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VicenzaPiù scrive a Diamanti e Fondazione Roi: bilancio 2016 è approvato? E chiede a Zaia e regione di avere atti dal 2009 in poi finora negati ma necessari a VicenzaPiù per difendersi da minaccia milionaria di Zonin

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 11 Giugno 2017 alle 23:43 | 0 commenti

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Non si dissolvono le nubi sulla "vecchia" Fondazione Roi, quella disastrata sotto la guida dal 2009 di  Gianni Zonin, tanto per intenderci, e su cui "indaghiamo" da tempo (cfr. "Roi. La Fondazione demolita"), maa nche su quella solo "parzialmente nuova" col presidente Ilvo Diamanti a fare i conti, in un cda di sette elementi, con ben quattro "reduci" dell'ultimo Cda zoniniano che non vogliono mollare, come ci ha detto il vice presidente Andrea Valmarana. Il 7 giugno dovrebbe essere stato approvato, non senza contrasti, il bilancio 2016, il primo dopo i chiari conflitti di interesse tra Zonin, presidente in BPVi e in Roi ma che parte dalle oscure riprese contabili degli anni precedenti, che meriterebbero, non solo a nostro giudizio, un esposto in Procura e l'attivazione di un'azione per verificare le responsabilità di un buco di oltre 24 milioni già evidenziato nel bilancio 2015.

Non avendo conferma ufficiale dell'approvazione del bilancio 2016 abbiamo inviato venrdì scorso al presidente Diamanti e al commercialista della Fondazione, Giovanni Sandrini, da anni al suo capezzale e già membro del Cda di Cattolica Assicurazioni su designazione proprio di Zonin, questa mail alla quale contiamo di ricevere una rapida risposta: «Egregio dr. Ilvo Diamanti, presidente Fondazione Roi
Egregio dr. Giovanni Sandrini, commercialista Fondazione Roi, siamo a chiedere informazioni sull'avvenuta o meno approvazione del bilancio della Fondazione Roi, il cui Cda si è svolto il 7 giugno scorso e di cui, al di là delle indiscrezioni che ce lo danno per approvato, non abbiamo ad oggi notizie ufficiali nonostante la questione sia di notevole interesse pubblico. Ringraziamo fin d'ora i destinatari della presente per l'attenzione che vorranno porre sulla nostra semplice domanda tanto più che varie altre nostre richieste indirizzate alla Fondazione stessa mai hanno avuto risposta. Cordiali saluti».

Tra le varie domande inevase c'è quella, fatta due volte senza neanche un riscontro, negativo pure che fosse (ahi l'educazione, per lo meno professionale!), dell'accesso ai dati e ai bilanci "oscurati" delle gestioni dal 2009 in poi tanto più che chi scrive come direttore responsabile della testata, che ha scritto e documentato il vero, ha subito dal precedente presidente una richiesta di danni milionari, che, al di là della temerarietà evidente della lite su cui già si è pronunciato Ossigeno per l'Informazione, sta comportando per il nostro editore e per me stesso danni enormi.

Questo sia per i costi legali, che vanno nel frattempo sostenuti e che sono commisurati al folle importo richiesto, sia per l'operatività della nostra società editrice a cui vengono chiuse varie porte, anche di finanziamento, stante l'entità della cifra richiesta e il rischio, sia pure teorico, corso perchè in Italia si sa, lo disse Lia Sartori, per silenziare i giornalsiti e i giornali indipendenti basta denunciarli e richiedere cifre abnormi...

Abbiamo, quindi, rinnovato il 28 maggio scorso la richiesta di dati e bilanci della Roi ma questa volta l'abbiamo indirizzata direttamente e pubblicamente al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a cui competono "le funzioni di controllo e vigilanza' di cui all'art. 25 del Codice Civile".

In attesa delle due risposte, facili facili se si vuol fare veramente luce sullo sconquasso di una delle più grandi se non addirittura la più grande fondazione culturale nazionale, espropriata a danno dei vicentini, ci riserviamo di pubblicare a breve anche l'atto ufficiale inviato a Zaia e ai suoi dirigenti preposti ma dando prima il tempo alla Regione di trasmettere, come da nostro invito, la nostra richiesta a tutti i consiglieri e a tutti gli assessori regionali perchè ognuno possa interessarsi a una vicenda che non dà lustro nè a Vicenza nè al Veneto tutto. 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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