Tac/Tav: a Vicenza si discute, ma RFI avvia procedura di espropri da Verona ad Altavilla
Domenica 29 Novembre 2015 alle 11:56 | 0 commenti
Mentre a Vicenza si discute su quale stazione utilizzare per una fermata della linea Tac/Tav nell'area urbana con la necessaria prudenza, che, però, secondo i fautori, "capeggiati" da Achille Variati, del reinserimento della città nella rete di comunicazione nazionale ed europea potrebbe allungare così tanto i tempi da danneggiare la capacità di "contrattazione" locale, RFI procede con l'altrettanto dovuta celerità nell'attuazione del suo piano pubblicando, in data 28 novembre, l'avviso di «avvio del procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilità ... nonché dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio».
La tratta interessata dai possibili espropri è quella che da Verona porta al cosiddetto Bivio di Vicenza all'altezza di Altavilla (per l'esattezza della Stazione di Verona Porta Vescovio, pk 0+000, fino alla pk 44+250 nel Comune di Altavilla).
Il suddetto vincolo verrà , infatti, posto per i territori interessati dei «Comuni di Verona, Belfiore, Lonigo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, San Bonifacio, San Martino Buon Albergo, Zevio, Altavilla Vicentina, Brendola, Caldiero, Arcole e Monteforte D'Alpone, in Provincia di Verona e Vicenza...»
Se Alessandro Fracasso, uno degli animatori dei Comitati critici col progeto di Alta capacità /Alta Velocità per l'area di Vicenza prendono posizione subito con un appello a «organizzare urgentemente una riunione. Non possono adottare queste metodologie solo per fare i propri....comodi», c'è da ricordare che la deliberazione del CIPE (assunta il 29 marzo 2006, registrata presso la Corte dei Conti, in data 7 novembre 2006 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 23 novembre 2006) ha suddiviso l'intervento in tre sub lotti funzionali (ossia Verona - Montebello Vicentino; Montebello Vicentino - Vicenza - Grisignano di Zocco; Grisignano di Zocco - Padova) disponendo l'approvazione del progetto preliminare soltanto per i sub lotti iniziale e finale dell'intervento, mentre per quello intermedio, realtivo all'area di Vicenza, «ha individuato il corridoio nell'ambito del quale collocare il nuovo tracciato».
Che il confronto tra le posizioni e gli interessi particolari relativi a questo corridoio sia necessario è indubitabile, ma è a questo punto è ancora di più indispensabile che lo stesso venga accelerato perchè il corridoio Tac/Tav non lo si debba poi solo subire senza poter intervenire sulla sua realizzazione funzionale agli interessi di tutta la città e dell'area che le gravita intorno: i ritardi della discussione sulla base all'ex Dal Molin, comunque realizata senza concertazioni preventive, dovrebbero aver insegnato qualcosa...
Cliccare qui per l'intero Avviso di avvio del procedimento finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilità ai sensi dell'art. 166 del D.LGS. 163/2006 e s.m.i.
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