Tremonti e il rigore: debito pubblico cresciuto di 269 milardi di euro in poco più di tre anni
Venerdi 17 Giugno 2011 alle 23:58 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - C'è una cosa che non riesco a capire. Forse è una delle tante, ma questa mi mette a disagio. Da più parti si tessono le lodi di Giulio Tremonti, ministro dell'Economia e delle Finanze dal maggio 2008. Si dice che è stato bravo perché ha tenuto in ordine i conti. Sarà ... ma se si guarda l'andamento del debito pubblico italiano qualcosa non quadra.
Nel gennaio del 2008 il debito pubblico era di 1.621 miliardi di euro; a fine 2008 toccò i 1.662 miliardi; nel 2009 raggiunse i 1.790 miliardi; nel 2010 arrivò a 1.843 miliardi ... adesso, in aprile del 2011, il debito pubblico è di 1.890 miliardi.
Il debito pubblico (grazie alla fermezza e all'oculatezza di Tremonti?) è aumentato di 269 miliardi di euro in poco più di tre anni.
E allora, come si può affermare che Tremonti ha tenuto in ordine i conti? No, c'è proprio qualcosa che non capisco.
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