzione primaria dell'Istituto Superiore di Sanità, ndr) alle affermazioni di Antonio Nardone (amministratore delegato della Miteni, ndr), laddove appare del tutto evidente che questa smentita non esiste e non può esistere come documentato nella lettera inviata alla redazione. Un saluto cordiale
Giorgio Tedeschi

Da: [email protected]
Oggetto: Per Iacona da Miteni
Data: 7 settembre 2016 12:18:37 CEST
A: [email protected], [email protected]


Caro Iacona, mi occupo della comunicazione di Miteni a cui avete dedicato un servizio nell’ultima puntata.
Il servizio contiene inesattezze e cose oggettivamente non vere che desidero segnalarti.
Sinceramente, un servizio così a tesi con evidenti pregiudizi, sul tuo programma, è un vero dispiacere vederlo.
A mio avviso, deontologicamente grave la gestione delle dichiarazioni della Musmeci e delle informazioni sanitarie di cui scrivo più sotto.
Ecco le mie osservazioni scorrendo il reportage, in italico (corsivo, ndr) le affermazioni fatte nel servizio e => i link alle fonti che sostengono le osservazioni

Stefano Polesello dice: Miteni non avendo limiti e nessun controllo scaricava senza nessun tipo di criterio.
E’ falso. I limiti e i controlli pubblici ci sono sempre stati e l’azienda, che un’Aia e certificazione ambientale, li ha sempre rispettati, dato oggettivo che nessuno ha mai messo in dubbio => Arpav (documenti che ha già la redazione di Raitre acquisiti dal giornalista e non pubblicati online, ndr).

Nonostante Miteni non produca più questi inquinanti dal 2011, Arpav trova livelli molto alti di inquinanti anche in queste acque di raffreddamento che, come potete vedere, finiscono nel torrente Poscola.
L’affermazione è falsa e priva di senso: le acque di raffreddamento non possono essere contaminate non entrando in contatto con nessun inquinante. Lo scarico nel torrente Poscola deve rispettare e rispetta i limiti della acque potabili come documentato e rilevato da Arpav Veneto.

Nardone, AD Miteni: "La pericolosità di queste sostanze è ancora in fase di studio, quello che sappiamo è che è documentata una loro biopersistenza - taglio - non è collegabile ad alcuna patologia come dichiara anche l‘Istituto superiore della sanità - taglio - c’è una dichiarazione della Musmeci che dice che non c’è nessuna correlazione tra la presenza di Pfas o le patologie cancerogene o dismetaboliche"

Subito dopo viene introdotta la Musmeci dirigente dell’ISS che, dice il giornalista nel testo, smentisce Nardone. Ma la Musmeci non smentisce affatto Nardone. Sarebbe interessante sentire la domanda fatta alla Musmeci che ha portato lei a dire “ovviamente non ho detto questo” messo in riferimento all’Ad di Miteni. La Musmeci infatti nell’intervista trasmessa non parla di correlazioni tra Pfas e le patologie, lo fa solo il giornalista, è lui a smentire Nardone non la Musmeci! Lei ribadisce la classificazione secondo IARC (vedi sotto) e che i Pfas sono sostanze ad attività dismetabolica. Le patologie non le cita nemmeno, proprio come ha detto Nardone. Se una molecola ha attività dismetabolica non è affatto detto che provochi patologie, è una castroneria e la Musmeci non si è mai sognata di dirlo, anzi dice il contrario. Ecco cosa ha detto a Radio 24 la Musmeci: “non abbiamo ad oggi evidenze scientifiche anche da parte dell’OMS e quindi dell’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro che queste sostanze possano essere una concausa di tumori. Inoltre non c’è alcune evidenza scientifica che comunque, anche rispetto alla tossicità, anche non cancerogena, nelle alterazioni dismetaboliche vi sia un nesso di causa effetto”. => Dalla sua viva voce dal minuto 25
La stessa cosa Musmeci ha ribadito nella sua audizione alla commissione parlamentare sui rifiuti, come risulta dagli atti pubblici. In questa audizione ha criticato la trasmissione Ballarò per avere parlato di causa effetto tra Pfas e patologie, come avete fatto voi => archivio della Camera

Infatti il 23 luglio il registro tumori del Veneto rende pubblici i dati della ricerca che conferma che non vi è nessun incremento di patologie nell’area con elevata concentrazione di Pfas, anzi curiosamente l’incidenza per alcune tipologie di tumori è inferiore alla media ecco =>  uno dei tanti articoli  con i dati

Vincenzo Gordiano ematologo ospedale di Valdagno: lo IARC ha classificato i Pfas come “possibilmente cancerogeno” per l’uomo.
La classificazione IARC mette i Pfas nel gruppo 2B insieme alla caffeina e alle onde radio dei cellulari, tanto per chiarire di cosa si sta parlando come pericolo. Più pericolose, per l’IARC, sono le carni rosse che sono classificate 2A cioè probabilmente cancerogene. Ne consegue che secondo OMS e IARC i Pfas sono dannosi quanto il caffé e meno di una bistecca, => http://monographs.iarc.fr/ENG/Classification/

Sempre dalle dichiarazioni della Musmeci alla commissione rifiuti: "Un 2B della IARC non vuol dire che la sostanza è cancerogena, perché prima del 2B ci sono altri tre livelli della IARC. Il possibile cancerogeno vuol dire che, su dieci studi, ne ho nove che dicono che non lo è e uno che dice che lo è, per cui, in via conservativa, dico che è un possibile cancerogeno. A oggi, la IARC è l'unica che le ha classificate (le sostanza perfluoroalchiliche ndr). Le altre organizzazioni non le hanno classificate.

L’indagine epidemiologica che avete presentato con ampio spazio e che parla di migliaia di vittime anche per patologie che non hanno nulla a che vedere con i Pfas è non solo ritenuta inaffidabile e quindi ignorata da tutti gli organismi ufficiali ma scientificamente dimostrerebbe esattamente il contrario di quanto detto dagli autori: se ci sono vittime per patologie certamente non correlate a una sostanza è evidente che la causa non è quella sostanza. Basta chiedere a qualsiasi epidemiologo.

Lo stesso procuratore capo di Vicenza, Antonino Cappelleri, ha affermato in audizione alla commissione parlamentare sui rifiuti che non vi è nessun dato che faccia ritenere vi sia un problema per la salute sul territorio sulla base delle relazioni delle autorità sanitarie locali, questo il motivo per cui i procedimenti sono stati archiviati => Archivio della Camera

A corollario, allego anche un articolo di qualche giorno fa del Prof. Dalla Zuanna (La Voce del Popolo del 28 agosto 2016, ndr), senatore PD e docente di demografia che mi pare un buon riassunto di quello che si conosce e una sintesi interessante.

Il prof. Dalla Zuanna sui Pfas 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network