Udienza Marlane Marzotto rinviata al 24 giugno, l'Ansa riprende notizia da VicenzaPiù
Martedi 19 Aprile 2011 alle 17:59 | 0 commenti
Paola. Rinviata al 24 giugno l'udienza del processo Marlane Marzotto di Praia a Mare, essendo saltata quella di oggi per un disguido che lascia la sensazione di una palese leggerezza. Poco più di due mesi sembrano pochi per chi non vive con la cappa della prescrizione, ma sono tanti se confrontiamo i tempi occorsi per istruire i processi per i casi analoghi di Cagliari e di Torino, e non aiutano a sveltire l'iter le folcloriche manifestazioni e le millantate esternazioni di sindacalisti "pro domo sua".
Ora si deve fare sul serio, tenendo ben conto della prevedibile cavillosità di noti "principi del foro" prestati alla politica di casta. Ovviamente non ci sarebbero giustificazioni in futuro, qualora dovessero manifestarsi disfunzioni utili a rallentare le fasi processuali, e non bisogna abbassare la guardia se l'ambiente palesasse di non essere immune da presenze massoniche o da "inquinamenti" del genere facilmente intuibile. Lo Slai Cobas con la sua snellezza è riuscito in passato ad anticipare fenomeni particolari, è chiamato a farlo di più oggi che la fase dibattimentale è in procinto di avviarsi nonostante l'odierno rinvio. Il caso Marlane di Praia a Mare dovrà servire da apripista per le aziende omologhe, pur sapendo che le situazioni "ambientali" e storiche sono diverse, ma l'asservimento psicologico ed economico non potrà e non dovrà condizionare i lavoratori all'infinito. I tentativi della proprietà di tentare una bonifica fai da te dell'area Marlane, fortunatamente bloccata per iniziativa della procura di Paola, dà la misura della "buonafede" degli amministratori locali e della Marzotto in particolare. Lo stesso vale per la parziale vendita dei terreni e delle case aziendali, per i cui rogiti si è dovuto far capo a notai esterni perché rifiutati - a quanto pare - dal notaio locale. E che dire del valore residuo dell'area inquinata, riportata in bilancio nonostante il sequestro giudiziario tuttora in corso. E la stampa, perché non s'interessa diffusamente della Marlane e dei suoi morti? Se ciò vale per un "grosso" giornalista coi baffi (Gian Antonio Stella, n.d.r.) quale corregionale di Marzotto, che dire dell'Ansa che ha preso da VicenzaPiù la notizia del rinvio, anche se poi l'Ansa stessa ha tolto la fonte VicenzaPiù lasciando invece lo SLAI Cobas che all'agenzia non ha inviato alcun comunicato?
(Alberto Cunto è un giornalista che per il caso Marlane collabora da Paola con VicenzaPiù e che è anche dirigente nazionale dello Slai Cobas ..., n.d.r.)
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