Zanetti a Bottene: buon senso e rispetto persone
Venerdi 29 Ottobre 2010 alle 20:01 | 1 commenti
Riceviamo da Filippo Zanetti, capogruppo di Vicenza Capoluogo, e pubblichiamo
Cara Cinzia, non ci siamo sai. Non serve a nulla, ma ti rispondo per amore della verità . Partiamo da: "O forse dimentichi che prima delle elezioni proprio tu sei venuto da me a chiedere il nostro aiuto per ottenere i voti?" Si, mi ricordo bene quella sera, era prima del ballottaggio, sono venuto alla vostra assemblea a chiedere che intenzioni avevate nei confronti di Variati.
Sapevo che avevi già parlato con l'allora candidato del quale ti ho portato anche i saluti. Da come la metti tu, sembra che sia venuto a chieder voti personali. Ero li per tutta la coalizione, e le campagne elettorali sono il momento in cui si chiedono i voti. Non vedo il legame di questo fatto con l'oggetto in questione. Riguardo alla mia coerenza nei confronti della base, e quella della mia Associazione, parlano meglio di me i comunicati e i miei interventi pubblici, ho anche un blog che puoi leggere, certo, il metodo è pacato, rispettoso della legge e delle istituzioni, ed è lecito che tu non lo condivida. La contestazione al Vescovo non era opportuna (oltre che inutile) perchè siamo stati noi ad invitarlo, e per un saluto non per un confronto. Organizzare cartelli in quel modo ripeto è da maleducati, e non rispettosi delle istituzioni. Nessuno di noi ha detto che era illegittima, lungi da me chiudere la bocca a chi protesta, è mio diritto commentare. La frase "Ave Cesare, hai cercato la tua porpora nel posto sbagliato!" è pesante, non riguarda il Dal Molin ma solo un attacco alla persona. Riguardo ai pochi voti della mia lista, dato oggettivo, devo però correggerti dalla accusa di opportunismo. Mi dispiace ricordarti che la nostra alleanza con Variati è frutto di un percorso in cui noi, dopo immaginatevi, lo avevamo sfidato alle primarie, che abbiamo perso, senza però poi tirarci indietro rispetto agli accordi presi. E' nata in tempi non sospetti, e con un metodo di partecipazione diretta a te tanto caro. Naturalmente non sei obbligata a conoscere la nostra storia, ma ti consiglio di farlo, troveresti molte punti di contatto.
Poi se per te il diritto di parola dipende dalla quantità di voti presi non capisco perché conduci (assieme a noi di Vicenza Capoluogo) la battaglia per l'introduzione degli strumenti di democrazia diretta dei cittadini. Non capisco neppure perché il Vescovo non deve fare politica quando si parla di "unioni civili" o "testamento biologico", e invece la deve fare quando si parla di "Dal Molin". Abbiamo molti obiettivi in comune ... dal mantenimento dell'acqua pubblica ai referendum con quorum basso, fino a realizzare un parco della pace che sia di tutti, che sia memoria della ferita subita, che ci ricordi in ogni momento che è la cultura di pace quella che noi vogliamo per il futuro del paese.
Ritengo sempre che mezzi e fini debbano andare di pare passo, quindi non mi allontanerò mai dalla legalità , dal buon senso e dal rispetto delle persone.
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Gesù, dopo la flagellazione è stato vestito con un mantello militare color porpora. Rifiutare di incontrare i vicentini contrari alla base e manifestare l'insofferenza verso coloro che dissentivano pacificamente contro quella che sarà una base di guerra lo considero un tradimento alla missione di chi vota la propria vita agli altri. In tutto ciò cosa ti sembra pesante?
Se sei libero di commentare quanto scritto da me o dagli altri per piacere commenta anche le affermazioni del sindaco con la stessa franchezza e fallo pubblicamente (via che hai utilizzato con la consigliera Bottene, che non è assolutamente responsabile di quanto c'era scritto in quei cartelli). Gradirei conoscere la tua opinione in merito.
Mi dispiace che il sindaco, vittorioso grazie al mio voto, si permetta di offendere chi non la pensa come lui, lo trovo illiberale. Citando D. Milani voglio poter esprimere in ogni momento che ritengo necessario il mio disappunto perché "L'obbedienza non è una virtù".
Filippo G.