Unesco, gli ispettori arriveranno a Vicenza in marzo
Giovedi 12 Gennaio 2017 alle 08:23 | 0 commenti
Una settimana per conoscere l’esito della valutazione di impatto sul patrimonio e meno di tre mesi per accogliere in città la visita degli ispettori inviati dall’Unesco. Ovvero il momento chiave per arrivare a definire la vicenda che da mesi ormai agita le acque in città . A fine marzo gli ispettori inviati dall’ente arriveranno in città per una tre giorni in cui analizzeranno a fondo lo stato dei beni culturali vicentini. E la partita non è semplice: in ballo c’è il riconoscimento di sito Unesco a «La città di Vicenza e le ville palladiane in Veneto», nell’ambito di una vicenda che risale ormai a un anno fa. Il sito Unesco, di cui il Comune capoluogo ne è il gestore, è sotto esame da parte dell’ente che tutela i beni patrimonio dell’umanità , dopo una serie di esposti da parte di comitati e personalità cittadine.
La lente di ingrandimento dell’Unesco si è poggiata su tre opere e progetti in particolare, e cioè il complesso di Borgo Berga, la base Usa «Del Din» e il tracciato previsto dell’alta velocità ferroviaria in città . In una lettera inviata al Comune le opere sono definite «impattanti», con conseguenze «da definire» sui beni monumentali tutelati in città , attraverso due modalità : una «Valutazione di impatto sul patrimonio», già avviata da Palazzo Trissino e che si chiuderà la prossima settimana, quando sarà inviata all’Unesco. «Ci prenderemo il nostro tempo per analizzare bene gli esiti - dichiara l’assessore alla Crescita, Jacopo Bulgarini d’Elci - e faremo le nostre valutazioni a proposito». Ma lo strumento principe per definire gli impatti di quelle opere è la visita degli ispettori della società «Icomos», braccio operativo dell’ente. Con tutta probabilità gli ispettori arriveranno in città a fine marzo per una «Advisory mission», ovvero una missione di valutazione. In quell’occasione a Vicenza arriveranno due o tre esperti, italiani o stranieri, che rimarranno nel capoluogo per tre giorni, durante i quali incontreranno autorità locali, portatori di interessi, gestori dei luoghi e pure comitati e associazioni che negli anni hanno mosso segnalazioni all’ente mondiale sul patrimonio vicentino. «Gli esperti - spiega Bulgarini d’Elci - effettueranno anche sopralluoghi alle opere e si informeranno sui progetti, oltre a visitare i monumenti tutelati e noi, come Comune, contiamo di poter fornire le rassicurazioni che portino l’iter a conclusione nel miglior modo possibile». Il che significa una strada precisa: una volta completata la missione gli ispettori redigeranno una relazione che invieranno all’Unesco e che verrà discussa nell’assemblea plenaria convocata dall’ente una volta l’anno. In quell’occasione l’esame al sito Unesco di Vicenza potrà essere superato - ed è la speranza del Comune - oppure, nel peggiore dei casi, potrà portare all’inserimento nella lista dei siti a rischio.
Di Gian Maria Collicelli, da Corriere del Veneto
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