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Stefano Cimatti, il sindaco al "centro" di una Bassano che si sente trascurata

Di Angela Mignano Lunedi 3 Ottobre 2011 alle 19:42 | 0 commenti

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Da BassanoPiù n. 1 e VicenzaPiù n. 220

Non è momento di parlare di nuove province, ma la città del Grappa lamenta i servizi che rischia di perdere

di Giovanni Coviello e Angela Mignano

L’incontro col sindaco di Bassano del Grappa era doveroso per il n. 1 di BassanoPiù, se non altro per coincidenza di … numeri (qui il video). E Stefano Cimatti, politico di lungo corso, nato a Modena nel 1944 ed eletto da una coalizione tra centro e centro sinistra, ci ha accolto nel bel palazzo municipale con ospitalità e sorrisi, che, speriamo e siamo sicuri, manterrà quando andremo con lo stile di BassanoPiù, fratello giovane ma paritario di VicenzaPiù,  a “grattare” un po’ sotto le sempre belle vernici superficiali. Intanto quel sorriso e quell’ospitalità la mettiamo nel nostro cassetto a futura memoria.

Sindaco andiamo subito al dunque. Questioni tribunale e Arpav

Per il tribunale abbiamo steso un documento firmato da quasi tutti i sindaci dei comuni che rientrano nella giurisdizione del  tribunale di Bassano e avremo il 7 ottobre un incontro pubblico per discutere di una situazione che dimostra che i tagli indiscriminati  a volte portano ad un risparmio nettamente inferiore rispetto a quello che è il vero costo per la collettività. Potrei citare altri casi come la minacciata chiusura dell’Arpav, altra cosa  secondo me folle. L’agenzia delle  entrate ha, poi, avuto una diminuzione di funzioni qui a Bassano ma io credo che non possa essere il bollino “capoluogo” a far sì che la cittadinanza abbia maggiori o minori servizi. Bassano non è diventata provincia ed io ero tra quelli che non spingevano particolarmente verso la provincia a condizione che non si perdessero i servizi. Oggi, invece, li stiamo perdendo e questo è molto grave. I tagli sono dissennati  per cui la situazione è sicuramente molto delicata e ci vuole una forte presa di posizione della cittadinanza di fronte a delle scelte che sono scellerate.

E la Valsugana?

Secondo me questo territorio ha necessità di infrastrutture perchè oggi le nostre aziende non sono concorrenziali fuori del loro cancello. Teniamo presente che il sistema distributivo delle aziende con il just in time imperante ha portato come effetto che quelle che una volta erano poche spedizioni ora sono aumentate in maniera rilavante. Quindi senza infrastrutture le nostre aziende non sono concorrenziali e questo è grave perché ne risente anche l’economia. Detto questo, però, un progetto, oggi che si parta solo di  progetti di finanza e quindi a pagamento, penalizza molto le nostre zone rispetto ad altri territori dell’Italia e non vorremmo essere sempre noi a pagare. Inoltre i progetti devono risolvere effettivamente le problematiche del territorio e non devono solo creare opere di attraversamento che inquinano, portano traffico e devastano il territorio senza essere principalmente utili alle aree interessate.

L’aumento del fenomeno povertà esaspera di conseguenza anche in città il problema casa

Questo è un po’ il cane che si morde la coda nel senso che quando diminuiscono le risorse diminuiscono le spese e diminuisono  i contributi. C’è, quindi, un’involuzione e la cosiddetta depressione. Quindi il problema è il rilancio prima di tutto dell’economia . Dal punto di vista di  quello che possono fare i comuni c’è sicuramente un’attenzione molto forte al sociale, che peraltro abbiamo sempre avuto. Ma purtroppo siamo ad un punto tale che se dobbiamo fare degli ulteriori tagli abbiamo già tagliato talmente tutto che finiremo per dover penalizzare anche il sociale e questo sarebbe molto grave perché significherebbe un ulteriore aumento della povertà.

C’è povertà crescente e l’aumento dei centri commerciali a Bassano è stato al centro di qualche discussione

Bassano non aveva mai avuto centri commerciali. La passata amministrazione ha fatto sì che ne sorgessero due importanti, uno già  funzionante, uno in fieri ma che aveva già avuto tutte le autorizzazioni. Questo comporta sicuramente un danno abbastanza importante per quanto riguarda il tessuto sociale della città e per i negozi di vicinato che hanno invece bisogno di essere sostenuti perché svolgono anche loro una funzione sociale.  Attenzione, è tornato  ad esistere il libretto del “ti pago a fine mese” come negli anni 50-60. Quindi su questo tema dobbiamo avere particolare attenzione. I centri commerciali sono un dato di fatto, se non si fossero fatti a Bassano probabilmente si sarebbero fatti nel circondario, ma bisogna trovare anche lì un equilibrio come in tutte le cose.

Il fiume è qui vicino, Cimatti ci sa navigare da amministratore pubblico esperto. M anche lui soffre il freddo dell’acqua gelida della crisi.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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