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"Un tè nel Novecento", quattro giornate per assaporare il lascito Ghiotto

Di Giulia Biasia Mercoledi 13 Gennaio 2016 alle 12:21 | 0 commenti

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"Un tè nel Novecento" è il nuovo progetto che permetterà di far vedere al pubblico le 121 opere novecentesche del lascito Ghiotto. Collezione che è stata donata al Museo civico di Vicenza a Palazzo Chiericati ed esposta nell'ala recentemente restaurata. "Un tè nel Novecento" prevede un ciclo di quattro incontri, a ingresso gratuito, ognuno con un tema diverso. L'iniziativa promossa dal Comune, viene spiegata da Nicoletta Martelletto, giornalista del Giornale di Vicenza.

"A Vicenza il Novecento non ha un luogo pubblico dove poter essere visto e gustato, ci sono solo gallerie private. La cultura deve essere sinfonica, non fatta da solisti e quindi da progetti circoscritti e fini a se stessi." Per quattro domeniche, a partire dal 17 gennaio, i cittadini potranno andare a vedere la mostra, preceduta da una conversazione di argomento diverso per ogni data. Il titolo del progetto, che comprende la parola "tè", non è casuale. Ai visitatori verrà offerto un tè, da una delle quattro associazioni (Fai, Garden, Amici dei Musei e Italia Nostra) che promuovono, di volta in volta, le visite.
"I tempi sono maturi perché a Vicenza ci sia una galleria di arte moderna. Siamo in ritardo. Anche il lascito Neri Pozza deve essere valorizzato. Oltretutto, se c'è una galleria i collezionisti possono anche pensare di fare donazioni", dice Giovanna Dalla Pozza, presidente di Italia Nostra. E a questo proposito, il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci informa che a partire da settembre Palazzo Chiericati ospiterà il lascito Neri Pozza.
"Questo museo deve diventare un punto di incontro culturale e di ritrovo per i cittadini", prosegue Mietta Maggia, presidente del Garden Club. 
Il lascito Ghiotto non sarà solo un museo, ma avrà anche il ruolo di aggregatore culturale per la città di Vicenza. Una responsabilità non da poco, che da pregio alla collezione che il suo stesso "padrone" aveva paura venisse dimenticata. 
Di seguito il comunicato del Comune:
Palazzo Chiericati apre le porte per illustrare al pubblico la collezione di opere del Novecento del medico chirurgo di Montecchio Maggiore Alessandro Ghiotto, donata al Museo civico di Vicenza ed esposta fino alla fine di febbraio nell'ala novecentesca recentemente restaurata, in attesa di trovare una nuova e definitiva collocazione nell'ala ottocentesca (il cui rinnovamento deve ancora essere avviato). Ai quattro incontri, ad ingresso libero e della durata di un'ora circa, seguirà la degustazione del tè, offerto dalle associazioni culturali Fai, Garden, Amici dei Musei e Italia Nostra, e la visita guidata al lascito Ghiotto. L'iniziativa è realizzata dall'assessorato alla crescita del Comune di Vicenza con il sostegno de "Il Giornale di Vicenza". A Palazzo Chiericati la proposta culturale è stata illustrata dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, da Nicoletta Martelletto giornalista de "Il Giornale di Vicenza", dai presidenti del Fai delegazione Vicenza, Giovanna Rossi Schio, del Garden club Vicenza, Mietta Maggia, degli Amici dei Musei, Mario Bagnara, e di Italia Nostra sezione Vicenza, Giovanna Dalla Pozza.
"I quattro appuntamenti che proponiamo sono certo che faranno da apripista ad una serie di iniziative dello stesso tenore volte a valorizzare i lasciti, in questo caso quello di Alessandro Ghiotto e da settembre quello di Neri Pozza, e più in generale la Pinacoteca di Palazzo Chiericati perché venga conosciuta, visitata e apprezzata - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. Come è noto stiamo lavorando per dare al museo la centralità che merita, sia per il valore storico artistico delle collezioni che per quello del palazzo palladiano, attraverso una politica di investimenti che possano trasformarlo in un polo culturale per la città. Oggi presentiamo un ciclo di appuntamenti frutto dell'impegno di alcune associazioni culturali della città che hanno fin da subito aderito credendo nell'opportunità di una collaborazione efficace. In questa occasione l'obiettivo sarà quello di valorizzare le importanti opere del Novecento del lascito Ghiotto, diventato parte delle collezione del museo, e che abbiamo deciso di esporre in una mostra temporanea in attesa che vengano a costituire il patrimonio artistico permanente dell'ala ottocentesca".
Nei quattro incontri, ad ingresso libero con inizio alle 16 nel salone d'onore, al primo piano programmati in quattro domeniche pomeriggio, condotti da altrettanti relatori, si potranno apprezzare le 121 opere di grande qualità che raccontano la pittura del secolo scorso realizzate da autori come Licata, Corpora, Guidi, Perilli, Saetti, Gianquinto Santomaso, Zotti con le presenze dei vicentini Noro e Stocco.
Il ciclo di incontri verrà aperto il 17 gennaio da Stefania Portinari, curatrice della mostra "Le strutture del Primario", con "Alessandro Ghiotto, collezionista e mecenate: una promenade tra opere e memorie". Seguirà il 24 gennaio Vittorio Pajusco, dottorando all'Università Ca' Foscari di Venezia, con "Il lascito Alessandro Ghiotto: dallo Spazialismo all'astrazione geometrica". "Le collezioni grafiche del novecento a Palazzo Chiericati: dalle donazioni alla valorizzazione del patrimonio" saranno invece oggetto dell'incontro del 31 gennaio condotto da Chiara Signorini, borsista della Fondazione Giuseppe Roi e in servizio nella Pinacoteca Civica. La chiusura del ciclo è riservata al tema "Palazzo Chiericati XXI°: un museo nel Novecento" a cura del direttore scientifico della Pinacoteca civica di palazzo Chiericati Giovanni Carlo Federico Villa.
Alla fine di ogni conversazione, alle 17, nella sala del Firmamento, al piano terra, sarà offerto un tè dalle associazione culturali Fai delegazione Vicenza e Fai giovani delegazione Vicenza (il 17 gennaio), Garden club Vicenza (il 24 gennaio), Amici dei Musei (il 31 gennaio) e Italia Nostra delegazione Vicenza (il 14 febbraio). Successivamente il pubblico sarà accompagnato alla visita guidata della collezione in gruppi di 20-25 persone ciascuno (durata della visita 30-40 minuti circa).
L'esposizione temporanea "Le strutture del Primario. Il lascito Alessandro Ghiotto a Palazzo Chiericati" è visitabile il sabato e la domenica fino al 21 febbraio 2016. L'ingresso è consentito fino ad un massimo di trenta persone per volta (orari giornalieri: 9.15 - 10 - 10.45 - 11.30 - 12.15 - 13 – 13.45 – 14.30 – 15.15 – 16 ultima entrata). L'accesso è compreso nel biglietto di Palazzo Chiericati (biglietto singola sede, biglietto unico o residenti).
Chi parteciperà alle conferenze "Un tè nel Novecento" potrà entrare gratuitamente.

Per informazioni: Musei Civici di Vicenza tel. 0444 222811 – [email protected] ; ufficio IAT tel. 0444 320854 - [email protected].
Fai delegazione Vicenza
Fai giovani delegazione Vicenza
www.fondoambiente.it
Garden club Vicenza
www.agi-gardenclub.it
Amici dei Musei
www.amicimuseivicenza.it
Italia Nostra delegazione Vicenza
www.italianostra-vicenza.it


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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