Veneto Banca, Consob rivela irregolarità dopo l'ispezione. A Consob spetterebbe l'inizio dell'assemblea di Marghera
Giovedi 5 Maggio 2016 alle 09:15 | 0 commenti
Veneto Banca si prepara per l’assemblea – a Marghera (Venezia) dalle 10 -, ma tra i due schieramenti in gara per la conquista della maggioranza nel prossimo consiglio di amministrazione – quello allestito dal consiglio uscente e guidato da Pierluigi Bolla e da Cristiano Carrus e la «Lista soci» guidata da Stefano Ambrosini e da Carlotta De Franceschi - si fa largo la Consob: conclusa una lunga ispezione, la commissione sembra aver accertato diverse irregolarità e violazioni delle norme di legge. Secondo quanto si apprende da fonti vicine all’istituto di Montebelluna è già arrivata alla sede della banca comunicazione ufficiale che ora dovrebbe venire resa nota al mercato.
Alle comunicazioni della Consob potrebbe essere riservata la parte iniziale dell’assemblea di giovedì 5 a Marghera, nel comune di Venezia, convocata per rinnovare il cda in scadenza. Secondo voci trapelate dall’istituto, sarebbero in arrivo lettera e sanzione Consob e addirittura la convocazione, da parte della commissione presieduta da Giuseppe Vegas, del prossimo consiglio di amministrazione della banca, con determinazione dell’ordine del giorno ai sensi dell’ex articolo 7 del Tuf (Testo unico di finanza), come avvenne il mese scorso per la Popolare di Vicenza.
Nessuna iniziativa invece, da parte della Consob – peraltro prontamente smentita da Veneto Banca – è stata presa dopo le pesanti accuse di martedì da parte del presidente Bolla, che ha reso pubblico come i presentatori della Lista soci sarebbero clienti con una esposizione complessiva verso la banca pari a 958 milioni di euro, di cui 730 rappresentata da crediti problematici, inclusi crediti deteriorati per complessivi 382 milioni.
Un colpo basso a cui ieri l’avvocato torinese Stefano Ambrosini ha replicato, dicendo: «Non mi sentirei di prendere lezioni di sensibilità e di senso d’opportunità da un imprenditore che prendeva finanziamenti della banca di cui è poi diventato presidente. Il vero rinnovamento lo incarna la nostra lista e non quella di chi sedeva in consiglio con l’ex amministratore delegato, Vincenzo Consoli, indagato per ostacolo alla vigilanza. Mi candido invece - ha concluso Ambrosini - ad essere presidente di tutta la banca e di tutti i soci». Adesso la parola passa agli azionisti.
Di Stefano Righi, da Il Corriere della Sera
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