Contratto settore 'igiene ambientale': Usb in disaccordo con Cgil, Cisl, Uil e Fiadel
Martedi 17 Gennaio 2012 alle 23:56 | 0 commenti
 
				
		Luc Thibault Delegato Rsu, Usb Greta Alto Vicentino - Martedì 17 gennaio 2012, la "triade cgil-cisl-uil" hanno chiamato ad un presidio di fronte alla Confindustria di Vicenza, quest'ultimo doveva essere una protesta per il non rinnovo del contratto Fise Assoambiente. Vogliamo chiarire diversi aspetti di questi due giorni di sciopero della raccolta delle immondizie. La firma del accordo tra Cgil-Cisl-Uil-Fiadel e Federambiente avvenuta venerdì 17 giugno 2011, ha segnato un gravissimo attacco ai diritti acquisiti dei lavoratori del settore e consegna una cambiale in bianco nelle mani di Federambiente.
SALTA LA STRUTTURA CONTRATTUALE: sparisce il prossimo e secondo biennio  economico e si stabilisce un aumento valido fino al 2013, sono accorpati  al ribasso quadriennio normativo e bienni economici.
Aumento  contrattuale (Tutte le cifre sono riferite al 3 livello A): 208 euro  lordi a regime (a maggio 2010), rateizzati con le seguenti date: maggio  2008 - ottobre 2008 - marzo 2009 - ottobre 2009 - maggio  2010.
Ricordiamo che l'ultima richiesta sindacale era di 220, ed era già  misera, basti pensare che gli aumenti avuti dei due bienni precedenti  (01.01.2003 - 31.12.2006) sono stati di 215 euro, e che l'inflazione in  questi ultimi mesi è aumentata, e non certo diminuita, rispetto agli  ultimi 4 anni scorsi. COME I GAMBERI SI TORNA INDIETRO!
Una Tantum:  per i 16 mesi di ritardo del contratto, vengono riconosciuti 680 euro  lordi al netto dell'indennità di vancanza contrattuale, già erogata, e  ANCHE A RATE: giugno 2008 - novembre 2008 - maggio 2009.
FERIE E  FESTIVITA': parificazione con il contratto FISE con la riduzione di 3  giornate di riposo, "compensate" da 46,67 euro (omnicomprensivi) a  luglio 2008, gennaio 2009, gennaio 2010.
TFR: esclusi dal calcolo  utile della liquidazione le indennità di maneggio denaro e tutti i  compensi o indennità corrisposte in maniera fissa e continuativa (es.  compenso per lavoro notturno, ecc...).
AUMENTO DELLA FLESSIBILITA'  dell'orario di lavoro, oltre al peggioramento dei meccanismi della banca  ore, abbiamo gli aumenti del:

□    tetto massimo giornaliero: passa da 8 a 10 ore

□    tetto massimo settimanale: passa da 45 a 50 ore

□    tetto massimo annuo lavoro straordinario: passa da 175 a 200 ore

□     orario flessibile: 150 ore annue, con il 15% di maggiorazione  riconosciuto sulle prime 100 e con il 20% sulle restanti 50 ore (prima  il 20% partiva dalla 81° ora)
Nuovi assunti: perdono completamente, e  senza compensi, le differenze di ferie e TFR, si tratta della solita  squallida modalità che penalizza i "nuovi" e che crea differenze tra  lavoratori "anziani" e "neoassunti".
CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA: ai  danni dei lavoratori, Federambiente si riserva di modificare  ulteriormente ed in peggio il prossimo contratto, recependo le nuove  modifiche contenute nell'attuale rinnovo del contratto FISE, firmato  sempre il 5 aprile. Il resto dell'accordo è da definire entro giugno  prossimo, su contratti precari, passaggi di gestione, sicurezza sul  lavoro ecc..., mentre sono validi da subito gli accordi, già siglati, su  esternalizzazioni, campo di applicazione del ccnl e mercato del lavoro.
E'  questo l'accordo che Cgil-Cisl-Uil-Fiadel hanno definito nel loro  comunicato come "risultato estremamente importante" che "ha fatto  raggiungere gli obiettivi che si erano posti"... COMPLIMENTI!
Non è  strano che FISE ASSOAMBIENTE cerchi di ottenere il massimo ... per  lei!!! ...e chiede ulteriori modifiche peggiorative alle norme  contrattuali! Visto che la sua "sorella" FEDERAMBIENTE ha ottenuto  tutto! Accusare oggi FISE ASSOAMBIENTE di "arroganza e inaffidabilità",  dopo che si sono condivise le finalità di un processo di   "armonizzazione"  dei contratti del settore e accettando di fatto la  linea del contenimento di costi, facendola pagare ai lavoratori in nome  della competitività e produttività delle imprese, è pura ipocrisia.
Ma  non solo di questo si tratta: le controparti sanno bene che sul piano  nazionale con le proposte di modifica alla struttura della  contrattazione fatta propria dagli stessi sindacati istituzionali si  apre la strada per un nuovo "giro di vite" sulla condizione dei  lavoratori, indebolendo la funzione dei contratti nazionali che  diverranno lo strumento nelle mani delle aziende per il perseguimento  condiviso del profitto.
La mobilitazione dei lavoratori deve essere  forte e immediata, ma per essere utile ai nostri interessi di lavoratori  deve essere indipendente dai sindacati firmatari l'accordo.
Escono  confermate tutte le nostre denunce sull'andamento della trattativa e sui  veri obiettivi del rinnovo contrattuale: la svendita dei diritti  acquisiti dei lavoratori, un peggioramento su salario e orario di  lavoro, norme contrattuali, ulteriori strumenti di precarizzazione dei  contratti, esternalizzazione, e privatizzazione dei servizi. 
E' ORA DI DIRE NO E RIBELLARSI
SCIOPERO GENERALE: VENERDI' 27 GENNAIO 2012
PER L'INTERO TURNO DI LAVORO
CON MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
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