Variati si dimette: "Non mi piacciono i quaquaraquà"
Giovedi 26 Gennaio 2012 alle 12:41 | 1 commenti
Dopo che il Consigliere Gerardo Meridio aveva ritirato la sua proposta di delibera consiliare anti ostruzionismo accettando il relativo chiaro al riguardo ricevuto dal vice coordinatore del suo partito "ufficiale", Pdl, Sergio Berlato, il sindaco Achille Variati, preso da un irrefrenabile impeto di correttezza, ha preannunciato ieri sera in Consiglio comunale le sue dimissioni: «Sono abituato a "un uomo, una parola". Non mi piacciono i quaquaraquà », come riporta anche il Gdv a maggior conferma di quanto avessimo udito di persona.
A fine seduta alcuni dei consiglieri di maggioranza da lui accusati in precedenza di aver fatto anche loro i "quaquaraquà ", avevano comunque da ridire sulla tempistica ritardata, ma prendiamo doverosamente atto della coerenza del sindaco nella sua decisione. Aveva promesso, per distinguersi da Hüllweck, "lotta dura" alla base Usa al Dal Molin, che ora è costruita. Aveva assicurato verde e poco cemento, ma adesso anche il Laghetto, oltre alle piante segate, dovrà arrendersi a una "calata di immobiliaristi", senza precedenti. Aveva giurato sulla trasparenza amministrativa, ma "i casi" (non "il caso") Aim e dintorni lo hanno smentito per non parlare di come voglia trasformare Fontana ... in una goccia d'acqua e di come non siano reperibili sul sistema informativo pubblico i dati retributivi dei consulenti, pur se chiesti e richiesti, da consiglieri e media. Potremmo continuare nell'elenco delle forzature che il sindaco ha dovuto subire chissà da chi a differenza di Meridio, sicuramente spesso, e troppo, ondivago ma da ieri almeno chiaro nel richiamarsi alla disciplina impostagli da un capo di partito (vice o capo lo sapremo poi). Ma non rispondendo Achille Variati a nessuno, come ha sempre affermato con orgoglio e battendo i pugni anche con i suoi consiglieri e i suoi assessori (i molti intelligenti da lui "ridotti a nani" per obbligo di ubbidienza, come ieri ha accusato il giovane ma combattivo consigliere leghista Paolo Mazzuoccolo?), noi che lo abbiamo votato da oggi lo ringraziamo per la sua annunciata uscita di scena. Non per la mancata coerenza nel rispettare il mandato degli elettori di Vicenza che al governo cittadino avevano mandato un'alleanza di centrosinistra per poi trovarla impastata con l'assessore "In & Out" Massimo Pecori e, soprattutto, con "i cicerensi" (i seguaci di Cicero li potete chiamare, se volete, anche "circensi", da "rotatoria" per carità , non da "circo"...). E da tempo, se non da sempre, proiettata verso un "volemose tutti bene", con un visionario progetto pre montiano e nell'acquiescenza totale dei "nani" del centrosinistra, in primis il Partito democratico, questo sconosciuto. Lo ringraziamo, invece, per il comprensibilmente sofferto ma coerente coraggio di affermare il principio "un uomo, una parola" sicuri che ora applicherà a se stesso quanto non ha dichiarato in un talk show qualunque (verba volant) ma ha verbalizzato in un Consiglio comunale: il sindaco non è "un quaquaraquà ".
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Um articolo così .... Deve essere lasciato così! Quindi niente commenti , ma una copia dello stesso sul banco di tutti i consiglieri, maggioranza, finta maggioranza, opposizione , finta opposizione !
Buona giornata
Paolo Mazzuoccolo