Vicenza Libera, Idv e Prc: questo Pum è un palliativo
Venerdi 12 Ottobre 2012 alle 23:13 | 0 commenti
Comunicato congiunto sul Pum di Cinzia Bottene capogruppo Vicenza Libera, Silvano Sgreva consigliere comunale Italia dei Valori, Guido Zentile responsabile Ambiente PRC-FdS di Vicenza
Il 31/7/09 il Presidente del Consiglio ha emesso un decreto che ha dichiarato lo stato di emergenza per Vicenza perché "l'eccessivo volume di traffico che si registra giornalmente determina una situazione di rischio ambientale, nonché di grave pericolo per la salute fisica e psichica dei cittadini". Questa è la situazione e questo è il problema che deve essere prioritariamente risolto.
Il PUM ora in discussione è un tipico esempio di indagine sicuramente corposa ma non approfondita. Pagine di dati che non risolvono il problema della mobilità /viabilità di Vicenza e che impegnano solo in modo generico le prossime amministrazioni, senza tracciare delle priorità , con effetti proiettati in un arco temporale troppo ampio.
E' grave che si sia totalmente tralasciato di considerare la presenza militare USA in città (circa16.500 persone attualmente, con altre 5000 in arrivo) e tutto ciò che questa implica come impatto viabilistico sulle strade della nostra città .
Non usano anche loro l'auto?
Come si può non considerare il traffico di collegamento tra Ederle, Dal Molin, Villaggio della Pace e gli altri siti americani?
Per quanto riguarda l'aspetto della ciclabilità c'è il rischio che i progetti delle piste ciclabili restino solo sulla carta, sia in considerazione dello scarso interesse e collaborazione dei comuni contermini, che per la mancanza di una tempistica attuativa definita.
Il nuovo progetto della mobilità pubblica, che prevede una limitazione del servizio, non nasce per migliorare l'offerta, ma solo per adeguarsi ad un taglio di risorse, e solo a questo sono funzionali le LAM.
Come si possa conciliare questa riduzione dei servizi con l'intento di voler favorire l'uso del mezzo pubblico, sinceramente, resta un mistero.
Il PUM, inoltre, non ha puntualmente monitorato il traffico che dalla periferia ogni giorno entra ed esce dal nucleo centrale della città , e non indica soluzioni per eliminare le auto in sosta e il traffico che soffocano le vie dei quartieri e del centro città .
Serviva più coraggio, prendendo esempio da quanto già realizzato nelle più avanzate città estere e in parecchie città italiane, dove i centri storici sono chiusi al traffico e liberati dalle auto in sosta, dove il mezzo di trasporto pubblico non viene ridotto ma è puntuale, rapido, leggero ed ecologico e la ciclabilità urbana è capillare e avanzata.
Questo renderebbe Vicenza una città vivibile e viva, frequentata da persone attratte dalla sua bellezza e tranquillità . Tutto il resto è solo un palliativo
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