Tav/Tac a Vicenza, salta stazione in Fiera e c'è il referendum. Dalla Pozza di Italia Nostra: “sì ad alta capacità, no a Tav”. Albera del Coordinamento Comitati: “valorizziamo stazione in centro”
Mercoledi 30 Marzo 2016 alle 21:41 | 0 commenti
Dopo che il sindaco di Vicenza Achille Variati ha presentato la comparazione realizzata da ItalFerr per conto di Rfi tra le diverse soluzioni urbanistiche e paesaggistiche dei progetti ferroviari Tav/Tac a Vicenza, esprimono soddisfazione Giancarlo Albera del Coordinamento dei Comitati, che raccoglie le posizioni di diversi quartieri della città , e Giovanna Dalla Pozza, presidente di Italia Nostra Vicenza, sulle decisioni di accantonare la nuova stazione in Fiera di Vicenza, prevista nel precedente studio di fattibilità , e della possibilità di un referendum in città . Proposte che sono state prese in considerazione dopo gli incontri e le segnalazioni dei comitati cittadini.
“Vediamo con favore questo nuovo scenario – esordisce Albera - avevamo sollecitato un confronto su proposte alternative, consultando diversi esperti e tecnici, per ridurre al minimo l'impatto del progetto e poter trarre beneficio per i pendolari. Il mantenimento della stazione centrale storica è il punto principale, potenziando i collegamenti con la provincia attraverso la metropolitana di superficieâ€.
“La nostra proposta – spiega – è ad esempio quella di ricavare un'arteria verso la ferrovia a nord, quella in direzione di Valdagno, una Strada di Gronda per far vivere al meglio anche il trasporto lungo la via trafficata di San Lazzaroâ€.
“Presenteremo un prospetto – aggiunge sulla questione stazione - anche per chiedere l'ammodernamento della stazione in viale Roma e favorire così l'interscambio, ripensando tutta quell'area: lo spazio della stazione dei treni insieme a quello della stazione dell'ex Ftv è di 350 metri quadri, nella zona di Ponte Alto sarebbe stato di 70 mila metri quadri e tutto più difficile da riprogettareâ€.
E poi Albera sul tema ferroviario anticipa un'iniziativa utile anche per il rilancio del trasporto ferroviario:
“La città di Vicenza è stata scelta dall'Associazione Veneta Treni Storici, Avts, come sede per i treni storici delle stazioni di Vicenza, Mestre, Verona. Alla rimessa della stazione di Vicenza fra un mese avverrà l'inaugurazione di una sede museale con vecchie locomotive a vapore. E in più sabato 2 aprile a Parco Città ci sarà un'esposizione di Fermodellismoâ€.
“Non credo invece al discorso di una tipologia di consultazione popolare – conclude Albera - essendo realisti non sarà possibile realizzarla probabilmente, ma in caso positivo ben vengaâ€.
Soddisfatta per i risultati dell'analisi comparativa di RFI anche Giovanna Dalla Pozza, presidente di Italia Nostra Vicenza:
“Era evidente che la scelta della stazione in Fiera era perdente, per i costi e l'inutilità di una fermata che non avrebbe mai potuto accogliere gli 800 mila utenti ventilati; quello era un regalo esclusivo per una riqualificazione mobiliare in zona industriale e contro questo noi ci siamo sempre pronunciati, avrebbe portato ulteriori danni all'ambienteâ€.
“Il mantenimento della stazione storica – aggiunge - è più conveniente dal punto di vista economico, ma torna ad essere cuore della città , un biglietto da visita turistica che accoglie con un polmone verde chi arrivaâ€.
“Per quanto riguarda la consultazione – spiega Dalla Pozza - bisogna vedere come la organizzeranno; ma certamente era richiesta da tutte le associazioni, e anche da Italia Nostra. Però c'è sempre il problema dei vicentini che sono indifferenti ai grandi problemi e non riescono ad avere una concezione urbanistica proiettata nel futuroâ€.
Ma ora Italia Nostra è favorevole alla realizzazione della Tav/Tac a Vicenza?
“Noi siamo propensi al progetto soltanto se il quadruplicamento dei binari è funzionale a una rete metropolitana che favorisca i collegamenti col territorio; l'opera è un sacrificio di territorio, ma nello stesso tempo potrebbe agevolare lo spostamento della persone. Deve essere, però, un progetto per l'alta capacità , non per il Tav, che non serve a nulla ed è un progetto europeo che tutti stanno abbandonandoâ€.
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