Un Primo maggio che guarda al futuro e alla storia: le iniziative di Cgil, Cisl e Uil
Martedi 26 Aprile 2011 alle 16:21 | 0 commenti
Cisl Vicenza - Un Primo maggio da festeggiare guardando al futuro e alla storia, ai giovani studenti e ai 150 anni dell'Unità d'Italia. È con questo spirito che stamattina le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno presentato le iniziative che le vedranno coinvolte per celebrare la Festa dei lavoratori. La prima iniziativa si svolgerà giovedì 28 aprile, al liceo Quadri di Vicenza. I Segretari Generali delle tre sigle sindacali incontreranno gli studenti della classi quarte e quinte dei licei di Vicenza e Provincia (foto VicenzaPiù.com, qui video inteviste a Lorenza Leonardi e Marina Bergamin, oltre che intervento-show di Emilio Franzina).
«Uno dei motti del movimento operaio dell'800 - afferma Lorenza Leonardi della Segreteria Ust Cisl Vicenza - era: otto ore di lavoro, otto di riposo e otto di istruzione. Per questo è importante incontrare gli studenti, perché il percorso lavorativo si salda in maniera decisiva con il percorso formativo».
Nel corso dell'incontro, che inizierà alle 11 nell'aula magna dell'istituto superiore (viale Carducci 17) verrà presentata anche una ricerca della Fondazione Nord Est su Giovani e Mercato del lavoro.
Domenica 1 maggio Cgil, Cisl e Uil invitano la cittadinanza allo spettacolo "Se viene Garibaldi soldato mi farò", che andrà in scena alle 10.30 sul palcoscenico del Teatro Astra di Vicenza (Contrà Barche 53, ingresso libero). Lo spettacolo è curato da Emilio Franzina, docente di storia all'Università di Verona, che presenterà un serie di documenti e canzoni del Risorgimento. «Con questa proposta - spiega Riccardo Dal Lago, Segretario Generale Uil - intendiamo sottolineare il fatto che il risorgimento è stato un movimento animato da un'èlite di intellettuali che però ha ricevuto un contributo decisivo da parte di contadini e operai».
Le polemiche nate a Firenze sull'apertura dei negozi nel giorno della Festa del lavoratori sono state presto liquidate dai tre segretari. «Il Primo maggio deve rimanere una festa - dichiara Marina Bergamin, Segretario Generale Cgil - che intendiamo festeggiare guardando al futuro e alla storia del nostro Paese».
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