Spv, indagano le toghe. Puppato: «Lumi sui fondi governativi»
Lunedi 24 Giugno 2013 alle 12:49 | 0 commenti
Domani in un convegno a Montecchio Maggiore organizzato dal Covepa si torna a parlare di Pedemontana, ma l'evento cade in un momento particolare perché sulla vicenda si stanno addensando diverse nubi, da un esposto alla Corte dei Conti, sino ad un fascicolo che sarebbe stato aperto dalla magistratura veneziana per passare ai dubbi che si stanno materializzando in parlamento circa i reali finanziamenti governativi dei quali l'opera potrebbe beneficiare.
Ad ogni modo domani alla sala municipale del civico 4 della Corte delle Filande a Montecchio saranno protagonisti Ilario Simonaggio (segretario veneto Cgil trasporti) e l'ex consigliere comunale della città castellana Luciano Chilese. Con loro ci saranno anche Elvio Gatto e Massimo Follesa, entrambi portavoce del Covepa. Il simposio, che comincia alle 20,45 arriva in un momento particolare.
L'inchiesta. La procura della repubblica di Venezia ha infatti aperto un fascicolo in cui sta vagliando alcune segnalazioni degli esproriati, i quali si sono lamentati davanti al magistrato di alcune manchevolezze attribuite al commissariato per la Spv che ha sede a Mestre (di qui la competenza delle toghe lagunari). Al quale gli attivisti addebitano di non avere fornito una serie di documenti utili a corroborare la loro «strategia processuale». Tra gli illeciti dei quali gli esponenti avrebbero chiesto agli inquirenti di vagliare la consistenza, c'è anche il rifiuto in atti d'ufficio. Al tutto si somma poi un ponderoso esposto che lo stesso Covepa ha indirizzato alla Corte dei Conti poiché il comitato che si oppone alla realizzazione della Montecchio Spresiano (un'infrastruttura da 2,3 miliardi e rotti lunga una novantina di kilometri), intravede una serie di possibili danni erariali che il proseguo dell'opera potrebbe cagionare alle finazne pubbliche.
Laura Puppato. Ma alcune novità importanti arrivano anche da Roma. La senatrice trevigiana Laura Puppato (tra i democratici più impegnati sul fronte Spv quando la stessa puppato era consigliere regionale; in foto), sta facendo il punto della situazione con i colleghi giacché la settimana passata i media locali avevano dato la notizia per cui il governo avrebbe messo mano al portafoglio per concedere ad Spv, che in teoria è un progetto di iniziativa privata con un parziale contributo pubblico, un aiuto economico utile a garantire la bancabilità dell'opera.
La notizia dei contributi, accolta con soddisfazionbe dai sostenitori della superstratda, aveva scatenato per contro le ire del Covepa il quale vede nella cosa l'ennesima conferma di un progetto che oltre all'eccessivo carico ammbientale, scarica il rischio d'impresa «sulla collettività ». In questo contesto Puppato fa sapere che i parlamentari «non hanno ancora avuto informazioni certe» in merito alla entità della somma messa a disposizione di Spv e né tantomeno al momento è in grado di dire se la cifrà corrisponderà ad un effettivo capitolo di spesa o se invece si tratta di un generico impegno del governo senza vincoli precisi. La stessa sentarice rimarca che a brevissimo saranno richieste al Commissario per la Spv, il quale è di nomina governativa, copia dei contratti di convenzione tra lo stesso commissario e i privati, unitamente a tutti gli incartamenti sul piano finanziario e la convenzione economica. Si tratta di una sorta di Sancta Sancotorum della Spv al quale consiglieri regionali e cittadini interessati al tracciato danno ala caccia da anni e che il commissariato nega per ragioni di riservatezza. «Se la Puppato manterrà la promessa - spiegano al Covepa - sulla faccenda potrebbero aprirsi squarci clamorosi».
Riserva costituzionale. Frattanto sul fronte degli espropriati, molti dei quali fanno riferimento proprio al Covepa, si è appreso che in uno dei procedimenti amministrativi contro la Pedemontana Veneta, il giudice avrebbe deciso di sollevare una riserva di costituzionalità rispetto alla recente legge varata su input del precedente governo, il governo Monti, in forza della quale veniva prolungata di un anno la esistenza della struttura commissariale governativa capitanata dallì'ingegnere Silvano Vernizzi. Una circostanza, spiega il coordinamento dei comitati, che rende ancora più delicata la partita giuridica attorno alla Spv.
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